Danni marijuana
Buonasera, sono un ragazzo di 22 anni e da circa 4 anni faccio un uso quotidiano di marijuana.
Ho iniziato a fumare subito dopo aver finito il liceo, all'età di 18 anni, e da allora, praticamente fino alla fine del 2019, ho fumato quotidianamente.
Fumavo 4/5 canne al giorno, talvolta anche di più, e non mi è mai capitato in questo arco di tempo di stare per più di 1/2 giorni senza fumare.
Dopo capodanno, un po' perché stava iniziando a farmi stare male (i sintomi erano irrigidimento muscolare, tremori, debolezza dopo aver fumato e digrignamento dei denti), un po' perché mi ero reso conto che la situazione mi stava sfuggendo di mano, ho provato a smettere, fallendo, ma almeno sono riuscito a diminuire il consumo.
Ultimamente quando fumo sto molto male.
L'ultima volta è stata ieri sera; oltre ai sintomi sopra elencati, avevo grande difficoltà a ragionare, facendo pensieri sconnessi.
La marijuana in oltre (forse anche per la situazione in generale della mia vita) mi sta facendo venire una forte ansia e talvolta panico.
In questo periodo ho sofferto di altri problemi, in particolare di aria nello stomaco, soprattutto nel periodo della quarantena.
Per questi problemi mi sono rivolto ad un gastroenterologo che mi ha assegnato una serie di esami da fare.
Questi sintomi mi stanno portando ad avere una grande paura circa la mia salute, ho paura di avere qualcosa di grave (anche se dal parere dei medici fin qui consultati e degli esami effettuati sto tutto sommato bene), ed ultimamente sto iniziando a dubitare anche della mia salute mentale.
Ho paura che la marijuana mi abbia causato danni permanenti ed irreversibili, e ciò mi causa un grande senso di angoscia, in quanto mi ritengo un ragazzo intelligente e ho un forte timore di aver rovinato il mio cervello "brillante".
A tutto ciò bisogna aggiungere che la mia vita fa davvero schifo.
Le mie giornate sono vuote, non ho nulla da fare.
Vado all'università ma non ho mai seguito e non sono un grande studioso, mi limito a fare il minimo indispensabile per passare gli esami, studiando notte e giorno la settimana prima degli appelli.
I miei amici fumano tutti e tanto, bevono, così passano le loro giornate e le loro serate.
Il fatto che fumare ultimamente mi fa stare molto male mi sta mettendo in grande difficoltà, perché se esco con loro senza fumare mi annoio a morte, se sto a casa tutto il giorno tutti i giorni impazzisco, quindi non so proprio più come comportarmi.
È un periodo davvero difficile.
A tutto ciò bisogna aggiungere che all'università non vado molto bene, che durante il mio percorso universitario ho avuto grandi difficoltà e delusioni, ed una situazione sentimentale pessima.
Vi volevo chiedere, la marijuana causa danni irreversibili?
Se si, come posso comprendere se li ha causati a me?
In ogni caso, smettendo definitivamente di fumarla la situazione potrebbe migliorare (sopratutto per quel che riguarda l'ansia e la paura di stare molto male)?
Vi ringrazio in anticipo.
Ho iniziato a fumare subito dopo aver finito il liceo, all'età di 18 anni, e da allora, praticamente fino alla fine del 2019, ho fumato quotidianamente.
Fumavo 4/5 canne al giorno, talvolta anche di più, e non mi è mai capitato in questo arco di tempo di stare per più di 1/2 giorni senza fumare.
Dopo capodanno, un po' perché stava iniziando a farmi stare male (i sintomi erano irrigidimento muscolare, tremori, debolezza dopo aver fumato e digrignamento dei denti), un po' perché mi ero reso conto che la situazione mi stava sfuggendo di mano, ho provato a smettere, fallendo, ma almeno sono riuscito a diminuire il consumo.
Ultimamente quando fumo sto molto male.
L'ultima volta è stata ieri sera; oltre ai sintomi sopra elencati, avevo grande difficoltà a ragionare, facendo pensieri sconnessi.
La marijuana in oltre (forse anche per la situazione in generale della mia vita) mi sta facendo venire una forte ansia e talvolta panico.
In questo periodo ho sofferto di altri problemi, in particolare di aria nello stomaco, soprattutto nel periodo della quarantena.
Per questi problemi mi sono rivolto ad un gastroenterologo che mi ha assegnato una serie di esami da fare.
Questi sintomi mi stanno portando ad avere una grande paura circa la mia salute, ho paura di avere qualcosa di grave (anche se dal parere dei medici fin qui consultati e degli esami effettuati sto tutto sommato bene), ed ultimamente sto iniziando a dubitare anche della mia salute mentale.
Ho paura che la marijuana mi abbia causato danni permanenti ed irreversibili, e ciò mi causa un grande senso di angoscia, in quanto mi ritengo un ragazzo intelligente e ho un forte timore di aver rovinato il mio cervello "brillante".
A tutto ciò bisogna aggiungere che la mia vita fa davvero schifo.
Le mie giornate sono vuote, non ho nulla da fare.
Vado all'università ma non ho mai seguito e non sono un grande studioso, mi limito a fare il minimo indispensabile per passare gli esami, studiando notte e giorno la settimana prima degli appelli.
I miei amici fumano tutti e tanto, bevono, così passano le loro giornate e le loro serate.
Il fatto che fumare ultimamente mi fa stare molto male mi sta mettendo in grande difficoltà, perché se esco con loro senza fumare mi annoio a morte, se sto a casa tutto il giorno tutti i giorni impazzisco, quindi non so proprio più come comportarmi.
È un periodo davvero difficile.
A tutto ciò bisogna aggiungere che all'università non vado molto bene, che durante il mio percorso universitario ho avuto grandi difficoltà e delusioni, ed una situazione sentimentale pessima.
Vi volevo chiedere, la marijuana causa danni irreversibili?
Se si, come posso comprendere se li ha causati a me?
In ogni caso, smettendo definitivamente di fumarla la situazione potrebbe migliorare (sopratutto per quel che riguarda l'ansia e la paura di stare molto male)?
Vi ringrazio in anticipo.
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Gentile utente,
La domanda che si pone è di natura ipocondriaca, e il comportamento infatti va di pari passo. non è un comportamento da chi ha una paura autentica, ma di chi è ossessionato da una paura e ciononostante continuerebbe a mantenere il fattore da cui teme di ricevere dei danni.
Faccia fare una diagnosi e curare la sua condizione attuale. Naturalmente, mantenendo il consumo può darsi che le cure non funzionino.
La domanda che si pone è di natura ipocondriaca, e il comportamento infatti va di pari passo. non è un comportamento da chi ha una paura autentica, ma di chi è ossessionato da una paura e ciononostante continuerebbe a mantenere il fattore da cui teme di ricevere dei danni.
Faccia fare una diagnosi e curare la sua condizione attuale. Naturalmente, mantenendo il consumo può darsi che le cure non funzionino.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 5.4k visite dal 29/07/2020.
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