Psichiatra privato dopo abusi subiti dal CSM
Buongiorno,
sono seguito dal CSM di zona in seguiito ad un TSO (gennaio 2018) per una presunta psicosi (dico presunta perche' non avevo ne deliri ne allucinazioni ma ero aggressivo ed arrabbiato con i miei familiari che hanno sempre limitato estremamente la mia liberta' personale.
Ho subito poi un ricovero "volontario" nell'agosto 2018 (non TSO in quanto nelle due settimane di ricovero ho usufruito di parecchi permessi).
Durante tale ricovero e' stata introdotto nella terapia il famigerato farmaco Xeplion 75.
Oltre a questo assumo Abilify 5 e Invega 3.
Tale terapia mi da fortissimi effetti collaterali (disfunzione erettile, anogarsmia, eruzione cutanea, diarrea, flatulenze, astenia, incapacita' di consentrami).
Nonostante tutto questo la psichiatra non ha voluto modificare la terapia.
Qesto mi crea un profondo stato di rabbia in quanto non sono libero di vivere e gestire la mia vita come meglio credo come invece fanno tutti, non posso avere una vita sessuale e non posso portare avanti i miei obiettivi formativi e lavorativi.
La risposta alle mie lamentele e' che posso vivere anche senza vita sessuale, che posso conoscere ugualmente ragazze, che chiedo troppo a me stesso e dovrei frequentare il centro diurno e fare i loro tirocini protetti.
Tali risposte le reputo deliranti e altamente lesive dei miei diritti e della mia liberta' personale.
Sarei intenzionato a rivolgermi ad uno psichiatra privato che possa seguirmi in maniera decente visto che sono totalmente insoddisfatto e non nutro alcuna stima e fiducia nei confronti del CSM.
Vorrei chiedere come devo comportarmi nei confronti del CSM e se loro possono imedirmi di rivolgermi a chi voglio.
Non esiste alcuna sentenza giudiziaria che mi impone di frequentare il CSM e tantomeno di assumere alcuna terapia.
sono seguito dal CSM di zona in seguiito ad un TSO (gennaio 2018) per una presunta psicosi (dico presunta perche' non avevo ne deliri ne allucinazioni ma ero aggressivo ed arrabbiato con i miei familiari che hanno sempre limitato estremamente la mia liberta' personale.
Ho subito poi un ricovero "volontario" nell'agosto 2018 (non TSO in quanto nelle due settimane di ricovero ho usufruito di parecchi permessi).
Durante tale ricovero e' stata introdotto nella terapia il famigerato farmaco Xeplion 75.
Oltre a questo assumo Abilify 5 e Invega 3.
Tale terapia mi da fortissimi effetti collaterali (disfunzione erettile, anogarsmia, eruzione cutanea, diarrea, flatulenze, astenia, incapacita' di consentrami).
Nonostante tutto questo la psichiatra non ha voluto modificare la terapia.
Qesto mi crea un profondo stato di rabbia in quanto non sono libero di vivere e gestire la mia vita come meglio credo come invece fanno tutti, non posso avere una vita sessuale e non posso portare avanti i miei obiettivi formativi e lavorativi.
La risposta alle mie lamentele e' che posso vivere anche senza vita sessuale, che posso conoscere ugualmente ragazze, che chiedo troppo a me stesso e dovrei frequentare il centro diurno e fare i loro tirocini protetti.
Tali risposte le reputo deliranti e altamente lesive dei miei diritti e della mia liberta' personale.
Sarei intenzionato a rivolgermi ad uno psichiatra privato che possa seguirmi in maniera decente visto che sono totalmente insoddisfatto e non nutro alcuna stima e fiducia nei confronti del CSM.
Vorrei chiedere come devo comportarmi nei confronti del CSM e se loro possono imedirmi di rivolgermi a chi voglio.
Non esiste alcuna sentenza giudiziaria che mi impone di frequentare il CSM e tantomeno di assumere alcuna terapia.
[#1]
Può andare dove vuole ma se ricade nella malattia ovviamente sarà chiamato il CSM di pertinenza.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.8k visite dal 21/01/2020.
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