Lyrica - effetti collaterali
Gentile dottori, sono una ragazza di 26 anni e soffro da alcuni anni (da quando ho messo piede all’università) di ansia generalizzata.
Da tre anni la mia ansia è peggiorata, perché oltre a paralizzarmi nello studio si è trasformata in una sorta di derealizzazione che mi ha reso la vita insopportabile e mi ha spenta come persona.
Detto questo, ho assunto vari SSRI e un SNRI a dose piena, ma con risultati scarsi, sia sul piano della depressione che dell’ansia.
Sto quasi meglio (più attiva e più tranquilla) senza farmaci.
Chiaramente ho anche fatto psicoterapia venendo a capo di alcuni problemi familiari, ma l’ansia di fondo non è mai andata via.
Ho recentemente cambiato specialista, il quale mi ha prescritto Lyrica a 150 mg (ancora sono a 50 mg, arriverò alla dose terapeutica nel giro di qualche giorno).
Vengo dunque ai miei quesiti:
- sono spaventata dagli effetti collaterali del Lyrica, sono al secondo giorno e ho mal di mare, senso di vertigine e capogiro forte, mi sento in una bolla di sapone (peggiore di quella che voglio combattere con il farmaco).
- Mi spaventa la categoria del farmaco, essendo un antiepilettico ho paura che mi spenga il cervello e mi renda cognitivamente meno efficiente, cosa che odierei!
- Ho paura di eventuali danni permanenti al cervello, da quando ho iniziato a prendere psicofarmaci mi sento meno brillante di prima, ho meno memoria, a volte non mi vengono le parole o non ricordo nomi, io che ho sempre avuto una memoria d’acciaio.
- Vorrei sapere se il Lyrica, ammesso che faccia per me, è curativo (vale a dire ci sono speranze che dopo un periodo di cura io possa sospenderlo e stare bene senza?).
Mi rendo conto che le domande sono molte e dettate dalla mia stessa ansia, ma ho davvero bisogno di una spinta motivazionale e spero tanto voi possiate darmela.
Vi ringrazio anticipatamente per la vostra disponibilità e vi auguro un lieto fine settimana.
Tuttavia ... conta, pur soggettivo, il Suo atteggiamento personale al farmaco, le aspettative negative. Dunque, non prenderei decisioni frettolosi, ma rimarrei in contatto a distanza (telefonicamente) con il Suo specialista, riportando a lui l'andamento con quella dose che sta assumendo e cercando di capire se c'è la tendenza all'attenuazione dei sintomi che prova.
Dr. Alex Aleksey Gukov
La cura torna con la diagnosi, le dosi sono minime. Tenga conto che molti di questi sintomi sono propri del suo disturbo e del modo in cui il cervello reagisce alla consapevolezza di prendere un qualcosa. Per alcuni il farmaco è "utile" a prescindere e quindi si sentono già meglio, per chi ha ansia, soprattutto se preoccupata di controllare le proprie reazioni corporee, mentali etc invece è a prescindere "pericoloso", e poi forse utile...
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Mi rispecchio in questa seconda categoria di chi controlla le proprie reazioni corporee, non lo nego. Anzi, ad onor del vero, questa mattina mi sono svegliata senza tachicardia, segno che qualcosa sta già cambiando (e le assicuro che sono sempre molto scettica su qualunque tipo di farmaco).
Detto questo, vi risulta che questi effetti collaterali (capogiri e sensazione di ovattamento) andranno via? Mi sento abbastanza intorpidita e mi è impossibile studiare.
Altra cosa, so che il lyrica non è un sintomatico, ma ha funzione curativa a lungo termine?
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