Paroxetina uomo dosi e gravidanza
Gentili Dottori,
Vi spiego la mia situazione.
Da gennaio 2015 assumo su prescrizione del mio medico di base Paroxetina (ho alternato periodi dove assumevo 20 mg al giorno, altri dove assumevo un giorno 20 mg e un giorno 10 mg, altri dove 10 mg e per brevi periodi anche 10/5 mg a giorni alterni o 10 mg un giorno si e un giorno no) per problemi di ansia generalizzata, attacchi di panico e lieve depressione.
Non sono comunque mai andato sopra i 20 mg giornalieri.
In ogni caso, al momento, non sono ancora riuscito a sospendere il farmaco che per me è stata una manna dal cielo.
Purtroppo, non so per quanto dovrò continuare ad assumerlo, resta il fatto che, come detto, al momento non posso rimuoverlo.
Da un po’ di tempo con mia moglie volevamo provare ad avere un figlio.
Lei attualmente è all’estero per lavoro ma al suo rientro, ad aprile, vorremmo provare ad avere una gravidanza.
Su questo tema ho letto pareri un po’ discordanti, il mio medico di base mi ha detto che non ci sarebbe stato nessun problema ma volevo chiedere anche un vostro parere.
Ho letto che l’assunzione di Paroxetina può ridurre la fertilità maschile.
So che ci sono pochi studi a disposizione su questo argomento e che ogni caso è a se stante ma dalla vostra esperienza sul campo qual è il vostro parere in merito?
Altra cosa, l’eventuale assunzione di Paroxetina da parte del padre può dare problemi al bambino?
Durante la gravidanza ed anche in seguito?
Ne approfitto per porvi un ulteriore quesito: la varie posologie della cura, eventuali incrementi o decrementi della dose sono sempre stati concordati con il mio medico curante.
Qui però vorrei un vostro parere, ma è normale che mi sia stato indicato, in certi periodi, di assumere questo farmaco a giorni alterni?
Ossia un giorno si e un giorno no?
Vi chiedo perché da quel poco che ho capito di come funziona il farmaco (tempo in cui rimane in circolo ecc...) mi sembrava una cosa non molto sensata.
Vi ringrazio molto per il servizio che offrite.
Vi spiego la mia situazione.
Da gennaio 2015 assumo su prescrizione del mio medico di base Paroxetina (ho alternato periodi dove assumevo 20 mg al giorno, altri dove assumevo un giorno 20 mg e un giorno 10 mg, altri dove 10 mg e per brevi periodi anche 10/5 mg a giorni alterni o 10 mg un giorno si e un giorno no) per problemi di ansia generalizzata, attacchi di panico e lieve depressione.
Non sono comunque mai andato sopra i 20 mg giornalieri.
In ogni caso, al momento, non sono ancora riuscito a sospendere il farmaco che per me è stata una manna dal cielo.
Purtroppo, non so per quanto dovrò continuare ad assumerlo, resta il fatto che, come detto, al momento non posso rimuoverlo.
Da un po’ di tempo con mia moglie volevamo provare ad avere un figlio.
Lei attualmente è all’estero per lavoro ma al suo rientro, ad aprile, vorremmo provare ad avere una gravidanza.
Su questo tema ho letto pareri un po’ discordanti, il mio medico di base mi ha detto che non ci sarebbe stato nessun problema ma volevo chiedere anche un vostro parere.
Ho letto che l’assunzione di Paroxetina può ridurre la fertilità maschile.
So che ci sono pochi studi a disposizione su questo argomento e che ogni caso è a se stante ma dalla vostra esperienza sul campo qual è il vostro parere in merito?
Altra cosa, l’eventuale assunzione di Paroxetina da parte del padre può dare problemi al bambino?
Durante la gravidanza ed anche in seguito?
Ne approfitto per porvi un ulteriore quesito: la varie posologie della cura, eventuali incrementi o decrementi della dose sono sempre stati concordati con il mio medico curante.
Qui però vorrei un vostro parere, ma è normale che mi sia stato indicato, in certi periodi, di assumere questo farmaco a giorni alterni?
Ossia un giorno si e un giorno no?
Vi chiedo perché da quel poco che ho capito di come funziona il farmaco (tempo in cui rimane in circolo ecc...) mi sembrava una cosa non molto sensata.
Vi ringrazio molto per il servizio che offrite.
[#1]
Il prodotto non agisce sulla fertilità e non è responsabile di problematiche relative alla gravidanza.
L'assunzione dovrebbe essere continuativa ma, in ogni caso, una valutazione specialistica consente di capire anche l'appropriatezza trattamentale ed eventuali possibili variazioni.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
L'assunzione dovrebbe essere continuativa ma, in ogni caso, una valutazione specialistica consente di capire anche l'appropriatezza trattamentale ed eventuali possibili variazioni.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Ex utente
Gentile Dottor Ruggiero,
La ringrazio per la risposta.
Per valutazione specialistica immagino intenda una visita presso un medico psichiatra?
A riguardo il mio medico generale, che mi conosce da quando sono nato, non mi ha mai indirizzato in questo senso ritenendo che non ci fosse bisogno.
Ho di mio intrapreso un percorso presso una psicologa psicoterapeuta, percorso che sto portando avanti.
Ad ogni modo per intanto la ringrazio ancora della disponibilità.
Cordiali saluti
La ringrazio per la risposta.
Per valutazione specialistica immagino intenda una visita presso un medico psichiatra?
A riguardo il mio medico generale, che mi conosce da quando sono nato, non mi ha mai indirizzato in questo senso ritenendo che non ci fosse bisogno.
Ho di mio intrapreso un percorso presso una psicologa psicoterapeuta, percorso che sto portando avanti.
Ad ogni modo per intanto la ringrazio ancora della disponibilità.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.6k visite dal 20/01/2020.
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