Somministrazione di nascosto di serenase e vino
Salve, scrivo per mio fratello. Ieri ha fatto una visita neuropsichiatrica perchè da qualche settimana aveva ammesso di soffrire di manie di persecuzione, si sentiva osservato, seguito, deriso, controllato. Dice di avere un microchip nel cervello e sente delle voci che "anticipano" i suoi pensieri.
Il neurologo gli ha prescritto 10 gocce di Serenase la sera, ma lui non sa che gliele stiamo dando (abbiamo iniziato ieri sera). Oggi sembra molto più calmo e disponibile, quasi sereno, ma chiede in continuazione di poter bere un bicchiere di vino a pranzo o a cena. Da ieri sera ad ora siamo riusciti ad evitarlo, ma fin quando lui non saprà che sta assumendo quel farmaco sarà difficile controllarlo. Spero di poterlo mettere al corrente quanto prima e di convincerlo anche ad andare da uno psicoterapeuta. Io ho paura degli psicofarmaci, non li conosco, non ne so niente, ma mi terrorizzano.
Come faccio? Può bere il vino durante i pasti? Lui non ha mai abusato costantemente di alcool, ma di tanto in tanto qualche sbornia l'ha presa, credo comunque nella "normalità" dei ragazzi della sua età (24 anni) e solitamente l'ha sempre retto bene.
Ringrazio tutti, buon lavoro.
Il neurologo gli ha prescritto 10 gocce di Serenase la sera, ma lui non sa che gliele stiamo dando (abbiamo iniziato ieri sera). Oggi sembra molto più calmo e disponibile, quasi sereno, ma chiede in continuazione di poter bere un bicchiere di vino a pranzo o a cena. Da ieri sera ad ora siamo riusciti ad evitarlo, ma fin quando lui non saprà che sta assumendo quel farmaco sarà difficile controllarlo. Spero di poterlo mettere al corrente quanto prima e di convincerlo anche ad andare da uno psicoterapeuta. Io ho paura degli psicofarmaci, non li conosco, non ne so niente, ma mi terrorizzano.
Come faccio? Può bere il vino durante i pasti? Lui non ha mai abusato costantemente di alcool, ma di tanto in tanto qualche sbornia l'ha presa, credo comunque nella "normalità" dei ragazzi della sua età (24 anni) e solitamente l'ha sempre retto bene.
Ringrazio tutti, buon lavoro.
[#1]
Gentile utente,
l'associazione di alcolici e psicofarmaci e' sconsigliata.
Lo specialista di riferimento per questo tipo di sintomi e' lo psichiatra e non il neurologo.
l'associazione di alcolici e psicofarmaci e' sconsigliata.
Lo specialista di riferimento per questo tipo di sintomi e' lo psichiatra e non il neurologo.
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Ex utente
Ma il medico che l'ha visitato è anche psichiatra. Inoltre ho prenotato anche un colloquio dallo psicoterapeuta, senza escludere, per questo altri tipi di visite.
Quindi non può bere neanche un bicchiere di vino durante i pasti? Neanche se glielo allungo con l'acqua? So che sembro ingenua, ma è una situazione che ci confonde un pò tutti...Grazie per la rapidità.
Quindi non può bere neanche un bicchiere di vino durante i pasti? Neanche se glielo allungo con l'acqua? So che sembro ingenua, ma è una situazione che ci confonde un pò tutti...Grazie per la rapidità.
[#3]
in questi casi lo psicoterauta non e' utile.
oltretutto se non assume 10 gocce di farmaco prescritte da un medico figuriamoci a parlare del suo delirio una volta alla settimana.
Il medico che ha visitato suo fratello può essere psichiatra perché specialista prima della inteoduzione della nuova normativa. Altrimenti o e' neurologo o psichiatra.
Il dosaggio prescritto non e' utile alla riduzione del sintomo ed e' preferibile avere l'accettazione del paziente che criticando il sintomo dovrebbe accettare il trattamento.
Si deve anche capire se ha fatto uso di droghe e se vi sono altri problemi fisici che vanno indagati.
Secondo me la cosa più opportuna e' rivolgersi al servizio pubblico della asl
oltretutto se non assume 10 gocce di farmaco prescritte da un medico figuriamoci a parlare del suo delirio una volta alla settimana.
Il medico che ha visitato suo fratello può essere psichiatra perché specialista prima della inteoduzione della nuova normativa. Altrimenti o e' neurologo o psichiatra.
Il dosaggio prescritto non e' utile alla riduzione del sintomo ed e' preferibile avere l'accettazione del paziente che criticando il sintomo dovrebbe accettare il trattamento.
Si deve anche capire se ha fatto uso di droghe e se vi sono altri problemi fisici che vanno indagati.
Secondo me la cosa più opportuna e' rivolgersi al servizio pubblico della asl
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 29.9k visite dal 25/03/2009.
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