Terrore della morte e del vuoto emotivo
Buongiorno ho già chiesto un primo consulto e la dottoressa gentilmente che mi ha risposto mi ha detto di girare il mio consulto a voi.
In questo momento sto così male perché è da circa due anni che ho il TERRORE della morte ci penso in continuazione non solo della mia ma soprattutto quella dei miei cari sono così legata ai miei genitori anche se ho quasi 40 anni e anche se mi rendo autonoma (ho un negozio convivo con il mio fidanzato gestendo tutti o quasi i problemi) dipendendo affettivamente da loro... ho così paura che succeda qualcosa che in qualsiasi momento della giornata il mio cervello va in tilt e devo telefonare per sapere se va tutto bene ho paura che si ammalino e quando è accaduto ero talmente a pezzi anche se io e mio fratello li abbiamo sempre aiutati, ma come si fa a convivere con questi brutti pensieri perché deve accadere che poi nn potremo più sentire il profumo del mare vedere i giardini parlare abbracciare o rivedere chi hai amato io mentre scrivo tutto questo continuo a piangere sto così male e nn rileggerò quanto scritto nella speranza non ci siano troppi errori, io avevo preso lo Zoloft consigliatomi da uno psichiatra associato al Lorazepam ma dopo 8 mesi mi sentivo peggio e allora nei momenti in cui i miei pensieri diventano più intrusivi ed il mio respiro sempre più affannoso prendo l’ansiolitico per continuare a lavorare ed è sempre peggio perché la mattina per me è così difficile alzarmi dal letto e non tenere alla mia persona cosa che invece prima facevo ci tenevo molto moltissimo ora invece mi chiedo che senso ha tutto questo tutta questa fatica non sopporto quando i miei fanno i discorsi sulla morte io non credo che resisterò e sono arrivata a pensare che per non soffrire così tanto allora è meglio che tocchi a me perché io nn riusciró a sopravvivere, il mio ragazzo è così ostile verso tutto ciò che io invece reputo potrebbe aiutarmi lui dice che devo farcela da sola ma io mi sono rialzata tante volte ma adesso sono così bloccata da questo pensiero, io poi penso anche ad un’altra cosa e forse sarà stupido ma per esempio io accompagno sempre mia mamma e mio padre a fare le visite Così per supporto morale e anche mia madre mi accompagna e allora penso a quando non potrà più farlo allora per me sarà finita perché mi dispiace dirlo e anche mando molto il mio fidanzato non è come la mia famiglia.
Scusate spero di non essere risultata troppo infantile grazie buon lavoro e spero in un vostro consiglio grazie ancora
In questo momento sto così male perché è da circa due anni che ho il TERRORE della morte ci penso in continuazione non solo della mia ma soprattutto quella dei miei cari sono così legata ai miei genitori anche se ho quasi 40 anni e anche se mi rendo autonoma (ho un negozio convivo con il mio fidanzato gestendo tutti o quasi i problemi) dipendendo affettivamente da loro... ho così paura che succeda qualcosa che in qualsiasi momento della giornata il mio cervello va in tilt e devo telefonare per sapere se va tutto bene ho paura che si ammalino e quando è accaduto ero talmente a pezzi anche se io e mio fratello li abbiamo sempre aiutati, ma come si fa a convivere con questi brutti pensieri perché deve accadere che poi nn potremo più sentire il profumo del mare vedere i giardini parlare abbracciare o rivedere chi hai amato io mentre scrivo tutto questo continuo a piangere sto così male e nn rileggerò quanto scritto nella speranza non ci siano troppi errori, io avevo preso lo Zoloft consigliatomi da uno psichiatra associato al Lorazepam ma dopo 8 mesi mi sentivo peggio e allora nei momenti in cui i miei pensieri diventano più intrusivi ed il mio respiro sempre più affannoso prendo l’ansiolitico per continuare a lavorare ed è sempre peggio perché la mattina per me è così difficile alzarmi dal letto e non tenere alla mia persona cosa che invece prima facevo ci tenevo molto moltissimo ora invece mi chiedo che senso ha tutto questo tutta questa fatica non sopporto quando i miei fanno i discorsi sulla morte io non credo che resisterò e sono arrivata a pensare che per non soffrire così tanto allora è meglio che tocchi a me perché io nn riusciró a sopravvivere, il mio ragazzo è così ostile verso tutto ciò che io invece reputo potrebbe aiutarmi lui dice che devo farcela da sola ma io mi sono rialzata tante volte ma adesso sono così bloccata da questo pensiero, io poi penso anche ad un’altra cosa e forse sarà stupido ma per esempio io accompagno sempre mia mamma e mio padre a fare le visite Così per supporto morale e anche mia madre mi accompagna e allora penso a quando non potrà più farlo allora per me sarà finita perché mi dispiace dirlo e anche mando molto il mio fidanzato non è come la mia famiglia.
Scusate spero di non essere risultata troppo infantile grazie buon lavoro e spero in un vostro consiglio grazie ancora
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Gentile utente,
In 8 mesi è stato provato solo lo zoloft nonostante nessun miglioramento ? A che dose ?
In 8 mesi è stato provato solo lo zoloft nonostante nessun miglioramento ? A che dose ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
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Il farmaco non era alla dose piena, e francamente non capisco perché per tutto quel tempo non sia stata considerata una cura diversa. Dopo 2-3 mesi massimo in assenza di miglioramenti, non è chiaro cosa si aspettasse, si cambia cura...
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.5k visite dal 08/03/2020.
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