Re:sami del sangue per rinnovo patente
Vorrei gentilmente avere da voi una risposta riguardo a quanto l'alcool rimane nel sangue visto che a maggio di quest'anno devo fare gli esami di controllo perchè 2 anni fa ho avuto un incidente perchè in stato di ebrezza specifico che è da qualche giorno che non tocco birre a questo mi dò però ho fatto circa un mesetto su per giù a berne anche 5 6 al giorno cosa posso fare per stare tranquilla.
Grazie anticipate
Grazie anticipate
[#1]
Gentile utente,
piuttosto che preoccuparsi della sua patente sarebbe meglio che intraprenda un serio percorso di disintossicazione.
Se dovesse far male a qualcuno alla guida della sua auto potra' essere incriminata per omicidio volontario.
piuttosto che preoccuparsi della sua patente sarebbe meglio che intraprenda un serio percorso di disintossicazione.
Se dovesse far male a qualcuno alla guida della sua auto potra' essere incriminata per omicidio volontario.
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#3]
Se stessi in commissione e capissi che il suo problema con l'alcol non e' risolto non le darei la patente anche se i suoi test alcologici dovessero risultare negativi.
Sicuramente le chiederanno una relazione specialistica, se dovesse mentire ci sono delle aggravanti.
Sicuramente le chiederanno una relazione specialistica, se dovesse mentire ci sono delle aggravanti.
[#5]
Gli esami che hanno chiesto non servono per valutare l'utilizzo di alcool in acuto ma il suo utilizzo cronico.
Tali esami, possono risultare alterati anche per molto tempo qualora si possa considerare il suo stato come vero e proprio alcolismo, in quanto evidenziano anche i danni d'organo.
Tali esami, possono risultare alterati anche per molto tempo qualora si possa considerare il suo stato come vero e proprio alcolismo, in quanto evidenziano anche i danni d'organo.
[#9]
No, se lei dimostrasse di non essere alcolista cronica, la patente gliela possono ridare.
Mi pare che lei in qualche modo eviti il problema dell'alcolismo che, invece, e' responsabile di problemi irreversibili ben piu' gravi della patente.
Mi pare che lei in qualche modo eviti il problema dell'alcolismo che, invece, e' responsabile di problemi irreversibili ben piu' gravi della patente.
[#10]
Ex utente
No lo evito perchè per circa un hanno ho assunto sia l'etiltos che l'antabuse in quanto ho anche problemi psichiatrici bipolare borderline però mi spiacerebbe non potere più guidare avevo anche la patente D mi è stata tolta per la diagnosi almeno vorrei conservare la B come faccio a dimostrare di non essere un alcolista cronica?
Grazie per le risposte rapide
Grazie per le risposte rapide
[#12]
Gentile utente,
il cdt rileva l'uso recente di alcol oltre certi quantità, ma soprattutto è in grado di rilevare l'uso continuativo. Nel senso che si dovrebbe proprio spiegare alla persona come funziona, cosicché si distingue l'alcolismo in fase attiva dal bere abituale controllato o dal bere occasionale. D'altra parte è vero che siccome anche l'abuso occasionale e l'uso continuato abituale pongono comunque a rischio, in realtà anche l'utilizzatore abituale che smette di bere per far tornare i test in realtà è ugualmente a rischio nella guida, quindi il test colpisce gli alcolisti più che altro, ma non sono solo gli alcolisti a rappresentare un pericolo.
Per quanto riguarda l'accenno alla terapia, lei ha assunto per un anno etiltox/antabuse.
Innanzitutto perché per un anno ? Dopo un anno un cervello dipendente da alcol è dipendente da alcol, se non ha bevuto e la cosa è da attribuirsi alla cura, proprio per questo la cura va mantenuta. Stando lontani dall'alcol il cervello non guarisce, si mantiene sobrio ma resta incline alla ricaduta. Questa è malattia. Se invece non è alcolista, ma ha avuto un periodo di abuso e basta, la cosa è diversa ma come le ho detto l'abuso può comunque ricorrere, e il rischio per la guida c'è ugualmente. Con una diagnosi come quella l'abuso ricorrente è probabile, non sto parlando delle sue intenzioni che non sono in ballo, in ballo è il rischio di abuso posto dalla sua sindrome psichiatrica.
Se l'antabuse lo ha assunto "da solo" e non sotto il controllo di qualcuno, la terapia praticamente può considerarsi nulla, cioè lei non ha bevuto non per merito della terapia.
il cdt rileva l'uso recente di alcol oltre certi quantità, ma soprattutto è in grado di rilevare l'uso continuativo. Nel senso che si dovrebbe proprio spiegare alla persona come funziona, cosicché si distingue l'alcolismo in fase attiva dal bere abituale controllato o dal bere occasionale. D'altra parte è vero che siccome anche l'abuso occasionale e l'uso continuato abituale pongono comunque a rischio, in realtà anche l'utilizzatore abituale che smette di bere per far tornare i test in realtà è ugualmente a rischio nella guida, quindi il test colpisce gli alcolisti più che altro, ma non sono solo gli alcolisti a rappresentare un pericolo.
Per quanto riguarda l'accenno alla terapia, lei ha assunto per un anno etiltox/antabuse.
Innanzitutto perché per un anno ? Dopo un anno un cervello dipendente da alcol è dipendente da alcol, se non ha bevuto e la cosa è da attribuirsi alla cura, proprio per questo la cura va mantenuta. Stando lontani dall'alcol il cervello non guarisce, si mantiene sobrio ma resta incline alla ricaduta. Questa è malattia. Se invece non è alcolista, ma ha avuto un periodo di abuso e basta, la cosa è diversa ma come le ho detto l'abuso può comunque ricorrere, e il rischio per la guida c'è ugualmente. Con una diagnosi come quella l'abuso ricorrente è probabile, non sto parlando delle sue intenzioni che non sono in ballo, in ballo è il rischio di abuso posto dalla sua sindrome psichiatrica.
Se l'antabuse lo ha assunto "da solo" e non sotto il controllo di qualcuno, la terapia praticamente può considerarsi nulla, cioè lei non ha bevuto non per merito della terapia.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#13]
Ex utente
grazie per le risposte che mi avete dato io sia l'antabuse che l'etiltox l'ho assunto sotto controllo dello psichiatra non l'ho più preso perchè daccordo con il medico anche perchè se volevo bere lo facevo al di la della pastiglia per quanto riguarda la patente spero che con due mesi di astinenza gli esami vadano bene in caso contrario dovrò dire solo è colpa mia.
Grazie di tutto.
Grazie di tutto.
[#14]
MI scusi vedo che non ha capito. Sotto controllo dello psichiatra significa che ogni mattina lo psichiatra veniva a somministrarle l'antabuse a casa ? Il controllo o c'è o non c'è.
L'antabuse assunto da solo non ha senso proprio per la ragione che dice lei, ovvero che se avesse voluto bere avrebbe potuto semplicemente non assumerlo.
Infatti non è così che andrebbe prescritto, non funziona da deterrente ma da avversivante, che è un'altra cosa.
In questo caso bevendoci sopra e sentendocisi male, dopo un po' il suo bere diventa condizionato dalla pastiglia che non può scegliere di non assumere se esiste un vincolo a farlo.
La sua affermazione conclusiva è priva di senso. Sperare è inutile. Se ritiene di avere controllo non dovrebbe sperare in niente, così come se ritiene di non avere controllo. Se con una diagnosi di alcolismo ritiene di avere controllo siamo fuori strada, perché anche se dovessero ridarle la patente dopo due mesi di astinenza, sarebbe un grave errore per il futuro. Se invece vuol dire che non può garantire che in questi due mesi (dico due) non avrà nuovi episodi di abuso, significa che la capacità di controllare il suo comportamento per un fine che alei interessa (la patente) è nullo.
Cerchi di curarsi per l'abuso alcolico o alcolismo che sia, perché altrimenti diventa solo un pericolo.
L'antabuse assunto da solo non ha senso proprio per la ragione che dice lei, ovvero che se avesse voluto bere avrebbe potuto semplicemente non assumerlo.
Infatti non è così che andrebbe prescritto, non funziona da deterrente ma da avversivante, che è un'altra cosa.
In questo caso bevendoci sopra e sentendocisi male, dopo un po' il suo bere diventa condizionato dalla pastiglia che non può scegliere di non assumere se esiste un vincolo a farlo.
La sua affermazione conclusiva è priva di senso. Sperare è inutile. Se ritiene di avere controllo non dovrebbe sperare in niente, così come se ritiene di non avere controllo. Se con una diagnosi di alcolismo ritiene di avere controllo siamo fuori strada, perché anche se dovessero ridarle la patente dopo due mesi di astinenza, sarebbe un grave errore per il futuro. Se invece vuol dire che non può garantire che in questi due mesi (dico due) non avrà nuovi episodi di abuso, significa che la capacità di controllare il suo comportamento per un fine che alei interessa (la patente) è nullo.
Cerchi di curarsi per l'abuso alcolico o alcolismo che sia, perché altrimenti diventa solo un pericolo.
[#15]
Ex utente
La pastiglia mi veniva somministrata al CPS dagli infermieri di turno io non ho una diagnosi di alcolismo bensi abuso di alcool io posso stare senza bere anche più di due mesi mi chiedevo solo se comportandomi così gli esami andranno bene forse sperare è inutile prò questo è ciò che farò ovviamente non bevendo.
Grazie
Grazie
[#16]
Cioè lei, che ha avuto una diagnosi di abuso alcolico si esprime dicendo che "ovviamente" non berrà. E come può fare un'affermazione del genere. Se dalla sua ha la speranza non è un buon inizio.
La terapia, se aveva funzionato, non andava sospesa così semplicemente perché c'era un'astineza duratura. Il periodo non era affatto lungo.
La terapia, se aveva funzionato, non andava sospesa così semplicemente perché c'era un'astineza duratura. Il periodo non era affatto lungo.
Questo consulto ha ricevuto 17 risposte e 12.9k visite dal 18/03/2009.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Disturbi di personalità
I disturbi di personalità si verificano in caso di alterazioni di pensiero e di comportamento nei tratti della persona: classificazione e caratteristiche dei vari disturbi.