Alcool e depressione
Salve vorrei chiedere un consulto;
Io ho un fratello di 33 anni che da circa tre anni fa uso di alcool. Ad oggi si ritrova senza lavoro (ed e da due anni che non lavora), ha una moglie, dorme tutto il giorno, non ha voglia di vivere e non e interessato a niente (premetto che tra l`altro ha un mutuo da pagare tutti i mesi).
Premetto che nella famiglia un altro fratello ha problemi di schizzofrenia ed attualmente e seguito da una struttura sanitaria.
Cerchero di essere essere il piu chiaro possibile: due anni fa, per aiutare mio fratello schizzofrenico compro` una casa grande in modo che lui avesse avuto la sua piccola abitazione ed essere vicino alla famiglia ma per farla breve la cosa si e tradotta in un fallimento totale; questa credo sia stata la causa scatenate per quanto riguarda la situazione attuale di mio fratello (la persona per cui chiedo il consulto).
Da quel momento ha cominciato a bere in maniera sempre maggiore (premetto che oggi parliamo in media di una bottiglia di grappa al giorno) e di farsi aiutare non sembra che ne abbia voglia specialmente se si parla di terapie in cui siano presenti medicinali.
Attualmente io vivo all`estero ma la cosa sta degenerando in quanto discute sempre con la moglie e non parla molto; per questo motivo ho deciso di andare in Italia e cercare di fare qualcosa, facendo cosi lascio mia moglie e mia figlia di un anno per questo periodo senza parlare delle conseguenze economiche (anche io ho un mutuo): il mio problema e che non so come affrontare la situazione specialmente senza che lui si senta in colpa per questo ed in che modo cercare di convincere mio fratello a farsi aiutare in quanto non credo che possa peggiorare piu di cosi (ha gia detto il suo non interesse per vivere varie volte);come persona e sempre stato una persona molta orgogliosa ed ambiziosa .
Una cosa credo da sapere e` il fatto che lui mi ritenga in qualche modo responsabile di quello che e successo in quanto non presente.
In attesa di una vostra risposta porgo distinti saluti
Io ho un fratello di 33 anni che da circa tre anni fa uso di alcool. Ad oggi si ritrova senza lavoro (ed e da due anni che non lavora), ha una moglie, dorme tutto il giorno, non ha voglia di vivere e non e interessato a niente (premetto che tra l`altro ha un mutuo da pagare tutti i mesi).
Premetto che nella famiglia un altro fratello ha problemi di schizzofrenia ed attualmente e seguito da una struttura sanitaria.
Cerchero di essere essere il piu chiaro possibile: due anni fa, per aiutare mio fratello schizzofrenico compro` una casa grande in modo che lui avesse avuto la sua piccola abitazione ed essere vicino alla famiglia ma per farla breve la cosa si e tradotta in un fallimento totale; questa credo sia stata la causa scatenate per quanto riguarda la situazione attuale di mio fratello (la persona per cui chiedo il consulto).
Da quel momento ha cominciato a bere in maniera sempre maggiore (premetto che oggi parliamo in media di una bottiglia di grappa al giorno) e di farsi aiutare non sembra che ne abbia voglia specialmente se si parla di terapie in cui siano presenti medicinali.
Attualmente io vivo all`estero ma la cosa sta degenerando in quanto discute sempre con la moglie e non parla molto; per questo motivo ho deciso di andare in Italia e cercare di fare qualcosa, facendo cosi lascio mia moglie e mia figlia di un anno per questo periodo senza parlare delle conseguenze economiche (anche io ho un mutuo): il mio problema e che non so come affrontare la situazione specialmente senza che lui si senta in colpa per questo ed in che modo cercare di convincere mio fratello a farsi aiutare in quanto non credo che possa peggiorare piu di cosi (ha gia detto il suo non interesse per vivere varie volte);come persona e sempre stato una persona molta orgogliosa ed ambiziosa .
Una cosa credo da sapere e` il fatto che lui mi ritenga in qualche modo responsabile di quello che e successo in quanto non presente.
In attesa di una vostra risposta porgo distinti saluti
[#1]
gentile utente,
la competenza per tali problemi e' del Sert sempre che suo fratello si faccia visitare.
Sarebbe anche opportuno far valutare i danni da alcol che possono essersi creati. Iniziare da esami generici potrebbe convincerlo poi a fare passi ulteriori.
la competenza per tali problemi e' del Sert sempre che suo fratello si faccia visitare.
Sarebbe anche opportuno far valutare i danni da alcol che possono essersi creati. Iniziare da esami generici potrebbe convincerlo poi a fare passi ulteriori.
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
A Roma c'è un buon centro per il trattamento dell'alcolismo presso il Policlinico Umberto I. La valutazione iniziale viene fatta anche allo scopo di capire come indirizzare meglio i pazienti, che tipicamente non vogliono curarsi perché non hanno l'idea della malattia. Ma ancora più importante è chiarire la diagnosi, sia per quanto concerne l'alcolismo o meno (il consumo di una certa quantità non è di per sé sufficiente a stabilire che si è alcolisti), sia per la parte psichiatrica.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#3]
Ex utente
Innanzitutto grazie per la rapidita` di risposta.
Il problema e che lui non e minimamente interessato alla sua salute, infatti dall`ultima visita avuta con il suo dottore riscontro` il problema della pressione ed in teoria non dovrebbe assolutamente bere, oltretutto ha un problema alla schiena risolvibile con una operazione ma non se ne interessa; io non sono un dottore e non mi permetto di dare diagnosi ma secondo me l`alcool e una conseguenza del fatto che lui e` depresso e vede tutto in maniera negativa senza soluzione (il fatto di aver perso delle opportunita nel lavoro, di non essere riuscito nel suo intento e di ricominciare un altra volta da capo)
Quello di cui ho bisogno e` un consiglio su come affrontare mio fratello (non ci sentiamo spesso per telefono in quanto non ha tanta voglia di parlare con me) e magari un modo secondo voi che potrebbe essere efficace per convincerlo.
Lo so che quanto chiedo e difficile se non impossibile in quanto non conoscete la persona ma cmq un vostro consiglio per me e` utile.
Grazie per l`aiuto
Il problema e che lui non e minimamente interessato alla sua salute, infatti dall`ultima visita avuta con il suo dottore riscontro` il problema della pressione ed in teoria non dovrebbe assolutamente bere, oltretutto ha un problema alla schiena risolvibile con una operazione ma non se ne interessa; io non sono un dottore e non mi permetto di dare diagnosi ma secondo me l`alcool e una conseguenza del fatto che lui e` depresso e vede tutto in maniera negativa senza soluzione (il fatto di aver perso delle opportunita nel lavoro, di non essere riuscito nel suo intento e di ricominciare un altra volta da capo)
Quello di cui ho bisogno e` un consiglio su come affrontare mio fratello (non ci sentiamo spesso per telefono in quanto non ha tanta voglia di parlare con me) e magari un modo secondo voi che potrebbe essere efficace per convincerlo.
Lo so che quanto chiedo e difficile se non impossibile in quanto non conoscete la persona ma cmq un vostro consiglio per me e` utile.
Grazie per l`aiuto
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Vede, in situazioni come queste, quando si sospetta che la persona corra seri rischi per la sua integrità fisica e mentale (l'alcol nel tempo conduce a cirrosi oltre che ad altri danni in vari organi e apparati, ma anche a demenza).
ma questa diagnosi nessuno l'ha fatta, e quindi come darle indicazioni ? In linea generale, una persona depressa o alcolista non vedono il problema come lo vede una persona dall'esterno, e fanno resistenza. Sappia quindi che se fossero queste le diagnosi, avere un familiare che si prende "la grana" di insistere perché almeno qualcuno lo veda e lo visiti, è spesso il primo passo che altrimenti ci sarebbe stato molto più tardi, e per motivi più gravi e meno risolvibili (incidenti, cirrosi, aggressività etc).
ma questa diagnosi nessuno l'ha fatta, e quindi come darle indicazioni ? In linea generale, una persona depressa o alcolista non vedono il problema come lo vede una persona dall'esterno, e fanno resistenza. Sappia quindi che se fossero queste le diagnosi, avere un familiare che si prende "la grana" di insistere perché almeno qualcuno lo veda e lo visiti, è spesso il primo passo che altrimenti ci sarebbe stato molto più tardi, e per motivi più gravi e meno risolvibili (incidenti, cirrosi, aggressività etc).
[#6]
Gentile utente,
per cominciare, sua cognata potrebbe contattare il SERT di competenza spiegando la situazione, invece di litigare col marito. Una volta che vi siate fatti un'idea di dove potete indirizzarvi, se lei ritiene di avere più autorità nel convincere suo fratello a farsi visitare, può intraprendere questo viaggio.
In questo caso mi sembra importante anche la comorbilità con la depressione, che ha preceduto (e causato?) l'abuso alcolico e che va trattata, anche con farmaci, ma questo glielo dirà lo specialista.
Andare a cercare cause, motivi e "colpe" non porta da nessuna parte.
Dica la verità a suo fratello, che è molto preoccupato e vorrebbe aiutarlo a curarsi, perché le cure ci sono.
Cordiali saluti
per cominciare, sua cognata potrebbe contattare il SERT di competenza spiegando la situazione, invece di litigare col marito. Una volta che vi siate fatti un'idea di dove potete indirizzarvi, se lei ritiene di avere più autorità nel convincere suo fratello a farsi visitare, può intraprendere questo viaggio.
In questo caso mi sembra importante anche la comorbilità con la depressione, che ha preceduto (e causato?) l'abuso alcolico e che va trattata, anche con farmaci, ma questo glielo dirà lo specialista.
Andare a cercare cause, motivi e "colpe" non porta da nessuna parte.
Dica la verità a suo fratello, che è molto preoccupato e vorrebbe aiutarlo a curarsi, perché le cure ci sono.
Cordiali saluti
Franca Scapellato
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 5.4k visite dal 15/03/2009.
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