Abilify e motivazione
Buonasera, da maggio dello scorso anno, a seguito di un ricovero (la diagnosi è disturbo bipolare di tipo 1), sono in cura con degli antipsicotici: ho iniziato con lo Xeplion (assieme a mezza pasticca di Resilient), per poi passare a gennaio, ad Abilify Maintena.
Attualmente la dose è 300 mg.
, sebbene io riconosca di aver avuto delle criticità, riscontro delle problematiche: vorrei soffermarmi in questo caso sulla mancanza di motivazione che caratterizza le mie giornate.
Rispetto a prima, ossia a quando non assumevo alcun farmaco, sono più "fermo", c'è in me una forte mancanza di iniziativa ed una tendenza, molto evidente, al cercare di riposare.
Mi è stato detto dal mio medico curante, che l'Abilify, come tutti gli antipsicotici, mi rallenta, ma che al tempo stesso, questa azione è motivata dalla necessità di curare lo stato maniacale.
Mi chiedo, pertanto, a cosa sia addebitabile questa mancanza di motivazione: se prima ero maniacale, il farmaco dovrebbe normalizzare un'attività anomala, io invece sostengo che ci sia un'azione di tipo sedativo e mi chiedo costantemente come un'azione di questo tipo possa essere definita curativa.
Può risolversi questo problema?
Oppure questo stato "depressivo" sarà una costante, poichè determinato dal farmaco?
Attualmente la dose è 300 mg.
, sebbene io riconosca di aver avuto delle criticità, riscontro delle problematiche: vorrei soffermarmi in questo caso sulla mancanza di motivazione che caratterizza le mie giornate.
Rispetto a prima, ossia a quando non assumevo alcun farmaco, sono più "fermo", c'è in me una forte mancanza di iniziativa ed una tendenza, molto evidente, al cercare di riposare.
Mi è stato detto dal mio medico curante, che l'Abilify, come tutti gli antipsicotici, mi rallenta, ma che al tempo stesso, questa azione è motivata dalla necessità di curare lo stato maniacale.
Mi chiedo, pertanto, a cosa sia addebitabile questa mancanza di motivazione: se prima ero maniacale, il farmaco dovrebbe normalizzare un'attività anomala, io invece sostengo che ci sia un'azione di tipo sedativo e mi chiedo costantemente come un'azione di questo tipo possa essere definita curativa.
Può risolversi questo problema?
Oppure questo stato "depressivo" sarà una costante, poichè determinato dal farmaco?
[#1]
Gentile utente,
Dunque: la mania è una fase, che di solito dopo alcuni mesi passa, spontaneamente o sotto cura. Sotto cura può essere comunque apprezzabile da alcuni sintomi, però potrebbe anche essere esaurita. Dopo la mania subentra quasi sempre una fase depressiva, su cui purtroppo gran parte degli antimaniacali non aiutano Però si tengono per prevenire il ripetersi della mania. Ciò, il ripetersi della mania, non è che debba accadere sempre, diventa una terapia preventiva, che può anche impiegare dosi minori, e soprattutto anche prodotti per via orale, se ci si fida che il paziente li assuma.
La prevenzione della mania non comporta sempre una terapia combinata, talora è sufficiente il litio stesso, talora no.
Dunque: la mania è una fase, che di solito dopo alcuni mesi passa, spontaneamente o sotto cura. Sotto cura può essere comunque apprezzabile da alcuni sintomi, però potrebbe anche essere esaurita. Dopo la mania subentra quasi sempre una fase depressiva, su cui purtroppo gran parte degli antimaniacali non aiutano Però si tengono per prevenire il ripetersi della mania. Ciò, il ripetersi della mania, non è che debba accadere sempre, diventa una terapia preventiva, che può anche impiegare dosi minori, e soprattutto anche prodotti per via orale, se ci si fida che il paziente li assuma.
La prevenzione della mania non comporta sempre una terapia combinata, talora è sufficiente il litio stesso, talora no.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
La ringrazio per la risposta esaustiva, vorrei soltanto aggiungere che il mio medico curante sostiene che 300 mg. di Abilify sia già la dose minima possibile e che, a dosaggi inferiori (200 mg. di Maintena, oppure 10 mg. in pillole), non ci sia garanzia di successo della terapia.
Vorrei quindi scalare, ma avere al tempo stesso certezza che il farmaco mi metta al riparo da eventuali ricadute.
Vorrei quindi scalare, ma avere al tempo stesso certezza che il farmaco mi metta al riparo da eventuali ricadute.
[#3]
Tutto giusto, ma stiamo parlando di quale funzione ? Cura della mania, prevenzione della mania in monoterapia ?
O prevenzione della mania in associazione al litio ?
Le psicosi non sono uguali, per cui dall'uso come antipsicotico sulla schizofrenia all'uso nella mania o su altre psicosi cambia proprio la gestione nel medio-lungo termine.
Se poi la persona sta perfettamente è un conto, ma se accusa sintomi depressivi, ci si pone il problema sul contributo o meno del medicinale a questo e si possono rivedere le dosi.
O prevenzione della mania in associazione al litio ?
Le psicosi non sono uguali, per cui dall'uso come antipsicotico sulla schizofrenia all'uso nella mania o su altre psicosi cambia proprio la gestione nel medio-lungo termine.
Se poi la persona sta perfettamente è un conto, ma se accusa sintomi depressivi, ci si pone il problema sul contributo o meno del medicinale a questo e si possono rivedere le dosi.
[#4]
Utente
I sintomi psicotici rientrarono già durante il ricovero, quindi da un anno e tre mesi dal punto di vista psichico sto bene.
Credo dunque che si possa parlare di prevenzione della mania tramite l'uso di antipsicotici in monoterapia (prendevo anche una pasticca di Resilient, ma sono stato io a volerla togliere).
Ne parlerò con il mio medico allora, la ringrazio ancora.
Credo dunque che si possa parlare di prevenzione della mania tramite l'uso di antipsicotici in monoterapia (prendevo anche una pasticca di Resilient, ma sono stato io a volerla togliere).
Ne parlerò con il mio medico allora, la ringrazio ancora.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 4.8k visite dal 17/07/2020.
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