Sanità mentale
buon giorno, vorrei chiedere un consulto per cercare di capire certi miei comportamenti e trovare un modo per evitarli.
Soffro molto lo stress e ho la psoriasi.
Questo mio stress è collegato al nervoso.
Sono una persona nervosa, lo ero già da bambina, ho spesso scatti di ira in cui urlo, rompo oggetti, mi graffio fino a lasciarmi cicatrici o mi strappo ciocche di capelli o mi prendo a pugni da sola, facendo scenate da pronto soccorso.
Questa situazione mi tormenta e rovina la maggior parte delle mie relazioni sociali perché me la prendo per nulla o divento ossessionante sulle cose che non seguono i miei programmi e divento molto insicura.
All’occorrenza mi capitano anche attacchi di panico, a volte anche conclusi non voglio uscire di casa, ho allontanato quasi tutti i miei amici e le poche persone rimaste soffrono nel vedermi così e a volte subiscono direttamente i miei scatti in cui urlo e magari divento aggressiva con le parole, quindi più passa il tempo più cerco di tenere tutti i miei pensieri per me, non ne parlo spontaneamente con nessuno e anche questi pochi rimasti si stanno allontanando.
Passo le notti piangendo e sono ingrassata di 7 chili in tre mesi, me la prendo molto con me stessa perché mi è sempre stato detto che viene tutto da me, sono io che lo scelgo.
Il mio medico di base mi ha consigliato delle pastiglie di nome ansioten che prendo, sono efficaci ma non mi aiutano del tutto.
Io sono all’inizio del secondo quadrimestre dell’ultimo anno di scuola superiore, tra poco ho la maturità e non voglio perdere l’anno perche sto male, vorrei chiedere cosa fare, come muovermi perché mi è sempre detto che sono comportamenti normali che poi passeranno, ma più passa il tempo e più diventa peggio anziché migliorare, non posso più andare avanti così.
Grazie mille per chi avrà tempo di leggere questo consulto e aiutarmi, buona giornata.
Soffro molto lo stress e ho la psoriasi.
Questo mio stress è collegato al nervoso.
Sono una persona nervosa, lo ero già da bambina, ho spesso scatti di ira in cui urlo, rompo oggetti, mi graffio fino a lasciarmi cicatrici o mi strappo ciocche di capelli o mi prendo a pugni da sola, facendo scenate da pronto soccorso.
Questa situazione mi tormenta e rovina la maggior parte delle mie relazioni sociali perché me la prendo per nulla o divento ossessionante sulle cose che non seguono i miei programmi e divento molto insicura.
All’occorrenza mi capitano anche attacchi di panico, a volte anche conclusi non voglio uscire di casa, ho allontanato quasi tutti i miei amici e le poche persone rimaste soffrono nel vedermi così e a volte subiscono direttamente i miei scatti in cui urlo e magari divento aggressiva con le parole, quindi più passa il tempo più cerco di tenere tutti i miei pensieri per me, non ne parlo spontaneamente con nessuno e anche questi pochi rimasti si stanno allontanando.
Passo le notti piangendo e sono ingrassata di 7 chili in tre mesi, me la prendo molto con me stessa perché mi è sempre stato detto che viene tutto da me, sono io che lo scelgo.
Il mio medico di base mi ha consigliato delle pastiglie di nome ansioten che prendo, sono efficaci ma non mi aiutano del tutto.
Io sono all’inizio del secondo quadrimestre dell’ultimo anno di scuola superiore, tra poco ho la maturità e non voglio perdere l’anno perche sto male, vorrei chiedere cosa fare, come muovermi perché mi è sempre detto che sono comportamenti normali che poi passeranno, ma più passa il tempo e più diventa peggio anziché migliorare, non posso più andare avanti così.
Grazie mille per chi avrà tempo di leggere questo consulto e aiutarmi, buona giornata.
[#1]
Gentile utente,
Mi pare sorprendente che però di fronte ad un quadro già così "completo", cioè con sintomi emotivi, comportamentali, di relazione, di rendimento, etc, la risposta sia un ansiolitico generico. Una diagnosi è stata fatta ?
La cosa merita un inquadramento specialistico, e soprattutto una cura mirata, l'ansiolitico temporaneo sarebbe da solo comprensibile in un disturbo insorto da poco, intermittente, che riguarda solo alcuni sintomi, ma così, tranne un po' di sollievo non può dare.
Mi pare sorprendente che però di fronte ad un quadro già così "completo", cioè con sintomi emotivi, comportamentali, di relazione, di rendimento, etc, la risposta sia un ansiolitico generico. Una diagnosi è stata fatta ?
La cosa merita un inquadramento specialistico, e soprattutto una cura mirata, l'ansiolitico temporaneo sarebbe da solo comprensibile in un disturbo insorto da poco, intermittente, che riguarda solo alcuni sintomi, ma così, tranne un po' di sollievo non può dare.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Concordo col collega. Non serve a niente dire che dipende da lei, come se fosse una scelta, non è così. Occorre una visita psichiatrica per una diagnosi precisa e una terapia, non si deve aspettare che "passi", perché (ha ragione lei), col tempo peggiora. C'è il preconcetto che i giovani non debbano andare dallo psichiatra, e così si perde tempo inutilmente e con tanta sofferenza.
Franca Scapellato
[#3]
Utente
non mi è stata fatta nessuna diagnosi, ho visto per qualche mese uno psicologo con il quale però non mi trovavo a mio agio e dopo non aver ottenuto nulla dopo mesi ho deciso di lasciare perdere. In questo momento ho raggiunto il culmine dello stress sopportabile e la situazione diventa sempre più perturbabile per le persone che mi stanno accanto, non perche strane ma perché ogni minima normale interazione mi manda in crisi e mi fa richiudere in me. Grazie mille per i consigli, se non è troppo potrei chiedere da dove iniziare? Non saprei come rivolgermi e a chi
Grazie mille e buona serata
Grazie mille e buona serata
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 956 visite dal 19/01/2020.
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