Effetti collaterali psicofarmaci

Salve, vi contatto perchè sto vivendo un incubo e spero almeno di poter avere la vostra attenzione, mi scuso in anticipo se mi dilungo troppo.


Un mese fa la mia ragazza, 34 anni, ha subito un trauma cranico con conseguente sanguinamento nella zona colpita (la parte posteriore della testa.
Lì per lì non è andata subito al pronto soccorso ma il giorno seguente, avvertendo un fischio all'orecchio, decide di recarvisi.
Viene sottoposta a una TAC nella zona craniale e l'esito è stato: lieve trauma cranico, senza alcun danno.


I giorni seguenti continua ad avvertire questi fastidiosi acufeni, di diversa natura e intensità, quindi decide di andare dall'otorino e dopo un controllo risulta tutto apposto nell'orecchio, senza che però sia stata fatta alcuna TAC né RM all'orecchio.
Quindi le vengono prescritti degli integratori più delle gocce a base di melatonina.

Dopo due giorni interrompe l'uso degli integratori poiché non vede gli effetti desiderati, e per 6 giorni assume del Delcartene 25 mg, 2 pastiglie per i primi 3 giorni e 3 pastiglie per gli ultimi 3 giorni.


Durante l'assunzione del Deltacortene comincia a soffrire di diarrea e di uno stato di agitazione (forse anche perchè lei è molto ansiosa di natura), decide quindi di contattare un neurologo, che le prescrive delle pillole di Mutabon Mite, Mutabon Forte e dell'Alprazolam.

A distanza di 3 giorni dall'assunzione dell'ultima pillola di Deltacortene, assume una pillola di Mutabon Forte: riesce a calmarla, ma il fischio lo avverte più forte, l'indomani mattina assume una compressa di Mutabon Mite e una di Alprazolam.


Preoccupata dall'assunzione di questi psicofarmaci, decide di interrompere bruscamente, senza il parere del medico.
Il primo giorno dopo aver interrotto l'assunzione di queste 3 pillole è ancora in uno stato sedato, anche se il fischio lo avverte sempre forte e costante, ma i successivi sei giorni, cioè fino ad aggi, ha accusato tanti effetti collaterali, tra cui: stato di agitazione, tachicardia, formicolio alle estremità degli arti, depressione, iperacusia, manie suicide, irritabilità, senso di freddo e caldo, vertigini (anche se le ha sempre avute dal momento in cui ha avuto il trauma cranico), tremore, incubi notturni, difficoltà a dormire e soprattutto un acufene sempre più forte che non le dà pace.


Come già detto lei è molto ansiosa di suo e molto paranoica e questo ha complicato il tutto.

La mia domanda è: mi devo preoccupare per gli effetti collaterali degli psicofarmaci e/o del cortisone?

Eventualmente quanto tempo ci vuole per smaltire gli effetti degli psicofarmaci e/o del cortisone?

L'acufene è peggiorato in maniera irreversibile per colpa dei farmaci assunti?


Grazie mille per l'attenzione
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
"Il primo giorno dopo aver interrotto l'assunzione di queste 3 pillole è ancora in uno stato sedato, anche se il fischio lo avverte sempre forte e costante, ma i successivi sei giorni, cioè fino ad aggi, ha accusato tanti effetti collaterali,"

No, non sono effetti collaterali, inizia ad avvertirli quando non prende i farmaci questi sintomi, quindi collaterali, come dice la parola, non sono.

Non capisco sinceramente il nesso tra l'acufene e i farmaci.
Tutta l'attenzione si sposta su dei farmaci presi per pochi giorni ?

Trauma al cranio, inizia l'acufene (che è soggettivo, quindi non misurabile se non c'è oggettività otorino), e questo sintomo non cambia sostanzialmente né con il cortisonico, né con le cure date dopo per calmare l'ansia (ecco, che l'ansia sia indotta da cortisonico, questo sì, è plausibile).
Il medico ha fatto questa diagnosi o ha ravvisato che anche l'acufene fosse un elemento psichiatrico ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
Utente
Allora forse sono effetti da astinenza? Anche se, avendo preso 3 pillole in due giorni, non so se sia lecito parlare di astinenza.

Per quanto riguarda l'aumento dell'acufene e l'assunzione dei farmaci, credevo ci fosse un nesso. La mia attenzione è rivolta tutta sui farmaci perché oltre ai sintomi che Le ho descritto, proprio poco fa mi ha detto di aver avuto un'allucinazione uditiva, ed è ancora in uno stato di depressione.

Il medico ha sospettato che l'acufene fosse alimentato da uno stato di ansia e depressione.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
No, appunto, neanche l'astinenza sussiste.

Ecco, appunto, come diceva il medico non vorrei che o sia un sintomo collegato alla diagnosi di fondo, che mano a mano cresce, oppure sia uno pseudo-sintomo, ovvero un'ossessione, in cui la persona riferisce cose che teme di avere.
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Utente
Utente
Ok, la ringrazio per la disponibilità e l'attenzione dimostratami.
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Utente
Utente
Ma potrebbero esserci stati dei danni irreversibili al cervello?

Grazie
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Scusi, ma perché partire da queste considerazioni allarmistiche senza sapere né dove, né perché, e con gli esami fatti che non indicavano nessuna alterazione oggettiva ?
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Utente
Utente
Perchè ho letto che in caso di danni cerebrali irreversibili, si manifestano alcuni dei sintomi che lei ha (tra cui allucinazioni uditive e iperacusia). Domani infatti dovrà fare una RM al cervello per vedere se i farmaci hanno causato delle lesioni.
Senza dubbio mi rendo conto che in questi stati di preoccupazione, c'è sempre la tendenza a ingigantire i problemi e a non essere mentalmente lucidi.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
"ho letto che in caso di danni cerebrali irreversibili, si manifestano alcuni dei sintomi che lei ha "

A parte che non capisco cosa sia il "danno cerebrale irreversibile", è una categoria direi d'allarme più che una diagnosi medica, quindi non ha letto questo. Ma poi secondo Lei questo equivale a un percorso diagnostico ?

La persona dice che è già tendente a ingigantire i problemi, per cui pensa che giovi un contributo di un'altra persona a ingigantire ancora di più ?
In una direzione già tracciata peraltro, che non si capisce. Uno prende delle medicine per un pugno di giorni, il problema diventa quello....
Acufeni

L'acufene (o tinnito) è un disturbo dell'orecchio che si manifesta sotto forma di ronzio o fischio costante o pulsante. Scopri i sintomi, le cause e i rimedi.

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