Valutazione terapia per ansia generalizzata
Gentilissimi Dottori, vi espongo la mia situazione chiedendo una vostra opinione sulla cura.
Premetto che, purtroppo, lo specialista (psichiatra) che mi segue attualmente non riceve per le problematiche legate al Covid-19 e, senza visitarmi di persona, non vuole apportare variazioni alla terapia che di seguito illustro.
A settembre del 2019 dopo un periodo di forte stress fisico e psicologico per una diagnosi di Ansia Generalizzata con attacchi di panico ho iniziato una terapia con Zoloft 50, aumentato poi a 75 e a 100 nell'arco di un mese.
Dopo una settimana di Zoloft a 100 ho avuto un bruttissimo attacco di panico che mi lasciato senza energie e con parecchi fastidi (fischi alle orecchie, mal di stomaco, vertigini) per i 3/4 giorni seguenti.
Lo psichiatra che mi seguiva mi fece abbassare lo Zoloft a 75 per poi riportarlo a 100 a distanza di 15 giorni.
La situazione è andata progressivamente migliorando fino a fine anno quando dopo alcuni di forte ansia generalizzata ho avuto un nuovo episodio di attacco di panico con sintomi simili a quelli descritti precedentemente oltre alla comparsa (ed era la prima volta che mi succedeva) di pensieri suicidi.
In accordo con la psicoterapeuta che mi segue (nel frattempo avevo iniziato un percorso di terapia cognitivo comportamentale) ho cambiato psichiatra che alla prima visita mi ha cambiato terapia in questo modo: Zoloft 75 (anzichè 100) , Introduzione di Lyrica 25 x 3 (mattina - pomeriggio - sera) e Zyprexa 2, 5.
(spiegandomi che lo Zyprexa doveva aiutare per la componente depressiva).
Fino a fine febbraio la situazione è andata progressivamente migliorando arrivando a essere quasi senza sintomi.
Ero molto soddisfatto ma attorno i primi giorni di marzo ho iniziato a sentirmi "malinconico" e con umore triste.
Attorno a metà marzo ho avuto un forte attacco d'ansia generalizzata non sfociato in attacco di panico (avevo la sensazione di "esplodere" dall'interno come se avessi un'energia che non riesce a uscire) e da allora alterno giorni migliori dove il livello d'ansia è lieve ad altri dove l'ansia è molto forte.
(sto procedendo con la terapia).
Aggiungo per completezza di informazioni che a parte l'ansia residua non posso dire di aver avuto effetti collaterali degni di nota.
Vi volevo chiedere la vostra opinione su quanto successo (il peggioramento improvviso dopo un mese e mezzo di miglioramento lento ma progressivo) e sulla possibile variazione di terapia (che comunque non farò da solo).
Grazie anticipatamente.
Premetto che, purtroppo, lo specialista (psichiatra) che mi segue attualmente non riceve per le problematiche legate al Covid-19 e, senza visitarmi di persona, non vuole apportare variazioni alla terapia che di seguito illustro.
A settembre del 2019 dopo un periodo di forte stress fisico e psicologico per una diagnosi di Ansia Generalizzata con attacchi di panico ho iniziato una terapia con Zoloft 50, aumentato poi a 75 e a 100 nell'arco di un mese.
Dopo una settimana di Zoloft a 100 ho avuto un bruttissimo attacco di panico che mi lasciato senza energie e con parecchi fastidi (fischi alle orecchie, mal di stomaco, vertigini) per i 3/4 giorni seguenti.
Lo psichiatra che mi seguiva mi fece abbassare lo Zoloft a 75 per poi riportarlo a 100 a distanza di 15 giorni.
La situazione è andata progressivamente migliorando fino a fine anno quando dopo alcuni di forte ansia generalizzata ho avuto un nuovo episodio di attacco di panico con sintomi simili a quelli descritti precedentemente oltre alla comparsa (ed era la prima volta che mi succedeva) di pensieri suicidi.
In accordo con la psicoterapeuta che mi segue (nel frattempo avevo iniziato un percorso di terapia cognitivo comportamentale) ho cambiato psichiatra che alla prima visita mi ha cambiato terapia in questo modo: Zoloft 75 (anzichè 100) , Introduzione di Lyrica 25 x 3 (mattina - pomeriggio - sera) e Zyprexa 2, 5.
(spiegandomi che lo Zyprexa doveva aiutare per la componente depressiva).
Fino a fine febbraio la situazione è andata progressivamente migliorando arrivando a essere quasi senza sintomi.
Ero molto soddisfatto ma attorno i primi giorni di marzo ho iniziato a sentirmi "malinconico" e con umore triste.
Attorno a metà marzo ho avuto un forte attacco d'ansia generalizzata non sfociato in attacco di panico (avevo la sensazione di "esplodere" dall'interno come se avessi un'energia che non riesce a uscire) e da allora alterno giorni migliori dove il livello d'ansia è lieve ad altri dove l'ansia è molto forte.
(sto procedendo con la terapia).
Aggiungo per completezza di informazioni che a parte l'ansia residua non posso dire di aver avuto effetti collaterali degni di nota.
Vi volevo chiedere la vostra opinione su quanto successo (il peggioramento improvviso dopo un mese e mezzo di miglioramento lento ma progressivo) e sulla possibile variazione di terapia (che comunque non farò da solo).
Grazie anticipatamente.
[#1]
Non è ben chiaro il motivo della variazione di psichiatra.
Comunque, la terapia è improntata su un orientamento di disturbo dell'umore non solo legato all'ansia.
Se il suo psichiatra non è disponibile a fare una nuova variazione, necessariamente deve rivolgersi ad uno specialista che visiti lo stesso in questo periodo.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Comunque, la terapia è improntata su un orientamento di disturbo dell'umore non solo legato all'ansia.
Se il suo psichiatra non è disponibile a fare una nuova variazione, necessariamente deve rivolgersi ad uno specialista che visiti lo stesso in questo periodo.
Dr. F. S. Ruggiero
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https://wa.me/3908251881139
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 914 visite dal 20/04/2020.
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