Dubbi sospensione farmaco
Gentili Dottori, da oltre 20 anni sono in cura per depressione endogena di media entità.
Ho usato vari ssri e per un certo tempo il cymbalta.
Sempre sotto controllo medico ho interrotto la cura dopo 12 - 16 - 24 mesi circa.
Ora ero in cura da (non ricordo bene neanche più) circa 5 - 6 anni (o forse anche più) e gli ultimi anni sempre con vortioxetina.
Era da un pò che lo psichiatra mi diceva che voleva provare a sospendermi il farmaco (ma io ero e sono titubante in merito) e così adesso è da quasi un mese che me l'ha sospeso.
Ora a livello emotivo sto abbastanza normale ma in queste 4 settimane ho avuto qualche momento che credevo avessi una ricaduta depressiva al punto tale che ho chiesto allo specialista se fosse il caso di riprendere l'assunzione ma non è stato d'accordo.
Un'altra cosa che mi ha messo un pò in allarme è che dopo la sospensione della molecola, paradossalmente, poichè gli ssri mi hanno sempre causato abbassamento della libido (anche se la vortioxetina in maniera abbastanza meno marcata), ho avuto un calo libidico.
Il dottore però rimane deciso nel non volermi far riprendere il farmaco, dice che secondo lui non ne ho più bisogno e che sia gli eventuali cali di umore che della libido per il periodo successivo alla sospensione della cura rientrano nella normalità, che possono durare qualche settimana ma anche 3 mesi e forse anche di più ma che bisogna avere un pò di pazienza e dare il tempo all'organismo e alla mente di ritrovare un loro equilibrio e poi si avrà una certa stabilità emotiva e la libido riprenderà ad essere buona (ed effettivamente in questi ultimi 5 giorni mi sembra che piano piano pare che la mia libido inizi ad aumentare un pochino).
Posso chiedervi cosa ne pensate in merito?
Gli ultimi tre specialisti che mi hanno avuto in cura (compreso quest'ultimo) mi avevano detto che forse avrei avuto bisogno di una cura continuativa, ora invece me l'ha sospesa...
Grazie e cordiali saluti
Ho usato vari ssri e per un certo tempo il cymbalta.
Sempre sotto controllo medico ho interrotto la cura dopo 12 - 16 - 24 mesi circa.
Ora ero in cura da (non ricordo bene neanche più) circa 5 - 6 anni (o forse anche più) e gli ultimi anni sempre con vortioxetina.
Era da un pò che lo psichiatra mi diceva che voleva provare a sospendermi il farmaco (ma io ero e sono titubante in merito) e così adesso è da quasi un mese che me l'ha sospeso.
Ora a livello emotivo sto abbastanza normale ma in queste 4 settimane ho avuto qualche momento che credevo avessi una ricaduta depressiva al punto tale che ho chiesto allo specialista se fosse il caso di riprendere l'assunzione ma non è stato d'accordo.
Un'altra cosa che mi ha messo un pò in allarme è che dopo la sospensione della molecola, paradossalmente, poichè gli ssri mi hanno sempre causato abbassamento della libido (anche se la vortioxetina in maniera abbastanza meno marcata), ho avuto un calo libidico.
Il dottore però rimane deciso nel non volermi far riprendere il farmaco, dice che secondo lui non ne ho più bisogno e che sia gli eventuali cali di umore che della libido per il periodo successivo alla sospensione della cura rientrano nella normalità, che possono durare qualche settimana ma anche 3 mesi e forse anche di più ma che bisogna avere un pò di pazienza e dare il tempo all'organismo e alla mente di ritrovare un loro equilibrio e poi si avrà una certa stabilità emotiva e la libido riprenderà ad essere buona (ed effettivamente in questi ultimi 5 giorni mi sembra che piano piano pare che la mia libido inizi ad aumentare un pochino).
Posso chiedervi cosa ne pensate in merito?
Gli ultimi tre specialisti che mi hanno avuto in cura (compreso quest'ultimo) mi avevano detto che forse avrei avuto bisogno di una cura continuativa, ora invece me l'ha sospesa...
Grazie e cordiali saluti
[#1]
Gentile utente,
Cioè la libido si è abbassata durante la cura e ora ancora più abbassata sospendendola ?
Cioè la libido si è abbassata durante la cura e ora ancora più abbassata sospendendola ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Ex utente
Grazie per la risposta, Egr. Dr. Pacini.
Il punto è che con gli ssri e snri la libido quasi si azzerava, con brintellix si è abbassata ma fortunatamente poco, e dopo la sospensione si è abbassata ancora un pochino in più, quindi quando assumevo la vortioxetina la mia libido era leggermente più alta del dopo sospensione;
ribadisco comunque, che in questi ultimi giorni sembra che il mio desiderio sessuale stia tornando a crescere (e forse questo può comprovare ciò che mi ha detto lo psichiatra).
In sostanza, in primis temo (anche per via delle tante ricadute avute negli anni) che non assumendo più la molecola la depressione possa tornare magari più forte e resistente di prima,
in secundis che la libido rimanga come in questo momento, cioè "non abbastanza".
Lo specialista dice quanto ho scritto nel primo intervento, io non so se veramente le cose stanno così ma non posso fare altro che seguire le indicazioni, sperando di non dover a breve riprendere l'assunzione perchè i primi tempi di inizio cura per me sono sempre stati duri e molto fastidiosi ed altri interrogativi ai quali evito di pensare.
Cordialmente
Il punto è che con gli ssri e snri la libido quasi si azzerava, con brintellix si è abbassata ma fortunatamente poco, e dopo la sospensione si è abbassata ancora un pochino in più, quindi quando assumevo la vortioxetina la mia libido era leggermente più alta del dopo sospensione;
ribadisco comunque, che in questi ultimi giorni sembra che il mio desiderio sessuale stia tornando a crescere (e forse questo può comprovare ciò che mi ha detto lo psichiatra).
In sostanza, in primis temo (anche per via delle tante ricadute avute negli anni) che non assumendo più la molecola la depressione possa tornare magari più forte e resistente di prima,
in secundis che la libido rimanga come in questo momento, cioè "non abbastanza".
Lo specialista dice quanto ho scritto nel primo intervento, io non so se veramente le cose stanno così ma non posso fare altro che seguire le indicazioni, sperando di non dover a breve riprendere l'assunzione perchè i primi tempi di inizio cura per me sono sempre stati duri e molto fastidiosi ed altri interrogativi ai quali evito di pensare.
Cordialmente
[#3]
A me il ragionamento finale mi sembra quello più operativo, e quindi più costruttivo.
Il resto delle domande sono domande a cui ha già praticamente una risposta, che non è meno di quel che possiamo poi commentare noi.
Cose possibili, oppure timori ma prematuri .
Il resto delle domande sono domande a cui ha già praticamente una risposta, che non è meno di quel che possiamo poi commentare noi.
Cose possibili, oppure timori ma prematuri .
[#4]
Ex utente
Mi scusi Dottore, ma non so se ho inteso bene la sua risposta.
Quindi, rientra nella normalità che dopo la sospensione ci può essere un periodo di "assestamento" più o meno lungo durante il quale si possono ancora subire cali di umore e di libido ma alla fine il mio umore dovrebbe arrivare ad essere "più stabile" e la mio libido nella (mia) norma ?
Quindi, rientra nella normalità che dopo la sospensione ci può essere un periodo di "assestamento" più o meno lungo durante il quale si possono ancora subire cali di umore e di libido ma alla fine il mio umore dovrebbe arrivare ad essere "più stabile" e la mio libido nella (mia) norma ?
[#6]
Ex utente
Ho capito, devo fare di testa mia. Nel prossimo mese/due mi regolerò sulla qualità e stabilità del mio umore, in più terrò in considerazione la mia libido e se uno dei due parametri non mi soddisfano andrò da un altro dottore e riprenderò la cura.
La ringrazio per il tempo dedicatomi, anche se dopo i suoi interventi sono più confuso di prima. Cordiali saluti
La ringrazio per il tempo dedicatomi, anche se dopo i suoi interventi sono più confuso di prima. Cordiali saluti
[#7]
No, non di testa sua. Sta agendo secondo le indicazioni del suo medico. Lei si confonde facendo domande e aspettandosi risposte che al massimo possono coincidere con quello che già sa.
Lei pone domande sul futuro: avrò ricadute ? andranno via gli effetti ? Dopo aver già ragionato da solo sulla risposta, si pone da capo delle domande aperte.
Lei pone domande sul futuro: avrò ricadute ? andranno via gli effetti ? Dopo aver già ragionato da solo sulla risposta, si pone da capo delle domande aperte.
[#8]
Ex utente
Gentile Dr. Pacini, io mi sento anche un pò in imbarazzo perchè temo le stia facendo perdere tempo, ma non riesco a non rispondere.
Probabilmente non mi sono spiegato bene.
Io nutrivo molti dubbi sulla sospensione della cura ma giustamente ho dovuto seguire le indicazioni dello specialista (e fin qui ci siamo).
L'inaspettato calo della libido e i cali di umore (non costanti) subiti dopo la sospensione mi hanno indotto ha consultare lo psichiatra per chiedere: dato quanto ..... è il caso di riprendere l'assunzione?
Lui mi ha risposto di no dicendomi che sia il calo libido e che i sensi di tristezza ecc. (che fanno capolino) possono essere normaili dopo la sospensione di una cura così lunga come la mia ..............
E' in nocciolo sta tutto qua! Perchè se il Dottore mi avesse detto semplicemente no (senza dire che può essere normale) io avrei già ripreso il farmaco;
e quello che ho cercato di chiedere in questo sito è se voi (in questo caso Lei) potete essere d'accordo su quanto dettomi dal vostro collega o se invece sono solo parerei personale di questo specialista.
Nota: sembra comunque che i sensi di tristezza ecc. stanno perdendo intensità e siano più sporadici e pare anche che la libido sta cercando di dare "segni di ripresa", e questo mi porta a dare un pò più di fiducia a quanto detto dal mio psichiatra.
Buon proseguimento di giornata.
Probabilmente non mi sono spiegato bene.
Io nutrivo molti dubbi sulla sospensione della cura ma giustamente ho dovuto seguire le indicazioni dello specialista (e fin qui ci siamo).
L'inaspettato calo della libido e i cali di umore (non costanti) subiti dopo la sospensione mi hanno indotto ha consultare lo psichiatra per chiedere: dato quanto ..... è il caso di riprendere l'assunzione?
Lui mi ha risposto di no dicendomi che sia il calo libido e che i sensi di tristezza ecc. (che fanno capolino) possono essere normaili dopo la sospensione di una cura così lunga come la mia ..............
E' in nocciolo sta tutto qua! Perchè se il Dottore mi avesse detto semplicemente no (senza dire che può essere normale) io avrei già ripreso il farmaco;
e quello che ho cercato di chiedere in questo sito è se voi (in questo caso Lei) potete essere d'accordo su quanto dettomi dal vostro collega o se invece sono solo parerei personale di questo specialista.
Nota: sembra comunque che i sensi di tristezza ecc. stanno perdendo intensità e siano più sporadici e pare anche che la libido sta cercando di dare "segni di ripresa", e questo mi porta a dare un pò più di fiducia a quanto detto dal mio psichiatra.
Buon proseguimento di giornata.
[#9]
Ma più domande fa a chiunque e piu otterrà risposte aperte a tutto. Se vuole una risposta approssimativa, otterrà a volte un si e un no; se vuole una che tenga conto di tutto, è sempre forse (forse -, forse +, forse -- ma sempre forse).
Non sempre c'è una risposta, non sempre la si può dare a priori su aspetti specifici. E' tutto qui, anche se Lei chiedesse: oggi quando esco mi mette sotto una macchina ? La risposta più precisa di tutte è "forse".
Non sempre c'è una risposta, non sempre la si può dare a priori su aspetti specifici. E' tutto qui, anche se Lei chiedesse: oggi quando esco mi mette sotto una macchina ? La risposta più precisa di tutte è "forse".
[#10]
Ex utente
Infatti, non ho tenuto conto che purtroppo per la mia malattia la scienza è due secoli indietro (rispetto alle altre malattie) e nella cura procede per tentativi (proviamo prima questo, se non va bene quello ecc. ecc. ecc.).
Ad esempio se per un iperteso -diabetico ecc. la scienza può dire esattamente cosa succederebbe (al 99%) se assume troppo sale/dolci o se non prende i farmaci, per la mia patologia si brancola nel buio e il Forse diviene imperativo.
Motivo per il quale, come ho già scritto, mi regolerò da solo.
ps: ci tengo comunque a ribadire che al momento non ripreso la cura solo perchè lo psichiatra mi ha detto che devo dare tempo a organismo e mente (riguardo libido e umore) di raggiungere una sorta di stabilizzazione perchè se mi avesse detto forse, chissà, magari, speriamo, avrei già ripreso la cura (con lui o se non era d'accordo con un altro).
Cordialmente
Ad esempio se per un iperteso -diabetico ecc. la scienza può dire esattamente cosa succederebbe (al 99%) se assume troppo sale/dolci o se non prende i farmaci, per la mia patologia si brancola nel buio e il Forse diviene imperativo.
Motivo per il quale, come ho già scritto, mi regolerò da solo.
ps: ci tengo comunque a ribadire che al momento non ripreso la cura solo perchè lo psichiatra mi ha detto che devo dare tempo a organismo e mente (riguardo libido e umore) di raggiungere una sorta di stabilizzazione perchè se mi avesse detto forse, chissà, magari, speriamo, avrei già ripreso la cura (con lui o se non era d'accordo con un altro).
Cordialmente
[#11]
Ha scritto una serie di sciocchezze. Del diabete e dell'ipertensione si conosce il 99%.... Ma figuriamoci.
Lei non ha la minima idea.
Fondamentalmente non si rende conto che il problema sono il tipo di domande che fa e che non si rende conto della perdita di tempo per sé e della inutile confusione, il cui risultato è semplicemente quello di non decidere nulla.
Al momento è andato fuori tema, crede che il problema sia che qualcuno le risponda "si" o "no" a delle domande malposte.
Lei non ha la minima idea.
Fondamentalmente non si rende conto che il problema sono il tipo di domande che fa e che non si rende conto della perdita di tempo per sé e della inutile confusione, il cui risultato è semplicemente quello di non decidere nulla.
Al momento è andato fuori tema, crede che il problema sia che qualcuno le risponda "si" o "no" a delle domande malposte.
[#12]
Ex utente
Mi permetta di non essere d'accordo con lei, gentile Dr. Pacini Matteo.
Non credo di aver perso tempo perchè grazie ai suoi consulti ho capito che quelle del mio psichiatra sono convinzioni personale (e dunque devo regolarmi tenendo ben presente questo dato fattuale).
D'accordissimo con lei quando dice che io non ho idea di cosa sia la medicina (mai avuto questa presunzione), però, non ho detto che del diabete/ipertensione si conosce il 99% ............ ho detto che se un iperteso chiede al dottore cosa gli succede se smette di prendere gli antidepressivi, la risposta non è "non lo possiamo sapere" oppure "forse le andrà incontro a ...." ma la risposta, al 99%, sarebbe: va incontro a gravi complicanze cardiache - ictus ecc. ecc.
Così come se un diabetico chiede al medico a cosa va incontro se smette di prendere l'insulina, la risposta non è "non lo possiamo sapere" oppure "forse le andrà incontro a ...." ma la risposta, al 99%, sarebbe: il suo diabete peggiorerebbe ecc. ecc.
Se un soggetto ha un molare cariato da curare e chiede al dentista cosa succede se non lo cura, la risposta non è "non lo possiamo sapere" oppure "forse le andrà incontro a ...." ma la risposta, al 99%, sarebbe: lei perderà il molare ecc. ecc.
Infine, lei "se la prende con me" ma dovrebbe invece "prendersela" col suo collega perchè quando gli ho posto le domande di cui sopra (credo siano state lecite) lui invece di dirmi che non c'erano risposte o che l'unica risposta era "Forse" (come finora lei mi ha spiegato) mi ha detto che dopo la sospensione e soprattutto dopo un'assunzione ininterrotta di oltre 6 anni....... fosse normale attraversare questo periodo, questo, quest'altro ecc. ecc. ecc.
Non credo di aver perso tempo perchè grazie ai suoi consulti ho capito che quelle del mio psichiatra sono convinzioni personale (e dunque devo regolarmi tenendo ben presente questo dato fattuale).
D'accordissimo con lei quando dice che io non ho idea di cosa sia la medicina (mai avuto questa presunzione), però, non ho detto che del diabete/ipertensione si conosce il 99% ............ ho detto che se un iperteso chiede al dottore cosa gli succede se smette di prendere gli antidepressivi, la risposta non è "non lo possiamo sapere" oppure "forse le andrà incontro a ...." ma la risposta, al 99%, sarebbe: va incontro a gravi complicanze cardiache - ictus ecc. ecc.
Così come se un diabetico chiede al medico a cosa va incontro se smette di prendere l'insulina, la risposta non è "non lo possiamo sapere" oppure "forse le andrà incontro a ...." ma la risposta, al 99%, sarebbe: il suo diabete peggiorerebbe ecc. ecc.
Se un soggetto ha un molare cariato da curare e chiede al dentista cosa succede se non lo cura, la risposta non è "non lo possiamo sapere" oppure "forse le andrà incontro a ...." ma la risposta, al 99%, sarebbe: lei perderà il molare ecc. ecc.
Infine, lei "se la prende con me" ma dovrebbe invece "prendersela" col suo collega perchè quando gli ho posto le domande di cui sopra (credo siano state lecite) lui invece di dirmi che non c'erano risposte o che l'unica risposta era "Forse" (come finora lei mi ha spiegato) mi ha detto che dopo la sospensione e soprattutto dopo un'assunzione ininterrotta di oltre 6 anni....... fosse normale attraversare questo periodo, questo, quest'altro ecc. ecc. ecc.
[#13]
Le ripeto, si è perso.
Stiamo parlando del modo in cui pone le domande. Cosa risponde al 99% un medico ? E perché al 99%, vede che già distorce tutto....E perché non al 72, o al 83, o al 45%.
Lei immagina solo percentuali del 99% o dell'1%, che poi non significano niente. Nel suo caso: avrò una ricaduta ? (99% o 1%, la risposta è forse comunque). E la risposta fosse, come è sempre, diversa ? Tipo al 66% sì ?
Quindi argomenta le sciocchezze dette sulla prognosi delle malattie, ma tali rimangono.
Il punto è che proprio non riesce a rinunciare a fare domande del genere, evidentemente sono per lei il "succo" della comunicazione, ricevere dei forse che già sapeva, o delle statistiche che non voleva.
In definitiva le ripeto: si è perso, dal fare ragionamenti sul suo caso pretende delle certezze, come se servisse a qualcosa.
Stiamo parlando del modo in cui pone le domande. Cosa risponde al 99% un medico ? E perché al 99%, vede che già distorce tutto....E perché non al 72, o al 83, o al 45%.
Lei immagina solo percentuali del 99% o dell'1%, che poi non significano niente. Nel suo caso: avrò una ricaduta ? (99% o 1%, la risposta è forse comunque). E la risposta fosse, come è sempre, diversa ? Tipo al 66% sì ?
Quindi argomenta le sciocchezze dette sulla prognosi delle malattie, ma tali rimangono.
Il punto è che proprio non riesce a rinunciare a fare domande del genere, evidentemente sono per lei il "succo" della comunicazione, ricevere dei forse che già sapeva, o delle statistiche che non voleva.
In definitiva le ripeto: si è perso, dal fare ragionamenti sul suo caso pretende delle certezze, come se servisse a qualcosa.
[#14]
Ex utente
Ok, per momento bando ai ragionamenti fuorvianti.
Non mi rimane che proseguire con con la non assunzione.
Riguardo la libido, poichè mi viene voglia di visionare filmati di sesso, farlo (un video di 5 - 10 minuti tre/cinque volte a settimana) .......... senza però masturbarsi ma "agire" in un secondo momento con la propria compagna......... vorrebbe dire rischiare un calo del desiderio/eccitazione fino addirittura a problemi di erezioni derivanti dal fatto che guardare video hard produce una gran quantità di dopamina?
Ad esempio, anche su Medicitalia si legge:
"Come può il porno danneggiare il sesso "reale"?
Ad ogni fruizione di immagini porno si verifica un picco nella produzione di dopamina (un neurotrasmettitore) nel cervello, che innesca il meccanismo responsabile dell’erezione.
Col tempo il cervello si "desensibilizza" e non risponde più come prima alla dopamina, così l’erezione è raggiungibile solo aumentando la stimolazione perché la dopamina non esercita più lo stesso effetto sulle vie nervose."
Ecc. Ecc. Ecc.
In un blog di un suo collega (ho controllato su fnomceo ed è specializzato in psichiatria) invece ho letto che fra i metodi per aumentare libido e spinta sessuale vi è anche quello di visionare materiale pornografico poichè diversi studi hanno dimostrato che produce un aumento diretto non solo del testosterone ma pure di altri neuromediatori che favoriscono il mantenimento del desiderio. Inoltre pare che la stimolazione della corteccia visiva attiva direttamente i centri del piacere encefalici.
La psichiatria ha un'opinione in merito o anche in questo caso la risposta al mio interrogativo è: forse si - forse no?
Cordiali saluti
Non mi rimane che proseguire con con la non assunzione.
Riguardo la libido, poichè mi viene voglia di visionare filmati di sesso, farlo (un video di 5 - 10 minuti tre/cinque volte a settimana) .......... senza però masturbarsi ma "agire" in un secondo momento con la propria compagna......... vorrebbe dire rischiare un calo del desiderio/eccitazione fino addirittura a problemi di erezioni derivanti dal fatto che guardare video hard produce una gran quantità di dopamina?
Ad esempio, anche su Medicitalia si legge:
"Come può il porno danneggiare il sesso "reale"?
Ad ogni fruizione di immagini porno si verifica un picco nella produzione di dopamina (un neurotrasmettitore) nel cervello, che innesca il meccanismo responsabile dell’erezione.
Col tempo il cervello si "desensibilizza" e non risponde più come prima alla dopamina, così l’erezione è raggiungibile solo aumentando la stimolazione perché la dopamina non esercita più lo stesso effetto sulle vie nervose."
Ecc. Ecc. Ecc.
In un blog di un suo collega (ho controllato su fnomceo ed è specializzato in psichiatria) invece ho letto che fra i metodi per aumentare libido e spinta sessuale vi è anche quello di visionare materiale pornografico poichè diversi studi hanno dimostrato che produce un aumento diretto non solo del testosterone ma pure di altri neuromediatori che favoriscono il mantenimento del desiderio. Inoltre pare che la stimolazione della corteccia visiva attiva direttamente i centri del piacere encefalici.
La psichiatria ha un'opinione in merito o anche in questo caso la risposta al mio interrogativo è: forse si - forse no?
Cordiali saluti
[#15]
Che il porno sia stimolante è un dato di fatto, ma quello commerciale è solitamente pensato non a livello terapeutico, e riferito soprattutto al gusto maschile.
La voce bibliografica ?
C'è pieno di pubblicazioni "ipotetiche", in cui siccome il tale stimolo tocca quella parte di cervello, allora dovrebbe essere utile. Ma il punto è proprio verificare se poi lo è, che è ahimé il punto dolente di molte teorie.
La voce bibliografica ?
C'è pieno di pubblicazioni "ipotetiche", in cui siccome il tale stimolo tocca quella parte di cervello, allora dovrebbe essere utile. Ma il punto è proprio verificare se poi lo è, che è ahimé il punto dolente di molte teorie.
[#16]
Ex utente
Quindi, se ho inteso bene la sua risposta, non si può dire che visionare filmati hard aumenti testosterone, libido, spinta sessuale come dice il suo collega ma è anche teorico quello che più psicologici hanno riportato in questo sito (ma si trova tanto materiale simile in rete) e dunque non si può nemmeno dire che guardare un pò di porno (senza fra l'altro masturbarsi) può causare cali di desiderio, problemi con la dopamina dai quali poi possono derivare varie problematiche (anche a livello umorale) tra le quali provare sempre meno attrazione per il sesso reale, la propria partner, problemi di erezione ecc. ecc. ecc. ????
[#17]
Gli studi fatti sulla pornografia purtroppo, per quel che ne so, sono tutti fati sui "pornomani".
Si è soliti dire, c'è scritto su buona parte dei siti andrologici, che il porno abituale può "saturare" e condizionare il sistema del piacere.
Il fatto è che non si conosce la fisiologia dell'uso del porno, così come si può conoscere ad esempio la fisiologia dello sport e deifnire se fa bene o male, semplicemente perché non ci si può fidare che un intervistato x lo riferisca (a differenza dello sport).
Personalmente, direi che ci sono persone che sì, quando si distaccano da un porno solitario e solitamente feticistico recuperano una migliore capacità di godimento nel rapporto a due. Però ci sono anche persone che quando hanno più voglia hanno più voglia sia di sesso a due che di porno.
Quindi, cosa funziona male quando questo meccanismo si verifica è noto, ma se sia una proprietà del porno, o se sia semplicemente il modo in cui alcune personalità realizzano attraverso il porno in maniera molto facile, questo non si sa.
Si è soliti dire, c'è scritto su buona parte dei siti andrologici, che il porno abituale può "saturare" e condizionare il sistema del piacere.
Il fatto è che non si conosce la fisiologia dell'uso del porno, così come si può conoscere ad esempio la fisiologia dello sport e deifnire se fa bene o male, semplicemente perché non ci si può fidare che un intervistato x lo riferisca (a differenza dello sport).
Personalmente, direi che ci sono persone che sì, quando si distaccano da un porno solitario e solitamente feticistico recuperano una migliore capacità di godimento nel rapporto a due. Però ci sono anche persone che quando hanno più voglia hanno più voglia sia di sesso a due che di porno.
Quindi, cosa funziona male quando questo meccanismo si verifica è noto, ma se sia una proprietà del porno, o se sia semplicemente il modo in cui alcune personalità realizzano attraverso il porno in maniera molto facile, questo non si sa.
Questo consulto ha ricevuto 17 risposte e 1.5k visite dal 13/03/2020.
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Approfondimento su Diabete
Il diabete (o diabete mellito) è una malattia cronica dovuta a un eccesso di glucosio nel sangue e carenza di insulina: tipologie, fattori di rischio, cura e prevenzione.