Eritrofobia e zoloft
Gentile dottore, da tempo soffro di fobia sociale, paura di arrossire e per un anno circa ho seguito una psicoterapia senza grossi risultati. Da circa 20 giorni il mio urologo mi ha prescritto zoloft (50 mg al giorno) per risolvere un problema di eiaculazione precoce. Ho scoperto così che tale farmaco avrebbe potuto aiutarmi a risolvere anche i miei problemi psicologici (dopo averlo assunto per 20 giorni sto un po' meglio, anche se ancora non noto grandi risultati). Domanda: l'urologo mi ha prescritto il farmaco 50 mg al giorno per un mese per poi dimezzare la dose; tale dosaggio può funzionare anche per i miei problemi psicologici o sarebbe meglio continuare sempre con 50 mg (o addirittura aumentare?). Il mio psicologo è contrario ai farmaci e quindi chiedo a voi un aiuto. Al momento gli effetti collaterali sono un certo nervosismo e una certa difficoltà a dormire. Da tempo combatto contro questi problemi psicologici e l'idea di risolverli (o comunque alleviarli) mi fa già stare meglio. Grazie per la disponibilità
[#1]
Il dosaggio per la fobia sociale è in genere superiore, soprattutto però sono i tempi più lunghi per poter valutare. Una risposta immediata non sarebbe buon segno.
Però c'è da dire che l'uso psichiatrico dello zoloft va fatto dopo diagnosi psichiatrica. Lei può averci "azzeccato" nell'individuare alcuni sintomi importanti, ma ci sono aspetti biologici da mettere a fuoco, che possono condizionare nel tempo la risposta all'antidepressivo. Ovviamente dosi maggiori possono causare il problema opposto, cioè ritardare l'eiaculazione. Tutto da vedere.
Faccia fare una diagnosi psichiatrica e poi potrà far decidere al medico.
Però c'è da dire che l'uso psichiatrico dello zoloft va fatto dopo diagnosi psichiatrica. Lei può averci "azzeccato" nell'individuare alcuni sintomi importanti, ma ci sono aspetti biologici da mettere a fuoco, che possono condizionare nel tempo la risposta all'antidepressivo. Ovviamente dosi maggiori possono causare il problema opposto, cioè ritardare l'eiaculazione. Tutto da vedere.
Faccia fare una diagnosi psichiatrica e poi potrà far decidere al medico.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Ex utente
Gentile dottore, innanzitutto grazie per la sollecita risposta.Avendo seguito una psicoterapia penso ormai di conoscere abbastanza bene il mio problema e quindi non direi che "forse ho azzeccato i sintomi". Per essere sintetico ho parlato di fobia sociale ma si tratta soprattutto di "terrore di arrossire" con tutto ciò che da questo ne deriva o che ne è la causa. Finora ho sempre considerato gli psicofarmaci un tabù, quasi veleno...ma dovendo comunque prendere zoloft per l'altro problema di cui le ho parlato, per me sarebbe davvero "un miracolo" poter risolvere contemporaneamente anche i miei problemi psicologici. Avendo pagato a lungo e non poco uno psicologo, non vorrei ora ricominciare da capo con uno psichiatra e quindi pensavo di potermela cavare con il vostro utilissimo servizio.Da quel che ho capito 50 mg al giorno non bastano e in effetti dopo 20 giorni ciò che ho ottenuto è solo un po' di buon umore. Se aumentassi a 100 che cosa succederebbe? Gli effetti collaterali potrebbero essere particolarmente fastidiosi o ormai il mio corpo è relativamente abituato? So che non può certo prescrivere farmaci via internet, ma io il farmaco lo prendo già e quindi le chiedo solo qualche piccola informazione non troppo diversa da quanto si trova già nel foglietto illustrativo del farmaco. Grazie ancora. Saluti cordiali
[#3]
Assolutamente no, sta commettendo due errori. Il nostro servizio non è equivalente ad una visita.
E soprattutto lei non è equivalente ad uno psichiatra. Avere fatto una psicoterapia non rende competenti in senso diagnostico. Gli psichiatri che si ammalano di disturbi psichiatrici devono andare dallo psichiatra e non curarsi da sé, non sono in grado di ragionare correttamente sulla cura dei propri disturbi.
La frase "seguito una psicoterapia penso ormai di conoscere abbastanza bene il mio problema e quindi non direi che "forse ho azzeccato i sintomi". " è decisamente presuntuosa.
Ci sono elementi che lei può benissimo non notare anche essendo la persona più intelligente e allenata all'introspezione di questo mondo.
Purtroppo alla sua domanda non c'è una risposta pratica, perché cosa abbia lo può sapere soltanto un medico che la visita.
Se la psicoterapeuta non ha fatto diagnosi, o se non era medico, non abbiamo elementi su cui commentare. Ma anche in altro caso una terapia farmacologica deve impostarla uno specialista.
E soprattutto lei non è equivalente ad uno psichiatra. Avere fatto una psicoterapia non rende competenti in senso diagnostico. Gli psichiatri che si ammalano di disturbi psichiatrici devono andare dallo psichiatra e non curarsi da sé, non sono in grado di ragionare correttamente sulla cura dei propri disturbi.
La frase "seguito una psicoterapia penso ormai di conoscere abbastanza bene il mio problema e quindi non direi che "forse ho azzeccato i sintomi". " è decisamente presuntuosa.
Ci sono elementi che lei può benissimo non notare anche essendo la persona più intelligente e allenata all'introspezione di questo mondo.
Purtroppo alla sua domanda non c'è una risposta pratica, perché cosa abbia lo può sapere soltanto un medico che la visita.
Se la psicoterapeuta non ha fatto diagnosi, o se non era medico, non abbiamo elementi su cui commentare. Ma anche in altro caso una terapia farmacologica deve impostarla uno specialista.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.8k visite dal 11/04/2009.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.