Come curare una persona affetta da gravi disturbi paranoici?
Buon pomeriggio.
Il soggetto a cui mi riferisco nel titolo è mia madre, vittima di questo disturbo ormai da fine 2015.
Questo disagio di carattere psichiatrico si manifesta a corrente alternata in determinati periodi dell'anno e non siamo mai stati in grado di affrontare la tematica adeguatamente - se non attendendo che il suddetto problema 'andasse in letargo' per poi ripresentarsi.
Partiamo dal contesto: il nucleo familiare è composto da quattro persone: io, mio fratello, mio padre e mia madre.
I primi episodi di questa sindrome - che qui, in casa, ha ormai assunto i caratteri di un male ineluttabile - sono comparsi a fine 2015 quando, mia madre, ha iniziato a mostrare atteggiamenti assolutamente deliranti e privi di senso logico nei confronti di mio padre.
Mio padre, polo di questo dramma, è stato tacciato di qualsiasi male possa essere compiuto: tradimento, truffa, l'accusa di tenere oscuri segreti di carattere finanziario (conti in banca, proprietà misteriose) e, in maniera ridondante, il furto.
Furto che avrebbe doppia valenza: sottrarle del denaro o, soprattutto, condurla alla pazzia.
Nella seconda casistica, mia madre è fermamente convinta che le vengano sottratti e nascosti degli oggetti affinché perda il senno.
In sintesi, lei nasconde degli oggetti a cui attribuisce un valore (borselli, carte d'identità, carte di credito) e dimentica i luoghi in cui li tiene; così, dopo una ricerca spasmodica - che raramente la porta a ritrovare ciò che stava cercando - si convince del fatto che la causa di tutto risieda mio padre che, infiltrandosi nella sua camera (dormono in stanze differenti) le sottrae i beni affinché possa impazzire.
Le accuse, spesso, sono celate e consistono in frecciate, richieste di aiuto che poi sfociano in accesissimi litigi in cui la paranoia viene messa a nudo in tutta la sua gravità.
Durante il resto del giorno, nel climax di questi attacchi paranoici, mangia poco, - e perde peso - nasconde il cibo temendo che la si voglia avvelenare, si chiude in camera con la serratura ed evita contatti sociali che non siano strettamente necessari.
Numerosi sono stati i tentativi, negli anni, di metterla di fronte a questa paranoia ed eventuali figure familiari esterne non si sono dimostrate di alcun aiuto.
Ragionare appare impossibile e, per quanto sia ormai assodato, è sempre difficile accettare la situazione.
Quando non la si asseconda, si diventa parte del complotto orchestrato ai suoi danni e la paura che possa manifestare atteggiamenti violenti - verso di sé o verso gli altri - cresce a dismisura.
L'elemento curioso che non ho riscontrato in altri casi di tale portata - sul web almeno - è l'intermittenza di questi comportamenti.
I disturbi si manifestano solo ed esclusivamente nel periodo tra dicembre e giugno, salvo poi scomparire durante il resto dell'anno.
La scomparsa di tali sintomi, purtroppo, ci ha sempre portato ad accantonare la cosa - erroneamente.
La mia domanda, pertanto, è la seguente: che cosa bisogna fare?
Grazie.
Il soggetto a cui mi riferisco nel titolo è mia madre, vittima di questo disturbo ormai da fine 2015.
Questo disagio di carattere psichiatrico si manifesta a corrente alternata in determinati periodi dell'anno e non siamo mai stati in grado di affrontare la tematica adeguatamente - se non attendendo che il suddetto problema 'andasse in letargo' per poi ripresentarsi.
Partiamo dal contesto: il nucleo familiare è composto da quattro persone: io, mio fratello, mio padre e mia madre.
I primi episodi di questa sindrome - che qui, in casa, ha ormai assunto i caratteri di un male ineluttabile - sono comparsi a fine 2015 quando, mia madre, ha iniziato a mostrare atteggiamenti assolutamente deliranti e privi di senso logico nei confronti di mio padre.
Mio padre, polo di questo dramma, è stato tacciato di qualsiasi male possa essere compiuto: tradimento, truffa, l'accusa di tenere oscuri segreti di carattere finanziario (conti in banca, proprietà misteriose) e, in maniera ridondante, il furto.
Furto che avrebbe doppia valenza: sottrarle del denaro o, soprattutto, condurla alla pazzia.
Nella seconda casistica, mia madre è fermamente convinta che le vengano sottratti e nascosti degli oggetti affinché perda il senno.
In sintesi, lei nasconde degli oggetti a cui attribuisce un valore (borselli, carte d'identità, carte di credito) e dimentica i luoghi in cui li tiene; così, dopo una ricerca spasmodica - che raramente la porta a ritrovare ciò che stava cercando - si convince del fatto che la causa di tutto risieda mio padre che, infiltrandosi nella sua camera (dormono in stanze differenti) le sottrae i beni affinché possa impazzire.
Le accuse, spesso, sono celate e consistono in frecciate, richieste di aiuto che poi sfociano in accesissimi litigi in cui la paranoia viene messa a nudo in tutta la sua gravità.
Durante il resto del giorno, nel climax di questi attacchi paranoici, mangia poco, - e perde peso - nasconde il cibo temendo che la si voglia avvelenare, si chiude in camera con la serratura ed evita contatti sociali che non siano strettamente necessari.
Numerosi sono stati i tentativi, negli anni, di metterla di fronte a questa paranoia ed eventuali figure familiari esterne non si sono dimostrate di alcun aiuto.
Ragionare appare impossibile e, per quanto sia ormai assodato, è sempre difficile accettare la situazione.
Quando non la si asseconda, si diventa parte del complotto orchestrato ai suoi danni e la paura che possa manifestare atteggiamenti violenti - verso di sé o verso gli altri - cresce a dismisura.
L'elemento curioso che non ho riscontrato in altri casi di tale portata - sul web almeno - è l'intermittenza di questi comportamenti.
I disturbi si manifestano solo ed esclusivamente nel periodo tra dicembre e giugno, salvo poi scomparire durante il resto dell'anno.
La scomparsa di tali sintomi, purtroppo, ci ha sempre portato ad accantonare la cosa - erroneamente.
La mia domanda, pertanto, è la seguente: che cosa bisogna fare?
Grazie.
[#1]
E' opportuno rivolgersi al medico di famiglia che potrà indirizzarvi ai servizi pubblici di zona.
Attualmente deve attendere la fine della quarantena.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Attualmente deve attendere la fine della quarantena.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.4k visite dal 21/04/2020.
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