Cambio di personalità(apatia soprattutto),umore a terra e difficoltà di concentrazione?

Buonasera a tutti.
Scrivo qua perchè sto vivendo una cosa che mi lascia senza difese e a cui non so reagire, quindi volevo un consulto almeno qua inizialmente.
Allora vi illustro brevemente la situazione.
Ho iniziato l'università quest'anno e mi sono trasferita anche se vicino casa (1 oretta e mezza di distanza), dopo un'estate un po' smodata mi sono rimessa abbastanza in riga (concedendomi si eccessi, ma molto più regolati rispetto a prima) e avevo ritrovato la mia tranquillità e la mia attività mentale.
Questo lo dico perchè essendo stata un anno all'estero mi ci è voluto un po' per riuscire a tornare e riniziare un'università essendo stata per un bel periodo in un altro paese facendo tutt'altro.
Dopo due mesi che ero all'università torno per le vacanze di Natale nel mio paese natale e da un momento all'altro, senza gradualità, mi sento con la testa in aria, distaccata completamente e con difficoltà generale a sentirmi me, ad avere la percezione delle mie emozioni e con un umore che non mi permette manco di ragionare, un umore a terra, cerco di pensare ma non ce la faccio, ma quello che mi preoccupa più di tutti è che sono distaccata del tutto dalle mie percezioni, sento che non sono in me e odio mancare di lucidità, è come se mi sentissi a disagio con tutti i miei amici, persone che prima che succedesse questo avevo voglia di vedere e rincontrare ma ora è come se la mia personalità fosse sfalzata, modificata, e voglio indietro le mie percezioni e i miei modi di fare e avere la mia attività mentale.

ora detto questo la cosa che in assoluto mi sconvolge più di tutti è che è come se avessi sentito il ''click'' quando è successo che ho cambiato personalità, come se da un momento all'altro fosse tutto annebbiato, ovattato.
Mi sento sempre in allerta, ma allo stesso tempo avendo perso la mia verve e le mie capacità di comunicazione, sento che il mio cervello non coopera e le mie emozioni sono distaccate dal corpo.
Premetto che ho sempre avuto appunto una vita abbastanza smodata e mi sono sempre più che concessa una sbornietta settimanale.
Fatto sta che ho sempre recepito in me una grande incapacità ultimamente nello smaltire l'alcool tanto che stavo a letto anche due giorni finche non mi passavaa lo stordimento, da quando invece sono cambiata in questo modo, ogni volta che bevo o fumo non sento niente, mi sveglio il giorno dopo e sono come prima (mai successo, seriamente), non c'è niente che mi sconvolge, non sento coinvolgimento emotivo e anche fattori biologici che dovrebbero darmi un effetto (metti alcool appunto) non mi danno niente, è come se fossi scollegata dalle mie percezioni e pensassi e basta, e neanche così lucidamente.
Mi sto preoccupando seriamente perchè è gia da una settimana che va avanti questa cosa e non so come reagire o cosa fare, mi sento depersonalizzata, assente, non posso fare niente.
secondo voi a csa può essere ricollegato?
spero di essermi espressa decentemente, grazie in anticipo a tutti.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.5k 1k
Non necessariamente questi fenomeni devono avere un collegamento. Accade che si presenta una manifestazione di questo tipo in modo casuale dopo un periodo di benessere.

L’importanza del corretto inquadramento diagnostico è primaria nelle successive proposte di trattamento che ne possono scaturire. È utile una valutazione specialistica.


Dr. F. S. Ruggiero

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Utente
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La ringrazio per la risposta. Solo che non sono completamente nuova a questi tipo di percezioni. Mi preoccupa sia il mio stato ansioso (anche se adesso non lo provo in questi giorni) perchè sono sempre stata comunque una persona ansiosa in generale ma nello specifico nella situazioni sociali che richiedevano un'interazione di cui mi portava. Fatto sta che appena tornata dall'anno all'estero mi ricordo di aver avuto una sorta di crollo emotivo con tanto di una sorta di depersonalizzazione (mi scuso se i termini sono usati erroneamente ma le assicuro che è il termine più vicino in cui mi sono riconosciuta),non riconoscevo più le emozioni ricollegate alle persone,ero si cosciente di chi fossero, ma non mi sentivo lì,era tutto strano e avevo solo il ricordo dei sentimenti che provavo con le persone,ogni interazione sociale per circa una settimana e mezza è stata disastrosa,ma per fortuna,sempre da un giorno all'altro, si è risolto tutto e mi sono tranquillizzata. In quella specifica occasione per quanto mi abbiano preoccupati segnali l'ho ricollegato ad un distacco emotivo causato specialmente dal rientro a casa dopo tanto tempo. Ma adesso? Non ha assolutamente senso che reagissi così, e non ha senso che così da un momento all'altro mi sia sentita così. vorrei solo sapere se è possibile che venga ricollegato ad un discorso ansioso e se quest'apatia se pur casuale, sia in realtà una manifestazione della mia ansia.Però questa depersonalizzazione che ogni tanto mi accompagna mi terrorizza perchè non ho idea di come gestirla, mi sento fuori dal mondo e le persone intorno a me lo percepiscono. Quando non sei lucido e distaccato da te tanto che non ti riconosci in quello che provi,un minimo di appiglio può aiutarti a fare chiarezza, quindi aspetto notizie e grazie ancora tante.