Pressione intorno alla testa ogni giorno

Gentili dottori,
ho 22 anni e soffro di disturbo di ansia generalizzata e di distimia, problematiche che mi sono state diagnosticate da uno psicoterapeuta con il quale ho iniziato un percorso di terapia cognitivo-comportamentale due mesi fa.
In questi mesi ho chiesto vari consulti qui sopra, in differenti aree (cardiologia e psichiatria) a seguito di "strani" sintomi che avverto da tempo e di cui ancora non si comprende l'origine (dolori come spilli al petto che vanno e vengono, compressione al centro del torace della durata di 15-20 minuti, dolore al braccio sinistro, lievi parestesie agli arti ecc).
Ho fatto diversi accertamenti: un ecg a riposo, un ecocardiogramma e le analisi del sangue.
I risultati sono stati tutti negativi.
Da qualche mese, a questi dolori si è aggiunta una lieve sensazione di compressione alla testa che si presenta al risveglio e cioè quando sono a letto distesa e si acuisce quando abbasso la testa.
Spesso l'occhio (a volte il destro e altre volte il sinistro) si offusca; la vista, però, torna normale quando sbatto la palpebra.

Inoltre quando mi alzo o quando cammino sento la necessità di fare respiri profondi, come se mi mancasse l'aria o se stessi soffocando.
Dalla visita neurologica non è risultato niente, il neurologo mi ha detto che è tutto nella norma, ma mi ha consigliato di fare una risonanza magnetica encefalo e midollo spinale con m.
d. c per escludere qualsiasi cosa, ma io, ansiosa come sono non l'ho ancora prenotata perché ho paura degli effetti collaterali del m.
d. c.
Il mio medico di base dice che è tutto imputabile all'ansia e che non dovrei preoccuparmi, ma io faccio fatica a credere che l'ansia possa portare a sintomi così "strani" e disparati, perciò mi agito ancora di più e peggioro la situazione.
Cosa mi consigliate di fare?
Dovrei attendere che la terapia psicologica cominci a dare i suoi frutti (sono ancora nella fase iniziale del trattamento) oppure mi affretto a prenotare la rm?
Vi ringrazio per il vostro lavoro e per il tempo che dedicate qui sopra, anche a pazienti "difficili" come noi ansiosi.

Cordiali saluti
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente

Mi scusi, ma quale sarebbe la linea di ragionamento ? (quella di un disturbo d'ansia): se la terapia non dovesse funzionare...allora fa degli esami decisi da sé ?
Se mai se la terapia non funziona se ne prova una diversa, tipo quella medica chimica, disponibile per queste diagnosi.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
Utente
Gentile dottore, la risonanza magnetica mi è stata consigliata dal neurologo al quale mi sono rivolta, non l'ho decisa da me. La ringrazio per la risposta, buona serata.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Non ho allora capito. Se il neurologo le ha detto di fare una risonanza, perché si chiede se la deve prenotare o no ?
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Utente
Utente
perché me l'ha consigliata, mi ha detto che dalla visita tutto sembra essere nella norma, però per togliere ogni dubbio potrei eseguire questo esame e tranquillizzarmi del tutto. Non l'ho ancora prenotata perché ho paura che il mezzo di contrasto possa darmi effetti collaterali.
Ho scritto qui sopra per avere una dritta su come comportarmi, per ascoltare altri pareri. Evidentemente un altro sintomo della mia ansia eccessiva che mi spinge a cercare costantemente rassicurazioni.
La ringrazio di nuovo per avermi risposto.
Cordiali saluti