Senso di costante stordimento e mancanza di lucidità
Gentili medici,
Vi scrivo per un evento successo nel novembre 2019.
Ero ad una festa con amici, ho esagerato con la birra (circa 1.5 L, 6/7 gradi) ed ero ubriaco.
Premetto che bevo di rado e reggo abbastanza poco.
Ero comunque abbastanza indipendente, nonostante i ricordi un po' confusi non ho vuoti di memoria, non ho vomitato, e sono tornato da solo a casa a piedi.
ll giorno dopo ero ovviamente stordito, con mal di testa e nausea.
Il problema essenziale è che nei giorni successivi questa sensazione di stordimento non è passata, e nell'arco di 3-4 giorni è peggiorata: sono rimasto a letto 2 giorni, saltando le lezioni in università, smettendo di mangiare e dormendo anche nel pomeriggio.
Ho effettuato una visita al pronto soccorso a una settimana di distanza dalla festa, i medici non hanno riscontrato solo la bilirubina un po' sballata dalle analisi del sangue, e mi hanno detto che era solo una sindrome ansiosa.
Il mio medico mi ha detto che nel peggiore dei casi erano dei "postumi" residui.
Nei giorni successivi mi sono continuato a sentire stordito, con stanchezza costante e forte difficoltà a concentrarmi, difficoltà a tenere gli occhi fissi su oggetti in movimento, e in alcuni casi sentivo quasi la difficoltà a coordinare alcuni movimenti.
Non avevo mai avuto questi sintomi prima, ho cominciato ad essere incredibilmente spaventato di essermi fatto dei danni cerebrali, ero molto stressato e nei momenti peggiori mi stavo sentendo pazzo, non riuscendo più a fidarmi delle mie sensazioni.
Mi sono anche ostinato a cercare spiegazioni razionali per questi sintomi, non riuscendo praticamente a trovarne.
Questi sintomi mi hanno obbligato a saltare moltissime lezioni in università, con quindi l'ansia aggiunta di non essere più all'altezza.
Ho effettuato anche una risonanza magnetica con contrasto, che non ha individuato nulla di compatibile con i sintomi o correlato all'abuso di alcol, e ho parlato con un neurologo che mi ha visitato e tranquillizzato, siccome secondo lui era un disturbo psicosomatico.
I sintomi di cui ho parlato prima sono rimasti costanti anche nei mesi di dicembre e gennaio, costringendomi quasi a mettere da parte l'università e amicizie, obbligandomi a vivere in modo diverso.
Tra febbraio e marzo con la fine degli esami ho staccato dall'università, ho cominciato con la psicoterapia, e ho cominciato finalmente a tornare alla normalità.
Da qualche settimana l'università è ricominciata, e nonostante non provi l'ansia di prima, i sintomi si stanno ripresentando in modo abbastanza forte, e per il covid-19 mi trovo impossibilitato a fissare una visita psichiatrica.
Quindi vi chiedo alcune domande per cui non ho ancora risposte:
è possibile che tutti questi sintomi siano stati causati dal singolo abuso di alcol?
Si è davvero sicuri che non ci siano dei danni, e che quindi siano tutti sintomi creati da me?
è normale che possa durare così tanto e che si ripresenti?
Come posso fare per uscirne definitivamente?
Vi scrivo per un evento successo nel novembre 2019.
Ero ad una festa con amici, ho esagerato con la birra (circa 1.5 L, 6/7 gradi) ed ero ubriaco.
Premetto che bevo di rado e reggo abbastanza poco.
Ero comunque abbastanza indipendente, nonostante i ricordi un po' confusi non ho vuoti di memoria, non ho vomitato, e sono tornato da solo a casa a piedi.
ll giorno dopo ero ovviamente stordito, con mal di testa e nausea.
Il problema essenziale è che nei giorni successivi questa sensazione di stordimento non è passata, e nell'arco di 3-4 giorni è peggiorata: sono rimasto a letto 2 giorni, saltando le lezioni in università, smettendo di mangiare e dormendo anche nel pomeriggio.
Ho effettuato una visita al pronto soccorso a una settimana di distanza dalla festa, i medici non hanno riscontrato solo la bilirubina un po' sballata dalle analisi del sangue, e mi hanno detto che era solo una sindrome ansiosa.
Il mio medico mi ha detto che nel peggiore dei casi erano dei "postumi" residui.
Nei giorni successivi mi sono continuato a sentire stordito, con stanchezza costante e forte difficoltà a concentrarmi, difficoltà a tenere gli occhi fissi su oggetti in movimento, e in alcuni casi sentivo quasi la difficoltà a coordinare alcuni movimenti.
Non avevo mai avuto questi sintomi prima, ho cominciato ad essere incredibilmente spaventato di essermi fatto dei danni cerebrali, ero molto stressato e nei momenti peggiori mi stavo sentendo pazzo, non riuscendo più a fidarmi delle mie sensazioni.
Mi sono anche ostinato a cercare spiegazioni razionali per questi sintomi, non riuscendo praticamente a trovarne.
Questi sintomi mi hanno obbligato a saltare moltissime lezioni in università, con quindi l'ansia aggiunta di non essere più all'altezza.
Ho effettuato anche una risonanza magnetica con contrasto, che non ha individuato nulla di compatibile con i sintomi o correlato all'abuso di alcol, e ho parlato con un neurologo che mi ha visitato e tranquillizzato, siccome secondo lui era un disturbo psicosomatico.
I sintomi di cui ho parlato prima sono rimasti costanti anche nei mesi di dicembre e gennaio, costringendomi quasi a mettere da parte l'università e amicizie, obbligandomi a vivere in modo diverso.
Tra febbraio e marzo con la fine degli esami ho staccato dall'università, ho cominciato con la psicoterapia, e ho cominciato finalmente a tornare alla normalità.
Da qualche settimana l'università è ricominciata, e nonostante non provi l'ansia di prima, i sintomi si stanno ripresentando in modo abbastanza forte, e per il covid-19 mi trovo impossibilitato a fissare una visita psichiatrica.
Quindi vi chiedo alcune domande per cui non ho ancora risposte:
è possibile che tutti questi sintomi siano stati causati dal singolo abuso di alcol?
Si è davvero sicuri che non ci siano dei danni, e che quindi siano tutti sintomi creati da me?
è normale che possa durare così tanto e che si ripresenti?
Come posso fare per uscirne definitivamente?
[#1]
Le preoccupazioni ansiose permangono per cui è utile che effettui una visita psichiatrica appena possibile per l'introduzione di una terapia adatta.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
La somatizzazione dell'ansia è un disturbo che giustifica i sintomi di cui soffre. Il fatto che sia ansia non è di per sé tranquillizzante, perché se non è curata l'ansia crea problemi come quelli che sta sperimentando: tutto gira intorno ai sintomi, non riesce a fare altro che pensare ai suoi disturbi e alle possibili cause.
Ci sono terapie sia farmacologiche che psicologiche efficaci.
Ci sono terapie sia farmacologiche che psicologiche efficaci.
Franca Scapellato
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.2k visite dal 01/04/2020.
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