Mix di fragilità, poca autostima, pensieri intrusivi e mal di testa

Buongiorno Dottori,
pongo subito la mia domanda: il mio mal di testa è curabile solo con psicoterapia o ha bisogno anche di medicinali?


Da un po' di tempo, mi sono accorta di cosa non vada in me, in seguito a tutto un periodo di cose negative.
Come da titolo, mi sono resa conto di essere molto fragile, di non riuscire ad avere fiducia in alcuno, essere paranoica,... ecc.
e soprattutto di avere un blocco nella testa, una specie di formicolio paralizzante sopra la testa, sulla parte superiore del cranio.

La mia storia non è diversa da altre, genitori emotivamente assenti, infelici e psicologicamente violenti (che si sono sfogati su di me).
Venivo spesso criticata dai conoscenti in quanto: triste, brontolona, lacrima facile e probabilmente anche pesante, insopportabile.

Sentitomi il peso del mondo addosso, me ne sono andata all'estero, dove mi trovo tuttora, con una situazione inversa: se prima tutti mi criticavano e dicevano cosa dovevo fare/non fare, ora mi trovo a dover decidere tutto da sola.
L'analogia è che non mi sento a mio agio, continuo a piangere, ed emotivamente/affettivamente mi sento sola.
Non ho più voglia di stare qui, ma nemmeno di tornare nel mio ambiente nativo e mi sento molto debole e impaurita.
Tempo fa ho consultato una psicologa per 2 volte, già il solo parlare mi aveva fatto stare meglio, compresa.
Poi ho abbandonato giacché mi aveva fatto capire che non ero ben accètta e mi porse un paio di domande sceme.

Grazie a chi mi risponerà,
Isa
[#1]
Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 4.1k 202
Avrebbe fatto meglio a commentare le domande con la psicologa, e a chiederle spiegazioni; cosa vuol dire "mi aveva fatto capire che non ero ben accetta"? In psicoterapia ci possono essere errori e incomprensioni, che vanno risolti verbalmente, dando feedback e facendo osservazioni, perché la telepatia non esiste, e qualunque psicoterapeuta, anche il più empatico, può sbagliare o essere frainteso.
Lei dopo due sedute interrompe, ferita e delusa, senza chiedere né dare spiegazioni. Forse è una sua modalità di relazionarsi con gli altri, non solo con la terapeuta. Ma per capirlo occorre impegnarsi in una psicoterapia...
Per quanto riguarda la cefalea, ci sono farmaci sintomatici per il dolore alla testa (da assumere occasionalmente), ma quella che descrive sembra più una somatizzazione. In molte forme ansioso-depressive si usano farmaci che agiscono anche sul dolore somatizzato, però occorre una diagnosi psichiatrica fatta dallo specialista.

Franca Scapellato

[#2]
Attivo dal 2020 al 2020
Ex utente
L'atteggiamento nei miei confronti e il continuo dire di rivolgermi ad una psicologa vicino a dove abito io. Chiesi: "Perché? Non vuole avermi come paziente?" e lei rispondeva "Dico solo per Lei, mi sembra sia meglio rivolgersi ad una nelle vicinanze", ripetuto più volte.
E io volevo fare ancora dei colloqui a titolo informativo, invece la dottoressa voleva subito iniziare una terapia. Inoltre le domande sceme rivelavano un non vero interesse. E penso che anche una telefonata da parte della psicologa possa rivelare un interesse alla persona, ciò che non ha fatto.
Non penso sia inusuale non trovare subito un terapeuta adatto.
Spero di essere stata esauriente.
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