Psichiatria e ginecologia
Buonasera, sono una ragazza di 33 anni che ha iniziato a prendere psicofarmaci a 21 per sintomi persecutori per cui dopo due TSO mi è stata affibbiata una psicosi che ho cercato di curare per 5 anni in un csm con haloperidolo.
Gli effetti collaterali a volte erano terribili.
Ma avevo una vita tutto sommato normale.
Successivamente sono andata da privato per tre anni e ho assunto per bipolarismo dipiperon lamictal e daparox.
Successivamente per un anno da una dottoressa privata, qui ho iniziato amilsupride prima 200 mg poi 400 mg e sono entrata in amenorrea.
A quel punto mi sono trasferita da un dottore in ospedale e ormai la mia patologia era diventata una schizofrenia per cui ho iniziato con invega 6 mg (ciclo si ma sintomi non controllabili) e poi invega 12 mg con due pastiglie di dostinex alla settimana da 0, 5 mg.
Per due anni.
Durante i due anni ho anche sperimentato 9 mg di invega con dostinex è comparsa di ciclo ma non potevo stare in un contesto normale.
Così ho fatto una risonanza magnetica con contrasto da cui è risultato un adenoma ipofisario di 2 mm per cui è stato tolto dostinex E inserito parlodel 4 pastiglie al giorno.
La ginecologa ha proposto una pillola per far arrivare il ciclo, l’endocrinologo ha consigliato di sospendere tutto o cambiare farmaco anti psicotico che non dia prolattinemia e sconsiglia la pillola che dice aumentare L adenoma.
Voi cosa ne pensate?
Che abbia un senso diminuire invega e togliere la pillola o che abbia un senso sostituire invega e togliere la pillola?
Oppure la scelta della pillola è giusta per non avere problemi alle ossa causa amenorrea?
Scusate la lunghezza ma sono in una situazione piuttosto districata.
Grazie per la vostra attenzione e risposta.
Gli effetti collaterali a volte erano terribili.
Ma avevo una vita tutto sommato normale.
Successivamente sono andata da privato per tre anni e ho assunto per bipolarismo dipiperon lamictal e daparox.
Successivamente per un anno da una dottoressa privata, qui ho iniziato amilsupride prima 200 mg poi 400 mg e sono entrata in amenorrea.
A quel punto mi sono trasferita da un dottore in ospedale e ormai la mia patologia era diventata una schizofrenia per cui ho iniziato con invega 6 mg (ciclo si ma sintomi non controllabili) e poi invega 12 mg con due pastiglie di dostinex alla settimana da 0, 5 mg.
Per due anni.
Durante i due anni ho anche sperimentato 9 mg di invega con dostinex è comparsa di ciclo ma non potevo stare in un contesto normale.
Così ho fatto una risonanza magnetica con contrasto da cui è risultato un adenoma ipofisario di 2 mm per cui è stato tolto dostinex E inserito parlodel 4 pastiglie al giorno.
La ginecologa ha proposto una pillola per far arrivare il ciclo, l’endocrinologo ha consigliato di sospendere tutto o cambiare farmaco anti psicotico che non dia prolattinemia e sconsiglia la pillola che dice aumentare L adenoma.
Voi cosa ne pensate?
Che abbia un senso diminuire invega e togliere la pillola o che abbia un senso sostituire invega e togliere la pillola?
Oppure la scelta della pillola è giusta per non avere problemi alle ossa causa amenorrea?
Scusate la lunghezza ma sono in una situazione piuttosto districata.
Grazie per la vostra attenzione e risposta.
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La condizione di scelta resta dei suoi curanti e dipende dalla condizione generale e da ciò che è opportuno fare per risolvere la questione con le variazioni opportune.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Dr. F. S. Ruggiero
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.1k visite dal 11/07/2020.
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