Disturbi del pensiero invalidanti collegati ad ansia generalizzata

Gentili medici, scrivo per esporre la mia problematica, sperando di non essere eccessivamente prolisso e di non commettere errori grossolani, stante la mia attuale situazione.
Sono un ragazzo di 30 anni, non ho mai sofferto alcun tipo di disturbo, ne psichico ne fisico, e da sempre ho avuto una vita appagante, impegnata nel sociale e nell'associazionismo.
Insomma, una vita normale, fino a quell'evento che mi ha sconvolto la vita.
L'11 marzo scorso, inaspettatamente mentre riposavo nel mio letto di casa, ho cominciato ad avvertire dolore toracico e dispnea, cosa che, considerando la crisi epidemiologica attuale, mi ha subito allarmato.
Ho lasciato passare qualche giorno, invano, perché i sintomi non ne volevano sapere di alleviarsi.
Così ho fatto il mio primo accesso in PS il giorno 18, al quale ne sono seguiti altri 3.
Rx torace, emogas, analisi del sangue, elettrocardiogramma, esami tiroide, tampone covid tutto nella norma.
I giorni seguenti ho anche effettuato una tac torace, anch'essa risultata negativa.
Ho anche svolto consulti cardiologici e pneumologici, sempre negativi.
Tutto questo mio allarme derivava dal fatto che i sintomi di asfissia, dolore toracico, tachicardia a riposo e non, impossibilità di fare un respiro profondo non mi lasciavano tregua, li avvertivo ogni momento della giornata, senza alcun momento di sollievo.
A quel punto, visti gli esiti degli svariati esami, ho cominciato a contemplare la possibilità che potesse trattarsi di ansia, anche se non ne ho mai sofferto e non ho mai avuto alcun motivo di preoccupazione o di timore razionale prima del presentarsi di questa sintomatologia.
A quel punto ho cominciato, ormai 18 giorni a questa parte, su consiglio del mio psichiatra, una cura farmacologica, consistente in xanax 10 gocce al mattino e alla sera e brintellix da 5 gocce a salire (ora sono a 15) dopo pranzo.
Ho anche cominciato un percorso di supporto psicologico con una psicoterapeuta, che dovrebbe poi diventare più incisivo una volta che i sintomi si allevieranno.
Dopo pochi giorni il senso di asfissia e cardiopalmo è attenuato, fino quasi a scomparire ad oggi.
Tuttavia ora soffro di preoccupanti difficoltà di memoria e concentrazione, non riesco a leggere e guardare la tv, spesso ho difficoltà a comprendere quello che gli altri mi dicono, devo sempre ripetermi mentalmente le parole che sento per riuscire a comprenderle.
Inoltre ho una persistente confusione mentale, ogni momento della giornata, oltre ad una incapacità ad elaborare ed esprimere pensieri appena complessi, il che mi rende davvero apatico e insensibile a qualsiasi stimolo esterno.
Vivo ogni giorno semplicemente aspettando che venga la notte, per poter finalmente dormire e non soffrire.
Spesso mi sento come un automa, ho nausea persistente, non provo più emozioni e sono sempre concentrato sul declino cognitivo che avverto.
Inutile dirlo, temo che la mia vecchia vita non potrò più riprenderla, e i rapporti sociali che avevo li sto trascurando.
È normale questo?
[#1]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Deve attendere che la terapia faccia il suo effetto nel tempo e possono passare circa 4 settimane dalla dose piena per poi stabilire una variazione della terapia.


Dr. F. S. Ruggiero

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[#2]
Utente
Utente
La ringrazio di cuore per la cortese risposta dottor Ruggiero. La cosa che mi preoccupa è che da quando ho cominciato la terapia, nonostante già avessi disturbi di concentrazione, sembra che la somatizzazione si sia spostata letteralmente dalle vie respiratorie alla testa. E convivere con questi sintomi è molto fastidioso, oltre che angosciante. Mi sento come se non riuscissi ad usare buona parte del mio cervello, e non riesco nemmeno a pensare in maniera articolata come facevo prima. Inoltre non riesco neppure a sostenere una conversazione basilare, e prima di tutto questo avevo una buona favella. È una cosa invalidante e completamente incontrollabile! Per non parlare della sensazione di ovattamento che non mi dà tregua. Con la residua razionalità che mi resta cerco di convincermi che tornerò ad usare la mia testa pienamente come prima, e che questo incubo finirà. Secondo lei la mia situazione è anomala oppure nella sua esperienza ha già avuto a che fare con casi simili? Crede che dovrei fare ulteriori consulti/accertamenti per stare più tranquillo?
[#3]
Utente
Utente
Salve dottori, vi scrivo per avere un vostro riscontro sulla mia situazione, che purtroppo si sta aggravando sempre più. Non mi sento più me stesso, non riesco a capire quello che gli altri mi dicono, ho un continuo senso di agitazione e i problemi cognitivi si stanno aggravando. Mi sembra una situazione assurda. Sono otmai 23 giorni che prendo brintellix ma, apparte avermi tolto il continuo senso di asfissia e soffocamento, gli effetti sono stati molto scarsi. Ieri il neurologo mi ha consigliato di cambiare terapia cominciando a scalare il brintellix da 15 gtt al gg al 7 per tre giorni, poi 4 per altri tre. La nuova terapia consigliatami consiste in zoloft da 50 per sei gg, poi 75 per altri sei e infine continuare con 100. Nel frattempo, mentre scalo brintellix, mi ha prescritto delecit fiale. Sono preoccupatissimo per la mia salute, perché non riesco a trovare sollievo in nessun momento della giornata, sto vivendo un incubo senza fine, e non capisco il perché di tutto questo! La mia razionalità è ormai una briciola insignificante, e tutto è confusione. Vi prego rispondetemi dicendo cosa ne pensate della mia condizione e se credete che questa nuova terapia possa in qualche modo giovarmi. Grazie
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