Eliminare gli psicofarmaci

Buonasera,

Ho 25 anni e da novembre 2014 assumo psicofarmaci regolarmente.
Ho iniziato per un disturbo d’ansia e depressione, con Xanax e Paroxetina in dosaggi molto bassi.
A gennaio 2015, dopo un attacco di panico con conseguente trasporto in pronto soccorso, ho iniziato una lunga e soddisfacente psicoterapia, che mi sta aiutando a chiudere con i miei mostri del passato.

Assumo Xanax 1mg rilascio prolungato e 75mg di Venlafaxina al giorno (la paroxetina mi fu sospesa in quanto non abbastanza efficace per il mio forte stato depressivo, sempre all’inizio del 2015).
Ora voglio chiudere con i farmaci, sento che non ne ho più bisogno, sto bene.
So che dovrei rivolgermi a uno psichiatra per lo scalaggio, ma ho perso totalmente fiducia nella categoria, per varie vicissitudini intermedie che non sto a raccontare.
Potrei farlo da sola, visto comunque le quantità esigue di farmaci che assumo?
Oppure mi rassegno al fatto che dallo psichiatra devo tornarci?


Attendo le vostre gentili risposte e vi auguro buona serata e buon lavoro.
Grazie.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
"Ora voglio chiudere con i farmaci, sento che non ne ho più bisogno, sto bene."

Che voglia chiudere non è una considerazione medica. Sentire di non averne bisogno non significa niente, non c'è niente da sentire in proposito. E star bene non significa niente rispetto al fatto che il disturbo si ripresenti in assenza della terapia indicata.

Non deve rassegnarci tanto al fatto di chiedere a un medico come sospendere, ma di chiedergli prima se abbia senso sospendere. Innanzitutto, sono due medicinali con ruolo diverso, e potrebbe aver senso sospenderne uno mentre non l'altro. In secondo luogo, non dovrebbe partire in quarta con l'idea che esiste un momento in cui si sospende. Se il medico ritiene di farlo, è soltanto una verifica.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini