Interazione farmacologica
Dopo anni di assoluto benessere, ho visto ripresentarsi disturbi legati all'ansia e nel giro di pochi mesi sono passato ad uno stato tale che mi ha costretto e limitato in tutti gli aspetti della mia vita (lavoro, musica, vita sociale). Inutile elencare la sintomatologia, ma dopo essere stato due volte in cura a 16 anni e a 26 anni, prima con Tofranil e xanax e poi semplicemente con bio-feedback e depakin 200, ora sto assumendo depakin 500 mg e Alprozolam EG (10 gocce alla mattina, al pomeriggio e alla sera), ma per ora gli effetti indesiderati delle crisi si sono manifestati ancora (la cura con il depakin è quasi al secondo mese), l'Alprazolam è da 3gg che lo assumo.
La mia domanda è la seguente: all'occorrenza, in caso di stato di malessere posso ancora assumere il TAVOR ORO da 1mg a supporto o è sconsigliabile vista l'assunzione degli altri farmaci.
Vi ringrazio anticipatamente per la risposta.
La mia domanda è la seguente: all'occorrenza, in caso di stato di malessere posso ancora assumere il TAVOR ORO da 1mg a supporto o è sconsigliabile vista l'assunzione degli altri farmaci.
Vi ringrazio anticipatamente per la risposta.
[#1]
Dr. Giovanni Lo Turco
Psichiatra, Psicoterapeuta
173 5
Gentile Utente,
è seguito da uno Specialista?
che diagnosi è stata fatta?
Cordialmente,
è seguito da uno Specialista?
che diagnosi è stata fatta?
Cordialmente,
Dr. Giovanni Lo Turco
http://www.giovanniloturco.it
[#2]
Utente
Si, mi sono dimenticato di far presente che attualmente sono seguito da un CPS di zona da circa due mesi.
Mi ha perplesso la diagnosi, disturbo bipolare di tipo 2, formulato solo poco più di 15 minuti di colloquio e senza la somministrazione di alcun test, eccetto il fatto della valutazione di una possibile ereditarietà, visto che mia madre da oltre vent'anni soffre del disturbo bipolare di tipo 1.
Forse sarebbe meglio essere seguito da uno psicoterapeuta/psichiatra?
Grazie anticipatamente per la vostra risposta.
Mi ha perplesso la diagnosi, disturbo bipolare di tipo 2, formulato solo poco più di 15 minuti di colloquio e senza la somministrazione di alcun test, eccetto il fatto della valutazione di una possibile ereditarietà, visto che mia madre da oltre vent'anni soffre del disturbo bipolare di tipo 1.
Forse sarebbe meglio essere seguito da uno psicoterapeuta/psichiatra?
Grazie anticipatamente per la vostra risposta.
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Dr. Giovanni Lo Turco
Psichiatra, Psicoterapeuta
173 5
Gentile Utente,
effettivamente la terapia che le è stata prescritta è più coerente con questo orientamento diagnostico, anche se non mi è chiaro se lei assume depakin 500 una sola volta al giorno.
Ma le "crisi" di cui lei parla come si manifestano?
Precedentemente da chi è stato seguito e che diagnosi era stata fatta?
Cordialialmente,
effettivamente la terapia che le è stata prescritta è più coerente con questo orientamento diagnostico, anche se non mi è chiaro se lei assume depakin 500 una sola volta al giorno.
Ma le "crisi" di cui lei parla come si manifestano?
Precedentemente da chi è stato seguito e che diagnosi era stata fatta?
Cordialialmente,
[#4]
Utente
Assumo Depakin 500, una volta al giorno.
Le "crisi" si manifestano di solito con abbassamento della vista e sensazione di testa leggera, aggiungerei anche una fastidiosa sensazione di "quasi" perdita della ragione, ma è davvero difficile usare con sapienza gli aggettivi corretti nel descriverlo, poichè alcune ingigantirebbero e altri ridurrebbero o minimizzerebbero la condizione.
La prima volta che iniziai una terapia, avevo 16 anni, la diagnosi era stata "attacchi di panico" e in cura c/o Ville Turro distaccamento del San Raffaele di Milano, mi venne somministrata una cura a base di Tofranil, dove lo Xanax, venne utilizzato solo nel primi periodo.
La seconda volta, che comparvero gli attacchi di panico, fu circa 8 anni fa, anche in quel caso progressivo, fino al punto di rendermi complicata una vita sociale e lavorativa efficace. In quel caso venni seguito da uno psicologo, il quale mi somministrò la terapia del "bio-feedback" (con scarso successo personalmente ma che trovavo molto innovativa, interessante e utile), mentre il neurologo che collaborava con lui, mi prescrisse il depakin 200, mezza pastiglia al giorno, come "fluidificante della mente" e nel giro di qualche mese tornai in forma.
Da notare che nei due episodi dei 16 anni e dei 26 anni, la forma della manifestazione degli attacchi di panico era la classica, con senso di vertigine e improvvisa tachicardia. Mentre tale episodio, in questo caso s'è manifestato una sola volta con la stessa modalità ed il resto delle volte con i sintomi che Le ho descritto più sopra e con una generale paura a morire o perdere la ragione improvvisamente.
Ovviamente sono già ricorso al pronto soccorso tre volte da quando sono iniziate queste sensazioni e come Le ho descritto, lavorando come consulente, da un mese e mezzo non lavoro.
Ovviamente le crisi avvengono con maggior frequenza quando sono da solo, ma si sono manifestate anche quando mi trovavo a casa in condizioni di "sicurezza" o all'esterne sempre in condizioni di "sicurezza". Il decorso è stato comunque molto rapido, se si tiene conto che a fino a dicembre conducevo una vita normalissima.
La ringrazio anticipatamente per la sua risposta.
Le "crisi" si manifestano di solito con abbassamento della vista e sensazione di testa leggera, aggiungerei anche una fastidiosa sensazione di "quasi" perdita della ragione, ma è davvero difficile usare con sapienza gli aggettivi corretti nel descriverlo, poichè alcune ingigantirebbero e altri ridurrebbero o minimizzerebbero la condizione.
La prima volta che iniziai una terapia, avevo 16 anni, la diagnosi era stata "attacchi di panico" e in cura c/o Ville Turro distaccamento del San Raffaele di Milano, mi venne somministrata una cura a base di Tofranil, dove lo Xanax, venne utilizzato solo nel primi periodo.
La seconda volta, che comparvero gli attacchi di panico, fu circa 8 anni fa, anche in quel caso progressivo, fino al punto di rendermi complicata una vita sociale e lavorativa efficace. In quel caso venni seguito da uno psicologo, il quale mi somministrò la terapia del "bio-feedback" (con scarso successo personalmente ma che trovavo molto innovativa, interessante e utile), mentre il neurologo che collaborava con lui, mi prescrisse il depakin 200, mezza pastiglia al giorno, come "fluidificante della mente" e nel giro di qualche mese tornai in forma.
Da notare che nei due episodi dei 16 anni e dei 26 anni, la forma della manifestazione degli attacchi di panico era la classica, con senso di vertigine e improvvisa tachicardia. Mentre tale episodio, in questo caso s'è manifestato una sola volta con la stessa modalità ed il resto delle volte con i sintomi che Le ho descritto più sopra e con una generale paura a morire o perdere la ragione improvvisamente.
Ovviamente sono già ricorso al pronto soccorso tre volte da quando sono iniziate queste sensazioni e come Le ho descritto, lavorando come consulente, da un mese e mezzo non lavoro.
Ovviamente le crisi avvengono con maggior frequenza quando sono da solo, ma si sono manifestate anche quando mi trovavo a casa in condizioni di "sicurezza" o all'esterne sempre in condizioni di "sicurezza". Il decorso è stato comunque molto rapido, se si tiene conto che a fino a dicembre conducevo una vita normalissima.
La ringrazio anticipatamente per la sua risposta.
[#5]
Dr. Giovanni Lo Turco
Psichiatra, Psicoterapeuta
173 5
Gentile Utente,
i sintomi che lei riferisce e la sua storia clinica fanno pensare ad un disturbo diverso da quello che le è stato attualmente diagnosticato.
Tra l'altro la terapia che sta assumendo non mi sembra adeguata nemmeno per l'orientamento diagnostico attuale.
Penso che la sua situazione vada rivalutata.
Cordiali Saluti,
i sintomi che lei riferisce e la sua storia clinica fanno pensare ad un disturbo diverso da quello che le è stato attualmente diagnosticato.
Tra l'altro la terapia che sta assumendo non mi sembra adeguata nemmeno per l'orientamento diagnostico attuale.
Penso che la sua situazione vada rivalutata.
Cordiali Saluti,
[#6]
Dr. Vito Fabio Paternò
Psichiatra, Psicoterapeuta
586 22
Gentile utente,
date le differenti diagnosi che le sono state fatte e l'attuale terapia che non la sta aiutando, le consiglierei di consultare un centro specialistico per rivalutare la situazione per fare chiarezza sulla diagnosi e naturalmente sulla terapia.
date le differenti diagnosi che le sono state fatte e l'attuale terapia che non la sta aiutando, le consiglierei di consultare un centro specialistico per rivalutare la situazione per fare chiarezza sulla diagnosi e naturalmente sulla terapia.
Cordialmente
Dott. Vito Fabio Paternò
www.cesidea.it
info@cesidea.it
[#8]
Dr. Matteo Pacini
Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze
45.3k 1k
Gentile utente,
Se la diagnosi è quella di Bip-II, spesso associato a manifestazioni di panico, niente vieta di poter associare una terapia antipanico con una di stabilizzazione dell'umore. Invece è sconsigliabile la prescrizione continuativa di xanax, che peggiora nel tempo i livelli di ansia, li fa oscillare continuamente, le crea un'assuefazione a xanax stesso. Peggio lasciare al bisogno un'altro tranquillante con potere maggiore di indurre attaccamento come il tavor.
Faccia presente allo specialista l'eventualità di una cura antipanico come quella fatta un tempo associata a questa, e veda cosa le dice.
Se la diagnosi è quella di Bip-II, spesso associato a manifestazioni di panico, niente vieta di poter associare una terapia antipanico con una di stabilizzazione dell'umore. Invece è sconsigliabile la prescrizione continuativa di xanax, che peggiora nel tempo i livelli di ansia, li fa oscillare continuamente, le crea un'assuefazione a xanax stesso. Peggio lasciare al bisogno un'altro tranquillante con potere maggiore di indurre attaccamento come il tavor.
Faccia presente allo specialista l'eventualità di una cura antipanico come quella fatta un tempo associata a questa, e veda cosa le dice.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 2.5k visite dal 17/03/2009.
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