Ansia, attacchi di panico, sbalzi repentini dell'umore
Buonasera dottori,
Vi scrivo perché ormai sono due mesi che mi sento psicologicamente a terra.
Ho iniziato un lavoro nuovo nell'ambito sanitario.
Inizialmente sono stata molto felice perché vedevo i miei sacrifici che quelli della mia famiglia ricompensati in qualche modo.
Dopo circa 20 giorni dall'inizio del lavoro, nonostante la mia oggettiva inesperienza, ho iniziato le reperibilità notturne.
In un primo momento avvertivo solo quella tensione fisiologica alla nuova esperienza in solitaria, ma da un paio di mesi la cosa è degenerata al punto che ho manifestato crisi d'ansia, attacchi di panico frequenti con difficoltà respiratorie e frequenza cardiaca alta, anche a riposo.
Il senso di morte per soffocamento mi ha allarmata parecchio.
Ho iniziato a pensare che in fondo non è lavoro adatto a me, voglio lasciarlo e cercare altro in un ambito completamente diverso.
Questo sarebbe scappare senza affrontare il problema.
Vedo la delusione negli occhi di mia mamma ma sento anche la profonda frustrazione dentro di me.
Ho sbalzi d'umore frequenti, passo da uno stato di tranquillità ad uno di sconforto totale, dalla contentezza alla tristezza... io non so davvero cosa fare, come affrontare la cosa.
Mi sto rovinando la vita, tutti si aspettano che io firmi il rinnovo ma la verità è che ho solo voglia di scappare per non fare più ritorno.
Ho sbagliato tutto, non riesco a ricordare nemmeno una volta di aver fatto una scelta adatta.
Ho un'autostima inesistente e con ciò che faccio ho la sensazione che di inadeguatezza sembra essere confermato.
Sento di essere più un peso che una risorsa...
Aiutatemi a capire che strada devo prendere, per favore.
Vi scrivo perché ormai sono due mesi che mi sento psicologicamente a terra.
Ho iniziato un lavoro nuovo nell'ambito sanitario.
Inizialmente sono stata molto felice perché vedevo i miei sacrifici che quelli della mia famiglia ricompensati in qualche modo.
Dopo circa 20 giorni dall'inizio del lavoro, nonostante la mia oggettiva inesperienza, ho iniziato le reperibilità notturne.
In un primo momento avvertivo solo quella tensione fisiologica alla nuova esperienza in solitaria, ma da un paio di mesi la cosa è degenerata al punto che ho manifestato crisi d'ansia, attacchi di panico frequenti con difficoltà respiratorie e frequenza cardiaca alta, anche a riposo.
Il senso di morte per soffocamento mi ha allarmata parecchio.
Ho iniziato a pensare che in fondo non è lavoro adatto a me, voglio lasciarlo e cercare altro in un ambito completamente diverso.
Questo sarebbe scappare senza affrontare il problema.
Vedo la delusione negli occhi di mia mamma ma sento anche la profonda frustrazione dentro di me.
Ho sbalzi d'umore frequenti, passo da uno stato di tranquillità ad uno di sconforto totale, dalla contentezza alla tristezza... io non so davvero cosa fare, come affrontare la cosa.
Mi sto rovinando la vita, tutti si aspettano che io firmi il rinnovo ma la verità è che ho solo voglia di scappare per non fare più ritorno.
Ho sbagliato tutto, non riesco a ricordare nemmeno una volta di aver fatto una scelta adatta.
Ho un'autostima inesistente e con ciò che faccio ho la sensazione che di inadeguatezza sembra essere confermato.
Sento di essere più un peso che una risorsa...
Aiutatemi a capire che strada devo prendere, per favore.
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Le sensazioni legate ai disturbi d'ansia provocano questo tipo di sintomi che sono trattabili senza troppe difficoltà attraverso una valutazione specialistica psichiatrica.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Dr. F. S. Ruggiero
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https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 913 visite dal 29/05/2020.
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Approfondimento su Ansia
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