Ansia generalizzata dopo intervento post appendicite
Sono un ragazzo di 32 anni ad inizio aprile ho subito un intervento di appendicite acuta, dopo 24 h dall operazione ho avuto come avrebbe ipotizzato lo psichiatra in cui sono in cura un delirium post operatorio. (pseudo allucinazioni, paura di morire costante, ansia a mille).
Mi hanno curato all ospedale con ansiolitici e neuroelettici.
Una volta dimesso stavo male ero debolissimo poche forze, facevo fatica persino a guardare la luce del sole.
Dopo un mese da quando sono stato dimesso ho avuto una ricaduta dopo aver fatto colazione ad un certo punto il corpo nn lo sentii più e cominciai a stare male, tremori a mille, diarrea, tachicardia, sudorazione eccessiva, stomaco chiuso.
Successivamente volevo indagare sulle cause della ricaduta, stavo ancora male debole e decisi a maggio di andare a far visita da un neurologo e dalla gastroenterologa, x il primo mi ha diagnosticato grave ansia con conversione somatica (mi prescrisse xanax 1 mg a rilascio prolungato alla sera prima di dormire e levopraid 25 mg al mattino e una prima di cena) e invece per la seconda mi fece fare gli esami del sangue, della tiroide e ecografia alla addome ma nulla anzi mi disse sano come un pesce.
Incominciai a prendere il levopraid ma prima di prendere lo xanax andai da uno psichiatra mi diede il seurepin da 10 mg x 7 giorni e dopo 20 mg in abbinamento allo xanax a rilascio immediato da 0. 25 1 al mattino, 1 al pomeriggio e 1 al bisogno. . . Ma nemmeno un giorno e la notte seguente di colpo mi svegliai e accusai forti dolori all addome, nausea e tachicardia e decisi di non prenderlo x la paura.
Decisi di intraprendere la cura del neurologo notai dei miglioramenti quantomeno posso uscire di case e fare le cose essenziali.
Andai però da un altro psichiatra e mi diede la mirtazapina 15 mg peggio del peggio in combinazione con lo xanax da 1 mg rilascio prolungato dormii quasi tt il giorno e stetti male e nemmeno dopo un giorno lo lasciai.
Voglio riprovare ad intraprendere una cura psichiatrica ritorno x la seconda visita psichiatra e in accordo abbiamo deciso di riprovare ma con il citalopram in gocce da aggiungere una ad una al giorno fino a raggiungere la dose target 10.
La mia paura sono x gli effetti collaterali e ansia che mi potrebbe scaturire all inizio terapia dato che lo psichiatra nn mi ha aumentato nessuna dose di xanax o altro... Rimane invariato cioè 1 mg alla sera e levopraid mattino e cena.
Mi hanno curato all ospedale con ansiolitici e neuroelettici.
Una volta dimesso stavo male ero debolissimo poche forze, facevo fatica persino a guardare la luce del sole.
Dopo un mese da quando sono stato dimesso ho avuto una ricaduta dopo aver fatto colazione ad un certo punto il corpo nn lo sentii più e cominciai a stare male, tremori a mille, diarrea, tachicardia, sudorazione eccessiva, stomaco chiuso.
Successivamente volevo indagare sulle cause della ricaduta, stavo ancora male debole e decisi a maggio di andare a far visita da un neurologo e dalla gastroenterologa, x il primo mi ha diagnosticato grave ansia con conversione somatica (mi prescrisse xanax 1 mg a rilascio prolungato alla sera prima di dormire e levopraid 25 mg al mattino e una prima di cena) e invece per la seconda mi fece fare gli esami del sangue, della tiroide e ecografia alla addome ma nulla anzi mi disse sano come un pesce.
Incominciai a prendere il levopraid ma prima di prendere lo xanax andai da uno psichiatra mi diede il seurepin da 10 mg x 7 giorni e dopo 20 mg in abbinamento allo xanax a rilascio immediato da 0. 25 1 al mattino, 1 al pomeriggio e 1 al bisogno. . . Ma nemmeno un giorno e la notte seguente di colpo mi svegliai e accusai forti dolori all addome, nausea e tachicardia e decisi di non prenderlo x la paura.
Decisi di intraprendere la cura del neurologo notai dei miglioramenti quantomeno posso uscire di case e fare le cose essenziali.
Andai però da un altro psichiatra e mi diede la mirtazapina 15 mg peggio del peggio in combinazione con lo xanax da 1 mg rilascio prolungato dormii quasi tt il giorno e stetti male e nemmeno dopo un giorno lo lasciai.
Voglio riprovare ad intraprendere una cura psichiatrica ritorno x la seconda visita psichiatra e in accordo abbiamo deciso di riprovare ma con il citalopram in gocce da aggiungere una ad una al giorno fino a raggiungere la dose target 10.
La mia paura sono x gli effetti collaterali e ansia che mi potrebbe scaturire all inizio terapia dato che lo psichiatra nn mi ha aumentato nessuna dose di xanax o altro... Rimane invariato cioè 1 mg alla sera e levopraid mattino e cena.
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Le ha dato una terapia da titolare lentamente quindi la benzodiazepina è inutile.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#9]
Utente
Al momento non le ho ancora prese, nn riesco avere coraggio x via delle brutte esperienze avute con il seurepin e mirtazapina, ma temo che già alla 4 goccia avrò qualche effetto indesiderato scritto nel foglietto illustrativo.. Persino mia nonna di 94 anni è riuscita a prenderle senza sapere cosa bevesse e lo ha tollerato bene il farmaco , ora è quasi rinata allora lo mio psichiatra pensa che dato il grado di parentela la buona riuscita della terapia superi il 50% sarà vero?? Mi potrebbe dare anche un consiglio e/o un incoraggiamento?? Ci aggiorneremo dottor qui nel caso iniziassi la terapia..
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 2.5k visite dal 24/08/2020.
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