Le analisi del sangue

Se gli attacchi riesce a calmarli "con la respirazione", si vede che per fortuna non arrivano. Non vedo niente di strano nel fatto che si abbiano dei formicolii se si soffre di dap, anche al di fuori degli attacchi, però c'è un punto fondamentale: che qui la diagnosi non è stata fatta da nessun medico. Gli esami sono stati fatti in base a che cosa, presumo ai sintomi, ma prescritti da chi ?
Cosa può fare se è DAP è curarlo. Cominciare escludendo le medicine è già una bella zappata sui piedi. E comunque la cura del DAP non consiste in prendere qualcosa quando si è ansiosi o si ha paura di avere l'attacco.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

la ringrazio intanto per la celere risposta
in merito alla diagnosi , mi sono recato piu' volte come puo immaginare in diversi pronto soccorso e dal mio medico curante che puntualmente non mi riscontravano niente di anomalo al cuore , ma i sintomi erano quelli di tachicardia costante dolori al braccio e al petto e tutto , allora sia il mio medico curante che i medici del pronto soccorso mi hanno indirizzato all attacco di panico , leggendo e documentandomi ho visto che la respirazione aiuta moltissimo questo genere di disturbi e da un po di tempo a questa parte quando inizia la tachicardia e i sintomi cerco di auto - calmarmi respirando profondamente e distogliendo la mia attenzione dal sintomo , devo dire che dopo 10 - 15 minuti l ansia e la tachicardia se ne va, ma purtroppo durante la giornata sto come rintontito nell'attesa venga qualcosa e come le ho detto convivo con questo senso costante di formicolio che si sposta dal braccio alla testa solitamente piu negli arti cmq.
non voglio escludere a priori le medicine ma se si puo riuscire a tornare alla normalita senza prenderle lo preferirei.
la mia domanda e' lei crede che oltre agli esami gia' fatti ( prescritti dal mio medico curante ) dovrei fare qualche altro esame ? analisi o visite ? che possa confermare la diagnosi e magari darmi un qualche aiuto definitivo per questa cosa ?
o crede che si possa trattare di dap visti i sintomi ?

grazie ancora per la sua cortesia e buona pasqua .

"leggendo e documentandomi ho visto che la respirazione aiuta moltissimo". Non funziona così, per leggere e può trovare di tutto, e non è in grado di comprendere la fondatezza di ciò che legge. Mi creda che se l'attacco di panico parte chiunque ha tentato di controllarlo, ma non c'è poi riuscito. Quindi gli attacchi che si riescono a controllare sono quelli che si fermano da soli. Si riesce a controllare il proprio comportamento durante l'attacco, ma anche qui dipende dai sintomi.

La considerazione che se si potesse guarire senza curarsi sarebbe preferibile è comprensibile ma oziosa. Mi sembra ovvio.
Ma la diagnosi deve farla uno psichiatra. Tutti le dicono che probabilmente quei singoli episodi sono stati attacchi di panico, il medico prescrive esami e poi siamo sempre qui senza una diagnosi.

mi sembra di capire dalle sue risposte che l'unica soluzione e fare una visita da uno psichiatra ?
e che quello che sto attraversando in questo periodo ancora non ha una sua diagnosi!

e' corretta la mia interpretazione ?
le ripeto non escludo di dover/poter prendere medicine la cosa fondamentale e' prima di tutto appurare che non siano problemi fisici , anche se tutte le analisi mediche gia' fatte hanno escluso problemi cardiaci.

infine per quanto riguarda la respirazione lei dice che il fatto che poi passino non dipenda da me ma dal fatto che vanno via da soli ?

avrebbe qualche consiglio diretto per la mia situazione quando arrivano queste crisi e quando sto' durante il giorno con questi strani formicolii ?

Ma il DAP è un problema fisico, è un problema del cervello che dà questo tipo di segnali. Quindi si tratta solo di capire "dove" sta il problema non tanto se è fisico o no, fisico lo è per forza stiamo parlando di un organismo.
Per gli attacchi è comunissimo che le persone con il panico almeno per un po' riescano a "controllare", nel senso che in parte evitano, in parte aspettano che passi etc, ma di fatto il loro tempo e il loro pensiero comincia a ruotare intorno a questo problema.
Ci sono attacchi maggiori e minori, tanti vengono con solo pochi attacchi maggiori e poi una condizione persistente di attacchi che vengono ma mai appieno, cioè piccoli ma frequenti,e condizionanti.
Se il disturbo dura e interferisce, una cura non le costa assolutamente niente. Se fra un anno il disturbo è spento non avrà poi più bisogno della cura, se riavrà ricadute la potrà rifare, se invece il disturbo per un po' rimane attivo lo curerà se vuole in maniera continuativa.
Non ci perde niente in ogni caso.

la ringrazio molto per le delucidazioni credo che sia il caso di intervenire con una visita approfondita a questo punto .

grazie di cuore per la sua disponibilita