Differenza tra ssri?
Salve, volevo chiedere qual è la differenza tra un farmaco ssri e un altro?
Più nello specifico, i farmaci ssri agiscono tutti sullo stesso target?
Se si, perché ne esistono di così tanti e diversi?
E infine, come mai non si sono più fatti progressi a livello psicofarmacologico?
Parlando del trattamento di disturbi ansioso depressivi ecc.
Più nello specifico, i farmaci ssri agiscono tutti sullo stesso target?
Se si, perché ne esistono di così tanti e diversi?
E infine, come mai non si sono più fatti progressi a livello psicofarmacologico?
Parlando del trattamento di disturbi ansioso depressivi ecc.
[#1]
Salve,
Ne esistono 4, non direi tanti, di ssri. Come anche prima e dopo altre categorie agiscono principalmente su una molecola riguardante il ciclo sinaptico della serotonina (per questo indicati come "selettivi"), dopo di che hanno piccole differenze note riguardanti altri tipi di azioni, la durata.
In che senso non sono stati fatti progressi ? Da quando ?
Ne esistono 4, non direi tanti, di ssri. Come anche prima e dopo altre categorie agiscono principalmente su una molecola riguardante il ciclo sinaptico della serotonina (per questo indicati come "selettivi"), dopo di che hanno piccole differenze note riguardanti altri tipi di azioni, la durata.
In che senso non sono stati fatti progressi ? Da quando ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Ex utente
Buongiorno dottor Pacini, la ringrazio per il tempo dedicatomi.
Pensandoci bene più che parlare di progressi in ambito farmacologico è più corretto parlare di progressi in ambito diagnostico e sulla comprensione del meccanismo preciso che predispone/scatena la malattia.
Come mai non si è ancora riusciti a trovare un metodo diagnostico che non si basi sulla semplice descrizione di sintomi e osservazione del paziente?
Pensandoci bene più che parlare di progressi in ambito farmacologico è più corretto parlare di progressi in ambito diagnostico e sulla comprensione del meccanismo preciso che predispone/scatena la malattia.
Come mai non si è ancora riusciti a trovare un metodo diagnostico che non si basi sulla semplice descrizione di sintomi e osservazione del paziente?
[#3]
Secondo me perché il cervello è molto più difficile da indagare, e anche da sollecitare per metterlo alla prova.
Pensi ad una prova da sforzo che si fa per vedere la riserva coronarica di uno che soffre di cuore...
Non si può fare la stessa cosa su un cervello, per motivi etici.
Quindi i modelli si ricavano da ciò che accade in natura. Ma guardi non è esattamente vero che non ci sono elementi diagnostici oggettivi, è che è dura introdurli, perché una parte della psichiatria e la cultura dominante in realtà propende per una visione in cui tutto è legato a tutto in maniera omni-fattoriale.
Però vede, anche avendo elementi oggettivi, tipo esami di laboratorio, non è che automaticamente si hanno delle categorie soddisfacenti.
Prenda una disciplina medica diversa, e vedrà che molte diagnosi sono comunque ipotetiche, o intersecate. Le malattie autoimmuni ad esempio.
Si potrebbe essere più oggettivi, e diagnosticare uno stato maniacale da parametri quale la velocità della parola, la latenza di risposta, il tono della voce, la rapidità di movimento e la distanza percorsa, perfino con un orologio smart alcuni di questi parametri si possono ricavare. Alla fine per adesso l'osservazione permette di vederli in una maniera condivisa, per cui sarebbe più standard, ma più lento.
Pensi ad una prova da sforzo che si fa per vedere la riserva coronarica di uno che soffre di cuore...
Non si può fare la stessa cosa su un cervello, per motivi etici.
Quindi i modelli si ricavano da ciò che accade in natura. Ma guardi non è esattamente vero che non ci sono elementi diagnostici oggettivi, è che è dura introdurli, perché una parte della psichiatria e la cultura dominante in realtà propende per una visione in cui tutto è legato a tutto in maniera omni-fattoriale.
Però vede, anche avendo elementi oggettivi, tipo esami di laboratorio, non è che automaticamente si hanno delle categorie soddisfacenti.
Prenda una disciplina medica diversa, e vedrà che molte diagnosi sono comunque ipotetiche, o intersecate. Le malattie autoimmuni ad esempio.
Si potrebbe essere più oggettivi, e diagnosticare uno stato maniacale da parametri quale la velocità della parola, la latenza di risposta, il tono della voce, la rapidità di movimento e la distanza percorsa, perfino con un orologio smart alcuni di questi parametri si possono ricavare. Alla fine per adesso l'osservazione permette di vederli in una maniera condivisa, per cui sarebbe più standard, ma più lento.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.1k visite dal 18/08/2020.
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