Sospensione alprazolam
Buonasera dottori Vi scrivo per una domanda riguardo la sospensione dello Xanax.
Preciso che mi rivolgo a voi poiché chi a suo tempo me lo prescrisse è un medico di base e non uno psichiatra.
Si tratta del generico alprazolam in gocce 0.75mg.
Per un anno e mezzo ho assunto circa 8 gocce al giorno divise in due volte, per 8 mesi ho assunto 30 gocce divise in 3 volte al di (durante questo periodo di 8 mesi in alcuni momenti ho abbassato la dose a 15 gocce divise in 3 volte).
Da circa 3 mesi ho iniziato a scalarle per sospenderle definitivamente (scalo circa una goccia da ognuna delle 3 somministrazioni ogni 2 settimane).
Al momento assumo 6 gocce 3 volte al giorno.
Mi rendo conto di aver fatto un "casino", nel senso che so che non è la giusta maniera di prendere una medicina, soprattutto una benzodiazepina, ma avevo molta fiducia nel mio medico di base il quale si era mostrato molto competente.
Sto facendo psicoterapia da alcuni mesi al momento.
La domanda è la seguente: considerata la dose che assumo, la sospensione quali effetti collaterali potrebbe avere?
Vi ho scritto semplicemente perché su internet ho trovato cose raccapriccianti, compreso il rischio di morte per crisi da astinenza e mi sono molto spaventato.
Credo che la dose su di me abbia e abbia avuto più che altro un effetto placebo, tuttavia quando tardo a prenderlo di alcune ore avverto come una sensazione di calore, di mal di testa persistente (non grave) e di agitazione, per assurdo, però, mi sento più lucido.
Vi andrebbe di spiegarmi qualcosa a riguardo e di suggerirmi qualche consiglio?
Grazie infinite e auguri a tutti
Preciso che mi rivolgo a voi poiché chi a suo tempo me lo prescrisse è un medico di base e non uno psichiatra.
Si tratta del generico alprazolam in gocce 0.75mg.
Per un anno e mezzo ho assunto circa 8 gocce al giorno divise in due volte, per 8 mesi ho assunto 30 gocce divise in 3 volte al di (durante questo periodo di 8 mesi in alcuni momenti ho abbassato la dose a 15 gocce divise in 3 volte).
Da circa 3 mesi ho iniziato a scalarle per sospenderle definitivamente (scalo circa una goccia da ognuna delle 3 somministrazioni ogni 2 settimane).
Al momento assumo 6 gocce 3 volte al giorno.
Mi rendo conto di aver fatto un "casino", nel senso che so che non è la giusta maniera di prendere una medicina, soprattutto una benzodiazepina, ma avevo molta fiducia nel mio medico di base il quale si era mostrato molto competente.
Sto facendo psicoterapia da alcuni mesi al momento.
La domanda è la seguente: considerata la dose che assumo, la sospensione quali effetti collaterali potrebbe avere?
Vi ho scritto semplicemente perché su internet ho trovato cose raccapriccianti, compreso il rischio di morte per crisi da astinenza e mi sono molto spaventato.
Credo che la dose su di me abbia e abbia avuto più che altro un effetto placebo, tuttavia quando tardo a prenderlo di alcune ore avverto come una sensazione di calore, di mal di testa persistente (non grave) e di agitazione, per assurdo, però, mi sento più lucido.
Vi andrebbe di spiegarmi qualcosa a riguardo e di suggerirmi qualche consiglio?
Grazie infinite e auguri a tutti
[#1]
Buona sera.
Il mio primo consiglio è di riferirsi al Suo medico di famiglia anche in questa circostanza, visto, che Lei ha avuto con lui una buona esperienza. Non solo la terapia, ma anche lo scalare del farmaco richiede il monitoraggio da parte del medico, e, non per l'ultimo, il parere del medico su quanto la persona è veramente pronta per la sospensione e se non rischia la ricaduta. Ho capito, che a Lei è chiaro, che non ha più bisogno del farmaco. E tuttavia, per fare le cose bene, devono essere fatte a regola d'arte.
In secondo luogo, con quel dosaggio che Lei ha adesso, sicuramente non rischia effetti da sospensione pericolosi, ma principalmente i sintomi ansiosi, se lo scalare non è abbastanza graduale.
Il mio primo consiglio è di riferirsi al Suo medico di famiglia anche in questa circostanza, visto, che Lei ha avuto con lui una buona esperienza. Non solo la terapia, ma anche lo scalare del farmaco richiede il monitoraggio da parte del medico, e, non per l'ultimo, il parere del medico su quanto la persona è veramente pronta per la sospensione e se non rischia la ricaduta. Ho capito, che a Lei è chiaro, che non ha più bisogno del farmaco. E tuttavia, per fare le cose bene, devono essere fatte a regola d'arte.
In secondo luogo, con quel dosaggio che Lei ha adesso, sicuramente non rischia effetti da sospensione pericolosi, ma principalmente i sintomi ansiosi, se lo scalare non è abbastanza graduale.
Dr. Alex Aleksey Gukov
[#2]
Utente
Buongiorno dottore
Scusi per il ritardo ma mi era proprio sfuggita la notifica della sua risposta. Intanto grazie mille.
Sinceramente io non sto ancora bene, nel senso che ho molti problemi di giramenti di testa, tensione, problemi a stare fermo nei posti chiusi quali supermercati, negozi.
Tutta questa storia è partita proprio da alcuni piccoli giramenti di testa che a causa della mia ipocondria sono diventati una vera e propria ossessione di sentirmi male in giro, di perdere il controllo. Purtroppo ho per due mesi fatto un lavoro durante il quale stavo sempre male con ansia, panico, voglia di scappare, poca lucidità e giramenti di testa e questo ha purtroppo fortificato la mia paura e la mia ossessione.
Non ho mai preso psicofarmaci a parte l'alprazolam (perché già lo prendevo da prima), poiché ho avuto una brutta esperienza di effetti collaterali con la paroxetina e mi sono molto molto spaventato. Sto facendo terapia breve strategica e sta dando alcuni (lentissimi e faticosissimi) miglioramenti. Non sono contro i farmaci, assolutamente, purtroppo però ho la convinzione che mascherino il problema è che una volta sospesi se il problema di fondo non è risolto tornino. A questo proposito vorrei eliminare lo Xanax non per una presa di posizione ma perché razionalmente ho capito che non mi da nessun beneficio se non fittizio, credo che la mia mente sia abituata a quelle poche gocce e credo che siano loro ad avere il merito di non farmi impazzire o di non fare peggiorare i sintomi ansiosi.
Seguirò il suo consiglio comunque e chiederò parere al medico o ad uno psichiatra di persona.
La ringrazio per la risposta e sono ovviamente aperto a qualsiasi suo consiglio od indicazione voglia darmi dopo la lettura della mia risposta. La saluto cordialmente
Scusi per il ritardo ma mi era proprio sfuggita la notifica della sua risposta. Intanto grazie mille.
Sinceramente io non sto ancora bene, nel senso che ho molti problemi di giramenti di testa, tensione, problemi a stare fermo nei posti chiusi quali supermercati, negozi.
Tutta questa storia è partita proprio da alcuni piccoli giramenti di testa che a causa della mia ipocondria sono diventati una vera e propria ossessione di sentirmi male in giro, di perdere il controllo. Purtroppo ho per due mesi fatto un lavoro durante il quale stavo sempre male con ansia, panico, voglia di scappare, poca lucidità e giramenti di testa e questo ha purtroppo fortificato la mia paura e la mia ossessione.
Non ho mai preso psicofarmaci a parte l'alprazolam (perché già lo prendevo da prima), poiché ho avuto una brutta esperienza di effetti collaterali con la paroxetina e mi sono molto molto spaventato. Sto facendo terapia breve strategica e sta dando alcuni (lentissimi e faticosissimi) miglioramenti. Non sono contro i farmaci, assolutamente, purtroppo però ho la convinzione che mascherino il problema è che una volta sospesi se il problema di fondo non è risolto tornino. A questo proposito vorrei eliminare lo Xanax non per una presa di posizione ma perché razionalmente ho capito che non mi da nessun beneficio se non fittizio, credo che la mia mente sia abituata a quelle poche gocce e credo che siano loro ad avere il merito di non farmi impazzire o di non fare peggiorare i sintomi ansiosi.
Seguirò il suo consiglio comunque e chiederò parere al medico o ad uno psichiatra di persona.
La ringrazio per la risposta e sono ovviamente aperto a qualsiasi suo consiglio od indicazione voglia darmi dopo la lettura della mia risposta. La saluto cordialmente
[#3]
Gentile utente,
da quello che mi risulta dal Suo racconto iniziale in questo consulto, Lei ha iniziato la psicoterapia mentre stava già assumendo il farmaco (alprazolam). In altre parole, il Suo percorso in psicoterapia, con i progressi che ci sono stati, è avvenuto e tuttora avviene in parallelo al "sostegno farmacologico", il quale ultimo contribuisce al mantenimento delle Sue condizioni psichiche ad un livello di funzionamento tale, che Le permette di investire le Sue energie nella psicoterapia. Se si toglie o si riduce questo sostegno farmacologico, il livello di funzionamento può scendere, ed è possibile, che anche i progressi nella psicoterapia siano più lenti. Per valutare se è effettivamente così, ovvero quanto le Sue condizioni attuali effettivamente necessitano del farmaco, bisogna fare la visita dallo psichiatra. In linea di massima, io cercherei piuttosto di programmare il grado di questo "sostegno farmacologico": quanto è ottimale adesso (che forse i dosaggi ai quali Lei è arrivato, scalando, non sono ottimali) e come scalare il farmaco in funzione dell'andamento della psicoterapia.
da quello che mi risulta dal Suo racconto iniziale in questo consulto, Lei ha iniziato la psicoterapia mentre stava già assumendo il farmaco (alprazolam). In altre parole, il Suo percorso in psicoterapia, con i progressi che ci sono stati, è avvenuto e tuttora avviene in parallelo al "sostegno farmacologico", il quale ultimo contribuisce al mantenimento delle Sue condizioni psichiche ad un livello di funzionamento tale, che Le permette di investire le Sue energie nella psicoterapia. Se si toglie o si riduce questo sostegno farmacologico, il livello di funzionamento può scendere, ed è possibile, che anche i progressi nella psicoterapia siano più lenti. Per valutare se è effettivamente così, ovvero quanto le Sue condizioni attuali effettivamente necessitano del farmaco, bisogna fare la visita dallo psichiatra. In linea di massima, io cercherei piuttosto di programmare il grado di questo "sostegno farmacologico": quanto è ottimale adesso (che forse i dosaggi ai quali Lei è arrivato, scalando, non sono ottimali) e come scalare il farmaco in funzione dell'andamento della psicoterapia.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.3k visite dal 25/04/2020.
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