Perché il mio corpo si muove da solo? E non riesco a fermarlo?
Buona sera
Scrivo per chiedere la soluzione ad un mio disturbo che mi affligge da tempo.
Sono un ragazzo religioso e circa 3 anni feci lo sbaglio di lasciarmi andare in preghiera e far sì che il mio corpo si muovesse da solo sempre, abbandonando i sensi, senza fare mai nulla e aspettare che il mio corpo si muovesse da solo, senza la mia volontà, come un pupazzo in preda al vento delle emozioni, pensando fossi così sempre guidato da Dio.
Ho vissuto in questa condizione per 2 anni e poi, rendendomi conto del modo irrazionale in cui vivevo, ho cercato di correggermi lottando però con qualcosa che ormai si era cronicizzata.
Sono passati 3 anni e ancora ci lotto.
Riesco a fare dei movimenti piccoli ma non riesco a impegnarmi in nulla perché il corpo si rifiuta di essere sotto lo stress della disciplina, nonostante io voglia e mi impegni a costringermi di studiare.
Sono iscritto all'università, ma dopo pochi attimi in cui provo a studiare il corpo non riesce ad applicarsi, si alza da dove sono seduto, chiude il libro, e questo anche per qualsiasi cosa io provi a fare, come suonare uno strumento, affaticarmi in qualsiasi altra cosa.
Io non mento, le ho provate tutte.
Ho sempre un forte senso di irrequietezza che si trasforma talvolta in forti smanie in cui non riesco più ad avere controllo del mio corpo.
Mi capita che ogni pensiero che passa per il cervello il corpo lo traduce in azione, senza il mio consenso.
Nella "smania" cammino per tutta la casa avanti e indietro, corro per tutta la casa, ballo, faccio cose squilibrato, e nonostante metta tutto l'impegno per frenarmi, per essere positivo, per frenare quel andar avanti e indietro e sedermi, per non correre più, non riesco comunque.
La mia vita ha vissuto momenti terribili.
Riesco a fare piccole cose e piccoli movimenti applicando la mia volontà ma tutto il resto continua ad essere come un lungo trasporto che collega il cervello al mio corpo senza il mio consenso.
Anche adesso che scrivo, molto è sempre "spontaneo"; il mio cervello si distrae e le mie dita scrivono da sole per l'inerzia dell'abitudine creatasi in quei due anni di vita con quel trasporto, e, se per caso mi stanco di applicarmi in questo lavoro di scrittura della mia problematica, il corpo, smanioso, si ferma e comincia a gettare il telefono e camminare avanti e indietro.
Sono in cura da uno psichiatra e da una psicologa da cui faccio sedute, entrambi col servizio pubblico, ma ancora non ho visto una svolta.
Forse devo aspettare, non mi trovo male dove vado, ma il problema sembra non essere compreso facilmente.
Assumo 200 mg di antidepressivo, per i pensieri negativi, che spesso mi attaccano, e 3 mg di antipsicotico.
Ciò che desidero è ricevere una diagnosi, perché non si capisce il problema.
Ho fatto un elettroencefalogramma ed è risultato tutto nella normalità.
So che la fede è qualcosa di vivere nella serenità e adesso sono molto più cauto, ma non voglio essere condannato per un errore di sincerità religiosa.
Scrivo per chiedere la soluzione ad un mio disturbo che mi affligge da tempo.
Sono un ragazzo religioso e circa 3 anni feci lo sbaglio di lasciarmi andare in preghiera e far sì che il mio corpo si muovesse da solo sempre, abbandonando i sensi, senza fare mai nulla e aspettare che il mio corpo si muovesse da solo, senza la mia volontà, come un pupazzo in preda al vento delle emozioni, pensando fossi così sempre guidato da Dio.
Ho vissuto in questa condizione per 2 anni e poi, rendendomi conto del modo irrazionale in cui vivevo, ho cercato di correggermi lottando però con qualcosa che ormai si era cronicizzata.
Sono passati 3 anni e ancora ci lotto.
Riesco a fare dei movimenti piccoli ma non riesco a impegnarmi in nulla perché il corpo si rifiuta di essere sotto lo stress della disciplina, nonostante io voglia e mi impegni a costringermi di studiare.
Sono iscritto all'università, ma dopo pochi attimi in cui provo a studiare il corpo non riesce ad applicarsi, si alza da dove sono seduto, chiude il libro, e questo anche per qualsiasi cosa io provi a fare, come suonare uno strumento, affaticarmi in qualsiasi altra cosa.
Io non mento, le ho provate tutte.
Ho sempre un forte senso di irrequietezza che si trasforma talvolta in forti smanie in cui non riesco più ad avere controllo del mio corpo.
Mi capita che ogni pensiero che passa per il cervello il corpo lo traduce in azione, senza il mio consenso.
Nella "smania" cammino per tutta la casa avanti e indietro, corro per tutta la casa, ballo, faccio cose squilibrato, e nonostante metta tutto l'impegno per frenarmi, per essere positivo, per frenare quel andar avanti e indietro e sedermi, per non correre più, non riesco comunque.
La mia vita ha vissuto momenti terribili.
Riesco a fare piccole cose e piccoli movimenti applicando la mia volontà ma tutto il resto continua ad essere come un lungo trasporto che collega il cervello al mio corpo senza il mio consenso.
Anche adesso che scrivo, molto è sempre "spontaneo"; il mio cervello si distrae e le mie dita scrivono da sole per l'inerzia dell'abitudine creatasi in quei due anni di vita con quel trasporto, e, se per caso mi stanco di applicarmi in questo lavoro di scrittura della mia problematica, il corpo, smanioso, si ferma e comincia a gettare il telefono e camminare avanti e indietro.
Sono in cura da uno psichiatra e da una psicologa da cui faccio sedute, entrambi col servizio pubblico, ma ancora non ho visto una svolta.
Forse devo aspettare, non mi trovo male dove vado, ma il problema sembra non essere compreso facilmente.
Assumo 200 mg di antidepressivo, per i pensieri negativi, che spesso mi attaccano, e 3 mg di antipsicotico.
Ciò che desidero è ricevere una diagnosi, perché non si capisce il problema.
Ho fatto un elettroencefalogramma ed è risultato tutto nella normalità.
So che la fede è qualcosa di vivere nella serenità e adesso sono molto più cauto, ma non voglio essere condannato per un errore di sincerità religiosa.
[#1]
Il problema è che il disturbo si inquadra nell'ambito dei disturbi psicotici per cui il neurolettico deve essere portato ad un dosaggio sufficiente per poter stabilire un miglioramento relativo al fatto che il suo corpo sia autonomo nei movimenti.
La questione va rivalutata opportunamente.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
La questione va rivalutata opportunamente.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Utente
La ringrazio per la risposta.
Io desidero profondamente leggere ma non riesco proprio a farlo. Quando inizio, il mio corpo non riesce a stare sotto disciplina. Si alza. E si muove da solo. E anche se io controbatto non riesco comunque a mettermi a studiare, il corpo non mi ascolta. E questo per molte altre cose che desidero fare. Perché? Non esistono metodi terapeutici per risolvere questo senza farmaci? È una malattia? O un disturbo psichico? È un disturbo fisico?
Io desidero profondamente leggere ma non riesco proprio a farlo. Quando inizio, il mio corpo non riesce a stare sotto disciplina. Si alza. E si muove da solo. E anche se io controbatto non riesco comunque a mettermi a studiare, il corpo non mi ascolta. E questo per molte altre cose che desidero fare. Perché? Non esistono metodi terapeutici per risolvere questo senza farmaci? È una malattia? O un disturbo psichico? È un disturbo fisico?
[#3]
Utente
La mia vita è sempre caratterizzata da automatismi, in cui il corpo si muove sempre senza la mia volontà, e fa cose per abitudine, a ogni pensiero che mi passa per la testa, con una certa probabilità che si tramuti in azione.
Non riesco sempre a muovere il mio corpo come vorrei. Vorrei tanto laurearmi, studiare, e tanto, ma il mio corpo si alza senza la mia volontà o chiude il libro. Non mento, non è una mia illusione, ma davvero ho questi problemi, e tutto perché per due anni ho lasciato correre il mio corpo in quella maniera passiva. Vorrei risolvere tutto senza farmaci, perché so degli effetti collaterali, e quando si è provato a portarmi l'antipsicotico a 4mg ho avuto rigidità e acinesia.
Non riesco sempre a muovere il mio corpo come vorrei. Vorrei tanto laurearmi, studiare, e tanto, ma il mio corpo si alza senza la mia volontà o chiude il libro. Non mento, non è una mia illusione, ma davvero ho questi problemi, e tutto perché per due anni ho lasciato correre il mio corpo in quella maniera passiva. Vorrei risolvere tutto senza farmaci, perché so degli effetti collaterali, e quando si è provato a portarmi l'antipsicotico a 4mg ho avuto rigidità e acinesia.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.1k visite dal 12/03/2020.
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