Alprazolam sonnolenza
Salve sto prendono al bisogno alprazolam per attacchi di panico nel frattempo ke faccia effetto paroxetina.
Oggi l ho preso x la prima volta e dopo un ora e mezzo circa sentivo la sonnolenza e testa "rincoglionita" quest effetto quanto tempo dura?
E sopratutto quanto tempo di durata ha questo ansiolitico?
Oggi l ho preso x la prima volta e dopo un ora e mezzo circa sentivo la sonnolenza e testa "rincoglionita" quest effetto quanto tempo dura?
E sopratutto quanto tempo di durata ha questo ansiolitico?
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Le due domande sono sono più meno uguali, alcune ore.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
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Non esattamente. La paroxetina sì, è una cura. Quando la cura funziona, non serve niente per quando viene l'attacco, perché non viene.
Si chiama ansiolitico perché controlla la paura che possa venire l'attacco.
Quando l'attacco viene, non è che sia strettamente necessaria una cura per l'attacco, anzi dire che quasi mai è attuata di fatto. Se l'attacco non viene, non viene. Non è per le gocce prese.
L'ansiolitico al bisogno risponde a due esigenze. Che la persona riprenda le sue funzioni anche se continua ad avere attacchi. In secondo luogo, la persona chiede e insiste per sapere cosa deve fare in caso di attacco, e quindi riceve la prescrizione dell'ansiolitico per avere una risposta a tale richiesta.
Si chiama ansiolitico perché controlla la paura che possa venire l'attacco.
Quando l'attacco viene, non è che sia strettamente necessaria una cura per l'attacco, anzi dire che quasi mai è attuata di fatto. Se l'attacco non viene, non viene. Non è per le gocce prese.
L'ansiolitico al bisogno risponde a due esigenze. Che la persona riprenda le sue funzioni anche se continua ad avere attacchi. In secondo luogo, la persona chiede e insiste per sapere cosa deve fare in caso di attacco, e quindi riceve la prescrizione dell'ansiolitico per avere una risposta a tale richiesta.
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Ex utente
Lo so benissimo che quando inizia a far effetto paroxetina gli attacchi di panico non vengono più.. È ben il 3 periodo di ciclo di cura che faccio.. Detto ciò non ho capito bene cosa vuole dire.. Tra le indicazioni Dell ansiolitico non c è scritto che si usa per la paura che venga l attacco, ma c è scritto che viene usato x ansia, attacco di panico, tensioni ed ecc. Quindi se viene l attacco di panico forte che non passa subito, la persona deve soffrire? Quindi si prende l ansiolitico adatto.. Una volta ebbi un attacco di panico di 3 ore non passava mai, presi 15 gocce di lexotan ma essendo troppo leggere per quell attacco non fece nulla, quindi ora mi ha prescritto quella molecola di ansiolitico che le ho detto che è più forte del lexotan..
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" ma c è scritto che viene usato x ansia, attacco di panico, tensioni ed ecc.",
Certo, in generale, io le sto spiegando di preciso quale è il ruolo, che può non essere lo stesso nei vari disturbi.
Una persona che inizia un trattamento dopo svariati attacchi li ha avuti ed è andata avanti. Quando inizia il trattamento la peggior cosa che possa "pretendere" è la cura in caso di attacco, perché non è necessaria in senso lato, e non è quella che risolve l'attacco. Anzi, se uno si mette in mente che un attacco è passato per un ansiolitico (spesso prima che l'ansiolitico stesso avesse iniziato a funzionare), poi rischia di gestire malissimo ogni situazione in cui non ha l'ansiolitico, o l'attacco viene nonostante l'ansiolitico, perché in quel caso penserà che c'è qualcosa di abnorme o di essere scoperto.
Se uno dice "allora chi ha l'attacco deve soffrire" sta parlando dal punto di vista del panico, perché tenendo conto che uno si sta curando e che non ne avrà più a breve, il problema non sussiste, e comunque è un problema che teoricamente già uno conosce. Evitare il panico e evitare, che ne so, l'infarto sono due cose diverse come necessità terapeutica in acuto.
Il principio non è la forza, ma è l'azione antipanico. Ebbe l'attacco perché gli ansiolitici non curano il panico, altrimenti non ci sarebbe stata alcuna necessità di terapie tipo la paroxetina, visto che le persone preferiscono e si legano volentieri all'ansiolitico preso al bisogno.
Riguardo alla sua ultima domanda: "allora ?"
Allora aspetti la risposta senza insistere, questa è una regola generale, anche perché sollecitando le risposte non arriveranno prima.
Certo, in generale, io le sto spiegando di preciso quale è il ruolo, che può non essere lo stesso nei vari disturbi.
Una persona che inizia un trattamento dopo svariati attacchi li ha avuti ed è andata avanti. Quando inizia il trattamento la peggior cosa che possa "pretendere" è la cura in caso di attacco, perché non è necessaria in senso lato, e non è quella che risolve l'attacco. Anzi, se uno si mette in mente che un attacco è passato per un ansiolitico (spesso prima che l'ansiolitico stesso avesse iniziato a funzionare), poi rischia di gestire malissimo ogni situazione in cui non ha l'ansiolitico, o l'attacco viene nonostante l'ansiolitico, perché in quel caso penserà che c'è qualcosa di abnorme o di essere scoperto.
Se uno dice "allora chi ha l'attacco deve soffrire" sta parlando dal punto di vista del panico, perché tenendo conto che uno si sta curando e che non ne avrà più a breve, il problema non sussiste, e comunque è un problema che teoricamente già uno conosce. Evitare il panico e evitare, che ne so, l'infarto sono due cose diverse come necessità terapeutica in acuto.
Il principio non è la forza, ma è l'azione antipanico. Ebbe l'attacco perché gli ansiolitici non curano il panico, altrimenti non ci sarebbe stata alcuna necessità di terapie tipo la paroxetina, visto che le persone preferiscono e si legano volentieri all'ansiolitico preso al bisogno.
Riguardo alla sua ultima domanda: "allora ?"
Allora aspetti la risposta senza insistere, questa è una regola generale, anche perché sollecitando le risposte non arriveranno prima.
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Ex utente
Lo so che l ansiolitico non è curativo.. Però io non assumo l ansiolitico ogni volta che mi sento ansiosa oppure ho l attacco.. Valuto prima un po' se è passeggero o un po' forte, se inizio ad avvertire l attacco di panico nella testa "sensazione come se non arriva ossigeno alla testa" io lo prendo.. Non sono dipendente dall ansiolirico anzi sono contraria xke fanno sentire la testa intontita quello ke sto prendendo ora. La persona in quel momento si sente morire, lei non l. Ha mai provato e non glielo auguro quindi in quel momento vorrebbe qualcosa x far passare in quel momento. Detto cio' volevo sapere tra quanto tempo farà effetto paroxetina? Ho assunto x una settimana 20 gocce cioè 10 mg e da ieri 40 gocce cioè 20 mg e continuerò così. Quando funzionerà? Il farmaco mi sta causando più ansia e panico!
P. S le ho chiesto allora? In caso non avesse avuto la notifica della mia risposta mi scuso.
P. S le ho chiesto allora? In caso non avesse avuto la notifica della mia risposta mi scuso.
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Non è che si debba giustificare. E' Lei che ha espresso sull'ansiolitico un parere e un punto di vista per come riteneva, e le ho spiegato invece come funziona.
La paroxetina funziona in un mese nel prevenire gli attacchi, poi se del tutto o solo in parte, questo varia, e nel caso il dosaggio è aumentabile.
La paroxetina funziona in un mese nel prevenire gli attacchi, poi se del tutto o solo in parte, questo varia, e nel caso il dosaggio è aumentabile.
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Ex utente
Aumentabile no xke l ho assunta altri ben 2 periodi e il dosaggio giusto é quello.
Non mi sto giustificando spiegavo come lo uso io l ansiolitico.. Non vedo l ora ke faccia effetto paroxetina, mi sono stancata di star male! Senta ma secondo lei va assunto a vita? Io l ho assunto un anno e mezzo, sospeso x un anno e la patologia è ritornata gradualmente.. Secondo me una volta che si soffre di attacchi di panico e depressione con una motivazione inconscia non se ne va più.. Ritorna sempre!!
Non mi sto giustificando spiegavo come lo uso io l ansiolitico.. Non vedo l ora ke faccia effetto paroxetina, mi sono stancata di star male! Senta ma secondo lei va assunto a vita? Io l ho assunto un anno e mezzo, sospeso x un anno e la patologia è ritornata gradualmente.. Secondo me una volta che si soffre di attacchi di panico e depressione con una motivazione inconscia non se ne va più.. Ritorna sempre!!
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Aumentabile sì, perché significa che 20 mg di paroxetina non è il dosaggio pieno della paroxetina. Non mi sto riferendo a quanta ne servirà in questo ciclo di terapia, perché non prevedo il futuro.
Se Lei sa che sospendendo la cura ricade, non è consigliabile sospendere e lasciare che le ricadute prendano corpo.
Motivazione inconscia che sarebbe ? La motivazione sarà inconscia nel senso che è nella struttura del cervello e nel suo funzionamento. Non è che c'è un inconscio che agisce sul cervello.
Se Lei sa che sospendendo la cura ricade, non è consigliabile sospendere e lasciare che le ricadute prendano corpo.
Motivazione inconscia che sarebbe ? La motivazione sarà inconscia nel senso che è nella struttura del cervello e nel suo funzionamento. Non è che c'è un inconscio che agisce sul cervello.
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Ex utente
Io quando assumevo 20 mg stavo bene quindi sarà quello il dosaggio.. Quindi se non è consigliabile sospendere la cura cosa dovrei fare? Continuare per anni con un dosaggio di 10 mg dopo un po' di tempo, un dosaggio minimo ke mi faccia star bene e non avere ricadute?
Inconscio volevo dire che non so la causa di questi attacchi, credo dipendandsno dalla mia infanzia ma non ho la certezza! Non so il motivo della mia malattia.. Sono soggetta ad avere questo anche xke sono una persona molto sensibile.
Ma da quando si assume il dosaggio di 20 mg quanto tempo deve passare x funzionare?
Inconscio volevo dire che non so la causa di questi attacchi, credo dipendandsno dalla mia infanzia ma non ho la certezza! Non so il motivo della mia malattia.. Sono soggetta ad avere questo anche xke sono una persona molto sensibile.
Ma da quando si assume il dosaggio di 20 mg quanto tempo deve passare x funzionare?
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La causa di questi attacchi è come la causa delle altre malattie, una volta saputa non è che debba avere un significato psicologico. Perché dall'infanzia '?
Il dosaggio di 20 mg funziona di solito in un mese, ma strano, se l'ha già assunto questo dovrebbe essere già noto. La dose minima efficace, certo, questo sarebbe il concetto nelle terapie di mantenimento, la quale dose può anche corrispondere alla stessa che ha funzionato. Poi questo, di caso in caso, si decide col medico cercando anche un compromesso con gli effetti collaterali, se ne ve sono.
Il dosaggio di 20 mg funziona di solito in un mese, ma strano, se l'ha già assunto questo dovrebbe essere già noto. La dose minima efficace, certo, questo sarebbe il concetto nelle terapie di mantenimento, la quale dose può anche corrispondere alla stessa che ha funzionato. Poi questo, di caso in caso, si decide col medico cercando anche un compromesso con gli effetti collaterali, se ne ve sono.
[#15]
Ex utente
Cioè quale sarebbe la causa degli attacchi lei lo sa? Ogni persona è diverso.. L infanzia c entra xke una persona può aver trascorso una brutta infanzia che da grande si è sviluppata così essendo una pwsona emotiva.. Gia da piccola io avevo l ansia e paura che mi hanno trasmesso..
Cmq io non ricordo precisamente quanto tempo è trascorso per i primi miglioramenti xke ogni volta è stato diverso. Per quanto riguarda gli effetti collaterali da quando ho assunto paroxetina che ho problemi sessuali neanke durante l anno di sospensione è andato via, non sono ritornata x niente come prima ma questo concetto non lo voglio approfondire con lei xke mi darà le solite risposte di altri Medici.ora ho solo aperto una parentesi
Cmq io non ricordo precisamente quanto tempo è trascorso per i primi miglioramenti xke ogni volta è stato diverso. Per quanto riguarda gli effetti collaterali da quando ho assunto paroxetina che ho problemi sessuali neanke durante l anno di sospensione è andato via, non sono ritornata x niente come prima ma questo concetto non lo voglio approfondire con lei xke mi darà le solite risposte di altri Medici.ora ho solo aperto una parentesi
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Che il cervello è fatto in un certo modo, o subisce delle variazioni per fattori di tipo genetico, strutturale, per usura...
Che i disturbi mentali siano legati a brutte infanzie è un'idea, ma di fatto non è questo che risulta. Se era ansioso, significa che già aveva questa tendenza, per cui è come dire che da grande uno tende a sviluppare caratteristiche che già aveva.
Che problemi sessuali le ha dato la paroxetina ? Non per far polemica però, se già ha tutte le risposte in merito a questo argomento lasciamo perdere. Io dico per capire, ma se deve avere per forza risposte che ha già deciso, evitiamo.
Che i disturbi mentali siano legati a brutte infanzie è un'idea, ma di fatto non è questo che risulta. Se era ansioso, significa che già aveva questa tendenza, per cui è come dire che da grande uno tende a sviluppare caratteristiche che già aveva.
Che problemi sessuali le ha dato la paroxetina ? Non per far polemica però, se già ha tutte le risposte in merito a questo argomento lasciamo perdere. Io dico per capire, ma se deve avere per forza risposte che ha già deciso, evitiamo.
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No, non è scontato che sia così. Quel che viene sicuramente prima, trasmesso dai genitori, è una struttura genetica. Poi la struttura finale con cui si viene fuori. L'apprendimento ansioso è possibile, ma si sospetta che avvenga per "sintonia".
Ci sono quadri indotti dall'ambiente, e quadri spontanei. Di fatto, nelle diagnosi non è quasi mai richiesto un criterio che individui un ambiente come causa.
Ci sono quadri indotti dall'ambiente, e quadri spontanei. Di fatto, nelle diagnosi non è quasi mai richiesto un criterio che individui un ambiente come causa.
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Gli effetti si valutano a risposta ottenuta, a 1 mese in genere. Quelli sessuali a volte calano, a volte no. Altri effetti all'inizio si capiscono male, per cui val la pena valutarli dopo un po' per evitare di scambiarli con l'aumento dei sintomi ansiosi all'inizio. La sonnolenza, anche quella, è maggiore all'inizio, poi si rivaluta dopo, a volte c'è ancora.
[#27]
Ex utente
Non ho sonnolenza anzi, non riesco a riposare bene.. Ma sento i nervi della testa tirare e fa male anche toccare i nervi questo credo sia un sintomo del farmaco??anxhe sentirmi la testa confusa? L effetto sessuale non sono più la stessa di prima di prenderlo cioè dal 2016.
Io ho tanta paura che questa volta non funzioni il farmaco xke questi sintomi della testa non ricordo se lo faceva. La debolezza si.
Io ho tanta paura che questa volta non funzioni il farmaco xke questi sintomi della testa non ricordo se lo faceva. La debolezza si.
[#28]
Quindi parla di effetti di questi giorni, o degli ultimi 2 anni. Sonnolenza l'ha usato Lei all'inizio e nel titolo del consulto. Mi pare più che altro che si stia ponendo dei problemi in maniera ansiosa nella fase di ripresa della cura, che spaziano da come si prende, gli effetti, per poi passare a parlare di effetti collaterali di quelli che rimangono durante la cura, insomma non c'è un tema preciso.
[#29]
Ex utente
Sonnolenza mi riferivo all ansiolitico alprazine quando lo assumo.. Ma ora le stavo parlando della paroxetina e degli effetti collaterali iniziali.. Avverto le gambe deboli difficoltà a camminare non mi sento carica e energica! Quanto altro tempo debba passare x questi effetti collaterali? Per stare del tutto bene deve passare più di un mese.. Ma almeno per stare un pochino meglio. Mi sento la testa vuota.
[#32]
Le raccomandazioni circa la guida non sono dei "divieti legali assoluti". In questo lo status dello xanax è più definito in senso negativo di quello della paroxetina. In ogni caso, su questo poi si consulti col suo medico perché la cosa fondamentale sono anche le sue effettive condizioni.
[#33]
Ex utente
Quando assumevo paroxetina io ero lucida di testa ero me stessa.. Quindi penso possa guidare non soffro mica di una patologia psicologica dove sono incapace di guidare.. Io so che gli ansiolitici causando intontimento e sedazione possono dar problemi alla guida anche xke causano sonnolenza.
[#35]
Ex utente
Io l ho assunta paroxetina x un Anno e mezzo ma non causava sonnolenza. Mi sentivo di buon umore dormivo come sempre la notte e il pomeriggio.. I riflessi pronti li avevo.. Ora sono in un periodo che non sempre mi sento bene, mi sento a volte confusa e quindi non sto guidando. Stamattina ho avuto un attacco di panico forte come un vuoto nella pancia come insensibile, mi mancava l aria e poi gambe deboli ed ho assunto alprazolam e mi ha calmata per ora.. Era una sensazione ke non avevo mai provato ho pensato di avere qualcosa a livello di salute xke non mi era mai capitato questo.
[#46]
Non sembra questo, sembrano ragionamenti da panico.
Comunque non è vero, può cambiare benissimo il carattere, così come lo può cambiare un disturbo. Un disturbo grave diventa il modo di essere di quella persona sempre e comunque, per dire, quindi un disturbo lieve certo che può condizionare il carattere.
Comunque non è vero, può cambiare benissimo il carattere, così come lo può cambiare un disturbo. Un disturbo grave diventa il modo di essere di quella persona sempre e comunque, per dire, quindi un disturbo lieve certo che può condizionare il carattere.
[#47]
Ex utente
Le dico nel mio caso.. Durante il periodo in cui io sono molto ansiosa, attacchi di panico continui e depressione sono molto paurosa ed ho molti pensieri negativi.. Quando assumo il farmaco dopo un po' di tempo che fa effetto io ritorno ad essere più tranquilla senza attacco di panico, di buon umore con appetito ma con sempre lo stesso carattere (senza farmaco e senza disturbo) se non mi sento bene già penso a male, la claustrofobia rimane sempre, paura Dell ascensore rimane, paura delle porte della posta o banca rimane sempre quindi il farmaco mi fa stare solo tranquilla senza attacchi di panico ma non cambia il mio carattere e le mie fobie
[#48]
Non so cosa intenda per carattere...
E' di umore migliore, più tranquillo, con pensieri meno negativi...tutto ciò, divenendo abituale, diviene il suo carattere.
E' chiaro che altrimenti si intende quello che ha sempre avuto.
Se alcune fobie non vanno via si può pensare ad un adeguamento della cura. La claustro è di quel tipo che di solito indicano comunque una latenza del panico stesso.
E' di umore migliore, più tranquillo, con pensieri meno negativi...tutto ciò, divenendo abituale, diviene il suo carattere.
E' chiaro che altrimenti si intende quello che ha sempre avuto.
Se alcune fobie non vanno via si può pensare ad un adeguamento della cura. La claustro è di quel tipo che di solito indicano comunque una latenza del panico stesso.
[#49]
Ex utente
La Clausteofobia è una paura psicologica va superata con la psicologa xke è il pensiero di sentirsi chiusi in uno spazio stretto che scatena l ansia, sono andata dalla psicologa ma non ci sono riuscita a superare magari altri riescono. L antidepressivo agisce solo nel non farti sentire male improvvisamente tipo quando si sta seduti su una sedia o nel letto.. Ma se c è un motivo, un pensiero che mi scatena l ansia il farmsco non agisce sul pensiero.. Nel mio caso è così. Non cambia la persona e il carattere.
[#50]
Paura psicologa significa cerebrale, così come l'attacco di panico. Non è il pensiero che scatena l'ansia, è la base del pensiero, che a sua volta dà un segnale di innesco alla zona del panico, se mai.
No, l'antidepressivo agisce anche nel consentire esposizioni senza che ci sia la crisi, ma consente anche di avvicinarsi spontaneamente alle situazioni temute dopo la fine degli attacchi spontanei.
Ci sono casi in cui invece rimane, e qui la terapia va adeguata, sia quella farmacologica che quella comportamentale.
Non vedo perché il farmaco non dovrebbe agire su un pensiero.
Ha una stranissima idea di come funziona il cervello. Separa delle categorie che poi non si sa cosa significhino. La fobia e le crisi, distinte (sì, ma sempre cervello è), disturbo e carattere (sì, ma sempre cervello è), e poi carattere e parte del disturbo (qui non la seguo).
Che siano cose diverse siamo d'accordo, che siccome la fobia è un condizionamento e non una crisi spontanea, allora non è curabile sul piano medico, non lo caspisco.
No, l'antidepressivo agisce anche nel consentire esposizioni senza che ci sia la crisi, ma consente anche di avvicinarsi spontaneamente alle situazioni temute dopo la fine degli attacchi spontanei.
Ci sono casi in cui invece rimane, e qui la terapia va adeguata, sia quella farmacologica che quella comportamentale.
Non vedo perché il farmaco non dovrebbe agire su un pensiero.
Ha una stranissima idea di come funziona il cervello. Separa delle categorie che poi non si sa cosa significhino. La fobia e le crisi, distinte (sì, ma sempre cervello è), disturbo e carattere (sì, ma sempre cervello è), e poi carattere e parte del disturbo (qui non la seguo).
Che siano cose diverse siamo d'accordo, che siccome la fobia è un condizionamento e non una crisi spontanea, allora non è curabile sul piano medico, non lo caspisco.
[#51]
Ex utente
Io non capisco lei cosa vuole dire.. Sono io che forse non mi spiego bene.. Ma il farmaco agisce sull umore quindi avendo l umore alto certi pensieri brutti tipo di morte o ecc non vengo xke mette su l umore!! Ma se una persona è molto emotiva ed ha paura di qualcosa tipo prendere l ascensore non è un farmaco a farti cambiare questa paura.. Conosco tanta gente che assume antidepressivi da anni e l hanno aiutata a non stare peggio ma non a star bene al 100% e queste persone la claustrofobia come me ce l hanno! Se io ho paura a stare in uno spazio stretto xke mi sento incastrata quella paura mi rimane.. Il farmaco elimina solo una gran parte del disturbo.. Ora le faccio un altro esempio.. Io da quando ero piccola ho questo problema :non riesco a mangiare davanti ad altre persone in luoghi ke non conosco, il pensiero che debba sedermi e mangiare x esempio in un ristorante che non ci sono mai stata o anche a un luogo che conosco ma sempre davanti a delle persone mi assale l ansia, non riesco a deglutire il cibo, mi sento oppressa e mi viene l inappetenza.. Questa cosa fa parte del carattere anche se assumo paroxetina avviene lo stesso! Ora nelle prossime sue risposte si spiega meglio xke io non sono come lei laureata e non capisco certe sue parole.. Mi scuso.
[#52]
"Ma se una persona è molto emotiva ed ha paura di qualcosa tipo prendere l ascensore non è un farmaco a farti cambiare questa paura."
Boh ?! e perché no ? Cioè un farmaco non agisce sulle emozioni ? Ha appena detto che lo fa, poi dice che secondo lei, non si sa perché, su una cosa "Non lo fa" a prescindere.
"Conosco tanta gente che assume antidepressivi da anni e l hanno aiutata a non stare peggio ma non a star bene al 100% e queste persone la claustrofobia come me ce l'hanno! "
Bene, io purtroppo sa, sono un po' a digiuno, non conosco nessuno, lei conosce tutti. Non sarà laureata (che non fa nessuna differenza nel giudicare una persona) però ha molte più certezze di chi non lo è, senza spiegare Lei perché.
Lei dà per scontate delle cose che non lo sono evidentemente. E' in terapia ad una dose non massima ma con sicurezza dice di sapere cosa "al massimo" un farmaco può fare.
Io semplicemente chiederei cosa risulta, visto che siamo in un consulto. Le distinzioni che fa dopo tra carattere o altro non le capisco, non parla di carattere, ma di panico e claustrofobia se mai.
Boh ?! e perché no ? Cioè un farmaco non agisce sulle emozioni ? Ha appena detto che lo fa, poi dice che secondo lei, non si sa perché, su una cosa "Non lo fa" a prescindere.
"Conosco tanta gente che assume antidepressivi da anni e l hanno aiutata a non stare peggio ma non a star bene al 100% e queste persone la claustrofobia come me ce l'hanno! "
Bene, io purtroppo sa, sono un po' a digiuno, non conosco nessuno, lei conosce tutti. Non sarà laureata (che non fa nessuna differenza nel giudicare una persona) però ha molte più certezze di chi non lo è, senza spiegare Lei perché.
Lei dà per scontate delle cose che non lo sono evidentemente. E' in terapia ad una dose non massima ma con sicurezza dice di sapere cosa "al massimo" un farmaco può fare.
Io semplicemente chiederei cosa risulta, visto che siamo in un consulto. Le distinzioni che fa dopo tra carattere o altro non le capisco, non parla di carattere, ma di panico e claustrofobia se mai.
[#53]
Ex utente
"Boh ?! e perché no ? Cioè un farmaco non agisce sulle emozioni ? Ha appena detto che lo fa, poi dice che secondo lei, non si sa perché, su una cosa "Non lo fa" a prescindere."
Io le ho spiegato cosa ha fatto su di me il farmaco e sulle perosne che conosco.. A me il farmaco non fa passare la claustrofobia e le paure che ho xke fanno parte del mio carattere, se c è una motivazione che mi scatena il panico non è paroxetina che mi fa passare quel pensiero.. Le faccio un esempio se muore un parente io come chiunque persona starebbe male quindi pensando al parente che non c è più si sta male e non è un farmaco che ti fa passare il dolore e il pensiero!
Senza offesa lei è laureato ha studiato sui libri ma la vera esperienza è quella pratica, i veri casi e io le sto spiegando il mio caso.. Anche sugli effetti collaterali sessuali tutti dite "quando so spenderai passeranno gli effetti" certo ad alcuni accade ma alla maggior parte no.. E se il paziente viene a dirlo a voi, voi rispondete che è la depressione ke causa la disfunzione sessuale.. Quello che conta è l esperienza di ogni caso, la teoria è una cosa a parte.
Io le ho spiegato cosa ha fatto su di me il farmaco e sulle perosne che conosco.. A me il farmaco non fa passare la claustrofobia e le paure che ho xke fanno parte del mio carattere, se c è una motivazione che mi scatena il panico non è paroxetina che mi fa passare quel pensiero.. Le faccio un esempio se muore un parente io come chiunque persona starebbe male quindi pensando al parente che non c è più si sta male e non è un farmaco che ti fa passare il dolore e il pensiero!
Senza offesa lei è laureato ha studiato sui libri ma la vera esperienza è quella pratica, i veri casi e io le sto spiegando il mio caso.. Anche sugli effetti collaterali sessuali tutti dite "quando so spenderai passeranno gli effetti" certo ad alcuni accade ma alla maggior parte no.. E se il paziente viene a dirlo a voi, voi rispondete che è la depressione ke causa la disfunzione sessuale.. Quello che conta è l esperienza di ogni caso, la teoria è una cosa a parte.
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"e non è un farmaco che ti fa passare il dolore e il pensiero!"
No, il discorso è diverso. Nessuno chiede di non soffrire per la perdita di una persona cara entro certi limiti. Le persone non vogliono non vivere un lutto. Se mai alcune vogliono viverlo senza soffrirne troppo o in maniera inutilmente ampliicata. Certo che un farmaco condiziona anche queste reazioni, forse persino le annullerebbe, ma non avrebbe il minimo senso medico. Così come ci sono farmaci che annullano il desiderio sessuale, ma è un effetto collaterale quando accade, non una richiesta.
"certo ad alcuni accade ma alla maggior parte no.. ". No l'opposto
Ah, ma Lei quindi è un'esperta che è venuta qui a darci lezioni perché conosce tutto il mondo e quindi ha una casistica e soprattutto la competenza per fare affermazioni diffamatorie nei confronti dei medici. Noi "diciamo bugie" ai pazienti, perché Lei invece sa dove sta la verità. Chi meglio di Lei, insomma ? Mi sembra ovvio.
Quello che conta è l 'esperienza infatti, non la teoria. Lei infatti fa proprio così: prende la sua teoria e la applica a ciò che vede, così capisce quello che già ha in testa, senza che questo abbia minimamente a che fare con concetti di biologia, di medicina o d'altro.
Non si permetta di offendere chi le risponde o l'intera categoria a casaccio. Era ben evidente da tono sprezzante con cui ha iniziato a far lezione di psichiatria che ha un atteggiamento sbagliato.
E tutto solo per la banalità che a 20 mg di paroxetina la risposta può non essere completa. Molto rumore per nulla, e un atteggiamento inqualificabile.
No, il discorso è diverso. Nessuno chiede di non soffrire per la perdita di una persona cara entro certi limiti. Le persone non vogliono non vivere un lutto. Se mai alcune vogliono viverlo senza soffrirne troppo o in maniera inutilmente ampliicata. Certo che un farmaco condiziona anche queste reazioni, forse persino le annullerebbe, ma non avrebbe il minimo senso medico. Così come ci sono farmaci che annullano il desiderio sessuale, ma è un effetto collaterale quando accade, non una richiesta.
"certo ad alcuni accade ma alla maggior parte no.. ". No l'opposto
Ah, ma Lei quindi è un'esperta che è venuta qui a darci lezioni perché conosce tutto il mondo e quindi ha una casistica e soprattutto la competenza per fare affermazioni diffamatorie nei confronti dei medici. Noi "diciamo bugie" ai pazienti, perché Lei invece sa dove sta la verità. Chi meglio di Lei, insomma ? Mi sembra ovvio.
Quello che conta è l 'esperienza infatti, non la teoria. Lei infatti fa proprio così: prende la sua teoria e la applica a ciò che vede, così capisce quello che già ha in testa, senza che questo abbia minimamente a che fare con concetti di biologia, di medicina o d'altro.
Non si permetta di offendere chi le risponde o l'intera categoria a casaccio. Era ben evidente da tono sprezzante con cui ha iniziato a far lezione di psichiatria che ha un atteggiamento sbagliato.
E tutto solo per la banalità che a 20 mg di paroxetina la risposta può non essere completa. Molto rumore per nulla, e un atteggiamento inqualificabile.
[#55]
Ex utente
Non voglio fare lezione a nessuno le stavo raccontando la mia esperienza personale, lei continua a dire che è un effetto collaterale quello sessuale e io continuo a dire che per me non lo è stato xke dopo 1 anno di assunzione non sono ritornata x niente come prima sessualmente quindi che motivazione darebbe?? Non ero depressa mi sentivo bene, anche quando ero depressa non avevo problemi sessuali... É da qualche mese che è ritornata la patologia. Su di me certo che so la verità.. Un maledetto farmaco mi ha rovinata sessualmente questa è la verità! Su tutte le cose penso che si debba provare per credere.. Voi medici non potete far niente se questi farmaci causano questi problemi però almeno prima di prescrivere mettere al corrente la gente di questi effetti collaterali molto comuni xke alla fine sono molto comuni e non rari! Ovviamente non lo dite x non spaventare la gente.. Magari c è la persona che del sesso non sene frega niente xke magari è già fredda da se invece, c è chi non lo era x niente e prendendo un farmaco del genere per quanto faccia star bene da un lato ma male dall altro!
Quindi secondo lei dovrei assumere di più di 20 mg per farmi passare la claustrofobia?? E invece x quanto riguarda il fatto che sin da piccola non riesco a mangiare in luoghi che non conosco davanti a persone? Prendendo una dose alta di paroxetina mi cambia quest atteggiamento che ho sin da piccola? Praticamente secondo lei dovrei intontirmi la testa di farmaco e camminare come uno zombie per strada
Quindi secondo lei dovrei assumere di più di 20 mg per farmi passare la claustrofobia?? E invece x quanto riguarda il fatto che sin da piccola non riesco a mangiare in luoghi che non conosco davanti a persone? Prendendo una dose alta di paroxetina mi cambia quest atteggiamento che ho sin da piccola? Praticamente secondo lei dovrei intontirmi la testa di farmaco e camminare come uno zombie per strada
[#56]
"Quindi secondo lei dovrei assumere di più di 20 mg per farmi passare la claustrofobia??"
Ma che posso saperne, non sono io a seguire il caso, ha un medico per questo.
Oh, ecco si parte con la banalità dell'"intontirsi la testa" con i farmaci. Perché noi siamo intontitori, avvelenatori e i farmaci sono brutti e cattivi e servono per far star male le persone e rendergli zombie.
Penso che conosca tutti nome e cognome di quelli che prendono farmaci di tutti i tipi a tutte le dosi, e quindi mi inchino di fronte al fatto che vede tutti questi zombie.
E naturalmente ha avuto un effetto che già sa che è dovuto a quello, etc etc, perché l'ha letto su un blog e su mille articoli che poi, andando a vedere come io ho fatto e faccio periodicamente, non stabiliscono per niente alcuna certezza. E poi c'è l'esperienza continua che affianca tutto ciò, che non equivale certo al suo "conoscere le persone per la strada":
Ha ribadito affermazioni offensive e snocciolato luoghi comuni, oltre ad averlo fatto insieme a allarmismi.
E' mortificante dover rispondere a persone che hanno la verità da una parte in una singola esperienza persona interpretata in maniera poco comprensibile, e a senso unico; e dall'altra che "sanno tutto" perché naturalmente il dottore in realtà tira a caso.
Ma che posso saperne, non sono io a seguire il caso, ha un medico per questo.
Oh, ecco si parte con la banalità dell'"intontirsi la testa" con i farmaci. Perché noi siamo intontitori, avvelenatori e i farmaci sono brutti e cattivi e servono per far star male le persone e rendergli zombie.
Penso che conosca tutti nome e cognome di quelli che prendono farmaci di tutti i tipi a tutte le dosi, e quindi mi inchino di fronte al fatto che vede tutti questi zombie.
E naturalmente ha avuto un effetto che già sa che è dovuto a quello, etc etc, perché l'ha letto su un blog e su mille articoli che poi, andando a vedere come io ho fatto e faccio periodicamente, non stabiliscono per niente alcuna certezza. E poi c'è l'esperienza continua che affianca tutto ciò, che non equivale certo al suo "conoscere le persone per la strada":
Ha ribadito affermazioni offensive e snocciolato luoghi comuni, oltre ad averlo fatto insieme a allarmismi.
E' mortificante dover rispondere a persone che hanno la verità da una parte in una singola esperienza persona interpretata in maniera poco comprensibile, e a senso unico; e dall'altra che "sanno tutto" perché naturalmente il dottore in realtà tira a caso.
[#57]
Ex utente
Io non ho letto a nessuna parte, parlo x i casi che conosco.. Una mia zia soffre di una patologia che non so bene prende dei farmaci e sta come una rincoglionita, parla molto lentamente.. Poi c è una cantante Gerardina trovato lei assumeva tanti farmaci per la depressione infatti in un intervista parlava lentamente stava tutta intontita, I farmaci le stavano scoppiando i capillari l ha detto lei, poi ha sospeso i farmaci e ora sta bene parla come una persona normale.. Ci sono casi nel quale i farmaci Fano stare più male che bene xke agiscono nella testa!
Lei mi ha detto che se le fobie non vanno via si aumenta la dose del farmaco quindi ne è convinto, considerando che lei dica :un farmsco ti cambia il carattere, anche se secondo me la vera cura è quella accompagnata da una psicologa che ti fa ragionare sulle paure xke alla fine é la testa che si fa mille problemi e scatena l attacco di panico in alcune occasioni.
Lei mi ha detto che se le fobie non vanno via si aumenta la dose del farmaco quindi ne è convinto, considerando che lei dica :un farmsco ti cambia il carattere, anche se secondo me la vera cura è quella accompagnata da una psicologa che ti fa ragionare sulle paure xke alla fine é la testa che si fa mille problemi e scatena l attacco di panico in alcune occasioni.
[#58]
D'accordo.
Conosce una moltitudine di casi, di fronte alla sua conoscenza la ricerca scientifica può essere buttata nel cestino.
D'ora in poi la medicina si base sulla sua conoscenza di sua zia, delle sue distinzioni ragionate nel tempo libero.
"anche se secondo me la vera cura "... vera suppongo nel senso che viene dalla sua bocca, quindi è verità assoluta. Della scienza gliene importa il giusto diciamo.
Il farmaco ti addormenta e la psicologa ti fa ragionare sulle paure nel profondo: guardi è una mortificazione continua sia della scienza medica che di quella psicologica...
Se ha finito i luoghi comuni elevati a religione possiamo chiudere il consulto. In caso contrario anche.
Conosce una moltitudine di casi, di fronte alla sua conoscenza la ricerca scientifica può essere buttata nel cestino.
D'ora in poi la medicina si base sulla sua conoscenza di sua zia, delle sue distinzioni ragionate nel tempo libero.
"anche se secondo me la vera cura "... vera suppongo nel senso che viene dalla sua bocca, quindi è verità assoluta. Della scienza gliene importa il giusto diciamo.
Il farmaco ti addormenta e la psicologa ti fa ragionare sulle paure nel profondo: guardi è una mortificazione continua sia della scienza medica che di quella psicologica...
Se ha finito i luoghi comuni elevati a religione possiamo chiudere il consulto. In caso contrario anche.
[#60]
Ma scherza ?
La scienza dispone di dati, di studi con un metodo per ricavare dei risultati.
Dopo di che ci sono le persone, che possono anche operare in maniera totalmente contraria rispetto a ciò che dice la scienza. E poi ci sono le cose che non si sanno. E' pieno peraltro di cose che si ritengono giuste e che non lo sono, che la scienza mai ha detto.
La cura sensata è quella che è disponibile, non sono neanche nozioni "segrete", sono tecniche. Essendo una cura, probabilmente andrà bene con alcuni limiti e alcuni effetti collaterali. In alcuni casi si è fortunati e non ci sono o non molto. In altri sì. E' chiaro poi che nel gestire tutto ciò non sempre c'è una scelta migliore, e allora è giusto che il medico si regoli in base anche a considerazioni extra-tecniche.
La scienza dispone di dati, di studi con un metodo per ricavare dei risultati.
Dopo di che ci sono le persone, che possono anche operare in maniera totalmente contraria rispetto a ciò che dice la scienza. E poi ci sono le cose che non si sanno. E' pieno peraltro di cose che si ritengono giuste e che non lo sono, che la scienza mai ha detto.
La cura sensata è quella che è disponibile, non sono neanche nozioni "segrete", sono tecniche. Essendo una cura, probabilmente andrà bene con alcuni limiti e alcuni effetti collaterali. In alcuni casi si è fortunati e non ci sono o non molto. In altri sì. E' chiaro poi che nel gestire tutto ciò non sempre c'è una scelta migliore, e allora è giusto che il medico si regoli in base anche a considerazioni extra-tecniche.
[#67]
E' inutile che ripeta, non è uno sportello di un ufficio con uno dietro il vetro. Qui si risponde secondo disponibilità.
Ah, quindi adesso si passa a tutt'altra domanda, tanto per farla. Basta digitare stiliden 20 compresse, o chiedere al farmacista, per avere un'informazione del genere.
L'importante è porre una domanda, a caso.
Ah, quindi adesso si passa a tutt'altra domanda, tanto per farla. Basta digitare stiliden 20 compresse, o chiedere al farmacista, per avere un'informazione del genere.
L'importante è porre una domanda, a caso.
[#71]
Francamente mi pare un non-problema, ci sono decine di marche di paroxetina. C'è una precisa ragione per cui debba prendere compresse che si chiamano stiliden ?
Altrimenti chiede al medico che le dia un'alternativa alle gocce.
Altrimenti chiede al medico che le dia un'alternativa alle gocce.
[#75]
Il farmaco è solo una delle molecole presenti nel preparato, gli altri si chiamano eccipienti e servono per proteggere la molecola, regolare il suo assorbimento etc.
La differenza tra le varie marche in queste molecole, che sono elencate alla fine del foglietto di solito alla voce composizione o eccipienti,
La differenza tra le varie marche in queste molecole, che sono elencate alla fine del foglietto di solito alla voce composizione o eccipienti,
[#81]
Ex utente
E si quindi x stare del tutto bene anche a livello di umore devono passare mesi.. Io al mattino mi sveglio giù di umore e mi sento la testa strana,quest effetto durante la giornata mi passa sul fatto della testa strana ma l umore è ancora un po' instabile,non ho voglia di fare niente.
[#87]
Ex utente
E si glielo detto che quella non passa xke l ho sempre avuta e non è una cosa che mi da fastidio e mi far star male continuamente.. Come gli attacchi di panico improvvisi e l inappetenza che non mi permettevano di vivere bene.. La claustrofobia avviene solo in alcune situazioni, basta evitare quelle situazioni e non sto male. Invece il resto stavo male sempre.
[#92]
Ex utente
Dottore le voglio chiedere una cosa.. Io assumo il farmaco da 1 mese e 6 giorni.. Per 5 giorni mi sono sentita meglio, avevo appettito e di buon umore.. Oggi che è il sesto giorno mi sento un po' di ansia, tachicardia e scarso appettito. Ma é normali sentirsi così in questa fase iniziale?
[#93]
A questo punto in realtà se ci sono sbalzi così marcati è il caso di riferirlo perché appunto magari il medico giudica che già ora si debba far qualcosa. Oppure no, perché non necessariamente dopo un mese netto i giochi sono fatti.
[#94]
Ex utente
Non ho avuto l attacco forte ma stava venendo, avevo le paure adosso.. Ho preso l ansiolitico.. Ho chiamato il neurologo e mi ha detto ke devo ancora stabilizzarmi.. Ma a me sembra strana questa cosa xke quando lo presi di nuovo dopo un mese iniziavo a stare bene, non mi venivano gli attacchi. Non so se una volta non sia come l altra non so.
[#103]
Richiamo di quanto detto prima. Non so come altro dirlo. Sta insistendo sul fatto che l'altra volta dopo un mese stava già meglio e ora dopo 1 mese e 6 giorni no. Il medico ha detto di attendere. Non ci trovo niente di strano poiché ciò rientra in uno standard per la malattia.
[#105]
Ex utente
Com è possibile che non mi sento ancora al 100% di umore. Al mattino ho i pensieri mi sono rimaste le paure di sentirmi male come prima di ornedere il farmsco, mi è rimasto lo spavento degli attacchi di panico e al mattino ricordo ste cose. Forse xke non mi sento al 100% di umore che mi vengono sti pensieri non lo so. La mattina mi sento sempre la testa un po squilibrata non vorrei ke non dipenda dall ansia ma dalla cervicale.
[#108]
Io non dissi nulla, non sono un preveggente. Non diciamo sciocchezze. Dissi che mediamente questi sono i tempi.
No, Lei era qui a dire "aspetterò un mese" pochi giorni fa, e poi dopo 6 giorni torna da capo sull'argomento.
No, Lei era qui a dire "aspetterò un mese" pochi giorni fa, e poi dopo 6 giorni torna da capo sull'argomento.
[#110]
No, io no dissi in un mese fa effetto. E visto che manca di rispetto, consideriamo chiuso il consulto.
Non si permetta mai più di attribuirmi volutamente affermazioni che non ho fatto, per l'ostinazione di volere previsioni del futuro.
Se fossi al suo posto (discorso che non c'entra assolutamente niente) avrei fatto uguale (può darsi) e avrei quindi fatto lo stesso discorso incoerente, suscitando gli stessi commenti.
Non si permetta mai più di attribuirmi volutamente affermazioni che non ho fatto, per l'ostinazione di volere previsioni del futuro.
Se fossi al suo posto (discorso che non c'entra assolutamente niente) avrei fatto uguale (può darsi) e avrei quindi fatto lo stesso discorso incoerente, suscitando gli stessi commenti.
[#112]
Legga Lei !
Io faccio riferimento alla nozione, non al suo caso !
Si vergogni di questo atteggiamento.
Ha fatto un discorso completamente incoerente: aspetterò un mese e dopo 6 giorni in maniera anche aggressiva e facendo finta di niente pone le stesse domande. Le pone per effetto del suo problema: bene, lasci stare l'arroganza almeno, e la smetta di fare affermazioni false sulle risposte che ho dato.
Io faccio riferimento alla nozione, non al suo caso !
Si vergogni di questo atteggiamento.
Ha fatto un discorso completamente incoerente: aspetterò un mese e dopo 6 giorni in maniera anche aggressiva e facendo finta di niente pone le stesse domande. Le pone per effetto del suo problema: bene, lasci stare l'arroganza almeno, e la smetta di fare affermazioni false sulle risposte che ho dato.
[#113]
Ex utente
Sono stata incoerente xke pensavo che dopo 1 mese e mezzo sarei stata bene.. E poi Guardi che io ho letto.. E le ho detto esattamente cosa mi avete risposto.io non diffamo nessuno.. . Io le scrissi questo:Sonnolenza mi riferivo all ansiolitico alprazine quando lo assumo.. Ma ora le stavo parlando della paroxetina e degli effetti collaterali iniziali.. Avverto le gambe deboli difficoltà a camminare non mi sento carica e energica! Quanto altro tempo debba passare x questi effetti collaterali? Per stare del tutto bene deve passare più di un mese.. Ma almeno per stare un pochino meglio. Mi sento la testa vuota.
Lei ripose questo:
Un mese abbiamo detto, non per stare del tutto bene, per stare sufficientemente meglio.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Lei ripose questo:
Un mese abbiamo detto, non per stare del tutto bene, per stare sufficientemente meglio.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
[#114]
"Lei ripose questo:
Un mese abbiamo detto, non per stare del tutto bene, per stare sufficientemente meglio."
Esatto, e non mi riferisco certo al suo caso, ma a quello che mediamente accade in questa malattia.
E quindi, visto che già per la seconda volta dimostra un atteggiamento ostile e fa affermazioni false e distorte, il consulto qui finisce.
Un mese abbiamo detto, non per stare del tutto bene, per stare sufficientemente meglio."
Esatto, e non mi riferisco certo al suo caso, ma a quello che mediamente accade in questa malattia.
E quindi, visto che già per la seconda volta dimostra un atteggiamento ostile e fa affermazioni false e distorte, il consulto qui finisce.
Questo consulto ha ricevuto 114 risposte e 11.1k visite dal 01/03/2020.
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