Episodio psicotico dovuto a disturbi dell'umore
Buongiorno,
la mia compagna ha 39 anni ed è stata ricoverata una prima volta a settembre ed una seconda ad ottobre con tso dopo essere entrata in preda a deliri.
In realtà ha cominciato da due anni e mezzo ad avere pensieri bizzarri in concomitanza con il parto di nostra figlia.
Tali pensieri erano mascherati nel senso che non li faceva in pubblico e neppure a me ma li scriveva sul cellulare a poche persone tra cui la sorella ed un prete.
Tali idee consistevano soprattutto sul fatto che i miei genitori le facevano un malocchio per portarsi via la bambina o che il suo datore di lavoro la voleva licenziare.
La situazione si è acutizzata ad agosto e lei era entrata in un mondo tutto suo in cui rischiava di farsi del male e di farne alla bambina (non voleva più nutrirla / pensava che io la seviziassi) ed è stata così ricoverata con TSO, dopo 15 gg e stata dimessa con la diagnosi di SCHIZOFRENIA PSIOCTICA ma non ha assunto i farmaci prescritti (doveva prenderne tre al giorno, uno si chiamava INVEGA gli altri due non ricordo) così dopo dieci giorni è nuovamente stata ricoverata per altri dieci giorni.
E’ stata dimessa con DEPOT di XEPLION a cadenza mensile; le dosi sono state progressivamente ridotte e dilatate nel tempo.
Lei ora, a distanza di più di sei mesi dall’accaduto, è molto lucida nei ragionamenti e tutti i suoi fantasmi sono spariti ma si lamenta in continuazione con il medico della ASL degli effetti collaterali di tale farmaco, soprattutto del fatto che le provoca sonnolenza e la rende depressa, minacciando di non andare più sotto la ASL se le fosse ancora somministrata tale cura.
Il medico della ASL sostiene che la ragazza ha avuto UN EPISODIO PSICOTICO DOVUTO A DISTURBI DELL’UMORE ed ha deciso di sospendere il DEPOT, di fare visite ogni 15 giorni ma non prescrive antidepressivi poiche’ secondo lui (e anche per quello che sembra a me) la signora non è depressa e poiché provocano agitazione e potrebbero risvegliare ciò che è stato sin ora soffocato dai farmaci.
Ora le chiedo, SCHIZOFRENIA PSICOTICA e UN EPISODIO PSICOTICO DOVUTO A DISTURBI DELL’UMORE sono due diagnosi diverse?
È possibile che nella vita uno abbia un solo episodio psicotico?
Grazie,
Riccardo
la mia compagna ha 39 anni ed è stata ricoverata una prima volta a settembre ed una seconda ad ottobre con tso dopo essere entrata in preda a deliri.
In realtà ha cominciato da due anni e mezzo ad avere pensieri bizzarri in concomitanza con il parto di nostra figlia.
Tali pensieri erano mascherati nel senso che non li faceva in pubblico e neppure a me ma li scriveva sul cellulare a poche persone tra cui la sorella ed un prete.
Tali idee consistevano soprattutto sul fatto che i miei genitori le facevano un malocchio per portarsi via la bambina o che il suo datore di lavoro la voleva licenziare.
La situazione si è acutizzata ad agosto e lei era entrata in un mondo tutto suo in cui rischiava di farsi del male e di farne alla bambina (non voleva più nutrirla / pensava che io la seviziassi) ed è stata così ricoverata con TSO, dopo 15 gg e stata dimessa con la diagnosi di SCHIZOFRENIA PSIOCTICA ma non ha assunto i farmaci prescritti (doveva prenderne tre al giorno, uno si chiamava INVEGA gli altri due non ricordo) così dopo dieci giorni è nuovamente stata ricoverata per altri dieci giorni.
E’ stata dimessa con DEPOT di XEPLION a cadenza mensile; le dosi sono state progressivamente ridotte e dilatate nel tempo.
Lei ora, a distanza di più di sei mesi dall’accaduto, è molto lucida nei ragionamenti e tutti i suoi fantasmi sono spariti ma si lamenta in continuazione con il medico della ASL degli effetti collaterali di tale farmaco, soprattutto del fatto che le provoca sonnolenza e la rende depressa, minacciando di non andare più sotto la ASL se le fosse ancora somministrata tale cura.
Il medico della ASL sostiene che la ragazza ha avuto UN EPISODIO PSICOTICO DOVUTO A DISTURBI DELL’UMORE ed ha deciso di sospendere il DEPOT, di fare visite ogni 15 giorni ma non prescrive antidepressivi poiche’ secondo lui (e anche per quello che sembra a me) la signora non è depressa e poiché provocano agitazione e potrebbero risvegliare ciò che è stato sin ora soffocato dai farmaci.
Ora le chiedo, SCHIZOFRENIA PSICOTICA e UN EPISODIO PSICOTICO DOVUTO A DISTURBI DELL’UMORE sono due diagnosi diverse?
È possibile che nella vita uno abbia un solo episodio psicotico?
Grazie,
Riccardo
[#1]
Coi limiti di un consulto a distanza, senza aver visitato la paziente, mi sembra un rischio sospendere l'antipsicotico dopo appena sei mesi in una persona che non collabora e che nella sua storia ha almeno due anni e mezzo di deliri cronici persecutori.
La schizofrenia fa parte delle psicosi, schizofrenia psicotica è una tautologia, una ripetizione dello stesso concetto.
Ci possono essere episodi psicotici associati a disturbi dell'umore, e questa è una diagnosi diversa; qui però non si tratta di un episodio singolo, ma di un lungo periodo di deliri tenuti nascosti e che riguardavano anche la figlia piccola.
La cosiddetta bouffée delirante è descritta, ma è un episodio di breve durata.
La schizofrenia fa parte delle psicosi, schizofrenia psicotica è una tautologia, una ripetizione dello stesso concetto.
Ci possono essere episodi psicotici associati a disturbi dell'umore, e questa è una diagnosi diversa; qui però non si tratta di un episodio singolo, ma di un lungo periodo di deliri tenuti nascosti e che riguardavano anche la figlia piccola.
La cosiddetta bouffée delirante è descritta, ma è un episodio di breve durata.
Franca Scapellato
[#2]
Utente
Buongiorno,
la diagnosi ospedaliera era SCHIZOFRENIA PARANOIDE e non psicotica.
Sicuramente dalla nascita della bambina la mia compagna è anche diventata depressa, era sempre nervosa ed aveva perso moltissimo peso ma ha sempre rifiutato di farsi vedere anche da uno psicologo.
Presumo che la scelta del medico di interrompere il DEPOT sia dovuta alle continue lamentele della paziente che aveva sempre sonnolenza (in effetti dormiva quasi tutta la mattina) e per evitare che si distaccasse dall'ASL interrompendo la cura di sua iniziativa ha sospeso la puntura per passare, credo, a qualche altra cura monitorando lil suo stato di salute con intervalli di 15 giorni.
Esistono cure alternative agli antipsicotici per questi problemi(ad esempio antidepressivi) o comunque farmaci che diano meno effetti collaterali?
la mia compagna vorrebbe essere seguita privatamente e sperimentare altre cure ma io la vedo come un grosso rischio poiché, vista la sua poca resistenza agli effetti collaterali, potrebbe fare due -tre visite e poi interrompere tutto e noi saremo punto e a capo, inoltre il medico della ASL è a mio avviso un buon medico e sicuramente ha molta esperienza.
Ora che l'effetto dell'ultima puntura sta scemando lei sta molto bene, è di buon umore e nulla lascerebbe credere che sino a sei mesi fa era in quello stato confusionale.
La mia speranza ora è che la ricaduta non sia improvvisa ma dia dei segnali in modo da intervenire tempestivamente.
Grazie
la diagnosi ospedaliera era SCHIZOFRENIA PARANOIDE e non psicotica.
Sicuramente dalla nascita della bambina la mia compagna è anche diventata depressa, era sempre nervosa ed aveva perso moltissimo peso ma ha sempre rifiutato di farsi vedere anche da uno psicologo.
Presumo che la scelta del medico di interrompere il DEPOT sia dovuta alle continue lamentele della paziente che aveva sempre sonnolenza (in effetti dormiva quasi tutta la mattina) e per evitare che si distaccasse dall'ASL interrompendo la cura di sua iniziativa ha sospeso la puntura per passare, credo, a qualche altra cura monitorando lil suo stato di salute con intervalli di 15 giorni.
Esistono cure alternative agli antipsicotici per questi problemi(ad esempio antidepressivi) o comunque farmaci che diano meno effetti collaterali?
la mia compagna vorrebbe essere seguita privatamente e sperimentare altre cure ma io la vedo come un grosso rischio poiché, vista la sua poca resistenza agli effetti collaterali, potrebbe fare due -tre visite e poi interrompere tutto e noi saremo punto e a capo, inoltre il medico della ASL è a mio avviso un buon medico e sicuramente ha molta esperienza.
Ora che l'effetto dell'ultima puntura sta scemando lei sta molto bene, è di buon umore e nulla lascerebbe credere che sino a sei mesi fa era in quello stato confusionale.
La mia speranza ora è che la ricaduta non sia improvvisa ma dia dei segnali in modo da intervenire tempestivamente.
Grazie
[#3]
Adesso è più chiaro. Schizofrenia paranoide è una diagnosi. La terapia si basa sugli antipsicotici e per essere efficace va continuata per anni. Ho lavorato anni nel servizio pubblico e mi rendo conto delle difficoltà del collega, perchè soprattutto i pazienti con paranoia rifiutano le terapie e ci vuole tempo perchè le accettino. Quando hanno i deliri persecutori pensano di essere attaccati dall'esterno, e hanno l'illusione di potersi difendere, invece quando i pensieri patologici si riducono emergono sentimenti di depressione che fanno soffrire. Gli effetti collaterali ci sono, ma col tempo e quando si può passare alla terapia orale si riducono molto, il problema è la non accettazione delle cure. Adesso l'unica possibilità sembra quella di un'attenta osservazione in attesa del ritorno della sintomatologia.
[#5]
Sono due diagnosi diverse. Per valutarle occorre l'osservazione clinica, che è quella che lo psichiatra sta facendo. Una depressione che dura anni è improbabile, ma la sua compagna potrebbe aver avuto episodi depressivi distanziati nel tempo, non si sa, dal momento che non si confidava.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 4.8k visite dal 05/03/2020.
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