Ansia somatizzata
Buonasera, sono un ragazzo di 41 anni e da metà settembre sto vivendo un incubo che ad oggi non capisco ancora come si chiama perché tutti i medici che sento non mi fanno capire qualè la diagnosi.
Piccola descrizione.
Allora come dicevo da metà settembre sto passando un periodo di ansia, iniziato con forti paure sulla salute e pensieri negativi, nel tempo mi hanno portato a tensioni muscolari, dolori al petto dolori alle gambe, fiato corto continuo fino a che mi son dovuto mettere sotto malattia perché non ero più in grado di proseguire il lavoro troppa agitazione.
Inizio col prendere ansioten dato dal medico di famiglia che prendo per un mese e più ma nulla come acqua, la notte non dormivo più.
Dal 7 novembre assumo sempre sotto prescrizione del medico curante alprazolam 0, 75, 5gocce la mattina e 10 la sera.
Le cose vanno meglio ma non più di tanto, arriva il periodo della stanchezza fisica tanto che non riuscivo a fare nulla, uno zombi per mesi.
Nel frattempo inizia la routine di esami, 4 accessi in ospedale e un ricovero per astenia e dispnea.
tutto negativo, diagnosi ansia/depressione, io comunque questa condizione ansiosa non la sentivo e non riuscivo a capire perché stavo così.
Vado dalla psicologa per un mese, secondo lei ansia ossessiva, passa il mese ma io mi sento sempre uguale, apatia stanchezza fisica e malessere generale.
Continuo con accertamenti a destra e manca, analisi su analisi, holter cardiaci ecocardio, gastroscopia, colonscopia, ecg sforzo, holter pressorio, eco doppler gambe e testicoli, eco addome etc etc.
Vado dalla psichiatra dopo due ore di colloquio lei mi dice che sotto l'aspetto farmacologico non ho bisogno di farmaci, sull'aspetto psicologico mi indica una terapia dallo psicologo.
Per darmi più energia mi prescrive un farmaco amasci 5mg al dì, inizio la terapia dopo tre quattro giorni il mio corpo vibrava da solo, tremore interno, agitazione a dismisura, panico, tachicardia, sofferenza respiratoria e battito cardiaco elevato in più mi sono dovuto rimettere in malattia con il lavoro perché ero uno straccio non c'è la facevo più.
Sento la psichiatra che dopo 9 giorni mi sospende il farmaco dicendomi che evidentemente come pensava non ne necessito.
Dopo qualche giorno aver smesso il farmaco le cose vanno meglio ma rimane fiato corto costante tutto il giorno e battito cardiaco elevato.
Intraprendo un percorso psicoterapeuta, la diagnosi è ansia generalizzata e somattizzata.
Oggi il mio medico di base mi inserisce un betablocccante nerilox se non mi sbaglio 1/4 di pasticca la mattina.
Vorrei capire cosa c'è che non va e perché continuo a stare male tutti i giorni, il malessere fisico è veramente invalidante.
Ma l'ansiolitico per quanto dovrei continuare! so che da dipendenza possibile che non ci siano altri farmaci da prendere?
Voglio tornare alla mia vita, sono stato sempre una persona determinata e super attiva, oggi non mi riconosco più.
Vi prego datemi una aiuto un consiglio una mano a capire e cosa devo fare.
Grazie
Piccola descrizione.
Allora come dicevo da metà settembre sto passando un periodo di ansia, iniziato con forti paure sulla salute e pensieri negativi, nel tempo mi hanno portato a tensioni muscolari, dolori al petto dolori alle gambe, fiato corto continuo fino a che mi son dovuto mettere sotto malattia perché non ero più in grado di proseguire il lavoro troppa agitazione.
Inizio col prendere ansioten dato dal medico di famiglia che prendo per un mese e più ma nulla come acqua, la notte non dormivo più.
Dal 7 novembre assumo sempre sotto prescrizione del medico curante alprazolam 0, 75, 5gocce la mattina e 10 la sera.
Le cose vanno meglio ma non più di tanto, arriva il periodo della stanchezza fisica tanto che non riuscivo a fare nulla, uno zombi per mesi.
Nel frattempo inizia la routine di esami, 4 accessi in ospedale e un ricovero per astenia e dispnea.
tutto negativo, diagnosi ansia/depressione, io comunque questa condizione ansiosa non la sentivo e non riuscivo a capire perché stavo così.
Vado dalla psicologa per un mese, secondo lei ansia ossessiva, passa il mese ma io mi sento sempre uguale, apatia stanchezza fisica e malessere generale.
Continuo con accertamenti a destra e manca, analisi su analisi, holter cardiaci ecocardio, gastroscopia, colonscopia, ecg sforzo, holter pressorio, eco doppler gambe e testicoli, eco addome etc etc.
Vado dalla psichiatra dopo due ore di colloquio lei mi dice che sotto l'aspetto farmacologico non ho bisogno di farmaci, sull'aspetto psicologico mi indica una terapia dallo psicologo.
Per darmi più energia mi prescrive un farmaco amasci 5mg al dì, inizio la terapia dopo tre quattro giorni il mio corpo vibrava da solo, tremore interno, agitazione a dismisura, panico, tachicardia, sofferenza respiratoria e battito cardiaco elevato in più mi sono dovuto rimettere in malattia con il lavoro perché ero uno straccio non c'è la facevo più.
Sento la psichiatra che dopo 9 giorni mi sospende il farmaco dicendomi che evidentemente come pensava non ne necessito.
Dopo qualche giorno aver smesso il farmaco le cose vanno meglio ma rimane fiato corto costante tutto il giorno e battito cardiaco elevato.
Intraprendo un percorso psicoterapeuta, la diagnosi è ansia generalizzata e somattizzata.
Oggi il mio medico di base mi inserisce un betablocccante nerilox se non mi sbaglio 1/4 di pasticca la mattina.
Vorrei capire cosa c'è che non va e perché continuo a stare male tutti i giorni, il malessere fisico è veramente invalidante.
Ma l'ansiolitico per quanto dovrei continuare! so che da dipendenza possibile che non ci siano altri farmaci da prendere?
Voglio tornare alla mia vita, sono stato sempre una persona determinata e super attiva, oggi non mi riconosco più.
Vi prego datemi una aiuto un consiglio una mano a capire e cosa devo fare.
Grazie
[#1]
Il fatto che abbia avuto degli effetti collaterali dall’antidepressivo non vuol dire che non ne ha bisogno ma è un normale fenomeno che può evidenziarsi all’inizio della terapia.
Le benzodiazepine andrebbero assunte dopo un massimo di 8 settimane inclusa la sospensione.
La diagnosi sembra chiara ma pare che la si voglia trattare in modo adeguato.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Le benzodiazepine andrebbero assunte dopo un massimo di 8 settimane inclusa la sospensione.
La diagnosi sembra chiara ma pare che la si voglia trattare in modo adeguato.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Utente
Buongiorno dottore, grazie per la sua risposta, quindi con gli ansiolitici sono andato parecchio oltre, sarà difficile toglierli, io non capisco perché la psichiatra non mi dia altre indicazioni. Da quello che ho capito mi vuole cambiare l'ansiolitico ma con un altro, non so che fare dottore, sono stufo perché voglio tornare alla mia vita e sembra che tutto non vada. Lei cosa ne pensa, quale dovrebbe essere la mia terapia.
Grazie
Grazie
[#3]
Utente
Buongiorno dottore, sono andato da un'altro psichiatra, dopo aver parlato e ascoltato la mia situazione mi ha prescritto dulex 30mg da prendere la mattina. Continuare con il betablocccante e il nebilox e al momento con alprazolam . Poi mi ha dato per un mese il carnitene e da effettuare delle analisi per controllore il livello di vitamina d ematica. Cosa ne pansa? Spero di risolvere grazie
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.4k visite dal 05/02/2020.
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