Schizofrenia ebefrenica
Salve a tutti... sono un ragazzo di 23 anni...che dal 23 dicembre 2016 non vive più.
Vi provo a spiegare la situazione.
Ho vissuto bene per 20 anni.
Sono nato a Reggio Calabria, cresciuto a Reggio Emilia e studiavo a Roma all’universita.
Sono sempre stato molto empatico, solare, ottimista.
Aperto, sono sempre stato perfino il punto di riferimento degli altri, delle famiglie degli altri, ho sempre esaltato i punti di forza e mai di debolezza, avevo tanti sogni, tante cose già fatte e cose che avrei fatto, mi conoscevo, la mia fragilità la condividevo con gli altri, avevo degli amici veramente fraterni, ero pieno di passioni, e avevo una famiglia alle spalle.
Non ho mai conosciuto mio padre ne la sua famiglia ma non me ne è mai importato, ho sempre pensato peggio per lui che si perde uno come me.
ho sempre avuto immenso affetto dall’altra parte della mia famiglia.
Avevo 20 anni.
Ero pieno di sogni.
Li conoscevano addirittura gli altri.
In un secondo la gente si affezionava a me.
Vasco era la mia vita.
Studiavo nella città che amavo, la materia che più amavo con il mio amico di sempre, in una casa in cui si stava bene molto per come creavo io le cose.
In casa mia madre aveva trovato un altro uomo e io le ho detto che era il momento giusto per portarlo in casa, ero felicissimo della sua forza, con lui avevo già un rapporto di padre figlio, in famiglia stavano tutti bene, avevo un gruppo di amici nel mio paese in Calabria che era la mia forza.
Ero fidanzato con Miss Abruzzo, la mia coinquilina.
E sono arrivato a piangere pensando alla mia vita, a quanto fossi felice per gli altri, e per me stesso.
a quanto avessi superato tutto.
Studiavo e lavoravo, valorizzavo ogni cosa.
A un certo punto fui colto da un ansia assurda alla bocca dello stomaco, ma mica un ansia qualsiasi, un’ansia che annulla tutto, che non avevo mai avuto, che mi ha reso come estraneo a tutto e tutti.
Estranee le mie 3 case, estranea la mia università, estranei i miei amici di sempre, estranea la mia famiglia,
Le prime frasi erano questo non sono io non so più chi sono non ho più i miei valori mi sento strano.
Ma chiunque diceva ma lo sai che sei quello che sta meglio di tutti.
Certo che lo so.
Non lo sento più.
Da quel giorno non è più passata.
Da quel giorno cammino e non riesco a stare fermo.
I primi mesi mi ha portato a litigare con tutti in casa e a subire il tradimento con il mio migliore amico.
Poi mi ha portato a una diagnosi di depressione, ma pensate la gente dalle altre parti ancora mi diceva ma tu non sei depresso, perche erano solo i riflessi della mia vita di prima.
Io sapevo ci fosse altro.
Dopo aver perso anche l’estate, in cui non ho provato niente per il mio gruppo di amici di sempre, ho preso casa a Roma conscio di essere malato.
E che le cose sarebbero andate sempre peggio.
Infatti in casa li non ho provato nulla, solo nostalgia di quello che c’era prima nell’altra casa.
Vi provo a spiegare la situazione.
Ho vissuto bene per 20 anni.
Sono nato a Reggio Calabria, cresciuto a Reggio Emilia e studiavo a Roma all’universita.
Sono sempre stato molto empatico, solare, ottimista.
Aperto, sono sempre stato perfino il punto di riferimento degli altri, delle famiglie degli altri, ho sempre esaltato i punti di forza e mai di debolezza, avevo tanti sogni, tante cose già fatte e cose che avrei fatto, mi conoscevo, la mia fragilità la condividevo con gli altri, avevo degli amici veramente fraterni, ero pieno di passioni, e avevo una famiglia alle spalle.
Non ho mai conosciuto mio padre ne la sua famiglia ma non me ne è mai importato, ho sempre pensato peggio per lui che si perde uno come me.
ho sempre avuto immenso affetto dall’altra parte della mia famiglia.
Avevo 20 anni.
Ero pieno di sogni.
Li conoscevano addirittura gli altri.
In un secondo la gente si affezionava a me.
Vasco era la mia vita.
Studiavo nella città che amavo, la materia che più amavo con il mio amico di sempre, in una casa in cui si stava bene molto per come creavo io le cose.
In casa mia madre aveva trovato un altro uomo e io le ho detto che era il momento giusto per portarlo in casa, ero felicissimo della sua forza, con lui avevo già un rapporto di padre figlio, in famiglia stavano tutti bene, avevo un gruppo di amici nel mio paese in Calabria che era la mia forza.
Ero fidanzato con Miss Abruzzo, la mia coinquilina.
E sono arrivato a piangere pensando alla mia vita, a quanto fossi felice per gli altri, e per me stesso.
a quanto avessi superato tutto.
Studiavo e lavoravo, valorizzavo ogni cosa.
A un certo punto fui colto da un ansia assurda alla bocca dello stomaco, ma mica un ansia qualsiasi, un’ansia che annulla tutto, che non avevo mai avuto, che mi ha reso come estraneo a tutto e tutti.
Estranee le mie 3 case, estranea la mia università, estranei i miei amici di sempre, estranea la mia famiglia,
Le prime frasi erano questo non sono io non so più chi sono non ho più i miei valori mi sento strano.
Ma chiunque diceva ma lo sai che sei quello che sta meglio di tutti.
Certo che lo so.
Non lo sento più.
Da quel giorno non è più passata.
Da quel giorno cammino e non riesco a stare fermo.
I primi mesi mi ha portato a litigare con tutti in casa e a subire il tradimento con il mio migliore amico.
Poi mi ha portato a una diagnosi di depressione, ma pensate la gente dalle altre parti ancora mi diceva ma tu non sei depresso, perche erano solo i riflessi della mia vita di prima.
Io sapevo ci fosse altro.
Dopo aver perso anche l’estate, in cui non ho provato niente per il mio gruppo di amici di sempre, ho preso casa a Roma conscio di essere malato.
E che le cose sarebbero andate sempre peggio.
Infatti in casa li non ho provato nulla, solo nostalgia di quello che c’era prima nell’altra casa.
[#1]
Gentile utente,
Quindi ha avuto diagnosi di depressione (e infatti è una delle ipotesi che veniva in mente), ma ha fatto trattamenti ?
Quindi ha avuto diagnosi di depressione (e infatti è una delle ipotesi che veniva in mente), ma ha fatto trattamenti ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
(Continua)Ho avuto comportamenti strani, non finalizzati, all’epoca mi interessava solo chi mi conosceva prima del 23 dicembre, dopo nessuno perché tanto non mi conoscevano. Adesso ormai nemmeno più quelli, ed erano tanti, perché giustamente la vita è andata avanti Mi sono laureato, non nel percorso che so che fino al 23 dicembre 2016 andava meglio di tutti.
Bene, come arrivo a questa diagnosi?
A maggio 2017, dopo 4 mesi in cui stavo così, dopo essere finito in un altra casa perché la proprietaria ancora ci vedeva il ragazzo di prima e mi ha affittato comunque un altra casa temporaneamente, e l’altro coinquilino ancora si affidava a me, e la sua famiglia anche; e mi aveva seguito.
Rimasto solo li mi sono accorto che l’unica cosa che facevo era passeggiare e parlare per capire come fosse possibile essermi ritrovato così. Che il tempo era fermo, che lo spazio era fermo, che il presente non esisteva
Un mio amico di sempre mi ha detto che sembravo invecchiato di 20 anni. Perdevo i capelli, occhiaie sempre maggiori, tremavo, e mi buttavo a terra pensando cosa avessi perso. Vedendo tra i sintomi ovviamente la cosa che più ho sentito mia era questa, però non ci credevo, guardavo la mia vita pre dicembre ed era l’opposto, però sentivo che il mio comportamento era stato veramente non mio. Non ci pensavo e non ci potevo credere.
Allora sono andato avanti. Ma ogni cosa che facevo cancellava i ricordi di quando ero io.
Dopo 2 anni assurdi, in cui nessuno mi ha capito. Dopo aver fatto nulla, solo passeggiare quando sono da solo, vedendo la realtà frantumarsi sempre di più,arrivo qui. Io non ho più nulla. Ma sono conscio. Tutto quello che facevo all’inizio era si però non è come prima, questo non sono io. Il suicidio è un pensiero fisso perché so che purtroppo sta andando sempre peggio. E so che non c’è nulla di me.
Pensate nel 2017, chiunque mi vedeva diceva ma questo non sei tu. Pensate le prime volte in cui ero immobile, morto, pensando a quante cose avresti fatto ma non potevi.senza sapere perché.
Ormai ho un comportamento non finalizzato, bizzarro, io che ero empatico e mi bastava un’occhiata per farmi capire, sono arrivato a spaccare le porte in casa, mentre nel 2017 quando dicevo ma questo non sono io vedete che diventerà più grave, nessuno mi credeva, perché ero ancora più avanti dei miei coetanei. Ora non esiste davvero più niente. Non so più leggere, parlare, quello che mi piace, ho visto inerme persone che aiutavo, fratelli di vita, famiglia, crescere ma io sono fermo al 2016.
Pensate nel 2017, vedevo chiunque dicesse ma questo non sei tu, sentire tutto il bene immenso ma piangere pensando al perché.
Poi dopo l’estate sono morto definitivamente.
Ora sono senza un euro, io che i soldi li ho sempre gestiti, rubo, vivo alle spalle di mia madre, non ho nemmeno whatsapp, io che vivevo per cercare di far comunicare la gente ,e che chiunque diceva che meritassi la laurea in scienze della comunicazione.
Ho mal di testa fisso(io mai) ho nausea e vomito ogni mattina(io mai), ho il corpo da grattare(io mai). E soprattutto tutto quello che faccio e dico è finto. Da 3 anni.
L’ultimo vestito comprato è stato a dicembre, l’ultimo partita vista, l’ultima mia bevuta, l’ultima mia risata...e la gente non lo sa, vede che dopo ci sono state, ma sono state tutte finte. Non me le ricordo nemmeno.
Vi prego di aiutarmi, perché non credo di essermelo meritato in 20 anni.
Da un giorno all’altro di non riconoscere più niente. E di regredire mentalmente, io che ero una delle persone più brillanti, oneste e mature per la mia età. E fidatevi che non lo dico per idealizzare, perché io mi criticavo sempre, erano gli altri a riconoscerlo.
Grazie mille, spero sia schizofrenia perché altrimenti il problema è veramente grave
Bene, come arrivo a questa diagnosi?
A maggio 2017, dopo 4 mesi in cui stavo così, dopo essere finito in un altra casa perché la proprietaria ancora ci vedeva il ragazzo di prima e mi ha affittato comunque un altra casa temporaneamente, e l’altro coinquilino ancora si affidava a me, e la sua famiglia anche; e mi aveva seguito.
Rimasto solo li mi sono accorto che l’unica cosa che facevo era passeggiare e parlare per capire come fosse possibile essermi ritrovato così. Che il tempo era fermo, che lo spazio era fermo, che il presente non esisteva
Un mio amico di sempre mi ha detto che sembravo invecchiato di 20 anni. Perdevo i capelli, occhiaie sempre maggiori, tremavo, e mi buttavo a terra pensando cosa avessi perso. Vedendo tra i sintomi ovviamente la cosa che più ho sentito mia era questa, però non ci credevo, guardavo la mia vita pre dicembre ed era l’opposto, però sentivo che il mio comportamento era stato veramente non mio. Non ci pensavo e non ci potevo credere.
Allora sono andato avanti. Ma ogni cosa che facevo cancellava i ricordi di quando ero io.
Dopo 2 anni assurdi, in cui nessuno mi ha capito. Dopo aver fatto nulla, solo passeggiare quando sono da solo, vedendo la realtà frantumarsi sempre di più,arrivo qui. Io non ho più nulla. Ma sono conscio. Tutto quello che facevo all’inizio era si però non è come prima, questo non sono io. Il suicidio è un pensiero fisso perché so che purtroppo sta andando sempre peggio. E so che non c’è nulla di me.
Pensate nel 2017, chiunque mi vedeva diceva ma questo non sei tu. Pensate le prime volte in cui ero immobile, morto, pensando a quante cose avresti fatto ma non potevi.senza sapere perché.
Ormai ho un comportamento non finalizzato, bizzarro, io che ero empatico e mi bastava un’occhiata per farmi capire, sono arrivato a spaccare le porte in casa, mentre nel 2017 quando dicevo ma questo non sono io vedete che diventerà più grave, nessuno mi credeva, perché ero ancora più avanti dei miei coetanei. Ora non esiste davvero più niente. Non so più leggere, parlare, quello che mi piace, ho visto inerme persone che aiutavo, fratelli di vita, famiglia, crescere ma io sono fermo al 2016.
Pensate nel 2017, vedevo chiunque dicesse ma questo non sei tu, sentire tutto il bene immenso ma piangere pensando al perché.
Poi dopo l’estate sono morto definitivamente.
Ora sono senza un euro, io che i soldi li ho sempre gestiti, rubo, vivo alle spalle di mia madre, non ho nemmeno whatsapp, io che vivevo per cercare di far comunicare la gente ,e che chiunque diceva che meritassi la laurea in scienze della comunicazione.
Ho mal di testa fisso(io mai) ho nausea e vomito ogni mattina(io mai), ho il corpo da grattare(io mai). E soprattutto tutto quello che faccio e dico è finto. Da 3 anni.
L’ultimo vestito comprato è stato a dicembre, l’ultimo partita vista, l’ultima mia bevuta, l’ultima mia risata...e la gente non lo sa, vede che dopo ci sono state, ma sono state tutte finte. Non me le ricordo nemmeno.
Vi prego di aiutarmi, perché non credo di essermelo meritato in 20 anni.
Da un giorno all’altro di non riconoscere più niente. E di regredire mentalmente, io che ero una delle persone più brillanti, oneste e mature per la mia età. E fidatevi che non lo dico per idealizzare, perché io mi criticavo sempre, erano gli altri a riconoscerlo.
Grazie mille, spero sia schizofrenia perché altrimenti il problema è veramente grave
[#4]
Utente
Si ho avuto una diagnosi di depressione perché era maggio 2017 e allo psichiatra ho raccontato del tradimento subito, e che da gennaio non ero più io. Ovviamente sapevo non era così. Ma come potevo dire non provassi più nulla. Come potevo dire che ero regredito. All’epoca anche a maggio ero ancora più maturo degli altri, nonostante stessi così.
Mi sono ritrovato a prendere Efexor e lexotan all’epoca senza sapere perché, sapendo che 5 mesi prima ero la persona più possibile lontana da questo. Infatti a dicembre d’estate mi immaginavo di essere su una terrazza di Roma a fare aperitivo, pensando a dove investire. Chiunque pensava fossi li. Invece ero in casa a prendere lexotan ed efexor. L’ho fatta per un anno ma non è servito a nulla. Poi un altro psichiatra mi ha diagnosticato la depersonalizzazione. È un altro ancora adesso ha detto ieri che ci sono tratti ossessivi ma ne psicosi e ne nevrosi. E tu non puoi dire nulla, perché tanto non pensi nulla. Tanto non ti sai spiegare quello che hai.
Sai solo che chiunque ti abbia conosciuto prima sa che sei un’altra persona.
3 psichiatri e 3 diagnosi diverse. Ma purtroppo nessuno mi ha conosciuto prima del 23 dicembre
Mi sono ritrovato a prendere Efexor e lexotan all’epoca senza sapere perché, sapendo che 5 mesi prima ero la persona più possibile lontana da questo. Infatti a dicembre d’estate mi immaginavo di essere su una terrazza di Roma a fare aperitivo, pensando a dove investire. Chiunque pensava fossi li. Invece ero in casa a prendere lexotan ed efexor. L’ho fatta per un anno ma non è servito a nulla. Poi un altro psichiatra mi ha diagnosticato la depersonalizzazione. È un altro ancora adesso ha detto ieri che ci sono tratti ossessivi ma ne psicosi e ne nevrosi. E tu non puoi dire nulla, perché tanto non pensi nulla. Tanto non ti sai spiegare quello che hai.
Sai solo che chiunque ti abbia conosciuto prima sa che sei un’altra persona.
3 psichiatri e 3 diagnosi diverse. Ma purtroppo nessuno mi ha conosciuto prima del 23 dicembre
[#5]
Può specificare a che dose ha preso l'efexor ?
E perché (cosa strana) in un anno non è stata cambiata una cura che non funzionava, ed era la prima ?
Magari sono aspetti che ci sono, gli ultimi due probabilmente sovrapposti, ma sostanzialmente le cure date dal secondo e dal terzo psichiatra quali sono state ?
Non capisco perchè punti l'attenzione su come era prima, si è capito abbondantemente.
E perché (cosa strana) in un anno non è stata cambiata una cura che non funzionava, ed era la prima ?
Magari sono aspetti che ci sono, gli ultimi due probabilmente sovrapposti, ma sostanzialmente le cure date dal secondo e dal terzo psichiatra quali sono state ?
Non capisco perchè punti l'attenzione su come era prima, si è capito abbondantemente.
[#6]
Utente
Esattamente dottor pacini. Senza senso. Come tutte le frasi che dico da 3 anni. Sono arrivato a sperare di avere un cancro. Perché un cancro lo vedo, so di avere questo problema e lo curo. Questo no.
So che la forza io la vedevo in chi soffriva, in chi stava male, ho sempre capito la sofferenza di tutti. Da un giorno all’altro non più. Mi dispiace tanto.
Ma non capisco il perché. Davvero non lo capisco.
Ma tutto quello che dico e penso in questi 3 anni è finto. Tanto.
Non ho provato più nulla per amici di una vita.
La mia camera non cambia da 3 anni.
Ma è assurdo. Senza senso appunto. Ho paura non so più a chi rivolgermi.
Ho dimenticato persino il passato. Tutte le esperienze che mi avevano portato fin li.
Ma una cosa che ti rovina il funzionamento sociale, lavorativo, affettivo, te lo annulla.
Io vorrei sapere solo il perché, perché a dire non so perché sto così è la fine.
So che la forza io la vedevo in chi soffriva, in chi stava male, ho sempre capito la sofferenza di tutti. Da un giorno all’altro non più. Mi dispiace tanto.
Ma non capisco il perché. Davvero non lo capisco.
Ma tutto quello che dico e penso in questi 3 anni è finto. Tanto.
Non ho provato più nulla per amici di una vita.
La mia camera non cambia da 3 anni.
Ma è assurdo. Senza senso appunto. Ho paura non so più a chi rivolgermi.
Ho dimenticato persino il passato. Tutte le esperienze che mi avevano portato fin li.
Ma una cosa che ti rovina il funzionamento sociale, lavorativo, affettivo, te lo annulla.
Io vorrei sapere solo il perché, perché a dire non so perché sto così è la fine.
[#7]
Utente
La prima cura è stata di efexor 75, ma lo psichiatra lo vedevo una volta ogni 3 mesi, e insisteva che andava bene così.
Perché vedeva che la mia vita continuava ad andare avanti. Ma sapevo che era solo per i ricordi di come ero.
Poi le altre due la prima di depersonalizzazione non è seguita a niente perché mia mamma mi ha portato via da li di forza.
L’ultima è stata ieri ma mi ha rimandato dalla psicologa ordinare medicine per ora.
Perché vedeva che la mia vita continuava ad andare avanti. Ma sapevo che era solo per i ricordi di come ero.
Poi le altre due la prima di depersonalizzazione non è seguita a niente perché mia mamma mi ha portato via da li di forza.
L’ultima è stata ieri ma mi ha rimandato dalla psicologa ordinare medicine per ora.
[#8]
Il farmaco era sottodosato, niente di strano se non ha funzioanto granché. Non so perché non sia stato tentato l'aumento della dose almeno fino a valori "normali".
Sua madre l'ha portata via dagli psichiatri per quale motivo ? Non voleva che le dessero cure ?.
Sua madre l'ha portata via dagli psichiatri per quale motivo ? Non voleva che le dessero cure ?.
[#9]
Utente
No non le piaceva quello studio psichiatrico perché era un po’ particolare, lo studio bernadette.
Ma mia madre non ha capito subito. Quando mi sono fermato, e sentivo che non riconoscevo più casa mia, chiunque non capiva, lei stessa mi diceva ti sei semplicemente fermato, non capiva, perché era difficile da capire, fino a dicembre non le avevo dato un problema, ero io che davo la forza a lei molto spesso, ma io sentivo diverso, glielo provavo a far capire ma era difficile. Soprattutto vedeva avessi chiunque vicino, che sapessi fare ancora tutte quelle cose...ma era solo per come ero fino al 23 dicembre, me lo sentivo, lo sentivo.
Infatti ora si è visto.
Le chiedo un aiuto, perché non so più cosa fare davvero.
E se la gente all’inizio diceva questo non sei tu, chi mi conosceva meglio di tutti, le tante persone nella mia vita, adesso il 90% non le sento più, e le nuove pensano giustamente, chi mi conosce da dopo il 23 dicembre, o peggio ancora negli ultimi due anni, giustamente pensa che io sia questo.
Un incubo.
Ho sempre detto ho fatto un patto con le mie emozioni, le lascio vivere e loro non mi fanno fuori.
È da 3 anni che non provo emozioni.
Dottor pacini, chiunque mi conosceva prima di dicembre 2016 pensava questo chissà cosa diventerà, stavo bene in ogni luogo, piangevo, ridevo, avevo tutti i miei sfoghi, chiunque conosceva i miei sogni.
Ma io sento che è diverso. Che da 3 anni mi sembra di vivere in un film.
Ricordo quel ragazzo, verso gennaio, un mese che stava così, che aveva qualsiasi cosa, diceva tra se e se mi hai rubato l’anima ...perché lo sentivo che non c’era più, ma mica potevo immaginare così. Me ne sono accorto passo dopo passo. Ma la gente non lo vedeva perché avevo ancora la vita più varia è bella. Fino all’estate 2017.
Cosa mi conviene fare? Ho paura, molta.
Ma mia madre non ha capito subito. Quando mi sono fermato, e sentivo che non riconoscevo più casa mia, chiunque non capiva, lei stessa mi diceva ti sei semplicemente fermato, non capiva, perché era difficile da capire, fino a dicembre non le avevo dato un problema, ero io che davo la forza a lei molto spesso, ma io sentivo diverso, glielo provavo a far capire ma era difficile. Soprattutto vedeva avessi chiunque vicino, che sapessi fare ancora tutte quelle cose...ma era solo per come ero fino al 23 dicembre, me lo sentivo, lo sentivo.
Infatti ora si è visto.
Le chiedo un aiuto, perché non so più cosa fare davvero.
E se la gente all’inizio diceva questo non sei tu, chi mi conosceva meglio di tutti, le tante persone nella mia vita, adesso il 90% non le sento più, e le nuove pensano giustamente, chi mi conosce da dopo il 23 dicembre, o peggio ancora negli ultimi due anni, giustamente pensa che io sia questo.
Un incubo.
Ho sempre detto ho fatto un patto con le mie emozioni, le lascio vivere e loro non mi fanno fuori.
È da 3 anni che non provo emozioni.
Dottor pacini, chiunque mi conosceva prima di dicembre 2016 pensava questo chissà cosa diventerà, stavo bene in ogni luogo, piangevo, ridevo, avevo tutti i miei sfoghi, chiunque conosceva i miei sogni.
Ma io sento che è diverso. Che da 3 anni mi sembra di vivere in un film.
Ricordo quel ragazzo, verso gennaio, un mese che stava così, che aveva qualsiasi cosa, diceva tra se e se mi hai rubato l’anima ...perché lo sentivo che non c’era più, ma mica potevo immaginare così. Me ne sono accorto passo dopo passo. Ma la gente non lo vedeva perché avevo ancora la vita più varia è bella. Fino all’estate 2017.
Cosa mi conviene fare? Ho paura, molta.
[#10]
Io direi che la diagnosi è anche stata impostata, praticamente non è stata fatta una cura, perché la risposta a 75 mg di efexor è improbabile.
Quindi conviene provare una cura. Lo sto che i disturbi mentali sembrano strani a viverli, ma che uno sia stato normale e abbia poi avuto una depressione è tutto fuorché strano da sentir raccontare.
Quindi conviene provare una cura. Lo sto che i disturbi mentali sembrano strani a viverli, ma che uno sia stato normale e abbia poi avuto una depressione è tutto fuorché strano da sentir raccontare.
[#11]
Utente
La diagnosi quale sarebbe? Depressione dunque?
I due psichiatri dopo hanno detto che la diagnosi è stata sbagliata, come ritengo anche io. Ma non me la prendo col primo medico perché io ho raccontato solo del tradimento. In realtà io mi sentivo diverso...all’epoca non sapevo, sentivo non esistesse più nulla, ma non capivo.
Dopo 3 anni ho visto. Ma dentro di me già sapevo era diverso
I due psichiatri dopo hanno detto che la diagnosi è stata sbagliata, come ritengo anche io. Ma non me la prendo col primo medico perché io ho raccontato solo del tradimento. In realtà io mi sentivo diverso...all’epoca non sapevo, sentivo non esistesse più nulla, ma non capivo.
Dopo 3 anni ho visto. Ma dentro di me già sapevo era diverso
[#12]
Utente
E soprattutto dottore sentivo che è stata tutta una cosa mia, da un giorno all’altro, senza sapere perché.
Chiunque sa quanto mi abbia visto e sentito diverso.
E ora non ricordo più nemmeno quello che pensavo e dicevo prima, come se fosse un’altra persona.
Esempio sul coronavirus adesso penso: chissà cosa avrei pensato prima?
Chiunque sa quanto mi abbia visto e sentito diverso.
E ora non ricordo più nemmeno quello che pensavo e dicevo prima, come se fosse un’altra persona.
Esempio sul coronavirus adesso penso: chissà cosa avrei pensato prima?
[#13]
Non so quale sia la diagnosi, mi riferisco alle diagnosi fatte, di cui una è chiara (anche perché corrisponde al farmaco scelto), le altre sembrano più descrizione di aspetti che non escludono comunque la prima come diagnosi fondamentale.
Che ci sia un aspetto ossessivo, e che l'ossessività dia alla fine straniamento siamo d'accordo. Anche perché c'è una certa tendenza a voler raccontare, al paradosso tra il dire tanto e ritenere di non aver detto abbastanza o aver tralasciato alcune cose, etc.
Ma soprattutto si rischia che stia fermo a farsi domande inutili tipo perché (sintomatiche, che non portano quindi a nulla, è come se si credesse di guarire dalla polmonite con la tosse), anziché far qualcosa di concreto, cioè curarsi.
Che ci sia un aspetto ossessivo, e che l'ossessività dia alla fine straniamento siamo d'accordo. Anche perché c'è una certa tendenza a voler raccontare, al paradosso tra il dire tanto e ritenere di non aver detto abbastanza o aver tralasciato alcune cose, etc.
Ma soprattutto si rischia che stia fermo a farsi domande inutili tipo perché (sintomatiche, che non portano quindi a nulla, è come se si credesse di guarire dalla polmonite con la tosse), anziché far qualcosa di concreto, cioè curarsi.
[#14]
Utente
Quindi cosa mi consiglia? Fare quale cura? Io so che la prima cosa che mi sia successa è stato un senso di estraneamento, di ansia estrema e di non riconoscere ciò che prima era la mia vita.
Vedere un altro psichiatra? Non so nulla, so solo che da 3 anni tutto quello che dicevo della mia vita, tutto quello che pensavo, tutto quello che facevo, non c’è più.
E so che quello che è successo in questi 3 anni nemmeno lo ricordo.
E so che l’ho saputo dal primo giorno.
Vorrei sapere bene cosa ho. Poi posso fare qualsiasi cosa.
Perché finché ho avuto un obiettivo l’ho sempre superato.
Cosa mi consiglia? Fare la cura ma non ho una diagnosi.
Vedere un altro psichiatra? Non so nulla, so solo che da 3 anni tutto quello che dicevo della mia vita, tutto quello che pensavo, tutto quello che facevo, non c’è più.
E so che quello che è successo in questi 3 anni nemmeno lo ricordo.
E so che l’ho saputo dal primo giorno.
Vorrei sapere bene cosa ho. Poi posso fare qualsiasi cosa.
Perché finché ho avuto un obiettivo l’ho sempre superato.
Cosa mi consiglia? Fare la cura ma non ho una diagnosi.
[#15]
La cura che un medico le consiglia. Certamente se la proposta dopo mesi di cura con un farmaco sottodosato non è altra se non di proseguire, le direi di cambiar medico e sentire un altro parere. Cosa che ha fatto del resto, però non capisco perché senza approdare a una proposta di cura diversa.
Questo consulto ha ricevuto 15 risposte e 6.7k visite dal 19/03/2020.
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