Psicosi e isteria differenze?

Salve, sono un ragazzo di 18 anni.
Quest'oggi vorrei chiedervi: qual'è la differenza tra psicosi e isteria?
In questo periodo si sente parlare molto di coronavirus... no, non è questo l'argomento che voglio affrontare. Bensì tutto ciò che si è creato attorno ad esso. Addirittura ho sentito parlare di " psicosi da coronavirus " per via dell'eccessiva preoccupazione (troppo spesso ingiustificata) della gente, ed in particolar modo degli italiani.
Ovviamente a parte i tanti casi di razzismo e quindi di gente che si approfitta di questa situazione solo per fare razzismo gratis, quello che mi domando è: si può davvero parlare di psicosi in questo caso? Voglio dire, forse si esagera... magari si utilizza spesso questa parola senza capirne il vero significato patologico. Magari mi sbaglio. Ma ad ogni modo. Cosa si intende invece per isteria?
Isteria di massa? Cioè, qual'è più che altro la causa dell'isteria (che sia individuale o singolare, se così possiamo dire, quindi legata a un solo individuo, ma anche di massa appunto) ? Si può (riferendomi al coronavirus) parlare di isteria di massa?
O di psicosi?
O di nessuno dei due?
Cioè, mi sembra capire che l'isteria è una cosa seria comunque.
È più pericolosa delle psicosi?
Intendo nella maniera con cui si frequenta (crisi tipo epilettiche... quindi convulsioni, paralisi è quan'altro) ?
Si può morire di isteria?
Le nevrosi sono sempre accompagnate dall'isteria?
L'isteria comprende le crisi psicogene e la conversione somatica?
Perchè mi sembra di capire così.
Si muore?
Si può guarire?
È pericoloso?
Chiunque soffra di nevrosi può sviluppare l'isteria?
O vi sono vari stadi o gradi e dipende da persona in persona?
Cioè dalla sua suscettibilità psicologica?
Prendiamo i cani per esempio.
Ci sono cani che sono credono di essere incinti quando non lo sono realmente, ma intanto gli si gonfia la pancia e compaiono quindi sintomi su sintomi, pur non essendo incinti.
La stessa cosa le persone.
Ovviamente ciò deduco avvenga con meccanismi di versi nell'uomo come nell'animale.
Essendo che l'uomo è l'unico essere dotato di pensiero e linguaggio, ed è proprio questo a distinguerlo da tutte le altre speci.
Ma non è questo il punto.
Affinchè si verifichi ciò, vi dev'essere una forte, ma fortissima convinzione di ciò?
Come per esempio di avere una qualsiasi malattia?
Si entra in un circolo vizioso senza fine e senza speranza come all'inferno?
Queste convinzioni possono essere considerate psicosi di per sè?
Deliri?
Una persona che arriva a sviluppare sintomi di una malattia che non ha realmente, è in pericolo di vita?
Si può parlare in questo caso di follia?
Più precisamente " pazzia dei sani di mente "?
Chi è isterico, ovviamente non ha l'esame di realtà compromesso, quindi può uscirne dalla situazione di miseria, di sofferenza in cui si ritrova?
Tutto ciò comporta delle gravi e fatali conseguenze?
E chi ha paura dell'isteria stessa come si può definire: semplicemente ipocondriaco o isterico o nevrotico o nevrotico isterico?
Attendo risposta.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k 248
Gentile utente,

Abbia pazienza, ma fa una serie di domande di cui non si capisce bene il centro.
Parte da una terminologia giornalistica, dopo di che si sposta sul significato psichiatrico, poi dice delle cose che non hanno molto senso, tipo avere paura dell'isteria, o sviluppare i sintomi di una malattia che uno non ha.

Questo è un sito di consulti medici. Ponga una domanda cercando di focalizzare cosa vuol sapere, meno dispersiva.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
Attivo dal 2020 al 2020
Ex utente
Ok, a dir la verità sono partito da quell'argomento, come lei ben dice " giornalistico ", per arrivare a parlare in particolar modo di isteria, più che di psicosi. Il fatto è che ogni volta che chiedo un consulto qui, non voglio che mi dicano che devo parlare con uno specialista eccettera eccettera. Per carità, forse ne ho davvero bisogno. E per carità, ho trovato dottori bravissimi che mi hanno risposto in modo esaustivo ( alle mie altre problematiche intendo ). Nulla da dire al riguardo. Sono molto preoccupato e vorrei risposte ( anche parziali ) in merito. Ho paura dell'isteria, delle crisi psicogene e della conversione somatica. Si può morire di queste cose? Premetto che fin'ora non ho mai avuto nulla del genere, apparte il fatto che talvolta, a periodi mi fisso su determinate malattie svolgendo tutti gli esami e accertamenti vari. E ciò mi mette non poca angoscia. Essendo una persona molto suscettibile mi capita di avere attacchi di panico più o meno intensi...per via di questi miei pensieri, appunto fissi. Talvolta magari mi sento estraneo a me stesso, a quello che faccio, pur riconoscendomi e riconoscendo l'ambiente circostante. Ovviamente lei replicherà che il mio è un problema di tipo ossessivo. Concordo. Ma vorrei saperne di più sull'isteria se è possibile...non voglio convincermi ( anche inconsciamente o subconsciamente parlando ) di avere malattie, per poi sviluppare sintomi fisici ( anche se non la malattia stessa ) che possano mettere a serio rischio la mia vita. Non voglio che i miei pensieri mi uccidano. Non voglio convincermi di niente. Non voglio cadere in preda alle crisi, alle convulsioni, non voglio paralizzarmi tutto d'un tratto e magari mordermi la lingua ( involontariamente ) per poi morire affogato o sbattere la testa o svenire o perdere coscienza in generale. Come si può definire una persona che ha paura dell'isteria? Isterica, nevrotica, nevrotica isterica...semplicemente ipocondriaca? Leggo troppe cose su internet. Non voglio morire la prego. Non voglio tanto meno impazzire. La prego.
[#3]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.3k 1k 63
Il punto principale è che ha dei sintomi di patologia psichiatrica e pensa che informandosi in modo ossessivo possa comprenderli per trattarli in modo autonomo e negandone l'esistenza.

Può farsi tutte le domande che vuole ma se non si cura, ed oggi ha solo 18 anni, i suoi sintomi peggioreranno provocando una condizione che tenderà alla cronicizzazione.

È inutile girarci intorno con domande che vanno intorno a tutto. Poi oltretutto non vuole neanche che le si dica che deve farsi visitare, veda un pò lei quale finalità opportuna possono avere queste sue richieste.


Dr. F. S. Ruggiero

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[#4]
Attivo dal 2020 al 2020
Ex utente
Gentile dottore, con " il punto principale è che ha dei sintomi di patologia psichiatrica... " cosa intende dire? Sintomi di? Psicosi? Schizofrenia? Disturbo Ossessivo Compulsivo? Isteria? Nevrosi? Overthinking? Semplice e insignificante ipocondria ( anche se come ha detto lei non fa pensare per niente all'ipocondria ma a qualcosa di più grave e mi sto preoccupando ). La prego sono molto spaventato, io cerco di non pensarci, ma non voglio morire. La supplico, io voglio essere aiutato eccome, ultimamente ho idee bizzarre che mi mettono non poca angoscia, più che altro non li riterrei miei queste idee o pensieri ( talvolta anche vaghi, quindi non perforza si tramutano in fissazioni durature, ma pur sempre strane anche se passeggere o occasionali ). La prego, non voglio arrivare a così tanto. Non voglio essere rinchiuso in una clinica psichiatrica. Non voglio impazzire. Non voglio che anche nell'aldilà io rimanga bloccato nel mio stato mentale con tutti i muri attorno che mi sono costruito col tempo...non voglio essere abbandonato a me stesso. Non voglio svanire via. Magari il problema sta solo nel fatto che penso troppo e sono facilmente impressionabile leggendo troppe cose su internet a riguardo. Perchè alla fine mi sento male solo quando ci penso. Quando focalizzo il pensiero stesso. Infatti cerco di distrarmi magari ascoltando musica o scrivendo canzoni o guardando video divertenti o parlando con gente online. Magari è questo. La prego. Non mi dica che sono pazzo. Penso spesso se nell'aldilà avrò ancora tutti questi pensieri/idee/fissazioni e se Dio ( mettendo il caso io vada miracolosamente in Paradiso, ovviamente dopo secoli di Purgatorio ) possa curarmi da questa cosa o talmente forti sono le mie convinzioni che neanche Dio riuscirà a fermarmi finendo nell'oblio della mia stessa follia, disintegrandomi, annichilendomi. Oppure verrò respinto all'inferno e il mia follia non avrà mai fine ma tormento eterno. Oppure nello stesso Paradiso neanche la visione di Dio riuscirà a distrarmi dai miei pensieri. Mi domando quindi se avrò ancora una mente, cioè, qual'è la differenza tra spirito e mente...sono la stessa cosa o? Io ho letto che la mente continua a vivere e a registrare ricordi anche quando il cervello muore e avviene in definitiva la morte biologica. Io credo fermamente nell'aldilà. E se magari è il diavolo che mi fa pensare queste cose? Non mi devo reputare pazzo se lo penso. Voglio dire, se uno crede! Mica ho allucinazioni visive, uditive o di qualsiasi altro tipo. Riguardo ai miei sentimenti, si, talvolta tendo a reprimere quello che sento e provo e non lo dimostro...ma io ho dei sentimenti! Cioè nel senso, io mi emoziono. Non sono apatico. Poi chiunque può attraversare periodi di apatia, di depressione...non vuol dire che sono pazzo. Io so che i pazzi non sanno di esserlo. E chi invece si crede pazzo quando invece non lo è? Come si può definire? Diventa pazzo perchè lo crede? Io non so più a che credere. O meglio, non credo più a me stesso. Magari penso troppo ed è questo. Per la mia età non dovrei pensare così tanto. Ma io non voglio morire. Forse mi faccio troppe domande e dovrei avere più fede. Forse è perchè sono lontano da Dio che il diavolo ha maggiore influenza su di me e mi mette pensieri in testa. Non lo so. Io vorrei solo risposte. Ma a volte anche le risposte temo. Cioè, Platone riteneva che l'idea fosse immortale, che non smette di esistere. Io non voglio che anche nell'aldilà, Inferno, Purgatorio ( anche se già il Purgatorio è caratterizzato dal tempo, per l'espiazione dei peccati, quindi non è eterno ) o Paradiso che sia io continua ad avere queste idee. Cioè. Io vorrei tanto che Dio mi facesse il lavaggio del cervello, che mi dimenticassi completamente chi sono e vivere tranquillamente. Io tempo fa ci ho scherzato troppo con psicosi, schizofrenia e chi più ne ha più ne metta. Ho spesso desiderato PER ME STESSO ( sottolineo ) cose cattive, magari solo per dimostrare a qualcuno che effettivamente ho un qualche problema e si sbagliavano. Magari perchè non mi sentivo creduto. Ascoltato. Per via delle mie paranoie, talvolta giuste e altre volte ingiustificate. Il fatto è che a scuola ( e fuori ) ho vissuto delle situazioni, oltre al bullismo intendo, stressanti...da lì l'origine di tutte le mie paranoie. Il fatto è che se prima avevo ragione ( e anche ora ) su alcune cose, le mie paranoie col tempo si sono generalizzate, gravemente aggiungerei. Magari su molte, molte delle mie paranoie mi sono ricreduto dopo aver visto che non è successo niente. Magari quando a volte mi sento perseguitato per strada da qualcuno. O in qualsiasi altra occasione. Ma ripeto, ogni leggenda ha un fondo si verità. Quelle che all'inizio io chiamavo " paranoie " non lo erano. Erano fatti reali e concreti. Ma siccome sono il tipo di persona che anzichè affrontare i problemi scappa, ci sono cose che non ho mai realmente risolto e quindi tendo a generalizzare la cosa. Cioè che stupido, che egoista, che stolto che sono...cosa volevo ottenere desiderando il male per me stesso? Si, era un periodo che mi sentivo assai frustrato e perso...mi capita. Ma cosa volevo ottenere esattamente? Altre frustrazioni? Altro male? Combattere con me stesso 24h su 24h ogni singolo giorno? E se Dio mi stesse punendo ora? E sto man mano sviluppando una di queste malattie? Perchè il karma consiste in questo. Ma poi il karma di cosa? Mica ho desiderato o ho fatto male agli altri. Solo che tu ( parlo in generale ) impari realmente la lezione solo quando quella cosa capita a te. Ma forse a quel punto è troppo tardi. Poi ci ripensi. Ma sei ormai caduto in balia di te stesso e dei tuoi demoni. Io ci ho scherzato troppo. Ho preso tutto alla leggera. Io non voglio incolpare o associare a Dio cose che non li appartengono. Potrei essere giustificato? Potrei in qualche modo ritenermi giustificato per i miei desideri? Io credo che nonostante tutto ciò che ho sofferto, molto spesso per colpa mia o per altri, non posso. Ma io non voglio morire e nè tanto meno impazzire. Il tutto per colpa mia. Io sono una persona che tende ad esagerare tutto, faccio esagerazioni di ogni cosa. Forse è solo questo dai. Forse è perchè sono pessimista. Non voglio cadere vittima di me stesso. La supplico. Scrivere tutto ciò già mi fa stare meglio, per il momento, perchè è come se in parte mi liberassi di quello che ho dentro. Io ho bisogno di parlare con qualcuno. Che sia un amico o chi voglia lei. Vorrei tanto essere migliore. Vorrei essere normale da un lato. Vorrei non pensare così tanto. E vorrei che ci fosse una speranza per me. Trovare un sogno o obbiettivo di vita su cui puntare. Non posso dormire sempre, perchè nel momento in cui dormo ovviamente non ci penso a quelle cose e sto bene ( anche se ho gli incubi ) ma è come se non ci fossi. Io non sono cosciente che dormo. E che senso ha? Anche stesso quando si dorme il tempo passa velocemente. Si, i problemi non mi pesano più ( perchè appunto dormo ) ma nel momento in cui mi sveglio le mie fissazioni mi danno il buongiorno. E allora? Per non pensare a niente di tutto ciò dovrei essere in coma? Ma io non voglio. Non voglio desiderare cose cattive. Dovrei farmi fare il lavaggio del cervello? E poi comunque che senso ha fare sogni lucidi? Così, tanto per essere cosciente anche durante il sogno? Forse ancora peggio. Io non saprei. Il medico di famiglia mi ha palesemente detto che si tratta di nevrosi e che è normale alla mia età e che mi passerà ( me lo dice ogni qualvolta vado a farmi prescrivere ricette per accertamenti, esami e visite di ogni genere a seconda della mia fissazione di quel periodo ). E a tal proposito ultimamente ci sto pensando di più, lui non gli ha dato peso alla cosa, forse ha ragione lui...ma se ciò si tramutasse in isteria? Quindi lei mi sta dicendo che sono isterico? Che sono psicotico? Io non credo di essere depresso, a parte tanta paura, rabbia e sentimenti in generale che reprimo...forse è per questo che non esplodo ( metaforicamente parlando ). Perchè tendo a reprimere tutto? E se un giorno esplodessi? La prego. Io riesco a distinguere ciò che è reale da ciò che non lo è. Nel senso, il mio esame di realtà non è compromesso. Ma queste idee? Questi pensieri? I miei sono deliri? La prego no. Io capisco a volte di delirare, magari al minimo rumore che sento fuori casa, anche nel cuore della notte,chiamo mio padre e faccio svegliare tutti e che passo periodi che controllo sempre dalla finestra,ed in particolar modo le macchine oltre che le persone per vedere dove vanno,tutti i loro spostamenti e comportamenti...perchè magari ho paura che siano rivolti contro di me e aspettano il momento giusto per attaccare.Magari mi metto in testa piani per scappare e chiedere aiuto eventualmente o difendermi comunque. O cose del genere.E con questo?Vorrebbe dire che sono pazzo?Che soffro di manie di persecuzione, di disturbo delirante della personalità?Il mio linguaggio non è compromesso,le mie capacità cognitive generali nemmeno.Nella mia famiglia nessuno mai,neanche i parenti più lontani hanno sofferto di psicosi e/o schizofrenia.E se fosse una punizione da parte di Dio?O solo una mia convinzione?O niente di tutto ciò?Se in realtà non ho nulla?Ma è perchè penso troppo?Io sono persona molto ansiosa e anche mia nonna.Lei è molto emotiva.E sei sono la versione peggiore,amplificata,mostruosa di lei?Io credo di averne preso molto da lei.Almeno lei non si mette cose in testa leggendo cose su internet.Perchè non se ne intende. Però si impressiona facilmente in generale.A tutto c'è un peggio. E se io fossi il peggio del peggio? La prego, non voglio essere il peggio del peggio. Si, talvolta mi vengono attacchi di panico belli forti. E se avessi il disturbo d'ansia generalizzato? E se non avessi nulla? Riconosco di avere molte fobie. E se invece dovessi semplicemente pensare alle cose importanti e trovare qualcosa di concreto e serio da fare nella vita ( come studiare ) ? Non mi aspetto una diagnosi online ovviamente. Ma quindi lei mi sta dicendo che sono pazzo? Che sono isterico? Nevrotico? Ossessionato lo capisco. Ma il resto? Voglio dire, cosa c'è di sbagliato in me? Tutto? Lei mi sta facendo preoccupare.
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Attivo dal 2020 al 2020
Ex utente
P.S. Inoltre, essendo che nell'aldilà avviene un distacco dalla forma, dalla materia e quindi vi sarà l'impossibilità di gratificazione per mezzo si essa, l'anima soffrirà il doppio? Ovviamente voi medici mi direte che queste domande piuttosto le dovrei fare a un prete. Siamo d'accordo. Ma ve lo chiedo perchè il fatto è che non voglio soffrire ulteriormente. Voglio dire, l'isteria da conversione somatica, le crisi psicogene ( premettendo sempre che io fin'ora non ho mai avuto nulla di tutto ciò, ma comunque ne ho esageratamente paura, ho i pensieri fissi e spero non la convinzione, anche se non credo, certo, non posso parlare in merito del mio inconscio o subconscio, perchè non lo posso controllare, ho paura che possa accadermi qualcosa del genere e di morire o di soffrire per il resto della mia vita e di morire ) riguardano solo questa dimensione? O anche nell'aldilà ci saranno questi problemi? Ovviamente nessuno è tornato per raccontarlo. Ma io sono terrorizzato. E se un giorno ( spero il più lontano possibile ) la mia anima o spirito o ancor prima di questo corpo astrale dovesse soffrire il doppio? Rimanendo paralizzata? In preda alle crisi? Voglio dire, se il mio corpo ( fin'ora e spero mai ) non soffre di questo, ma le mie idee mi mettono comunque angoscia, allora c'è la possibilità che nell'aldilà io impazzisca del tutto e che i miei pensieri e ossessioni mi causino maggiore sofferenza o che prima o poi si scateni sul mio corpo una cosa di questa? Su cosa però essi si dovrebbero sfogare se a quel punto non avrò più un corpo ma sarò uno spirito/anima? Sulla mia anima stessa? E cosa potrebbe accaderle? E per quanto riguarda l'inferno? Un giorno avverrà la resurrezione dei corpi all'inferno, così come in paradiso, con la sola differenza che i dannati avranno un corpo inglorioso mentre i beati un corpo glorioso e non vi saranno più malattie, ne fame, ne sete. A questo punto mi viene da pensare che se all'inferno è tutto il contrario vi saranno anche li come in questo mondo la fame e la sete, come tra l'altro testimonia la storia de il ricco e Lazzaro. Quindi vi saranno anche le malattie, questo senz'ombra di dubbio...la morte eterna. Ognuno sarà la malattia di se stesso. Mi sembra di capire. Ho ragione? Queste cose non me le sono mica inventate, in parte sono prese dalla Bibbia e per la maggior parte da cose che leggo su internet e che ovviamente sono vere. Non sono pazzo. Il mio esame di realtà non è compromesso. La prego. Non mi metta ancor più disagio o preoccupazioni. Le rassicurazioni eccome se servono! Inanzitutto per incoraggiare una persona e darle coraggio e fiducia in se stessa. E poi se il mio problema è semplicemente che penso troppo ( perchè alla fine ci sto male quando ci penso e mi focalizzo sul pensiero stesso ) allora le vostre rassicurazioni mi aiuterebbero a comprendere che il mio problema sta nel pensare troppo e che non mi devo preoccupare e non preoccupandomi così tanto come faccio sempre non mi creerei neanche problemi ( che probabilmente non ho ) dal nulla. E se fosse questo? E se invece avessi qualche problema? Forse anche il fatto che lo domando è perchè penso troppo. Voglio dire, fin'ora non ho mai avuto sintomi fisici clamorosi ed evidenti sotto un punto di vista clinico patologico psichiatrico. Solo pensieri, fissazioni/ossessioni che mi provocano disagio e angoscia. E se tutto ciò man mano si tramutasse in isteria da conversione? Io non voglio convincermi di essere isterico. La prego. Per questo motivo ho bisogno di risposte ( anche parziali ripeto, ma quel minimo che serve per rassicurarmi, farmi stare tranquillo, calmarmi, darmi forza e coraggio e che tutto andrà bene ). Ripeto, forse il problema è che penso troppo. E se ciò scatenasse in me qualcosa di fatale e incontrovertibile? Quanto tempo ci vorrà prima che ciò accada? La psiche ha una fortissima e notevole influenza sul corpo, sono strettamente collegati. Si sa. Non si tratta di volere false speranze. C'è una speranza? Ne voglio una. È importante sperare. Certo, a un malato terminale anche se gli dici che andrà tutto bene alla fine morirà lo stesso e non si può cambiare il destino. Ma io non sono un malato terminale. La prego non voglio morire.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k 248
Le è stata chiesta una cosa al fine di poterle rispondere, e ha voluto fare esattamente il contrario.

Esprima la sua domanda in due righe senza usare termini psichiatrici. Grazie. Dica in che senso sta male e quali sono i sintomi, se tira in ballo parole come isteria etc non ci si capisce niente.
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Attivo dal 2020 al 2020
Ex utente
Buongiorno dottore, cosa intende dire con " e ha voluto fare esattamente il contrario " ? Io ho voluto esprimere tutto ciò che sento dentro di me, le cose che non dico mai nessuno. Non so che in che altro modo dirglielo. Ma a questo punto mi viene da pensare che lei non abbia nemmeno letto tutto ciò che ho scritto. Io spero davvero di si invece, perchè ci tengo davvero che qualcuno mi ascolti. Certo, è un poema che Dante può accompagnare solo. Ma ci proverò lo stesso. Due righe forse no. Bene: Io ho questi pensieri, fissazioni, idee talvolta bizzarre che mi mettono disagio e angoscia. Non ho sintomi fisici. Oltre la mie ossessioni intendo, ossessioni per le malattie, mi capita anche di avere idee strane appunto. Vaghe, occasionali o persistenti nel tempo mi mettono comunque a disagio. Soprattutto se focalizzo il tutto. Quando sono fuori per esempio e magari sono in macchina ( non guido ancora ) ultimamente ho paura che si possa sollevare fino al cielo tutto di colpo, come se all'improvviso perdesse forza di gravità...come nello spazio insomma. O che anche io possa iniziare a fluttuare. Ovviamente questo soprattutto quando sono fuori. E mi vorrei tenermi a qualcosa a volte. Cerco di non andare nel panico e non mi agito più di tanto. Perchè cerco di non focalizzare la cosa. Nonostante ciò capisco che è una paura del tutto irrazionale, che non può succedere ne ora e ne mai, ma ho paura lo stesso...più che altro di queste mie stesse idee. La prego, non voglio impazzire. Voglio dire, non credo che le mie capacità e caratterische cognitive siano compromesse. Non sento voci, non vedo cose e nulla di tutto ciò. Ma i miei pensieri talvolta sono distorti. Ho molte fobie e paranoie, forse è solo questo. Forse penso troppo. Ho molta fantasia. Mi dica lei. Questi sono i sintomi in breve. Ho cercato di non usare termini psichiatrici e non mi spingo oltre. La prego.
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Attivo dal 2020 al 2020
Ex utente
E mi vorrei tenere*...Ad ogni modo, aspetto una sua risposta o di qualche altro suo collega.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k 248
Detto così già si capisce meglio. In due righe forse si potrebbe riassumere nel fatto che ha un disturbo ossessivo. Può anche essere che, data la tendenza a scrivere molto e a porsi domande molto articolate con angoscia, sia in un momento di particolare concitazione (umorale). Ma sostanzialmente la forma delle domande che si pone è quella ossessiva.
Lei ha ricevuto diagnosi e terapie ?
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Attivo dal 2020 al 2020
Ex utente
Buonasera dottore, anzitutto grazie mille per la risposta tempestiva, il suo tempo e la sua cordialità. E io che pensavo di essere psicotico, isterico e tutto il resto! Haha! Lei mi ha notevolmente tranquillizzato, beh in effetti, anch'io lo sospettavo avessi un qualche disturbo ossessivo. Voglio dire, la radice dei miei mali sta nei miei pensieri e idee ( talvolta al dir poco bizzarri ). Poi ho molte fobie, paranoie e il mio medico di famiglia ha detto ( in merito a queste mie preoccupazioni di malattie ) che si tratta di nevrosi. Anche per questo, sentendo prima la parola nevrosi e poi isteria e informandomi meglio su ciò, avevo paura che potessi sviluppare qualcosa del genere tipo conversione somatica e crisi psicogene e di morire. Allora, io a dirla tutta non ho mai ricevuto diagnosi e terapie. L'anno scorso ( Marzo 2019 ) andavo da una psicologa, ho fatto qualche seduta ma poi ho lasciato. Magari a quel tempo le idee, i pensieri erano altri...perchè appunto è a periodi e cambiano. Però le paranoie sempre quelle. Poi sono anche molto ansioso. Voglio dire, ho avuto un'infanzia bellissima e tranquillissima, non mi posso lamentare. Durante il parto non ho subito traumi o lesioni di alcun tipo, ringraziando Dio....e anche mia madre stessa è stata benissimo e non ha avuto problemi. Nessuno mai nella mia famiglia ha sofferto di psicosi o isteria, certo, la prima volta c'è sempre...ma non voglio pensare in negativo, perchè sennò mi sentirei finito, senza speranza e morto dentro. Però talvolta ( sempre per quanto riguarda i sintomi ) mi sento come estraneo a ciò che faccio, come fossi un'automa...soprattutto quando ci penso appunto. Nonostante io mi riconosca allo specchio, le persone attorno a me e tutto il resto. Poi sono un tipo che tende a reprimere le emozioni e i sentimenti. Ma la mia sfera emotiva sotto questo punto di vista è perfettamente sana direi. Rido, scherzo, mi diverto, ascolto musica e scrivo canzoni per sfogarmi. Ripeto, ognuno può passare periodi di apatia, depressione ( mi è capitato tantissime volte, magari in seguito a determinate situazioni ). Poi sono una persona che tende ad esagerare le emozioni, non so come spiegarlo. Certo, non ho una vita sociale, non esco quasi mai ( e se esco non esco da solo ma con la mia famiglia, per via delle mie manie di persecuzioni ) e ho solo amici virtuali ( anche se pur sempre reali ). Come dice lei, mi faccio molte domande. E ha ragione. Però io non so più a cosa pensare. È da quando sono piccolo ( ricordo dalle medie, quindi si all'incirca 7 o 8 anni fa ) che ho fissazioni. Certo, all'epoca sapevo mooolte meno cose, magari mi fissavo col respiro, cose del tipo " e se smetto di respirare? " " dopo quanto tempo posso deglutire dopo aver respirato? " " come devo respirare? ". Oppure avevo paura di poter vendere l'anima al diavolo con il solo pensiero. Ricordo benissimo degli episodi in cui mio padre e io di notte o sera che fosse uscivamo in macchina a farci delle passeggiate e io che gli dicevo " non riesco a non pensarci " pieno di angoscia e paura. Ricordo anche alcuni episodi in cui sono andato all'ospedale per via di queste mie cose. Per poco non mi ricoveravano. Poi mi è passato. Ma durante la mia adolescenza ho attraversato fasi/periodi bui e spaventosi...da dimenticare. E poi sono molto curioso. Mi scusi tanto per questa mia lunghissima ( ma secondo me fondamentale ) risposta. Attendo una sua risposta.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k 248
Capisco che secondo Le è fondamentale scrivere cose lunghissime, però le è stato già chiesto il contrario, perché non è affatto fondamentale invece, anzi è disfunzionale in una comunicazione che deve mettere a fuoco un problema.
Capisce, un conto è discutere in uno spazio non vincolato, in libertà e con abbondanza di tempo, altro è dover capire più o meno quale possa essere la questione qui.
Si capisce ANCHE dalla sua tendenza a scrivere cose così lunghe, dopo di che però diventa difficile seguire il filo, se lo scopo è quello di dare un parere veloce.
Le confermo che sì, l'aspetto ossessivo parrebbe portante, poi però ad esempio questo bisogno di scrivere molto non è detto sia della stessa natura come tipo di sintomo. Gli elementi mancanti se si fa visitare saranno chiariti.
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Attivo dal 2020 al 2020
Ex utente
Gentilissimo dottore, con " poi però ad esempio questo bisogno di scrivere molto non è detto sia della stessa natura come tipo di sintomo... " cosa intende dire esattamente? Di che natura è allora? Che sintomo è? Nel senso, è ovvio che il mio bisogno di scrivere molto non è in alcun modo legato all'aspetto ossessivo. Il fatto è che mi piace scrivere molto, sono uno scrittore, poi anche perchè non parlo mai con nessuno di queste mie cose " intime " se così vogliamo dire o in generale e ho bisogno di parlare e di esprimermi e quindi necessito di qualcuno che mi ascolti. Perchè non ho una vita sociale oltre alla mia famiglia. Solo amici virtuali come le dicevo ( anche se ribadisco pur sempre reali, però capisco che non è la stessa cosa come il frequentarsi di persona ). Però quello che dico è: posso stare tranquillo per quanto riguarda psicosi, crisi psicogene, conversione somatica e isteria? Le ripeto, ho molte fobie, paranoie, ossessioni/fissazioni...ma ciò non vuol dire che sono pazzo o isterico...giusto? Non c'è il rischio che io muoia...GIUSTO?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k 248
Non lo so, appunto, semplicemente lo metto a parte come aspetto.
La domanda finale appartiene alle sue ossessioni, non deve essere discussa o argomentata con risposte.
[#14]
Attivo dal 2020 al 2020
Ex utente
Buongiorno dottore, cos'è che non sa e mette a parte come aspetto? Il fatto che potrei morire? Il fatto che un giorno più o meno lontano potrei paralizzarmi, preso da convulsioni, mordermi involontariamente la lingua, ingoiarla e morire soffocato o sbattere la testa in tutto ciò e morire comunque o riportare gravi traumi cranici con comunque conseguenze al cervello non di meno gravi e preoccupanti e invalidanti? Per via di un' " ipotetica " crisi psicogena causata da un'isteria da conversione somatica? È questo che sta dicendo? Che un giorno, che sembra come tutti gli altri, all'improvviso mi capita una cosa di questa? Attenzione però, io non sono convinto di essere isterico o essere pazzo ( o almeno consciamente parlando, perchè non posso controllare il mio inconscio ) io sono semplicemente altamente preoccupato 24h su 24h per via di queste mie fissazioni che sembrano non voler andare via. Ma io prima di preoccuparmi di questo, le faccio capire, ero fissato con l'epilessia, ancor prima con l'aneurisma dell'aorta addominale e così via. Ma non ho mai avuto, ringraziando Dio, in tutti questi anni reazioni di questo tipo. Già solo a pensare che io possa sviluppare una cosa del genere mi sembra impossibile. Ma nulla è impossibile. Quindi si spiega meglio. E mi dica chiaramente " guardi si, lei morirà, è condannato e senza speranza, il suo destino è segnato " senza girarci troppo intorno. Non è quello che mi voglio sentire dire ovviamente. Però mi dica ( oltre al fatto di parlare con uno specialista *di persona* sottolineo ) che non morirò e lo dica perchè lo pensa davvero però. E che non mi capiterà niente di tutto ciò. Dopo di che non le chiederò più nulla. Promesso. Però lo deve dire perchè lo pensa davvero, non solo perchè gliel'ho chiesto io per farmi stare tranquillo. Non voglio che mi menta. Voglio solo che lo pensi davvero che non c'è alcun grave pericolo per me. Ma non perchè gliel'ho chiesto io di pensarlo, bensì perchè dev'essere una sicurezza che nasce dentro di lei e che detta a me diventa rassicurazione e assicurazione ( direi anche ) sulla mia vita. LA PREGO.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k 248
No, non ci siamo. Non è Lei che mi deve imporre come rispondere. Ha un problema ed è ossessionato da questa domanda. Non è tramite mille risposte come quella che chiede che risolverà niente. Con le risposte che Lei chiede si aggrava la domanda. Se non la gestisce, è il caso di farsi curare.

Non è che c'è la domanda ossessiva da curare e poi c'è la domanda ossessiva che però deve avere risposta. O una, o l'altra. O si alimenta, o si porta a estinzione.
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Attivo dal 2020 al 2020
Ex utente
Ah ok! Ora ho capito! Il problema risiede nella domanda! O la si alimenta o la si porta a estinzione curandola! Quindi non mi devo preoccupare di nulla perchè la domanda non deve esistere a prescindere! Grazie...GRAZIE INFINITE!
" Ci sono due lupi che ci sfidano proprio ora
Uno è buono, l'altro è malvagio
Se ti stai chiedendo quale lupo dentro vincerà
Semplice, è colui che tu nutri " -cit. Credo si possa riassumere così, giusto!? Certo, poi penso che tutti i filosofi si fanno delle domande...sennò la filosofia non esisterebbe, no? Però poi penso anche che forse non è questo il contesto, in quanto queste mie domande ossessive semplicemente non devono esistere e sono controproducenti. Ma come si fa a non porsi domande nella vita? E se questa strategia di 'repressione' ( perchè magari non riuscissi ad eliminarle del tutto, inconsciamente parlando ) mi portasse ad impazzire? Ah vero...non posso pormi questo tipo di domande. Comunque, è assurdo come la gente si preoccupi così tanto del coronavirus ( anche lecitamente parlando ) mentre io non ne sono preoccupato affatto. Davvero. La mia testa è così tanto concentrata sulle sue cose che anche quando penso a Covid-19 non riesco a preoccuparmene seriamente ( o almeno per il momento haha, scherzo ). Oggi ad esempio ho sentito al Tg5 parlare di " paranoia da coronavirus " secondo me molto più corretto di " psicosi da coronavirus ". Fatto sta che in questi ultimi giorni mi sento come se i muscoli delle mie gambe, o braccia o mani o addome talvolta fossero tesi, come pronti per contrarsi. Non so come spiegarlo. In passato magari in seguito a situazioni di stress intenso avvertivo fascicolazioni, talvolta anche brusche e dolorose soprattutto al petto e ancora oggi ne risento ( in tutto il corpo, come pulsazioni ). Ma non me ne preoccupo più di tanto perchè so che sono benigne e innoque. Ma ripeto, in questi ultimi giorni mi sento strano. Le faccio un'esempio, l'unica cosa a cui posso paragonare questa sensazione: ha presente quando al momento dell'orgasmo durante l'autoerotismo avvengono quelle, se possiamo chiamarle così 'convulsioni' involontarie, naturali, normali e totalmente innoque? È come se mi sentissi così, come se mi stesse per venire una cosa del genere, però al contrario delle fascicolazioni che prende un'intero arto, che sia gamba o braccio...non se se mi spiego. Forse è solo perchè mi focalizzo tanto sulla cosa con il pensiero non so. E se questo fosse l'inizio della fine? E se la cosa peggiorasse? E se fosse solo tensione muscolare? Ho letto su internet che l'ansia e il nervosismo può causarla. Ma io sono nervoso? Io sono depresso? Io sono ansioso? A volte non so rispondere a questa domanda personale e la pongo agli altri...ad esempio ai miei genitori. Ma come possono gli altri rispondere a questa domanda al posto mio? E se invece fosse un'effetto collaterale della masturbazione? OH MIO DIO! Ho la psiche così incasinata! La notte faccio incubi al dir poco bizzarri, disturbati se non diabolici a volte e mi sveglio più volte durante la notte. C'è stato un giorno, qualche settimana fa ( siccome in questo periodo per via della mia preoccupazione eccessiva per le crisi psicogene mi sono fissato con i denti anche, cose del tipo " come devo tenere i denti? Aperti o chiusi? E se mi accadesse una cosa del genere e mi mordessi involontariamente la lingua eccettera eccettera... ) che ho fatto un sogno, in cui ero in una chiesa, c'era mio nonno vivo ( ma in realtà è morto da poco, a Gennaio ) e io tenevo una postura dei denti e della bocca tesa e del tutto sbagliata...comunque tanto mi sono impressionato che mi sono svegliato ed era come se fossi preso da convulsioni e in più non riuscivo a muovermi ( io ero cosciente di ciò che accadeva attorno a me e in quel momento avevo paura che avessi potuto togliere la testa dal cuscino e sbattere la testa o cadere ). Non è il primo sogno di questo genere che faccio. Può essere che ho avuto una crisi psicogena in seguito a un sogno angoscioso che ho fatto? Poi comunque mi sono rialzato e non ci ho pensato più perchè io stesso non sapevo se crederci o meno. Voglio dire. È da una vita che ho paralisi del sonno. E se fosse stato solo quello? Ma in quel momento mi sono davvero sentito tremare, muovere tutto il corpo ( non c'era nessuno nella stanza al momento dell'accaduto ). Non so non so! Non credo più a me stesso. E se fosse stata una tattica del diavolo per farmi mettere solo ancor più cose in testa? E se proprio questo mio carattere, questo mio modo di essere attirasse su di me l'influenza dei demoni dell'ossessione? Si, perchè esistono vari demoni, ognuno con il loro ruolo. E se fosse stato tutto vero invece? E altri incubi di questo genere. O anche peggio. Sento che la mia anima è così lontana da Dio. Il problema principale è che sono troppo curioso e vedo e leggo cose su internet che non dovrei vedere affatto. E si sa, chi è curioso va all'inferno! Ovviamente io le avevo promesso di non chiederle più nulla e vorrei mantenere la mia parola. Però se lei vuole continuare a rispondermi ( senza che io le imponga nulla ) faccia pure. Mi sentivo di dover dire queste cose, perchè secondo me è importante. Quindi se dovessi morire ( spero proprio di no ) non morirei da persona pura. QUANTO ME NE PENTO! E Dio ha detto che se non lo seguiamo nella salute, allora lo seguiremo nella malattia perchè solo a quel punto capiamo realmente cosa significa essere lontani da Dio e la sua grazia...si insomma, una cosa del genere. Quindi altro non sono che un'ipocrita e un'egoista...oltre che tutto il resto.
[#17]
Attivo dal 2020 al 2020
Ex utente
P.S. Lei mi ha anche detto che anche se io dico che è fondamentale scrivere tutte queste cose, mi è stato chiesto il contrario e che non è affatto fondamentale. Ho voluto semplicemente riportare alcuni altri sintomi o episodi ( quelli delle articolazioni o muscoli che siano braccia o gambe o addome ecc. ) come quel giorno, il risveglio dal sogno angoscioso. Vorrei solo capire se ora che ho riportato queste cose che prima non avevo detto le mie domande sono valide di una risposta ora? E se la musica metal e estrema c'entrasse qualcosa in tutto questo? O forse no? E se peggiorasse la situazione? E se fosse l'inizio della mia fine? O forse no? Basta, mi dileguo. Ripeto, se vuole mi risponda se ritiene sia necessario...magari in seguito a questi altri dettagli, sintomi che ho citato qui sopra lo riterrà necessario. Non so. Ma io non voglio imporle nulla. Buona serata! E grazie mille ancora!
[#18]
Attivo dal 2020 al 2020
Ex utente
Un'ultima cosa e poi per oggi basta sul serio. E se fosse l'inizio delle convulsioni da isteria da conversione somatica o comunque crisi psicogena? Da parziali a totali o generalizzate ( cioè che iniziano da un'arto per poi espandersi in tutto il corpo ) ? Oh mio Dio! Già mi immagino tutta la scena: ci sono io all'ospedale e i miei genitori che mi dicono " ci hai fatto preoccupare... " e i medici che hanno detto che comunque al cervello non ho nulla, del tipo epilessia ( menomale direi ) ma che comunque si tratta di crisi psicogena e quindi l'inizio del mio inferno sulla terra, dolori e sofferenze indicibili, farmaci, ricoveri, visite psichiatriche e quant'altro. Forse è perchè penso troppo dai o forse no? Quando leggo quelle cose su Google del tipo: cloniche, miocloniche, grande male, piccolo male e quant'altro...già il solo nome mi terrorizza a morte...mi fa pensare a qualcosa di diabolico, di mostruoso che annichilisce e desintegra la persona in tutti i suoi aspetti e nella sua interezza e complessività di mente e corpo. Forse è perchè mi faccio troppi film mentali...ma come si spiega quell'episodio che ho avuto in seguito al sogno angoscioso? Paralisi del sonno o crisi psicogena? Di paralisi del sonno ne ho avute eccome e so cosa si prova ad essere paralizzati senza potersi muovere. Ma il fatto che io abbia avvertito il mio corpo tremare tipo convulsioni il tutto da sdraiato e senza potermi alzare? E per quanto riguarda le sensazioni che provo agli arti? Non credo siano fascicolazioni ( voglio dire, le fascicolazioni non portano a muovere un'intero arto che sia braccio, gamba eccetera, dico anche per mezzo secondo...
e se appunto fossero convulsioni parziali o nulle che da nulle o parziali si generalizzassero? ) è come se sentissi che mi stesse per venire qualcosa di imminente. Ripeto, l'esempio a cui paragono questa mia sensazione è a quella che si avverte durante l'orgasmo durante la masturbazione, quella serie di contrazioni involontarie in tutto il corpo, delle vere e proprie convulsioni ( ma innoque ovviamente ). E nel mio caso cosa potrebbe significare? E se fosse una qualche conseguenza dovuta alla masturbazione? E se fosse l'inizio della mia fine invece, crisi psicogene e isteria da conversione somatica? Ora ho anche paura di masturbarmi. Forse è solo perchè penso troppo dai. Può essere nervosismo? So solo che mi sento di dovermi muovere perchè sento questa sensazione, come se i miei muscoli fossero tesi e li muovo gli arti perchè ho paura che all'improvviso possano iniziare a muoversi da soli, quelle che vengono chiamate 'scosse'. E se all'improvviso fossi colpito da scosse generalizzate? E se morissi? E se riportassi gravi danni? E se non fosse così? So solo una cosa: le cose non me le invento. Però sono molto bravo a crearmi problemi dal nulla. Poi penso anche che sono un filosofo, perchè effettivamente lo sono...magari un filosofo ossessionato ok.
[#19]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k 248
Se fa così abusa però di questo spazio, le è stato detto di essere più conciso, e fa esattamente il contrario. Le è stato detto di non proporre insistentemente domande, e le moltiplica. Sarà una reazione istintiva: uno le dice di curarsi, e le ossessioni si moltiplicano cercando di ottenere risposte invece, ma non funziona così. E questo è stato detto chiaramente.
Poi tra l'altro lasci perdere questo parlare con termini tecnici con fa soltanto una grandissima confusione. Non se ne intende, non li usi.
Non premetta "per oggi basta", "questa è l'ultima", che sono il tipico modo di auto-indulgere poi in altri interventi "fiume".
[#20]
Attivo dal 2020 al 2020
Ex utente
Buonasera dottore, mi scusi tanto per la mia insistenza ossessiva. Ok, mi sono informato meglio su Google riguardo all'isteria e ho capito che conversione somatica e isteria sono la stessa cosa. Che è causata da un conflitto interiore irrisolto e che è raro ( a differenza delle crisi epilettiche ) che avvenga di mordersi la lingua o gravi incidenti con la testa per via di possibili cadute a seguito di paralisi o convulsioni e che è un meccanismo inconscio che sfugge alla volontà della persona. Poi mi sono reso conto che io ho molti conflitti irrisolti...potrei essere a rischio? Poi penso anche che anche se è raro mordersi la lingua in queste manifestazioni isteriche magari io potrei essere proprio quel caso raro e muoio. Ho letto anche che la maggior parte delle persone che vanno all'ospedale per crisi epilettiche non sono in realtà epilettici ma isterici e quando gli viene comunicato loro ciò non presentano più quei sintomi ( o comunque cambiano forma ) perchè si tranquillizzano. E ripeto, io prima mi ero fissato con l'epilessia. Ora non più. E poi mi domando: e una persona che crede o è ossessionata col fatto che potrebbe essere isterica ( quando in realtà non lo è ) ? Diventa isterica? Come si può curare proprio una persona che ha paura di essere isterica e che magari lo diventa? Spero proprio di no. E se fossi l'unico caso al mondo? Non so se mi sono spiegato. Ora sono un po' più tranquillo...forse. Poi penso che nell'aldilà non ci sono i muscoli e quindi neanche le crisi psicogene e che non mi dovrei preoccupare di questo. E se vado all'inferno? Con la resurrezione dei corpi non solo l'anima soffrirà, ma anche il corpo ( un corpo già di per sè inglorioso ). E poi anche stesso fosse questo l'unico problema...con tutte le sofferenze che ci sono all'inferno anche peggiori! Il fuoco eterno, l'oscurità, la lontananza da Dio, il fetore dei peccati, la visione degli altri peccati dei dannati e di tutto il male dei demoni, le ossessioni, le malattie...IL FUOCO E L'ANGOSCIA ETERNA! Allora dovrei pensare più a questo...a salvaguardare la mia anima. Ma la mia domanda è: ( l'unica a cui tra tutte queste esigo realmente una risposta ) posso continuare a masturbarmi? Ma poi penso che la masturbazione è un peccato...e se poi Dio mi punisse? Io non voglio approfittare della bontà di Dio. Ma io attualmente non sono nelle sua grazie. Cioè, io fino all'altro giorno mi masturbavo tranquillamente...poi ho presentato quei sintomi fisici di cui le parlavo ( sintomi poco rilevanti a dir la verità, forse è solo tensione muscolare chissà...ma comunque ) e ho paura che possa scatenare, se continuo a farlo, una reazione a catena. Poi nella mia vita non ho mai fumato, non mi sono mai drogato, ho avuto un'infanzia bellissima e tranquillissima e non mi spiego il come mai di tutte queste mie ossessioni. Forse c'entrano qualcosa i peccati degli antenati. E se fossi sotto influenza di qualche mio antenato che si è attaccato a me? E se fosse perchè sono sempre stato ossessionato fin da bambino dal voler vendere l'anima per in cambio: fama, successo, amici, una fidanzata e perchè in tutti questi anni ho desiderato per me solo cose cattive e adesso sono sotto vessazione del diavolo? Il fatto è che le canzoni che io ascolto, gli idoli ( cantanti ) che io adoro hanno sempre avuto una certa influenza su di me ( anche quando non ascoltavo metal intendo ). E se fosse questo e tanti altri fattori? E fossi sotto vessazione di me stesso? OH QUANTO ME NE PENTO! Per ogni mio desiderio cattivo ho ottenuto un mezzo ed effimero piacere e un tormento enorme e all'apparenza eterno. Ma io non credo di essere posseduto. E a prescindere da tutto ciò i miei genitori non mi porterebbero dallo psichiatra ( o dallo psicologo ) perchè pensano che io non abbia nulla e che al seguito di una diagnosi le mie vie lavorative per il futuro potrebbero essere compremesse e che non sono l'unica persona ad avere problemi. È ironico come dico tutto ai miei genitori, per quanto riguarda le malattie fisiche svolgendo anche tutti gli esami e accertamenti possibili e immaginabili e di queste mie ossessioni o comunque malesseri mentali non mi spingo più di oltre. Forse perchè so già la loro risposta. Forse perchè preferisco tenermi il malessere, finchè lo stesso non mette a rischio la mia vita e quindi il mio corpo. Ma non voglio neanche impazzire. Quanti rituali ho adottato negli anni per soddisfare l'ossessione del momento e quante ossessioni/fissazioni di ogni tipo! E per quanto riguarda le mie paranoie clamorose e ben evidenti? La mia famiglia ogni volta che delirio PERCHÈ IO DELIRIO SI, mi dirà che sono paranoico e mi zittirà. Per farle capire, non entriamo mai nell'argomento psicologo/psichiatra. E anche stesso ho troppi conflitti interiori...con gli anni mi sono fatto troppi nemici e adesso tendo a generalizzare le mie paranoie. Talvolta credo anche che un mio familiare stia complottando qualcosa di malvagio contro di me...avrei qualche episodio da elencare DI PURO DELIRIO, ma vabbè. Comunque! La ringrazio per i tutti i suoi interventi nei miei confronti, la sua cordialità, serietà, tempestività, disponibilità, fermezza e autorità aggiungerei! Grazie mille di cuore! Arrivederci!
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k 248
Il metal lo ascolto anche io, da sempre.
A parte questo, le ripeto: secondo me oltre ad un aspetto ossessivo ci sono altre cose da chiarire, anche in merito a ciò che si sta chiedendo, ovvero se siano tematiche che lei ritiene assurde o fondate, specie quelle di tipo mistico diciamo.
Quindi un passaggio da uno specialista lo farei.

"Ok, mi sono informato meglio su Google riguardo all'isteria "

Malissimo, è esattamente il contrario di quello che aiuta in queste situazioni.
[#22]
Attivo dal 2020 al 2020
Ex utente
Wow! Grazie mille dottore della risposta...istantanea direi! Si, infatti lei ha più che ragione, non voglio attribuire di certo la colpa al metal. Per quanto riguarda le tematiche di tipo mistico, si, ritengo siano assolutamente fondate. Ma questo non vuol dire che io sia psicotico...giusto? Può dipendere questo aspetto dalla propria religione anche. Per quanto riguarda invece la maggior parte delle mie paranoie, in quel momento non penso manco minimamente che sia una cosa assurda...è dopo, quando vedo che non è successo nulla e supero quella fase che mi rendo conto che forse sotto sotto avevo torto e che è stato assurdo pensarlo. Ma in quel momento è come se delirassi. Cioè, per farle capire, mi sono ritrovato in situazioni in cui sono persino scappato da negozi correndo, andando di qua e di là pensando che qualcuno ( che fosse una persona estranea o il mio familiare/parente ) stesse complottando contro di me perdendomi anche nelle strade di una città che non conoscevo, scappando e cercando aiuto nei negozi se mi potevano far fare una telefonata ( non avevo credito nel cellulare ) per avvertire il resto o comunque la mia famiglia o la polizia...e quant'altro. Quella volta ho rischiato grosso. Tornai a casa di mia zia piangendo e preoccupatissimo. Ma questo forse è stato solo uno degli episodi più forti e eclatanti che io abbia avuto di paranoie. Fatto sta che alcune mie convinzioni di tipo persecutorie rimangano sempre le stesse nel corso degli anni, perchè? Perchè ripeto, mi sono fatto involontariamente molti nemici...non credo sia opportuno qui di entrare nel dettaglio ma...riguarda l'amore non ricambiato, l'amore tossico o non so più cos'altro pensare. Tutto è iniziato da un'episodio che ero fuori da scuola...e stava per succedere una cosa...in quel momento mi sono sentito in pericolo di vita. Ringraziando Dio, ho una sorta di sesto senso o comunque il mio angelo custode mi ha fatto cambiare strada e mi sono salvato, poi è venuto mio padre con la macchina e mi ha preso. Alcune cose che mi erano state dette, giorni e mesi prima mi avevano fatto nascere in me in certo sospetto. Ma mai paranoia. Fino a quel giorno...quel maledettisimo giorno, Halloween del 2018. Non posso entrare nel dettaglio delle cose qui, perchè ho paura che quel qualcuno potrebbe leggerle e capirebbe chi sono. Ma cerco ad ogni modo di farle capire. Sono cose che non ho mai risolto però, perchè sono sempre stato il tipo di persona che anzichè affrontare i problemi, scappa. È da allora che a causa di questi miei conflitti irrisolti ho generalizzato le mie paranoie su chiunque ( anche e talvolta putroppo sulla mia famiglia ). Premetto che non ho mai ricevuto minacce, ma ripeto, mi sono state dette cose subdole che in me col tempo hanno generato sospetti...fino al giorno del " mezzo accaduto ". Non che prima ero meno ossessionato eh! Ho sempre avuto le mie fissazioni/ossessioni è credenze. Ma da quel giorno i miei tormenti si sono moltiplicati, hanno partorito figli che subito sono cresciuti e si sono accoppiati con altri tormenti e così via...fino al dare vita a una generazione di tormenti. Mi perdoni questa mia metafora bizzarra.
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Attivo dal 2020 al 2020
Ex utente
P.S. Ammetto che dicendo tutte queste cose di me, che tengo di solito tutte dentro, reprimendole, mi sto autosuggestionando un po'...perchè io non voglio essere psicotico o isterico o entrambi! O comunque delirante! Io so che da una parte ho la mia fetta di ragione, ma poi generalizzo le cose creandomi paranoie dal nulla e diventando del tutto irrazionale e facendo collegamenti assurdi, cercando di scovare negli atteggiamenti e parole delle persone messaggi nascosti ( ovviamente il tutto escludendo eventi reali semi-accaduti ).
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k 248
Con serenità si rivolga ad uno specialista per una valutazione. Così a impressione appunto posso dire che appunto si ha l'impressione di uno stato di aumentata "produzione" (in questo caso scritta) forse dovuta ad uno stato eccitato, e magari qualche "impressione", "sospettosità" di troppo.
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Attivo dal 2020 al 2020
Ex utente
Mmh " aumentata produzione...forse dovuta ad uno stato eccitato " in che senso? Eccitazione ormonale o? Questo non vuol dire che io sia bipolare o soffra di un qualche disturbo borderline giusto? Comunque, deduco che posso riprendere con l'autoerotismo giusto? Si, decisamente. Non credo di andare incontro a gravi conseguenze se fino all'altro giorno mi sono masturbato tranquillamente. O forse si ( intendo dire ripercussioni sul mio corpo, mettendo da parte le ripercussioni sulla mia anima ) ?
Ad ogni modo! Grazie, GRAZIE MILLE ancora e buonaserata e scusi il disturbo! Arrivederci!
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k 248
Vuol dire che non ha senso star lì a decidere le diagnosi che le piacerebbe o meno avere o non avere, per giunta sulla base di letture via google.
Se vuol sapere qualcosa si fa prima visitare.
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