Scalare minias periodo quarantena
Buonasera, soffro di insonnia da sempre, ma più o meno sono sempre riuscito a gestirla prima di tutto con metodi "non convenzionali', l'anno scorso a seguito di una delusione amorosa ed altre cause accadute tutte nello stesso periodo ho avuto quello che può definirsi un esaurimento nervoso sfociato in una depressione reattiva (diagnosi dello psichiatra) in poche parole di punto in bianco non ho dormito per più di due ore (alcune volte senza nemmeno raggiungere il sonno profondo) per 45 giorni circa durante i quali il medico di famiglia mi ha prescritto Halcyon e xanax i quali non hanno fatto altro che peggiorare i sintomi senza risolvere l'insonnia (de realizzazione in primis e allucinazioni) preso dalla disperazione mi sono letteralmente gettato tra le braccia dello psichiatra, che a palle ferme posso dire mi abbia salvato l VERAMENTE la vita.
La terapia era deniban 50 al mattino, zoloft 100 la sera insieme a 0. 50 di xanax e prima di coricarmi 10gg di Minias e 2mg di melatonina, dopo una settimana davvero infernale ho iniziato lentamente a riacquisire il sonno, terapia durata 6 mesi circa, dopo i quali con tutti i dovuti scalaggi ne sono venuto fuori, ora causa quarantena il timore di ripiombare in quell inferno mi terrorizzava, stupidamente all inizio avevo ricominciato con lo zoloft 50 e 20gg Minias, ho interrotto la antidepressivo dopo il sesto giorno, per i tremendi effetti collaterali soprattutto sulla sfera sessuale ma in special modo perché non ne sentivo il bisogno, so di non essere depresso, l'unico problema rimane il Minias, oggi è la quarta settimana di assunzione partita a 30gg ed ora arrivata a 27 e 3mg melatonina, chiaramente la quarantena forzata mi porta a dormire certe volte il pomeriggio, quando invece sarei potuto essere sulla bici da corsa, per poi arrivare alla sera alle fatidiche gocce e l'igiene del sonno non è certo dei migliori, so solo che voglio continuare con lo scalaggio perchè temo di essere assuefatto dal farmaco, chiaramente non è il luogo questo per dare indicazioni mediche, ma volevo chiedere se era corretto uno scalaggio di una goccia al giorno accompagnata ad un Igene del sonno regolare ed esercizio fisico quotidiano, in questi casi c'è rischio di convunlsioni o altri gravi sintomi di astinenza?
Non soffro di ansia ma noto che se prendo il medicinale leggermente più tardi sono leggermente agitato ed attivo, ma tutto ciò in modo moderato e controllabile, non vorrei sostituire un sonnifero per un altro ne ricominciare con un antidepressivo non per saccenza ma perchè sento di non essere depresso, o per lo meno sono triste a causa di questa (maledetta) quarantena ma niente altro, potrei avere qualche Consiglio e soprattutto sapere se questo modus operandi può essere corretto?
Grazie in anticipo
La terapia era deniban 50 al mattino, zoloft 100 la sera insieme a 0. 50 di xanax e prima di coricarmi 10gg di Minias e 2mg di melatonina, dopo una settimana davvero infernale ho iniziato lentamente a riacquisire il sonno, terapia durata 6 mesi circa, dopo i quali con tutti i dovuti scalaggi ne sono venuto fuori, ora causa quarantena il timore di ripiombare in quell inferno mi terrorizzava, stupidamente all inizio avevo ricominciato con lo zoloft 50 e 20gg Minias, ho interrotto la antidepressivo dopo il sesto giorno, per i tremendi effetti collaterali soprattutto sulla sfera sessuale ma in special modo perché non ne sentivo il bisogno, so di non essere depresso, l'unico problema rimane il Minias, oggi è la quarta settimana di assunzione partita a 30gg ed ora arrivata a 27 e 3mg melatonina, chiaramente la quarantena forzata mi porta a dormire certe volte il pomeriggio, quando invece sarei potuto essere sulla bici da corsa, per poi arrivare alla sera alle fatidiche gocce e l'igiene del sonno non è certo dei migliori, so solo che voglio continuare con lo scalaggio perchè temo di essere assuefatto dal farmaco, chiaramente non è il luogo questo per dare indicazioni mediche, ma volevo chiedere se era corretto uno scalaggio di una goccia al giorno accompagnata ad un Igene del sonno regolare ed esercizio fisico quotidiano, in questi casi c'è rischio di convunlsioni o altri gravi sintomi di astinenza?
Non soffro di ansia ma noto che se prendo il medicinale leggermente più tardi sono leggermente agitato ed attivo, ma tutto ciò in modo moderato e controllabile, non vorrei sostituire un sonnifero per un altro ne ricominciare con un antidepressivo non per saccenza ma perchè sento di non essere depresso, o per lo meno sono triste a causa di questa (maledetta) quarantena ma niente altro, potrei avere qualche Consiglio e soprattutto sapere se questo modus operandi può essere corretto?
Grazie in anticipo
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Scalare una goccia al giorno può essere ottimale solo fino ad un certo dosaggio. Quando la dose arriva ad essere circa i due terzi rispetto all'inizio (30 gocce) tale ritmo dello scalare diventa troppo veloce e può dare i sintomi da sospensione. La velocità dello scalare deve essere proporzionale alla dose (tanto la dose diventa più bassa, tanto lo scalare deve essere più lento). Inoltre, è più sicuro scalare a gradini: scendendo ad un certo dosaggio più basso si sta con questo per un certo periodo per abituare l'organismo prima di proseguire.
In ogni caso, chiamerei lo psichiatra, il quale L'ha seguito e consulterei anche lui.
In ogni caso, chiamerei lo psichiatra, il quale L'ha seguito e consulterei anche lui.
Dr. Alex Aleksey Gukov
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 6.2k visite dal 25/04/2020.
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