Passaggio da Xeplion ad Abilify: quali cambiamenti?

Buonasera, sono in cura da vari mesi, a seguito di un ricovero, con la diagnosi di disturbo bipolare di tipo 1.


La terapia, da qualche tempo a questa parte, si è assestata su 50 mg.
di Xeplion, una pasticca di Resilient ed Akineton; nonostante abbia sicuramente ottenuto risultati positivi in merito alla psicosi, continuo a lamentare una fortissima stanchezza (anche muscolare), difficoltà a svegliarmi (anche dopo 11 ore di sonno) e valori alti relativi alla prolattina (57) con conseguenti relative problematiche.


A seguito di questo quadro, ho chiesto al mio psichiatra di modificare la terapia e di poter passare ad Abilify (prima per pillole e poi Manteina), farmaco da me già assunto in passato e poi sospeso.
Sto effettuando lo switch in questi giorni, pensando di poter stare meglio; seppur io ricordi qualche effetto collaterale.
non avevo in alcun modo bisogno di dormire oltre le consuete 8-9 ore, pensate che l'Abilify possa essere quindi considerato un farmaco più leggero e più tollerabile rispetto allo Xeplion?
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 46k 1k
E' un farmaco pensato per consentire migliore funzionamento generale, specie laddove non si debba controllare un grado di allucinazioni e deliri elevato. Per vedere la differenza, alcune settimane, anche perché la prolattina per esempio impiega un mese per assestarsi in giù.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Grazie mille.
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Buongiorno dottore, vorrei fare un aggiornamento rispetto al mio consulto ed in particolare in relazione alla prolattina: a due settimane dalla fine dello Xeplion questa è scesa a 25.

Il dottore che mi segue sostiene che sia già un valore corretto che non mina la funzionalità sessuale, ma a tutt'oggi io ho un notevole calo della libido e difficoltà di erezione, vorrei chiedere: è solo la prolattina a determinare questa situazione o gli antipsicotici in generale causano questi gravi problemi?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 46k 1k
No, anche la fase in cui ci si trova, e un effetto indipendente che può far parte dell'effetto "frenante" complessivo di un antipsicotico sulle funzioni legate all'istinto, la motivazione e l'attività.
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Ma questo effetto frenante blocca queste funzioni perchè prima erano troppo attivate, facendole divenire poi normali oppure si creano disfunzioni, come temo di aver capito?
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