Ansia, crisi, paura, domande?
Salve, sono una ragazza di 18 anni, di roma.
Quest'anno sto in quinto liceo e faccio una premessa... Non studio molto, anzi poco, sempre stato cosi, anche se in terzo liceo avevo ottimi voti, e ora nella media... Ora devo fare i test per l università e ho l'ansia.
E sono anche sovrappeso... Vi do queste informazioni per far capire un po la mia situazione... Vivo con mia madre e mia nonna, mentre, mio padre vive con un'altra persona ma in generale non è una persona molto presente.
Mia sorella tra due mesi andrà a vivere in un altro continente e io sono fidanzata da un anno (relazione particolare, ma ragazzo meraviglioso).
Non so quanto possa far capire di me questa premessa anche se ci sarebbe molto altro da dire ma dovrei scrivere un papiro.
Sto affrontando un periodo orrendo, ma orrendo veramente, non è molto che lo vivo, ma circa 15 giorni, difficoltà ad addormentarmi per ansia perché iniziano i miei pensieri.
Che sono gli stessi che ho durante il giorno, penso alla vita... E all morte, le domande peggiori sono la paura della morte, del non sapere come morirò, della vecchiaia (perché ho paura che mio marito morirà e io rimarrò sola, la solitudine mi terrorizza), inoltre, paura di COME morirò, paura che scoppi una guerra tra paesi e che muoia tanta gente, e dolore per l'incendio in Australia, provo empatia per tutta la gente povera, che sta male e mi metto nei loro panni, cercando di capire cosa dovrei fare al posto loro se avessi queste sensazioni orrende e chi potrebbe aiutarmi.
Dato che a vivere in una famiglia civile si è molto fortunati.
Poi mi urta il buio e il freddo (costituiscono elementi di disagio che mi fanno pensare) infatti la sera invernale per me è una croce.
Un momento cosi lo ho avuto in seconda media in quando ho avuto ansia per gli episodi che ha compiuto hitler (l'indifferenza) ma era passato... Non so come, e la cosa mi agita.
Ma il non sapere come morirò e il pensare che potrebbe essere una morte dolorosa mi fa impazzire, sensazioni fortissime, alla pancia, anche quando non penso, sono li da sottofondo, pochi momenti di tregua.
E non capisco come possa la psiche umana essere capace di orrori sopracitati.
Vorrei che passasse... Perché succede questo?
Cosa accade?
Sono arrivata a pensarw per assurdo che la vita degli umani sia come lo stare in una sala di attesa, e che viviamo in attesa di qualcosa, facendo altre cose, lavoro, famiglia, hobby, amore.
Ma per distrarci, per non pensare e per non impazzire, non so se mi spiego, qualcuno provi ad andare ancora più oltre ciò che sto dicendo per cortesia, perché ho cercato di esprimermi meglio che potessi.
Quest'anno sto in quinto liceo e faccio una premessa... Non studio molto, anzi poco, sempre stato cosi, anche se in terzo liceo avevo ottimi voti, e ora nella media... Ora devo fare i test per l università e ho l'ansia.
E sono anche sovrappeso... Vi do queste informazioni per far capire un po la mia situazione... Vivo con mia madre e mia nonna, mentre, mio padre vive con un'altra persona ma in generale non è una persona molto presente.
Mia sorella tra due mesi andrà a vivere in un altro continente e io sono fidanzata da un anno (relazione particolare, ma ragazzo meraviglioso).
Non so quanto possa far capire di me questa premessa anche se ci sarebbe molto altro da dire ma dovrei scrivere un papiro.
Sto affrontando un periodo orrendo, ma orrendo veramente, non è molto che lo vivo, ma circa 15 giorni, difficoltà ad addormentarmi per ansia perché iniziano i miei pensieri.
Che sono gli stessi che ho durante il giorno, penso alla vita... E all morte, le domande peggiori sono la paura della morte, del non sapere come morirò, della vecchiaia (perché ho paura che mio marito morirà e io rimarrò sola, la solitudine mi terrorizza), inoltre, paura di COME morirò, paura che scoppi una guerra tra paesi e che muoia tanta gente, e dolore per l'incendio in Australia, provo empatia per tutta la gente povera, che sta male e mi metto nei loro panni, cercando di capire cosa dovrei fare al posto loro se avessi queste sensazioni orrende e chi potrebbe aiutarmi.
Dato che a vivere in una famiglia civile si è molto fortunati.
Poi mi urta il buio e il freddo (costituiscono elementi di disagio che mi fanno pensare) infatti la sera invernale per me è una croce.
Un momento cosi lo ho avuto in seconda media in quando ho avuto ansia per gli episodi che ha compiuto hitler (l'indifferenza) ma era passato... Non so come, e la cosa mi agita.
Ma il non sapere come morirò e il pensare che potrebbe essere una morte dolorosa mi fa impazzire, sensazioni fortissime, alla pancia, anche quando non penso, sono li da sottofondo, pochi momenti di tregua.
E non capisco come possa la psiche umana essere capace di orrori sopracitati.
Vorrei che passasse... Perché succede questo?
Cosa accade?
Sono arrivata a pensarw per assurdo che la vita degli umani sia come lo stare in una sala di attesa, e che viviamo in attesa di qualcosa, facendo altre cose, lavoro, famiglia, hobby, amore.
Ma per distrarci, per non pensare e per non impazzire, non so se mi spiego, qualcuno provi ad andare ancora più oltre ciò che sto dicendo per cortesia, perché ho cercato di esprimermi meglio che potessi.
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Gentile utente,
IL punto è che se i pensieri la martellano, pe cui la sua attenzione è costretta a concentrarsi su di essi, in genere questo accade già con un sottofondo di umore depresso e angosciato, per cui quei pensieri diventano "attuali" o "centrali".
Un episodio così di 15 giorni potrebbe anche rientrare spontaneamente, ma nel caso in cui no, e nel caso questo sia il meccanismo dominante, cioè pensieri che la ossessionano, si tratta di fenomeni curabili. Chiaramente, ragionarci significa elaborarli e quindi ripeterli, se non addirittura complicarli, quindi non vale per attenuarli. La distrazione, come dice Lei, è infatti il meccanismo con cui sono temporaneamente oscurati.
IL punto è che se i pensieri la martellano, pe cui la sua attenzione è costretta a concentrarsi su di essi, in genere questo accade già con un sottofondo di umore depresso e angosciato, per cui quei pensieri diventano "attuali" o "centrali".
Un episodio così di 15 giorni potrebbe anche rientrare spontaneamente, ma nel caso in cui no, e nel caso questo sia il meccanismo dominante, cioè pensieri che la ossessionano, si tratta di fenomeni curabili. Chiaramente, ragionarci significa elaborarli e quindi ripeterli, se non addirittura complicarli, quindi non vale per attenuarli. La distrazione, come dice Lei, è infatti il meccanismo con cui sono temporaneamente oscurati.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
La ragazza presenta un quadro complesso. Non mi sembra che ci possa essere alcuna elaborazione. Consiglio vivamente rivolgersi ad un medico-psichiatra-psicoterapeuta che possa aiutarla ad intraprendere un cammino virtuoso.
Dr. GIACOMA CULTRERA
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1k visite dal 10/01/2020.
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