Problematiche relazionali, ansia e depressione

Consapevole delle limitazioni di un consulto online, scrivo per avere un parere che credo possa essere rilevante per me come per altri utenti.
Sono un ragazzo di 29 anni, soffro fondamentalmente di un disturbo d’ansia generalizzato, ansia sociale e moderata depressione dall’età di 18 anni.
Negli ultimi dieci anni ho provato continuativamente differenti approcci farmacologici e psicoterapeutici (2 psicoterapeuti differenti).
Da due anni, assumo Effexor 150 la mattina più Lyrica 50 la sera (precedentemente Effexor 75).
Da un punto di vista oggettivo funziono sul piano lavorativo e formativo (sto terminando un dottorato con borsa in ingegneria), ho un giro stabile di amicizie significative, vivo da solo, sono molto attivo sul piano sportivo, dal punto di vista fisico e dell’aspetto sono nella norma.
Ciò nonostante sono profondamente infelice e mi sento devastato da un senso di solitudine incomunicabile.
Mi sembra che il percorso fatto non sia stato risolutivo ne abbia attenuato le mie problematiche in particolare a livello relazionale e di vita sessuale.
Il problema chiave è un bassissimo senso di efficacia nel relazionarmi con l’altro sesso e nel fare nuove conoscenze al quale non vedo soluzione.
Fondamentalmente, la sensazione che provo e che la vita relazionale, sessuale e sentimentale di chiunque altro sia migliore della mia.
Ho avuto una sola relazione della durata di un anno e mezzo, terminata 5 anni fa, e ho avuto rapporti esclusivamente in questo contesto e periodo.
Sono costantemente irrequieto e da circa un anno cado sempre più spesso in crisi della durata variabile tra qualche ora e una giornata in cui pensieri come resterò da solo per il resto della mia vita, non riuscirò mai più ad avere un rapporto sessuale prendono completamente il sopravvento.
Dal punto di vista della sintomatologia sono associate a crollo dell’umore e vere e proprie crisi di panico con intorpidimento degli altri, battito alterato, pressione al petto, desiderio di autolesionismo (realizzato) e pensieri suicidari (senza intento di realizzarli).
Il pensiero di essere indesiderabile, invisibile, non matchabile è diventato un ossessione devastante essendo il sesso e le relazioni per me una parte fondamentale di una vita da considerarsi significativa.
Le crisi si risolvono generalmente con il sonno o ritirarmdomi da contesti sociali.
Attualmente, dopo svariati approcci farmacologici e terapeutici, ho perso completamente la speranza di potere migliorare la mia condizione di vita e di salute mentale.
Non ho più desiderio di programmare il mio futuro, sono in stallo e vedo come unica priorità il miglioramento della mia vita relazionale e sessuale.
Vengo al dunque ponendo tre domande:
Effexor e pregabalin nei dosaggi sopra indicati sono idonei a trattare la sintomatologia riferita?

Che fare quando la terapia (farmacologica e non) sembra non essere efficace?

Qual’è l’orientamento terapeutico più indicato ad affrontare i temi che ho brevemente descritto?
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
I farmaci che assume sono efficaci per il trattamento dei suoi sintomi ma non sono ai dosaggi massimi, pertanto il suo specialista potrebbe valutare una variazione più specifica per consentire una riduzione dei sintomi.
Anche l’eventuale psicoterapia può essere suggerita dal suo psichiatra che conoscendola direttamente può fornire un parere specifico.


Dr. F. S. Ruggiero


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