Diagnosi poco chiara
Gentili dottori,
lo specialista che mi segue, anche in base all'esito di un noto test che ho sostenuto recentemente, mi ha riferito quale diagnosi: disturbo somatoforme con ideazione paranoide e tendenza all'agito.
Attualmente sono in cura con olanzapina 5mg (da portare a 10mg) ed efexor 150mg.
Per quanto riguarda l'anamnesi, ho avuto esordio psicotico a 18 anni con manie di persecuzione a sfondo magico/religioso, mai sfociato però in vero e proprio delirio e senza ricovero ospedaliero.
Alla psicosi (mai "piena" per il mio medico, in quanto sempre contenuta dalla mia capacità di raziocinio) è seguita depressione, intervallata da allucinazioni uditive (con ronzii di voci indistinte) e ipnagogiche (queste molto forti, in fase di veglia) con isolamento sociale, sintomo che ho ancora ad oggi, funzionando bene sul lavoro ma non sul piano dei rapporti interpersonali; a causa di delusioni, sfiducia, ma soprattutto per l'incapacità personale di coltivare amicizie.
Mai tentato il suicidio, ma almeno una ideazione sì.
Vivo sempre sul 'filo del rasoio', tra giornate iper-produttive e altre senza energia e con voglia di morire.
Il mio problema principale è il disturbo del pensiero, che a volte non riesco bene ad organizzare (mi sento la testa divisa in due), nonché il distacco dalla realtà (con frequenti derealizzazioni e qualche amnesia) e l'appiattimento affettivo.
Detto ciò, mi è poco chiara la diagnosi, che da quando avevo 18 anni non è mai stata ben definita in quanto, secondo il medico che mi segue, ogni specialista ha visto sempre una faccia del problema (in base a come stavo in quel momento) senza identificare forse la causa prima (secondo lui la psicosi, da cui DERIVANO cioé i sintomi depressivi, ansiogeno-ossessivi ecc.
); passando così da nevrosi depressiva a disturbo bipolare, da schizoaffettivo a disturbo schizotipico di personalità.
Ma la diagnosi sopraesposta non mi è chiara, per me è fondamentale per avere quantomeno la consapevolezza di una sofferenza psichica che da anni mi sta pian piano distruggendo.
Tra l'altro il dottore mi ha detto che potrò tornare a vivere una vita soddisfacente e Buona, ma con probabilità di risolverlo molto basse (farmaci per sempre?
Aiuto).
Qualcuno di Voi potrebbe darmi il suo parere circa la diagnosi?
Vi ringrazio anticipatamente,
Cordiali Saluti
lo specialista che mi segue, anche in base all'esito di un noto test che ho sostenuto recentemente, mi ha riferito quale diagnosi: disturbo somatoforme con ideazione paranoide e tendenza all'agito.
Attualmente sono in cura con olanzapina 5mg (da portare a 10mg) ed efexor 150mg.
Per quanto riguarda l'anamnesi, ho avuto esordio psicotico a 18 anni con manie di persecuzione a sfondo magico/religioso, mai sfociato però in vero e proprio delirio e senza ricovero ospedaliero.
Alla psicosi (mai "piena" per il mio medico, in quanto sempre contenuta dalla mia capacità di raziocinio) è seguita depressione, intervallata da allucinazioni uditive (con ronzii di voci indistinte) e ipnagogiche (queste molto forti, in fase di veglia) con isolamento sociale, sintomo che ho ancora ad oggi, funzionando bene sul lavoro ma non sul piano dei rapporti interpersonali; a causa di delusioni, sfiducia, ma soprattutto per l'incapacità personale di coltivare amicizie.
Mai tentato il suicidio, ma almeno una ideazione sì.
Vivo sempre sul 'filo del rasoio', tra giornate iper-produttive e altre senza energia e con voglia di morire.
Il mio problema principale è il disturbo del pensiero, che a volte non riesco bene ad organizzare (mi sento la testa divisa in due), nonché il distacco dalla realtà (con frequenti derealizzazioni e qualche amnesia) e l'appiattimento affettivo.
Detto ciò, mi è poco chiara la diagnosi, che da quando avevo 18 anni non è mai stata ben definita in quanto, secondo il medico che mi segue, ogni specialista ha visto sempre una faccia del problema (in base a come stavo in quel momento) senza identificare forse la causa prima (secondo lui la psicosi, da cui DERIVANO cioé i sintomi depressivi, ansiogeno-ossessivi ecc.
); passando così da nevrosi depressiva a disturbo bipolare, da schizoaffettivo a disturbo schizotipico di personalità.
Ma la diagnosi sopraesposta non mi è chiara, per me è fondamentale per avere quantomeno la consapevolezza di una sofferenza psichica che da anni mi sta pian piano distruggendo.
Tra l'altro il dottore mi ha detto che potrò tornare a vivere una vita soddisfacente e Buona, ma con probabilità di risolverlo molto basse (farmaci per sempre?
Aiuto).
Qualcuno di Voi potrebbe darmi il suo parere circa la diagnosi?
Vi ringrazio anticipatamente,
Cordiali Saluti
[#1]
La diagnosi è sempre una entità che richiede una visita diretta con una valutazione specifica al di là dei test che possono essere somministrati.
La sintomatologia rappresentata può avere origine in qualsiasi patologia psichiatrica che, quindi, va inquadrata in modo adeguato per ricevere un trattamento specifico.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
La sintomatologia rappresentata può avere origine in qualsiasi patologia psichiatrica che, quindi, va inquadrata in modo adeguato per ricevere un trattamento specifico.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Utente
Gentile dott. Ruggiero,
ma infatti ho sostenuto il test dopo circa 7 incontri con lo psichiatra, che naturalmente aveva già una sua idea, poi parzialmente confermata dall'esito del test.
Non credo, con tutto il rispetto, che la sintomatologia da me espressa possa essere afferente a una qualsiasi patologia psichiatrica, dato che siamo nello spettro delle psicosi (ed anche questo termine, se non declinato in una patologia più specifica, mi pare troppo generico).
Ed è proprio a Voi che chiedo, se possibile, di darmi qualche delucidazione in più su una diagnosi che, a mio avviso, non è chiara (banalmente, se la cerchi su internet trovi tutto e niente). Se permette mi sento male all'idea di dovere prendere psicofarmaci finché campo, per di più se non ho ben capito da che cosa sono affetto.
ma infatti ho sostenuto il test dopo circa 7 incontri con lo psichiatra, che naturalmente aveva già una sua idea, poi parzialmente confermata dall'esito del test.
Non credo, con tutto il rispetto, che la sintomatologia da me espressa possa essere afferente a una qualsiasi patologia psichiatrica, dato che siamo nello spettro delle psicosi (ed anche questo termine, se non declinato in una patologia più specifica, mi pare troppo generico).
Ed è proprio a Voi che chiedo, se possibile, di darmi qualche delucidazione in più su una diagnosi che, a mio avviso, non è chiara (banalmente, se la cerchi su internet trovi tutto e niente). Se permette mi sento male all'idea di dovere prendere psicofarmaci finché campo, per di più se non ho ben capito da che cosa sono affetto.
[#3]
Utente
Aggiungo che il disturbo somatoforme potrebbe essere dovuto al fatto che ho delle somatizzazioni fisiche come dolori localizzati al cranio, problemi gastro-intestinali e molta debolezza fisica localizzata perlopiù nelle gambe, a causa della elevata sofferenza psichica. Per quanto riguarda invece la tendenza all'agito, faccio quello che penso a partire da una interpretazione della realtà non correttamente elaborata, dato che soffro di dissociazione e ho AVUTO (ma non oggi, credo anche grazie ai farmaci) ideazione paranoidea (esempio: sensazione di essere spiato dalla fessura del cancello di casa e tendenza a non uscire per paura di incontrare determinate persone).
Consideri che assumo un antipsicotico che sarà portato a dosaggio medio e un'antidepressivo che, data la base psicotica, dovrebbe essere abbassato per non alzare oltremodo il livello di energia provocando eccessivi sbalzi umorali.
In tutto ciò, la mia domanda è semplicemente sulla diagnosi, in quanto non si capisce se sia una forma di psicosi, un disturbo di personalità o altro.
Mettetevi anche nei miei panni, di anni ne ho 28 e da dieci soffro di tali manifestazioni, mi sono state date almeno 5 diagnosi diverse e sono abbastanza confuso!
Consideri che assumo un antipsicotico che sarà portato a dosaggio medio e un'antidepressivo che, data la base psicotica, dovrebbe essere abbassato per non alzare oltremodo il livello di energia provocando eccessivi sbalzi umorali.
In tutto ciò, la mia domanda è semplicemente sulla diagnosi, in quanto non si capisce se sia una forma di psicosi, un disturbo di personalità o altro.
Mettetevi anche nei miei panni, di anni ne ho 28 e da dieci soffro di tali manifestazioni, mi sono state date almeno 5 diagnosi diverse e sono abbastanza confuso!
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.2k visite dal 11/03/2020.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Disturbo bipolare
Il disturbo bipolare è una patologia che si manifesta in più fasi: depressiva, maniacale o mista. Scopriamo i sintomi, la diagnosi e le possibili terapie.