Depressione

Salve alla community, chiedo un consiglio spiegando il problema che mi affligge da quasi un anno, e che pensavo fosse svanito come un raffreddore, ma si è ripresentato con le stesse fattezze.
Sono una studentessa di Medicina, mi ammalai di depressione, la molla che fece scatenare il tutto fu un esame di Anatomia, nella quale impiegai anima e corpo, sforzandomi più non posso, poiché leggevo e non ricordavo nulla, cosa mai accaduta, iniziai ad avere sintomi come ansia, tachicardia, mi svegliavo nel pieno della notte, sempre con quel pensiero fisso, eri li sempre nella mia testa: Studia più ore, studia ancora vedrai andrà bene...Non mangiavo, non dormivo, piangevo, come se fosse stata una molla scatenante il mio malessere latente...Andai da uno specialista, che come ogni specialista, prescrisse farmaci e iniziai a prendere Paroxetina, la situazione successivamente sembrava essersi stabilizzata, dopo molti alti e bassi, continuai la mia vita.
Ma poiché gli esami, rimangono li se non li fai, mi attendeva lo stesso...Cercai di riprendere a capofitto, quando a 2 mesi dal fatidico esame, la molla risalta...Premetto sempre stata una studentessa modello, amo studiare...Bhe ora mi sento una fallita poiché ho un blocco, i libri mi fanno schifo, solo la vista mi inorridisce, vorrei solo uscire da questo impasse, mi provoca una sofferenza profonda, e credo sia anche un po la mia indole super perfezionista
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.4k 1k
Il problema è capire quanto la sua modalità perfezionista incide su questa situazione provocando la depressione perché non riesce a raggiungere l’obiettivo o se è presente una depressione dovuta ad altre condizioni.

Nel primo caso la terapia va ottimizzata sui comportamenti perfezionisti che possono avere valenza ossessiva.



Dr. F. S. Ruggiero

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