Doc assenza di ansia
Buongiorno,
Ho una domanda semplice riguardo al DOC: é normale che dopo un po' che si sa di averlo l'ansia diminuisca?
Purtroppo ho avuto la mia prima crisi tosta di DOC tre anni fa, quando avevo 17 anni, anche se mi ricordo di aver avuto piccole ossessioni e paranoie fin da quando ero piccola, come ad esempio quella di tagliarmi i capelli (parte importantissima per me del mio corpo) , di far del male a qualcuno o quella di non volere bene alle persone che ho intorno.
Preciso che sono molto intransigente con me stessa e lo so bene e quindi che per me pensare un qualcosa vuol dire farlo, non c'è differenza fra pensiero e intenzione.
Sono in un periodo di grande stress per l'università dato che ho intrapreso il percorso sbagliato e sono stata sottoposta a grande pressione da parte dei miei che vogliono finisca esami per cui non sono motivata e il DOC si é ripresentato, fra l'altro come quando avevo 17 anni in un momento in cui non avevo il peso della scuola e quel ritmo costante ma in un momento dove ero più libera e dove teoricamente avrei dovuto organizzare lo studio in maniera autonoma.
In terapia mi é stato detto che é come se il rifiuto che in questo momento ho per i libri e per lo studio fossero coperti da questi pensieri ossessivi, questo perché ho un forte senso del dovere, sono sempre stata una "secchiona", ma ora addosso tutta la colpa ai miei, come se mi avessero obbligato loro ad essere così e non lo volessi io.
In terapia abbiamo appurato che tutto é nato da me, questa passione per lo studio intendo, e che in qualche modo con il tempo é diventato più un dovere che un piacere ma é come se questo disturbo mi permettesse di nascondermi, mi ci "maschero" dietro.
So tutte queste cose teoricamente ma emozionalmente ancora ci casco infatti sono qui a chiedere rassicurazioni.
È come se alla scuola si fosse sostituita proprio l'ossessione, anche con la mia psicologa abbiamo appurato che é un "riempitivo" del tempo, é quasi come se mi facesse compagnia.
La mia domanda é: é normale che l'ansia scompaia?
Perché ora ho paura del fatto di non avere ansia e di avere in qualche modo "interiorizzato" o comunque accettato tutti questi pensieri che però comunque continuo a non volere che si avverino.
Vorrei solo tornare ad avere una vita normale e tranquilla, senza più ossessioni, senza DOC, però nonostante questo vorrei anche che quella parte riempita ora dal DOC si riempisse di qualcosa d'altro, qualcosa di bello e positivo.
Appena cerco però di sostituire il DOC o questo pensiero che, come ho già detto, in realtà penso mi faccia piacere semplicemente perché mi permette di "stare ferma", di avere un alibi, e non agire, né lavorando né studiando, il DOC però si ripresenta, e una vocina nella mia testa mi dice "e se fosse vero?
"
Da lì ovviamente tutte le rassicurazioni e i soliti trucchetti del DOC, che però mi impediscono di essere totalmente serena.
Vorrei solo provare assoluto disgusto nei confronti di certi pensieri, invece non lo provo e ho paura.
Ho una domanda semplice riguardo al DOC: é normale che dopo un po' che si sa di averlo l'ansia diminuisca?
Purtroppo ho avuto la mia prima crisi tosta di DOC tre anni fa, quando avevo 17 anni, anche se mi ricordo di aver avuto piccole ossessioni e paranoie fin da quando ero piccola, come ad esempio quella di tagliarmi i capelli (parte importantissima per me del mio corpo) , di far del male a qualcuno o quella di non volere bene alle persone che ho intorno.
Preciso che sono molto intransigente con me stessa e lo so bene e quindi che per me pensare un qualcosa vuol dire farlo, non c'è differenza fra pensiero e intenzione.
Sono in un periodo di grande stress per l'università dato che ho intrapreso il percorso sbagliato e sono stata sottoposta a grande pressione da parte dei miei che vogliono finisca esami per cui non sono motivata e il DOC si é ripresentato, fra l'altro come quando avevo 17 anni in un momento in cui non avevo il peso della scuola e quel ritmo costante ma in un momento dove ero più libera e dove teoricamente avrei dovuto organizzare lo studio in maniera autonoma.
In terapia mi é stato detto che é come se il rifiuto che in questo momento ho per i libri e per lo studio fossero coperti da questi pensieri ossessivi, questo perché ho un forte senso del dovere, sono sempre stata una "secchiona", ma ora addosso tutta la colpa ai miei, come se mi avessero obbligato loro ad essere così e non lo volessi io.
In terapia abbiamo appurato che tutto é nato da me, questa passione per lo studio intendo, e che in qualche modo con il tempo é diventato più un dovere che un piacere ma é come se questo disturbo mi permettesse di nascondermi, mi ci "maschero" dietro.
So tutte queste cose teoricamente ma emozionalmente ancora ci casco infatti sono qui a chiedere rassicurazioni.
È come se alla scuola si fosse sostituita proprio l'ossessione, anche con la mia psicologa abbiamo appurato che é un "riempitivo" del tempo, é quasi come se mi facesse compagnia.
La mia domanda é: é normale che l'ansia scompaia?
Perché ora ho paura del fatto di non avere ansia e di avere in qualche modo "interiorizzato" o comunque accettato tutti questi pensieri che però comunque continuo a non volere che si avverino.
Vorrei solo tornare ad avere una vita normale e tranquilla, senza più ossessioni, senza DOC, però nonostante questo vorrei anche che quella parte riempita ora dal DOC si riempisse di qualcosa d'altro, qualcosa di bello e positivo.
Appena cerco però di sostituire il DOC o questo pensiero che, come ho già detto, in realtà penso mi faccia piacere semplicemente perché mi permette di "stare ferma", di avere un alibi, e non agire, né lavorando né studiando, il DOC però si ripresenta, e una vocina nella mia testa mi dice "e se fosse vero?
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Da lì ovviamente tutte le rassicurazioni e i soliti trucchetti del DOC, che però mi impediscono di essere totalmente serena.
Vorrei solo provare assoluto disgusto nei confronti di certi pensieri, invece non lo provo e ho paura.
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La persistenza dei sintomi deve indirizzare verso una terapia farmacologica che non sembra essere stata iniziata.
Una visita psichiatrica chiarirà questi aspetti relativi al disturbo che potrà essere trattato adeguatamente.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Una visita psichiatrica chiarirà questi aspetti relativi al disturbo che potrà essere trattato adeguatamente.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Utente
Buonasera,
La ringrazio innanzitutto del parere.
Sono già in cura presso una psicoterapeuta che penso stia comunque agendo in maniera ottimale, anche perché ho già fatto riferimento a Lei in passato ed effettivamente i sintomi per un largo periodo erano diminuiti fino a sparire quasi del tutto e anche adesso rispetto a qualche settimana fa mi sento molto meglio... La mia psicologa non ha mai neanche accennato al fatto di prendere farmaci e in Lei ho molta fiducia, la mia era solo una richiesta di "rassicurazione", per sapere se effettivamente questa diminuzione d'ansia sia una cosa positiva. Ho ripreso ad esempio a guardare la TV e a fare altre attività abituali senza andare esageratamente in ansia e riesco a controllare i pensieri ma ora, come ho letto in un altro consulto quindi credo sia normale, é come se fosse venuta fuori una rabbia e quasi la voglia di fare queste azioni, secondo me solo per liberarmi definitivamente della cosa, non per reale intenzione perché ripeto che non vorrei mai cose del genere, ma ad ogni modo é proprio questo che mi ha spinto a scrivere qui, anche se credo sia legato al fatto che oramai, come precisato nel primo messaggio, questo pensiero era diventato quasi un compagno e ammettere che non sia vero non solo mi obbligherebbe ad agire ma anche a trovare qualcosa che davvero mi renda felice con reale impegno e fatica e non con un semplice pensiero fuorviante che mi ha tenuto lontana dalla vera felicità finora secondo me e che usavo come scusa per fermarmi, per legittimarmi a soffrire e di fatto per non agire e metterci impegno.
La ringrazio innanzitutto del parere.
Sono già in cura presso una psicoterapeuta che penso stia comunque agendo in maniera ottimale, anche perché ho già fatto riferimento a Lei in passato ed effettivamente i sintomi per un largo periodo erano diminuiti fino a sparire quasi del tutto e anche adesso rispetto a qualche settimana fa mi sento molto meglio... La mia psicologa non ha mai neanche accennato al fatto di prendere farmaci e in Lei ho molta fiducia, la mia era solo una richiesta di "rassicurazione", per sapere se effettivamente questa diminuzione d'ansia sia una cosa positiva. Ho ripreso ad esempio a guardare la TV e a fare altre attività abituali senza andare esageratamente in ansia e riesco a controllare i pensieri ma ora, come ho letto in un altro consulto quindi credo sia normale, é come se fosse venuta fuori una rabbia e quasi la voglia di fare queste azioni, secondo me solo per liberarmi definitivamente della cosa, non per reale intenzione perché ripeto che non vorrei mai cose del genere, ma ad ogni modo é proprio questo che mi ha spinto a scrivere qui, anche se credo sia legato al fatto che oramai, come precisato nel primo messaggio, questo pensiero era diventato quasi un compagno e ammettere che non sia vero non solo mi obbligherebbe ad agire ma anche a trovare qualcosa che davvero mi renda felice con reale impegno e fatica e non con un semplice pensiero fuorviante che mi ha tenuto lontana dalla vera felicità finora secondo me e che usavo come scusa per fermarmi, per legittimarmi a soffrire e di fatto per non agire e metterci impegno.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.5k visite dal 22/05/2020.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.