Coronavirus emozioni negative
Buonasera.
Ho enormi difficoltà psicologiche nell'affrontare questa pandemia.
La quarantena, il futuro fosco che ci attende, con una socialità limitata, e le conseguenze economiche, mi creano delle sensazioni molto negative.
Passo dall'incedulita' ed indifferenza ad iansia e rabbia improvvise, quando mi immagino una vita in cui non e' possibile avvicinarsi neanche ai propri cari.
In quei momenti mi sento come un claustrofobico Trovo una valvola di sfogo, per la mia rabbia contro il virus, litigando ed insultando sui social, quelli che sostengono tesi catastrofistie sul virus.
Insulto queste persone anche in modo pesante con parolacce.
L'idea di non poter avvicinarmi e non toccare amici e parenti mi inorridisce e non l'accetto.
Seguo le regole del distanziamento e della quarantena, ma nella mia mente sono fermo alla fase della negazione e della rabbia.
Non riesco a fare attività positive durante la quarantena.
Mi sembrano inutili e senza senso.
Forse necessito di un aiuto farmacologico.
Ringrazio chi mi risponderà.
Ho enormi difficoltà psicologiche nell'affrontare questa pandemia.
La quarantena, il futuro fosco che ci attende, con una socialità limitata, e le conseguenze economiche, mi creano delle sensazioni molto negative.
Passo dall'incedulita' ed indifferenza ad iansia e rabbia improvvise, quando mi immagino una vita in cui non e' possibile avvicinarsi neanche ai propri cari.
In quei momenti mi sento come un claustrofobico Trovo una valvola di sfogo, per la mia rabbia contro il virus, litigando ed insultando sui social, quelli che sostengono tesi catastrofistie sul virus.
Insulto queste persone anche in modo pesante con parolacce.
L'idea di non poter avvicinarmi e non toccare amici e parenti mi inorridisce e non l'accetto.
Seguo le regole del distanziamento e della quarantena, ma nella mia mente sono fermo alla fase della negazione e della rabbia.
Non riesco a fare attività positive durante la quarantena.
Mi sembrano inutili e senza senso.
Forse necessito di un aiuto farmacologico.
Ringrazio chi mi risponderà.
[#1]
Quali consigli possiamo dare ai cittadini?
Anzitutto devono accettare di avere sintomi come paura, ansia, rabbia che abbiamo tutti. La rabbia in particolare è un sentimento che proviamo spesso ma che in questo caso non sappiamo come veicolare visto che non sappiamo con chi prendercela e non abbiamo nemmeno la palestra e lo sport per scaricare e ci sentiamo costretti perché di fatto siamo privati del bene più prezioso che è la nostra libertà. Anche la paura è di fatto un sentimento naturale visto che ci salva dalle situazioni di pericolo e ci aiuta a sopravvivere così come l’angoscia della morte.
Questi sentimenti devono essere considerati in qualche modo normali ma se sentiamo di perdere troppo il controllo possiamo rivolgerci a chi può aiutarci, dai centri di ascolto anche telefonico ,ai centri di salute mentale ,o psichiatri di fiducia.
Un altro consiglio riguarda la necessità di darsi degli obiettivi e strutturare la giornata rendendola il più normale possibile. Questo vuol dire che chi è costretto allo smart working dovrebbe conservare gli orari di lavoro, cosi come quelli di sveglia e sonno ma anche magari vestirsi e prepararsi come se dovesse normalmente uscire per andare a lavorare senza stare in pigiama tutto il giorno. E questo a maggior ragione serve a chi non lavora che in più dovrebbe darsi una scaletta di obiettivi da realizzare ogni giorno, dalla lettura all’attività fisica alle faccende domestiche eccetera.
Infine il consiglio è autolimitarsi l’accesso alle notizie sull’emergenza: magari guardare le notizie un paio di volte al giorno da fonti affidabili, ma poi staccare e fare altro.
Detto ciò , non esiti a chiedere aiuto a specialisti
se sente di perdere il controllo e di non gestire dolore angoscia tristezza ansia...
Cordiali saluti
Anzitutto devono accettare di avere sintomi come paura, ansia, rabbia che abbiamo tutti. La rabbia in particolare è un sentimento che proviamo spesso ma che in questo caso non sappiamo come veicolare visto che non sappiamo con chi prendercela e non abbiamo nemmeno la palestra e lo sport per scaricare e ci sentiamo costretti perché di fatto siamo privati del bene più prezioso che è la nostra libertà. Anche la paura è di fatto un sentimento naturale visto che ci salva dalle situazioni di pericolo e ci aiuta a sopravvivere così come l’angoscia della morte.
Questi sentimenti devono essere considerati in qualche modo normali ma se sentiamo di perdere troppo il controllo possiamo rivolgerci a chi può aiutarci, dai centri di ascolto anche telefonico ,ai centri di salute mentale ,o psichiatri di fiducia.
Un altro consiglio riguarda la necessità di darsi degli obiettivi e strutturare la giornata rendendola il più normale possibile. Questo vuol dire che chi è costretto allo smart working dovrebbe conservare gli orari di lavoro, cosi come quelli di sveglia e sonno ma anche magari vestirsi e prepararsi come se dovesse normalmente uscire per andare a lavorare senza stare in pigiama tutto il giorno. E questo a maggior ragione serve a chi non lavora che in più dovrebbe darsi una scaletta di obiettivi da realizzare ogni giorno, dalla lettura all’attività fisica alle faccende domestiche eccetera.
Infine il consiglio è autolimitarsi l’accesso alle notizie sull’emergenza: magari guardare le notizie un paio di volte al giorno da fonti affidabili, ma poi staccare e fare altro.
Detto ciò , non esiti a chiedere aiuto a specialisti
se sente di perdere il controllo e di non gestire dolore angoscia tristezza ansia...
Cordiali saluti
Dr.ssa Nicole Romeo
Medico Chirurgo
Specializzata in Psichiatria
Specialista Psicoterapeuta
Medicina Estetica
(Iscritta Registro Med.Estet)
[#2]
Ex utente
Paura non ne ho stranamente, perché è soffocata dal senso di irrealtà e negazione di questa situazione,che appunto è difficile da credere e per questo accettare.Negazione,rabbia e ansia sono i 3 sentimenti più frequenti.Provero' a seguire i consigli.Io fortunatamente lavoro ancora,la mia azienda è considerata indispensabile e non chiude Questo mi aiuta un pochino a mantenere la routine.
[#3]
Ha il vantaggio di non aver perso il lavoro. Questo è bene.
Si dedichi ad attività "nutrienti " per mente cuore corpo.
Consulti solo i siti ufficiali per informazioni reali.
Lasci perdere le "risse " e le bufale sui social.
Questa situazione passerà..
Saluti
Si dedichi ad attività "nutrienti " per mente cuore corpo.
Consulti solo i siti ufficiali per informazioni reali.
Lasci perdere le "risse " e le bufale sui social.
Questa situazione passerà..
Saluti
[#5]
In questo fase di distanziamento sociale e paura del contagio trovare partner ?
Bisogna adattarsi alla situazione attuale. E ciò vale per ogni cosa in questa fase.
Per coloro che sono single o che sono fidanzati ma che non vivono sotto lo stesso tetto, attualmente l'etere è l'unica via (parafulmine)
Email, video chiamate e chat: sono le "tre finestre percettive".
Che trattasi di amori adolescenziali, o più maturi, in questa fase di restrizione obbligatoria, l’etere può svolgere una funzione parafulmine:
Nuove amicizie in attesa del giorno in cui incontrarsi.
Innamorati che diventano amanti di penna, più modernamente detti amanti di chat; che rimangono in contatto in attesa di tempi migliori. La scrittura, così come la distanza, può aiutare l’intimità e le confessioni. Può rappresentare un ponte levatoio tra il mondo inconscio dell’uno a quello dell’altro.
Le chat o le email possono rappresentare dei veri diari di bordo emotivi, contenitori di fantasie, emozioni, desideri e confessioni.
Cordiali Saluti
Bisogna adattarsi alla situazione attuale. E ciò vale per ogni cosa in questa fase.
Per coloro che sono single o che sono fidanzati ma che non vivono sotto lo stesso tetto, attualmente l'etere è l'unica via (parafulmine)
Email, video chiamate e chat: sono le "tre finestre percettive".
Che trattasi di amori adolescenziali, o più maturi, in questa fase di restrizione obbligatoria, l’etere può svolgere una funzione parafulmine:
Nuove amicizie in attesa del giorno in cui incontrarsi.
Innamorati che diventano amanti di penna, più modernamente detti amanti di chat; che rimangono in contatto in attesa di tempi migliori. La scrittura, così come la distanza, può aiutare l’intimità e le confessioni. Può rappresentare un ponte levatoio tra il mondo inconscio dell’uno a quello dell’altro.
Le chat o le email possono rappresentare dei veri diari di bordo emotivi, contenitori di fantasie, emozioni, desideri e confessioni.
Cordiali Saluti
[#6]
Ex utente
Tutto dipende da quanto tempo.Qualche mese potrei tollerare questa situazione.Se si tratta di 12/18 mesi,come gli stramaledetti virologi in televisione, sembrano godere a dirci , sadicamente, per farci soffrire ancora di più ,e la situazione per me diventerà estremamente intollerabile.Mi chiedo anche come potranno i nonni(come i miei genitori),tollerare di non poter abbracciare i propri nipotini per tanti e tanti mesi Come vede,gli aspetti intollerabili di questa situazione sono tanti,troppi.La gente darà i numeri tra non molto tempo,ed io prevedo di essere tra questi.La resilienza non è mai stata una mia caratteristica.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 3.4k visite dal 12/04/2020.
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