Mi sento depresso e voglio aiutarmi
Buonasera dottori, scrivo per conto di mio marito.
Sono quasi 11 anni che stiamo insieme quello che sto per dirvi non è un periodo particolare bensì va avanti da tantissimi anni.
Mio marito ha avuto una vita difficile, ha iniziato a lavorare duramente in un ambiente per niente sereno, a 15 anni.
Da quell’età fino a pochi anni fa (ne ha quasi 30) ha lavorato 12 ore al giorno, sottopagato, e ha mantenuto in tutto e per tutto la sua famiglia d’origine.
Come potete capire non ha mai avuto nulla per se ed è cresciuto in ambiente in cui non è mai stato molto apprezzato, inoltre a peggiorare la situazione è l’esistenza della sorella minore di 10 anni verso cui i genitori hanno sempre avuto un comportamento opposto a quello che hanno avuto con lui.
Bene, fatta questa premessa vengo al dunque.
Mio marito ha sempre avuto periodi in cui si manifesta maggiormente il suo malessere psico-fisico (adesso ad esempio).
È travolto improvvisamente da pensieri negativi, si sente un fallito nonostante lavori tutto il giorno e mantiene una famiglia (abbiamo un bimbo di 18 mesi e stiamo in affitto), dice di essere uno schifo di padre e di marito.
Mi chiede scusa perché è sempre nervoso e scarica su di me i suoi problemi, si sente sempre in debito con la mia famiglia per il solo fatto di averlo accolto sempre come un figlio.
Si sente solo, si colpevolizza perché dice che non merito un uomo come lui e si chiede come faccio a stare insieme.
Volevo informarvi che non ha più amici da 2-3 anni, perché purtroppo per via del suo lavoro non poteva stare ai ritmi degli amici e pian piano è stato escluso (e per questo ha sofferto e io penso che gli pesi il fatto di non avere nessuno oltre me).
Volevo inoltre parlarvi del problema più grosso... fuma erba da quando ha 13 anni, prima fumava molto, adesso ha diminuito tantissimo, massimo 3-5 spinelli al giorno.
Però ora vorrebbe smettere del tutto e non ce la fa, perché anche se questa sostanza non gli fa più alcun effetto lui fumando si sente meglio, si sente tranquillo e gli passano i brutti pensieri.
Lui vuole smettere prima di tutto per stare meglio e poi perché si sente molto in colpa perché spendendo soldi inutilmente non riesce a realizzare ciò che vuole (magari togliersi qualche sfizio).
Da moglie e mamma ci tengo a precisare che è un marito meraviglioso, mi aiuta tanto, mi supporta, è sempre presente, non ci fa mancare nulla.
Vorrei solo sapere cosa posso fare per aiutarlo?
Gli ho proposto di diminuire gradualmente l’uso di questa sostanza (tipo fumare solo la sera prima di andare a letto) e non sempre ce la fa perché a lavoro passa brutte giornate e sente l’esigenza di fumare a pranzo (fosse per lui fumerebbe tutto il giorno).
Questo malessere non lo fa dormire di notte, si innervosisce e si alza, piange spesso e ha sempre mal di testa.
Ho pensato di acquistare degli integratori per l’umore tipo samefast (che inizierà a giorni) gli ho proposto di parlare con uno specialista e cerco di spronarlo in ogni modo.
Sono quasi 11 anni che stiamo insieme quello che sto per dirvi non è un periodo particolare bensì va avanti da tantissimi anni.
Mio marito ha avuto una vita difficile, ha iniziato a lavorare duramente in un ambiente per niente sereno, a 15 anni.
Da quell’età fino a pochi anni fa (ne ha quasi 30) ha lavorato 12 ore al giorno, sottopagato, e ha mantenuto in tutto e per tutto la sua famiglia d’origine.
Come potete capire non ha mai avuto nulla per se ed è cresciuto in ambiente in cui non è mai stato molto apprezzato, inoltre a peggiorare la situazione è l’esistenza della sorella minore di 10 anni verso cui i genitori hanno sempre avuto un comportamento opposto a quello che hanno avuto con lui.
Bene, fatta questa premessa vengo al dunque.
Mio marito ha sempre avuto periodi in cui si manifesta maggiormente il suo malessere psico-fisico (adesso ad esempio).
È travolto improvvisamente da pensieri negativi, si sente un fallito nonostante lavori tutto il giorno e mantiene una famiglia (abbiamo un bimbo di 18 mesi e stiamo in affitto), dice di essere uno schifo di padre e di marito.
Mi chiede scusa perché è sempre nervoso e scarica su di me i suoi problemi, si sente sempre in debito con la mia famiglia per il solo fatto di averlo accolto sempre come un figlio.
Si sente solo, si colpevolizza perché dice che non merito un uomo come lui e si chiede come faccio a stare insieme.
Volevo informarvi che non ha più amici da 2-3 anni, perché purtroppo per via del suo lavoro non poteva stare ai ritmi degli amici e pian piano è stato escluso (e per questo ha sofferto e io penso che gli pesi il fatto di non avere nessuno oltre me).
Volevo inoltre parlarvi del problema più grosso... fuma erba da quando ha 13 anni, prima fumava molto, adesso ha diminuito tantissimo, massimo 3-5 spinelli al giorno.
Però ora vorrebbe smettere del tutto e non ce la fa, perché anche se questa sostanza non gli fa più alcun effetto lui fumando si sente meglio, si sente tranquillo e gli passano i brutti pensieri.
Lui vuole smettere prima di tutto per stare meglio e poi perché si sente molto in colpa perché spendendo soldi inutilmente non riesce a realizzare ciò che vuole (magari togliersi qualche sfizio).
Da moglie e mamma ci tengo a precisare che è un marito meraviglioso, mi aiuta tanto, mi supporta, è sempre presente, non ci fa mancare nulla.
Vorrei solo sapere cosa posso fare per aiutarlo?
Gli ho proposto di diminuire gradualmente l’uso di questa sostanza (tipo fumare solo la sera prima di andare a letto) e non sempre ce la fa perché a lavoro passa brutte giornate e sente l’esigenza di fumare a pranzo (fosse per lui fumerebbe tutto il giorno).
Questo malessere non lo fa dormire di notte, si innervosisce e si alza, piange spesso e ha sempre mal di testa.
Ho pensato di acquistare degli integratori per l’umore tipo samefast (che inizierà a giorni) gli ho proposto di parlare con uno specialista e cerco di spronarlo in ogni modo.
[#1]
Gli integratori non servono a nulla.
Una visita specialistica deve inquadrare la questione e trattarla in modo appropriato nonché agire anche sulla dipendenza da sostanze presente.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Una visita specialistica deve inquadrare la questione e trattarla in modo appropriato nonché agire anche sulla dipendenza da sostanze presente.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 788 visite dal 26/05/2020.
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