Dipendenza da stilnox e consulto su terapia

Gentilissimi Dottori,
Sono un atleta professionista di alto livello ma con diversi periodi di calo di rendimento.
Per questo ho deciso di affidarmi ad uno Psichiatra/Neurologo (sono in terapia da quasi 2 mesi).
Sono andato da lui per capire perché avessi questi cali di motivazione.
Gli ho raccontato tutto di me.
Nell'ultimo anno, nei momenti difficili mi segnavo sul cellulare cosa pensassi in quell' esatto momento.
Avevo immaginato che così facendo, quando il momento difficile passava, queste frasi mi avessero potuto aiutare.
diagnosi: disturbo di ansia generalizzato, stati ipomaniacali, nonna materna bipolare.
La terapia: a colazione efexor r.
p. 37, 5 mg prima di coricarmi lamictal 25 ora 50mg + 15mg mirtazapina.

Da quando sono entrato nel Professionismo ho preso l'abitudine di usare stilnox e ancora adesso ogni tanto lo prendo la sera perche mi viene voglia (anche 2).

La mia domanda è: per la mia categoria il peso è fondamentale e volevo sapere se questi farmaci fanno ingrassare realmente.
Con i farmaci mi sto trovando bene ma ho sempre il timore che i psicofarmaci in qualche modo possano intaccare la prestazione sportiva (se non è cosi vorrei sapere il perché).
Questa terapia è idonea anche per controllare la voglia di stilnox?
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119
Buona sera.

I farmaci citati hanno una tendenza limitata a portare all'incremento del peso, rispetto ad altri farmaci nelle stesse categorie. A dosaggi prescritti, questa tendenza è ancora meno significativa.

Di quale sport Lei si occupa ?

Per quanto riguarda lo Stilnox, in teoria la nuova terapia può aiutare a sentire meno bisogno di questo ipnoinducente, ma bisogna monitorare l'andamento.

Dr. Alex Aleksey Gukov

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Utente
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Salve Dr. Gukov,
sono un ciclista professionista, ho raggiunto risultati molto importanti e se Lei segue questo sport è molto probabile che mi conosca. Non abito fisso in Italia poiché ho residenza estera, abito non lontano ventimiglia/ genova ( dove lei esercita ). Poiché vivo poco nel mio paese di origine non riesco ad andare spesso in visita con il mio psichiatra.
Tutta la mia vita gira intorno questo lavoro che io amo ma per le motivazioni che ho citato prima non riesco ad avere molte visite con il mio psichiatra.
Avrei altre semplici domande da porle poiché spesso cerco risposta nel web dove ci sono pareri molto discordanti e da persone non professioniste. Se me ne darà modo sarà una persona molto gentile e disponibile. Grazie Dottore
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
La terapia sarebbe comunque a dosaggi insufficienti per il trattamento dei suoi disturbi psichiatrici.

L'utilizzo di alcuni farmaci ed il relativo aumento di peso è correlato molto al metabolismo del paziente che li utilizza.

Sostanzialmente, l'aumento di peso e ciò che ne consegue relativamente al metabolismo è un parametro che si evidenzia lentamente ed in modo piuttosto visibile.

Se ha una attività fisica continuativa l'assunzione di farmaci non dovrebbe agire sull'aumento di peso.

E' invece sconsigliato l'uso di benzodiazepine anche sporadico poiché tendono a dare dipendenza nel breve termine.

Oltretutto, attualmente sono disponibili prodotti non di tipo farmacologico stretto che paiono avere un sufficiente risultato su alcuni sintomi.


Dr. F. S. Ruggiero

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Utente
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Egregio Dr. Ruggiero, la ringrazio della sua risposta, è molto gentile, ho notato che risponde a molte domande su questo blog e merita i miei complimenti. Faccio attività sportiva costante e molto intensa con sforzi fisici e mentali importanti. Negli anni ho capito che per fare il salto di qualità la testa è l'80% della prestazione. Per questo mi sono applicato molto sui pensieri positivi e sulla mentalità da vincente, questo non è bastato. Allora mi sono detto : magari è un problema chimico della funzionalità della mia mente e pensare positivo non è sufficiente nel mio caso. Ecco perché mi sono rivolto ad un professionista. Voglio appunto sapere come agiscono i farmaci in modo dettagliato ( Ho indicato la terapia nel messaggio precedente). Il perché dovrebbero far ingrassare.
Perché i dosaggi non sono sufficienti ( consideri che ho iniziato solo da 2 mesi circa ).
Ed infine come posso controllare la voglia di stilnox dopo cena.
Rinnovo la gratitudine per la sua gentilezza e la ringrazio di ricevere un suo prezioso riscontro.
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119
Buona sera.

Capisco, che il peso corporeo potrebbe essere un parametro importante nella Sua attività. In un film dell'epoca sovietica ("Il Circo", 1936) uno dei personaggi fa sgarrare l'attrice del circo dalla sua dieta per farla fallire (nel suo numero al circo l'attrice veniva sparata da un canone). Ovviamente, il ciclismo è un'altra cosa, ma ... forse qualcosa centra.

I farmaci prescritti, come ho già commentato, hanno una tendenza più limitata rispetto ad altri ad influire su tale parametro. Una tendenza limitata, però non nulla. Perciò, ci vuole comunque il monitoraggio del peso.

Concordo con il mio collega, che l'attività fisica può contenere sia l'incremento del peso sia le altre influenze dei farmaci sul metabolismo. Ed è importante, che sia continuativa.

Per quanto riguarda i dosaggi, secondo me, non è detto che siano insufficienti. Innanzitutto, se si considera l'ipotesi, che la cura principale consiste nel Lamictal (nella funzione dello stabilizzatore di umore), la dose di questo farmaco che Lei assume (50 mg) può essere già efficace.

I farmaci antidepressivi (efexor, mirtazapina) sono prescritti a dosaggi relativamente bassi, ma è anche probabile che sono meno necessari rispetto al Lamictal, o forse, con una valutazione più attenta potrà rivelarsi, che non sono necessari proprio, o che sono necessari solo per un periodo breve e a dosaggi comunque minimi necessari. Perché ? - Con le Sue anamnesi e diagnosi è possibile, che si tratta di una forma del disturbo bipolare. In tali disturbi è fondamentale l'uso dello stabilizzatore di umore, mentre gli antidepressivi, benché a periodi possono rendersi necessari, possono anche destabilizzare l'andamento.

E' importante valutarlo anche per la questione del peso corporeo, perché proprio questi due farmaci antidepressivi (efexor e mirtazapina) secondo me hanno una potenziale influenza sul peso maggiore rispetto al Lamictal.

Questo non significa, che bisogna subito pensare a sospenderli. No. Intendo, che sarebbe ottimale programmare con lo specialista di riferimento di semplificare la cura dopo che passerà un sufficiente periodo della stabilità di umore.

La mirtazapina, a questo dosaggio o a dosaggio potenzialmente maggiore, oltre all'azione antidepressiva, esercita di solito anche una buona azione ipnoinducente, e potrebbe aiutare a fare meno ricorso allo stilnox. A lungo andare, però, è opportuno agire piuttosto tramite il regime dell'attività diurna.

Nel mentre, il farmaco come il Lamictal può influire sulla coordinazione, ma soprattutto nel primo periodo di adattamento a questo. Superato il primo periodo, questo non dovrebbe essere un problema.

Capisco, che la Sua situazione lavorativa non Le permette di fare le visite abbastanza spesso, ma bisogna trovare un sistema per tenersi almeno in contatto a distanza con lo specialista che Le ha prescritto la cura; perché la cura è buona e perché lui L'ha conosciuto dal vivo, il che è importante.

Io non potrei essere di riferimento a distanza, perché considero, che non è corretto, non conoscendo la persona dal vivo; e purtroppo non potrei nemmeno visitarLa, perché io stesso nell'ultimo periodo mi trovo lontano dalla Liguria.

Se Lei ha altre semplici domande (non come alternativa allo specialista di riferimento), allora può farle su questo sito, ed io o i miei colleghi le rispondiamo.
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Utente
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Egregio Dr. Gukov,

Prima di tutto grazie sella sua gentile risposta. Ha centrato la situazione in maniera ottimale. Proprio ieri ci siamo sentiti telefonicamente con il mio curante ( ci tengo a precisare che lui è neurologo e psichiatra). Mi ha detto di incrementare il Lamictal a 100mg dicendomi che 50mg fanno poco, mi ha riferito che è un farmaco ottimo, il quale dovrebbe darmi vigore. Remeron 15mg e Efexor r.p 37.5 mg devono rimanere a questo dosaggio. Ho indagato su internet che il mio curante ha grandissima esperienza ed è un punto di riferimento a Roma ma tiene i rapporti un po' distaccati e alle mie pochissime domande che gli ho posto via mail non ho ricevuto risposta. Avrà le sue ragione e non lo giudico anzi ho grande rispetto. È per questo che mi sono dedicato a questo canale. Volevo solo sapere come agissero nello specifico questi 3 farmaci, soprattutto la Lamotrigina poiché ho letto che è un antiepilettico. Chimicamente perche un farmaco dotato di proprietà anti epilettiche dovrebbe funzionare su di me ?
Le spiego in poche parole quali sono le mie difficoltà: sono un ragazzo molto solare però ho periodi di alti e bassi e questo influisce molto nelle mie prestazioni annuali. Nei periodi di massima concentrazione e di benessere ho ottenuto grandi vittorie ai vertici mondiali. Nei periodi difficili la mia concentrazione cala, faccio scelte sbagliate e "poco pensate", il mio rendimento scende, La mia testa frulla molti pensieri senza focalizzarsi su uno che mi faccia uscire dalla negatività. Nel periodo negativo sono irrequieto e ansioso e tendo anche a fare meno la vita da atleta( fare la vita da atleta mi rende felice), mangio male e molto e tendo a bere alcolici.( cose che fanno male al mio rendimento ma che "nel momento" non riesco a controllare).
La prima domanda era sulla funzione dei 3 farmaci e la seconda è come posso controllare l'impulso della voglia serale di stilnox. Il mio curante mi ha detto di assecondare questa mia voglia e di prendere mezzo stilnox se mi viene l'impulso. Io invece sulla mia esperienza so che crea molta dipendenza (anche alcuni miei colleghi ne fanno uso) e quindi vorrei proprio riuscire a smettere lo Stilnox.
Sarebbe immenso piacere per me se Lei o chiunque altro professionista riuscisse a rispondere alle mie domande. La ringrazio anticipatamente e porgo distinti saluti.
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Utente
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Dr. Gukov,

Mi sono dimenticato di dirLe che sotto consiglio del mio curante ho affiancato alla terapia farmacologica degli incontri con uno psicoterapeuta. Ho fatto un test MMPI che ha confermato lieve depressione associata a stati ipomaniacali con tratti di personalità narcisistica.

Lei non lavora definitivamente più in Liguria ?

Distinti Saluti.
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119
L'azione della lamotrigina sul sistema nervoso centrale consiste nell'abbassamento del livello di attivazione del sistema, e dunque abbassa la soglia di insorgenza di attivazione anomala (ad esempio, nell'epilessia); ma, essendo questa azione generale ed aspecifica, viene ridotta anche la tendenza alle eccessive alterazioni dello stato di umore; perché lo stato di umore, come gli altri fenomeni psichici, è sempre regolato dall'attività del sistema nervoso centrale.

Questa è una possibile spiegazione "scientifica" semplificata.

In realtà, l'efficacia di questo farmaco sull'umore è più dimostrata dai risultati empirici, che dalle teorie; e questo riguarda anche gli altri farmaci della classe degli stabilizzatori di umore.

Anche lo stilnox (zolpidem) ha un meccanismo d'azione che è simile a quello di alcuni anticonvulsivanti. Essendo il lamictal (lamotrigina) un anticonvulsivante, potrebbe tamponare gli eventuali sintomi di astinenza da stilnox.

Lo stilnox, in realtà, non ha solo gli effetti ipnoinducenti e (a dosaggi molto alti) anticonvulsivanti, ma su alcune persone può avere anche un effetto attivante paradosso. Ciò è noto soprattutto dai casi delle reazioni indesiderati a tale farmaco; però credo, che sia possibile, che alcune persone lo usino proprio perché anche attiva il sistema nervoso nella direzione di uno stato d'animo soggettivamente positivo. Ciò non sempre è in contraddizione con l'effetto ipnoinducente.

E' probabile, che, se tale fenomeno (effetto leggermente attivante dello stilnox) fosse presente nel Suo caso, ciò sarebbe uno dei motivi della dipendenza da questo farmaco.

In tale caso, i farmaci antidepressivi prescritti (Efexor, Remeron) potrebbero compensare in parte tale azione, ma non in maniera immediata, bensì instaurando uno stato di umore più ottimale dopo alcune settimane dall'inizio della loro assunzione.

Inoltre, questi farmaci antidepressivi potrebbero stabilizzare l'umore, ma, come ho scritto nel mio commento precedente, nei disturbi bipolari il ruolo che hanno è discutibile.

Io capisco, che per alcune persone è psicologicamente più facile staccarsi da una dipendenza in maniera netta, per non pensarci più e non avere la tentazione. Talvolta è possibile (ma deve essere concordato con il curante); ma la strategia più corretta è una sospensione graduale, riducendo la dose ad un livello più basso, e mantenendo questo livello stabile per un certo tempo, per permettere all'organismo ad abituarsene; poi l'altro abbassamento della dose e così via.

Per quanto riguarda i miei progetti di lavoro, non posso darli spazio qui, nei consulti. A tale domanda posso rispondere piuttosto in privato: Lei può trovare il mio recapito e-mail nella mia scheda sul sito. Comunque, nel futuro realistico, la possibilità di poter incontrarsi purtroppo non è attuale.
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Utente
Utente
Salve Dr. Gukov,

grazie per la sua gentila risposta.

Il recapito email nel suo profilo su questo sito non c'è o non riesco a trovarlo.
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Utente
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Gentile Dr. Gukov,
Ho indagato che Lei è un'esperto di personalità e volevo capire se realmente sono bipolare o qualcosa del genere. Il mio psichiatra non me lo ha detto chiaramente e neanche gliel'ho mai chiesto però. In sintesi le affermo che :

Sono un ragazzo molto solare, molto aperto e socievole. Io so che la mia vita è buona, sia dal punto di vista economico che familiare, ho una ragazza che mi ama e molte persone mi vogliono bene. Le mie ansie soprattutto vengono dal mio lavoro, gran parte della mia vita gira intorno al ciclismo che io amo da quando sono piccolo.
Sono spesso via da casa, una vita abbastanza movimentata, un lavoro difficile. Sempre in guardia con il peso che deve essere basso per rendere maggiormente bisogna essere molto magri, bisogna essere concentrati su allenamenti e gare e bisogna dimostrare di essere sempre competitivi perche "molti" ci guardano.

Sotto questo mio aperto e vivace modo di fare ho però periodi di alti e bassi e questo influisce molto nelle mie prestazioni annuali. Nei periodi di massima concentrazione e di benessere ho ottenuto grandi vittorie ai vertici mondiali. Nei periodi difficili la mia concentrazione cala notevolmente, faccio scelte sbagliate e "poco pensate", il mio rendimento scende, La mia testa frulla molti pensieri senza focalizzarsi su uno che mi faccia uscire dalla negatività. Nel periodo negativo sono irrequieto e ansioso e tendo anche a fare meno la vita da atleta( fare la vita da atleta mi rende felice), mangio male e molto,tendo a bere alcolici.( cose che fanno male al mio rendimento ma che "nel momento" non riesco a controllare). Sono anche portato alle dipendenze in generale( però mai usato droghe anche perché non posso per via dell'antidoping.

Vorrei essere semplicemente piu calmo e sereno. Il periodo negativo non viene da cause reali ma abbastanza spontaneamente "senza motivo". In questo periodo mi sento piu agitato e irrequieto, questo stato dura piu di una settimana e in quei momenti vorrei staccare la spina del cervello per avere rilassamento e ricaricare le energie. È inutile dire, come dicono in tanti, bisogna recuperare le energie andare in vacanza ecc.. a me non fa felice quello e non mi basta andare in vacanza "per ricaricare le energie ".

Questo è tutto.

Mi farebbe un immenso piacere se Lei mi potesse aiutare a capire.....
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119
Lei ha ragione, nel mio profilo non c'era l'indirizzo e-mail. Ora l'ho messo (nella sezione "dove riceve" sotto l'indirizzo dello studio bisogna cliccare su "vedi dettagli"). Comunque, cerco di risponderLe qui.

Dalla Sua storia ho l'impressione, che si tratta di un disturbo di umore: una delle forme di disturbo bipolare (non è detto che sia il disturbo bipolare classico, può essere anche la ciclotimia).

E' però solo la mia intuizione utile per rispondere alle Sue domande nel consulto ed è, più correttamente, "una ipotesi"; non bisogna vederla come una diagnosi. La diagnosi deve fare e spiegare lo specialista curante. E' corretto chiederlo a lui.

Altrimenti, per stare tranquillo, per un certo periodo si può anche non porre la questione nemmeno a sé stesso: importante seguire la cura e ripristinare la stabilità di umore. Poi, quando si sentirà, lo chiederà al curante.
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