Attacchi di panico
Buonasera,
desideravo un consulto in merito alle forti crisi di panico di cui soffre mia madre, ormai da due settimane: tra i sintomi, formicolio, bruciore in varie parti del corpo, tremore, sensazione di soffocamento, paura di morire, sguardo perso nel vuoto, gesti involontari, sudorazione delle mani, senso di oppressione; le abbiamo fatto eseguire alcuni esami diagnostici per escludere eventuali patologie, ma sembra tutto in regola.
Evidenzio anche che, prima di queste due settimane, qualche piccola crisi vi era stata, ma sporadica, mentre adesso le crisi sono divenute più frequenti, anche plurime durante la stessa giornata (seppure a diverse intensità); peraltro, è in fase di menopausa.
inoltre, in passato, ha sofferto anche di depressione.
Ora, a seguito dell'ultima crisi, avvenuta ieri, abbiamo chiamato l'ambulanza e al policlinico uno psichiatra le ha prescritto citalopram, una compressa la mattina, e rivotril, gocce al bisogno.
Ora, vi chiedo: come terapia è condivisibile?
E soprattutto, cosa si consiglia in questi casi: è opportuno essere seguiti da uno psichiatra con sedute specifiche?
Qualche consiglio sul modo corretto di approcciarsi quando di verificano queste crisi e su come aiutare la persona?
Grazie mille
desideravo un consulto in merito alle forti crisi di panico di cui soffre mia madre, ormai da due settimane: tra i sintomi, formicolio, bruciore in varie parti del corpo, tremore, sensazione di soffocamento, paura di morire, sguardo perso nel vuoto, gesti involontari, sudorazione delle mani, senso di oppressione; le abbiamo fatto eseguire alcuni esami diagnostici per escludere eventuali patologie, ma sembra tutto in regola.
Evidenzio anche che, prima di queste due settimane, qualche piccola crisi vi era stata, ma sporadica, mentre adesso le crisi sono divenute più frequenti, anche plurime durante la stessa giornata (seppure a diverse intensità); peraltro, è in fase di menopausa.
inoltre, in passato, ha sofferto anche di depressione.
Ora, a seguito dell'ultima crisi, avvenuta ieri, abbiamo chiamato l'ambulanza e al policlinico uno psichiatra le ha prescritto citalopram, una compressa la mattina, e rivotril, gocce al bisogno.
Ora, vi chiedo: come terapia è condivisibile?
E soprattutto, cosa si consiglia in questi casi: è opportuno essere seguiti da uno psichiatra con sedute specifiche?
Qualche consiglio sul modo corretto di approcciarsi quando di verificano queste crisi e su come aiutare la persona?
Grazie mille
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Le indicazioni ricevute sono adatte alla sintomatologia lamentata da sua madre.
I tempi di risposta saranno di circa tre settimane.
L’approccio poi adatto sarebbe stato di proseguire con le visite in elezione, inclusa quella psichiatrica, dopo aver appurato che non c’erano altri problemi piuttosto che giungere in pronto soccorso.
Essere seguiti da uno specialista non implica sedute specifiche ma la continuità della valutazione del trattamento nel tempo.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
I tempi di risposta saranno di circa tre settimane.
L’approccio poi adatto sarebbe stato di proseguire con le visite in elezione, inclusa quella psichiatrica, dopo aver appurato che non c’erano altri problemi piuttosto che giungere in pronto soccorso.
Essere seguiti da uno specialista non implica sedute specifiche ma la continuità della valutazione del trattamento nel tempo.
Dr. F. S. Ruggiero
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 578 visite dal 22/05/2020.
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