Psicofarmaci per malati di tumore
Buongiorno,
il consulto non è per me ma per mia madre, lei è malata di tumore al fegato, ha 84 anni e per una lunga degenza all'ospedale e digiuni
prolungati per circa due mesi e mezzo è tornata a casa, purtroppo gli è stata diagnosticata oltre ad una colecistite cronica con conseguente ostruzione dei dotti biliari anche una neoplasia al livello del sesto stato del fegato di 10mm, quindi non operabile con livelli di bilirubina altissimi.
Chiarito il quadro clinico, non gli è stata assegnata nessuna terapia farmacologia, solo pillola pressione che prende da tempo.
Quello che chiedo a voi, dato che è allettata perchè la lunga degenza le ha causato un indebolimento della fibra muscolare per tutto il corpo, dopo tre mesi di fisioterapia senza nessun miglioramento nè fisico nè mentale e dato che lei si innervosisce se cerchiamo di spronarla ad alzarsi e sedersi almeno sulla sedia a rotelle, lei è devastata fisicamente e psicologiamente, tanto da non provare più emozioni ed entusiasmo per niente, parla poco, dorme molto, parla solo di cibo e non vuole parlare con nessuno.
Quindi penso sia consapevole della sua situazione dato che non le è stato detto di questo tumore.
Quindi l'impressione è come se stesse aspettando la morte, questa cosa a noi figli ci distrugge, sapendo che presto arriverà il momento e non possiamo vederla più sorridere, i dottori non ci danno speranza.
Quindi chiedo se è possibile somministrargli dei psicofarmaci e qualche terapia al fine di fargli migliorare il suo umore è godersi di questi ultimi giorni mesi anni della sua vita.
Cordiali Saluti
Alessandro
il consulto non è per me ma per mia madre, lei è malata di tumore al fegato, ha 84 anni e per una lunga degenza all'ospedale e digiuni
prolungati per circa due mesi e mezzo è tornata a casa, purtroppo gli è stata diagnosticata oltre ad una colecistite cronica con conseguente ostruzione dei dotti biliari anche una neoplasia al livello del sesto stato del fegato di 10mm, quindi non operabile con livelli di bilirubina altissimi.
Chiarito il quadro clinico, non gli è stata assegnata nessuna terapia farmacologia, solo pillola pressione che prende da tempo.
Quello che chiedo a voi, dato che è allettata perchè la lunga degenza le ha causato un indebolimento della fibra muscolare per tutto il corpo, dopo tre mesi di fisioterapia senza nessun miglioramento nè fisico nè mentale e dato che lei si innervosisce se cerchiamo di spronarla ad alzarsi e sedersi almeno sulla sedia a rotelle, lei è devastata fisicamente e psicologiamente, tanto da non provare più emozioni ed entusiasmo per niente, parla poco, dorme molto, parla solo di cibo e non vuole parlare con nessuno.
Quindi penso sia consapevole della sua situazione dato che non le è stato detto di questo tumore.
Quindi l'impressione è come se stesse aspettando la morte, questa cosa a noi figli ci distrugge, sapendo che presto arriverà il momento e non possiamo vederla più sorridere, i dottori non ci danno speranza.
Quindi chiedo se è possibile somministrargli dei psicofarmaci e qualche terapia al fine di fargli migliorare il suo umore è godersi di questi ultimi giorni mesi anni della sua vita.
Cordiali Saluti
Alessandro
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E' sacrosanto. Una cura antidepressiva migliorerebbe la qualità della vita della signora e forse anche la prognosi. Consulti uno specialista, l'ideale sarebbe uno psichiatra esperto anche in geriatria.
Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 789 visite dal 17/01/2020.
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