Non so più dove sbattere la testa (24 anni)
Salve a tutti.
Da circa due anni sono sotto cure psichiatriche presso il CSM locale.
In due anni, mi sono stati prescritti farmaci di ogni tipo.
Durante i primi mesi di consulenza, mi hanno prescritto escitalopram in gocce per depressione (nessun effetto concreto dopo settimane dall'utilizzo), poi si è passati all'EN (in gocce) e anche in questo caso, nessun effetto.
Mi fanno nuovamente una diagnosi e risulto essere borderline con contaminazioni di disturbo schizoide di personalità distimico-ciclotimico.
Dopo la diagnosi, mi viene prescritto l'abilify.
Provo a prenderlo, ma il mio corpo non lo tollera, ho più effetti collaterali che benefici.
Sudorazione, palpitazioni, sonnolenza e agitazione.
La dottoressa interrompe la cura: ora si passa al latuda.
Solita storia e soliti effetti collaterali.
Alla fine, ha concluso prescrivendomi degli antipsicotici come stabilizzanti dell'umore.
Ho preso per 1 anno intero quetiapina, lamictal e gabapentin.
Tutto sommato, nonostante l'apatia, l'ansia non c'era e la depressione neanche. Effetti collaterali?
Stanchezza perenne e colpi di sonno durante le prime ore del mattino a lavoro.
Da quando ho cominciato a lavorare, con la quietiapina in circolo (300 mg), ho avuto difficoltà a restare sveglio in ufficio. Prima di lavorare ero solito dormire 15 ore al giorno, ma adesso non mi è più possibile, perché se prendo questi antipsicotici non posso essere operativo.
Qualche settimana fa, in seguito ad una crisi d'ansia, la psichiatra del CSM ha deciso di prescrivermi lo xanax, rimuovendo completamente quetiapina e gabapentin, lasciando solo 25 mg di lamictal + alprazolam.
I primi giorni, prendendolo, ne ho sentito gli effetti partendo con 25 mg, SUCCESSIVAMENTE, ho dovuto alzare a 50 mg e ora a 1 mg mattino e sera.
Nonostante ciò, sono più ansioso di prima. Probabile che si sia già sviluppata una dipendenza e un'alta tolleranza?. . .
Non sto bene, ho sbalzi d'umore e la mattina mi sveglio con la nausea.
Questo farmaco dovrebbe aiutarmi a dormire e invece no: non riesco ad addormentarmi prima delle 3 di notte! L'attuale medico che mi segue adesso è irreperibile.
Ho chiamato lo specialista di guardia al CSM e mi ha detto che posso tranquillamente continuare a prendere l'alprazolam a 1 mg fino a settembre, pur avendogli spiegato la situazione.
Non so più che cosa fare.
La dottoressa che mi segue non riesco a rintracciarla perché tra le ferie e i turni che fa in pronto soccorso, non è mai al csm, quindi fino a settembre mi trovo in questa situazione.
Questo farmaco mi fa sentire peggio di quando prendevo quetiapina.
Sto perdendo fiducia nella sanità pubblica e non so più a chi rivolgermi
Da circa due anni sono sotto cure psichiatriche presso il CSM locale.
In due anni, mi sono stati prescritti farmaci di ogni tipo.
Durante i primi mesi di consulenza, mi hanno prescritto escitalopram in gocce per depressione (nessun effetto concreto dopo settimane dall'utilizzo), poi si è passati all'EN (in gocce) e anche in questo caso, nessun effetto.
Mi fanno nuovamente una diagnosi e risulto essere borderline con contaminazioni di disturbo schizoide di personalità distimico-ciclotimico.
Dopo la diagnosi, mi viene prescritto l'abilify.
Provo a prenderlo, ma il mio corpo non lo tollera, ho più effetti collaterali che benefici.
Sudorazione, palpitazioni, sonnolenza e agitazione.
La dottoressa interrompe la cura: ora si passa al latuda.
Solita storia e soliti effetti collaterali.
Alla fine, ha concluso prescrivendomi degli antipsicotici come stabilizzanti dell'umore.
Ho preso per 1 anno intero quetiapina, lamictal e gabapentin.
Tutto sommato, nonostante l'apatia, l'ansia non c'era e la depressione neanche. Effetti collaterali?
Stanchezza perenne e colpi di sonno durante le prime ore del mattino a lavoro.
Da quando ho cominciato a lavorare, con la quietiapina in circolo (300 mg), ho avuto difficoltà a restare sveglio in ufficio. Prima di lavorare ero solito dormire 15 ore al giorno, ma adesso non mi è più possibile, perché se prendo questi antipsicotici non posso essere operativo.
Qualche settimana fa, in seguito ad una crisi d'ansia, la psichiatra del CSM ha deciso di prescrivermi lo xanax, rimuovendo completamente quetiapina e gabapentin, lasciando solo 25 mg di lamictal + alprazolam.
I primi giorni, prendendolo, ne ho sentito gli effetti partendo con 25 mg, SUCCESSIVAMENTE, ho dovuto alzare a 50 mg e ora a 1 mg mattino e sera.
Nonostante ciò, sono più ansioso di prima. Probabile che si sia già sviluppata una dipendenza e un'alta tolleranza?. . .
Non sto bene, ho sbalzi d'umore e la mattina mi sveglio con la nausea.
Questo farmaco dovrebbe aiutarmi a dormire e invece no: non riesco ad addormentarmi prima delle 3 di notte! L'attuale medico che mi segue adesso è irreperibile.
Ho chiamato lo specialista di guardia al CSM e mi ha detto che posso tranquillamente continuare a prendere l'alprazolam a 1 mg fino a settembre, pur avendogli spiegato la situazione.
Non so più che cosa fare.
La dottoressa che mi segue non riesco a rintracciarla perché tra le ferie e i turni che fa in pronto soccorso, non è mai al csm, quindi fino a settembre mi trovo in questa situazione.
Questo farmaco mi fa sentire peggio di quando prendevo quetiapina.
Sto perdendo fiducia nella sanità pubblica e non so più a chi rivolgermi
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Salve,
Dalle cure si direbbe quindi una diagnosi di una forma minore di disturbo bipolare.
Se il problema era quello di ridurre l'effetto collaterale della quetiapina, non è chiaro perché siano stati ridotti tutti e due insieme, per poi dover ricorrere ad un ansiolitico, che comunque a certe dosi produce anch'esso effetti sedativi.
Più che astinenza, è scoperto da una cura che in qualche modo conteneva una parte dei sintomi e dei meccanismi alla base dei sintomi.
Dalle cure si direbbe quindi una diagnosi di una forma minore di disturbo bipolare.
Se il problema era quello di ridurre l'effetto collaterale della quetiapina, non è chiaro perché siano stati ridotti tutti e due insieme, per poi dover ricorrere ad un ansiolitico, che comunque a certe dosi produce anch'esso effetti sedativi.
Più che astinenza, è scoperto da una cura che in qualche modo conteneva una parte dei sintomi e dei meccanismi alla base dei sintomi.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.1k visite dal 21/08/2020.
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