Può un solo utilizzo di cannabis aver scatenato attacchi di panico durati mesi?
A 15 anni ho avuto il mio primo attacco di panico dopo aver fumato una canna.
Lo stato di malessere ha impiegato circa 15 minuti per manifestarsi.
Inizialmente ricordo di essermi sentita come in un film, come se io stessi guardando la scena in terza persona, era una sensazione davvero vivida che non mi permetteva di capire se stesse accadendo davvero o meno.
Questa prima sensazione è stata la causa dello scatenarsi del panico.
Dopo di che hanno iniziato a manifestarsi tachicardia, palpitazioni, sensazione di formicolio che percorreva il corpo.
Una sensazione orribile pervadeva i miei pensieri, come se avessi fatto un qualcosa che mi aveva irrimediabilmente rovinata e non potessi più tornare come prima.
Non riuscivo a capire cosa stesse succedendo, cosa fosse reale o no, era come vivere un sogno, consapevole però di essere sveglia.
3/4 ore dopo i sintomi erano pressoché spariti.
Ho rintentato una seconda volta, qualche giorno dopo e l'effetto è stato a dir poco peggiore.
Subito dopo aver fumato è tornata la sensazione di stare dentro un film, sentivo che il cuore batteva talmente tanto da sentirlo attraverso lo sterno, ero in pieno stato di panico, pensavo che quella sensazione sarebbe durata per sempre e nessuno e niente avrebbe potuto alleviarla, mi sentivo intrappolata in una situazione senza via di uscita, non c'era ne un passato ne un futuro ma solo io che il quel momento non capivo dove fossi e cosa mi stesse accadendo.
La sensazione che ricordo meglio e credo mi terrorizzasse di più era quella di prendere coscienza (era una sensazione forte che mi dava dolori alla testa e durava circa 30 secondi/un minuto) di essere un piccolo punto dell'universo, come se ripercoressi la mia esistenza dall'alto e la guardassi esternamente, in terza persona, perdendo ogni controllo della mia vita.
I sintomi fisiologici si sono alleviati col passare delle ore ma la sensazione di panico è rimasta e si è ripresentata pressoché allo stesso modo per i successivi 12 mesi, sino a che non ho imparato a convivere con l'eventualità di potermi sentire così da un momento all'altro e piano piano il terrore si è ripresentato sempre meno frequentemente.
Ad oggi mi capita 1/2 volte al mese di avere attacchi di panico.
Preciso di non aver avuto alcun consulto medico dopo questi avvenimenti, se non quello del medico di base che mi ha prescritto giusto dei prodotti omeopatici per placare l'irrigidimento muscolare che si manifestava durante gli attacchi di panico, specialmente la notte.
Oggi a 21 anni mi chiedo se tutto ciò che è accaduto e le conseguenze che ha portato con sé, possano essere state causate unicamente da una canna e se è frequente che capiti secondo queste dinamiche.
Grazie mille a chiunque voglia rispondere
Lo stato di malessere ha impiegato circa 15 minuti per manifestarsi.
Inizialmente ricordo di essermi sentita come in un film, come se io stessi guardando la scena in terza persona, era una sensazione davvero vivida che non mi permetteva di capire se stesse accadendo davvero o meno.
Questa prima sensazione è stata la causa dello scatenarsi del panico.
Dopo di che hanno iniziato a manifestarsi tachicardia, palpitazioni, sensazione di formicolio che percorreva il corpo.
Una sensazione orribile pervadeva i miei pensieri, come se avessi fatto un qualcosa che mi aveva irrimediabilmente rovinata e non potessi più tornare come prima.
Non riuscivo a capire cosa stesse succedendo, cosa fosse reale o no, era come vivere un sogno, consapevole però di essere sveglia.
3/4 ore dopo i sintomi erano pressoché spariti.
Ho rintentato una seconda volta, qualche giorno dopo e l'effetto è stato a dir poco peggiore.
Subito dopo aver fumato è tornata la sensazione di stare dentro un film, sentivo che il cuore batteva talmente tanto da sentirlo attraverso lo sterno, ero in pieno stato di panico, pensavo che quella sensazione sarebbe durata per sempre e nessuno e niente avrebbe potuto alleviarla, mi sentivo intrappolata in una situazione senza via di uscita, non c'era ne un passato ne un futuro ma solo io che il quel momento non capivo dove fossi e cosa mi stesse accadendo.
La sensazione che ricordo meglio e credo mi terrorizzasse di più era quella di prendere coscienza (era una sensazione forte che mi dava dolori alla testa e durava circa 30 secondi/un minuto) di essere un piccolo punto dell'universo, come se ripercoressi la mia esistenza dall'alto e la guardassi esternamente, in terza persona, perdendo ogni controllo della mia vita.
I sintomi fisiologici si sono alleviati col passare delle ore ma la sensazione di panico è rimasta e si è ripresentata pressoché allo stesso modo per i successivi 12 mesi, sino a che non ho imparato a convivere con l'eventualità di potermi sentire così da un momento all'altro e piano piano il terrore si è ripresentato sempre meno frequentemente.
Ad oggi mi capita 1/2 volte al mese di avere attacchi di panico.
Preciso di non aver avuto alcun consulto medico dopo questi avvenimenti, se non quello del medico di base che mi ha prescritto giusto dei prodotti omeopatici per placare l'irrigidimento muscolare che si manifestava durante gli attacchi di panico, specialmente la notte.
Oggi a 21 anni mi chiedo se tutto ciò che è accaduto e le conseguenze che ha portato con sé, possano essere state causate unicamente da una canna e se è frequente che capiti secondo queste dinamiche.
Grazie mille a chiunque voglia rispondere
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Gentile utente,
E' un "classico". Ma ad oggi si ritiene che il fattore sia scatenante, cioè che ci sia una predisposizione al disturbo di panico o similare che inizia in coincidenza di un uso di cannabis, ma sarebbe comunque iniziata sotto altro tipo di stimolazione. La cannabis influenza il tema della preoccupazione, ad esempio essersi "bruciato" qualcosa usando la cannabis, o il fatto che i sintomi siano più "neurologici" o sensoriali piuttosto che di altro tipo, ma alla fine il disturbo risponde per fortuna alle terapie standard, con qualche accorgimento nella fase iniziale e nella diagnosi.
E' un "classico". Ma ad oggi si ritiene che il fattore sia scatenante, cioè che ci sia una predisposizione al disturbo di panico o similare che inizia in coincidenza di un uso di cannabis, ma sarebbe comunque iniziata sotto altro tipo di stimolazione. La cannabis influenza il tema della preoccupazione, ad esempio essersi "bruciato" qualcosa usando la cannabis, o il fatto che i sintomi siano più "neurologici" o sensoriali piuttosto che di altro tipo, ma alla fine il disturbo risponde per fortuna alle terapie standard, con qualche accorgimento nella fase iniziale e nella diagnosi.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.3k visite dal 09/02/2020.
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