Derealizzazione o sintomi simili?
Salve a tutti, volevo esporvi il mio problema partendo dal principio: nel 2017, all'età di 22 anni, ho iniziato a soffrire di ansia e di attacchi di panico.
Sono stato in cura con una psichiatra che con la psicoterapia e l'ausilio di alcuni farmaci (Lexotan) è riuscita a farmi "rinascere".
La causa alla fine è stata l'insoddisfazione della mia vita, nel senso che non stavo facendo nulla per "andare avanti" e costruirmi un futuro.
Cosi ho preso la decisione di andare a studiare fuori dall'Italia, piu precisamente in Spagna.
Ho cosi passato due anni all'università, ma, purtroppo, mi sono reso conto che non era ciò che volevo, non era la mia strada.
A marzo di quest'anno ho cosi preso la decisione di lasciare l'università, tornare a casa in Italia e trovare un lavoro.
Causa COVID non è stato possibile farlo nell'imminenza.
Nel corso di questi due anni, ovviamente, ci sono stati episodi di ansia che però tenevo sotto controllo con 12 gocce di Lexotan al bisogno, ormai, avendo imparato a gestire il tutto, riuscivo a calmarmi nel giro di qualche ora.
Premesso che gia da prima di stare male nel 2017 soffrivo ogni tanto di alcuni episodi con dei sintomi molto simili a quelli della deruralizzazione, quindi sentirmi distaccato dal mio corpo per un attimo, domandarmi se tutto quello che stessi facendo/vivendo fosse vero, se le persone che avevo attorno fossero veramente dei miei conoscenti, se i miei genitori fossero veramente tali, ma non ci ho dato mai molto peso.
Durante la terapia e subito dopo questa sensazione è quasi sparita del tutto, ma, purtroppo, da un mese a questa parte è tornata piu forte che mai.
Prima accadeva raramente e per brevi periodi, adesso è una sensazione fissa che ho da ormai un mese a questa parte ed è una sensazione veramente spiacevole, non so bene cosa pensare.
Sono tornato dalla mia psichiatra proprio ieri, però mi ha detto che si tratta di sindrome di adattamento, non so perche mi abbia detto cosi, non ho nessun tipo di sintomatologia che possa richiamare questa patologia, mentre nella sintomatologia della deruralizzazione mi ci ritrovo al 100%.
Mi ha detto di iniziare con l'assunzione di Lexotan, e l'ho fatto da qualche giorno a questa parte, ma non ho trovato il minimo beneficio.
Mi chiedo che senso abbia prendere il Lexotan se non sto soffrendo ne di ansia ne di attacchi di panico, ma solo di questa brutta sensazione.
Mi domandavo, inoltre, se potessero c'entrare qualcosa le cervicali o se possa essere una lieve forma di labirintite, non so, uno poi le pensa tutte.
Pensate sia il caso di fare una visita anche dal Neurologo?
Sono molto sconfortato... Attendo una vostra risposta, grazie mille!
Sono stato in cura con una psichiatra che con la psicoterapia e l'ausilio di alcuni farmaci (Lexotan) è riuscita a farmi "rinascere".
La causa alla fine è stata l'insoddisfazione della mia vita, nel senso che non stavo facendo nulla per "andare avanti" e costruirmi un futuro.
Cosi ho preso la decisione di andare a studiare fuori dall'Italia, piu precisamente in Spagna.
Ho cosi passato due anni all'università, ma, purtroppo, mi sono reso conto che non era ciò che volevo, non era la mia strada.
A marzo di quest'anno ho cosi preso la decisione di lasciare l'università, tornare a casa in Italia e trovare un lavoro.
Causa COVID non è stato possibile farlo nell'imminenza.
Nel corso di questi due anni, ovviamente, ci sono stati episodi di ansia che però tenevo sotto controllo con 12 gocce di Lexotan al bisogno, ormai, avendo imparato a gestire il tutto, riuscivo a calmarmi nel giro di qualche ora.
Premesso che gia da prima di stare male nel 2017 soffrivo ogni tanto di alcuni episodi con dei sintomi molto simili a quelli della deruralizzazione, quindi sentirmi distaccato dal mio corpo per un attimo, domandarmi se tutto quello che stessi facendo/vivendo fosse vero, se le persone che avevo attorno fossero veramente dei miei conoscenti, se i miei genitori fossero veramente tali, ma non ci ho dato mai molto peso.
Durante la terapia e subito dopo questa sensazione è quasi sparita del tutto, ma, purtroppo, da un mese a questa parte è tornata piu forte che mai.
Prima accadeva raramente e per brevi periodi, adesso è una sensazione fissa che ho da ormai un mese a questa parte ed è una sensazione veramente spiacevole, non so bene cosa pensare.
Sono tornato dalla mia psichiatra proprio ieri, però mi ha detto che si tratta di sindrome di adattamento, non so perche mi abbia detto cosi, non ho nessun tipo di sintomatologia che possa richiamare questa patologia, mentre nella sintomatologia della deruralizzazione mi ci ritrovo al 100%.
Mi ha detto di iniziare con l'assunzione di Lexotan, e l'ho fatto da qualche giorno a questa parte, ma non ho trovato il minimo beneficio.
Mi chiedo che senso abbia prendere il Lexotan se non sto soffrendo ne di ansia ne di attacchi di panico, ma solo di questa brutta sensazione.
Mi domandavo, inoltre, se potessero c'entrare qualcosa le cervicali o se possa essere una lieve forma di labirintite, non so, uno poi le pensa tutte.
Pensate sia il caso di fare una visita anche dal Neurologo?
Sono molto sconfortato... Attendo una vostra risposta, grazie mille!
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Nel corso di questi anni è stata mantenuta la terapia con la benzodiazepina che però non ha mai indicazione nel lungo termine ed andava utilizzata una terapia efficace se erano presenti dei sintomi che richiedevano un trattamento.
Ad oggi permane la dipendenza e l’assuefazione dal farmaco.
È utile sentire il parere di un altro psichiatra.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Ad oggi permane la dipendenza e l’assuefazione dal farmaco.
È utile sentire il parere di un altro psichiatra.
Dr. F. S. Ruggiero
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https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 934 visite dal 30/05/2020.
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