Confermate la diagnosi del mio psichiatra?

Ciao mi chiamo Giulia e ho 24 anni, i miei problemi sono nati ad ottobre ma non sono nati dal nulla.
Prima di capirli devo raccontare tutto, a luglio mi sono laureata dopo un periodo molto stressante legato all’università e come regalo per la mia laurea i miei genitori mi hanno regalato un viaggio a New York.
Appena atterro a New York con il mio fidanzato ho un attacco di panico (questo l ho capito una volta tornata in Italia) che mi porta di corsa in ospedale perché pensavo che stessi avendo qualcosa di brutto.
In ospedale non lo capiscono poiché io lamentavo dolori di stomaco, forti giramenti di testa e succede una cosa al quanto strana
Per tutti i medici da cui sono andata qui in Italia ovvero questi grandi geni americani mi danno da bere la lidocaina dopo avermi fatto varie siringhe di antidolorifico.
Avendomi fatto bere la lidocaina la mia gola si addormenta (sempre da quanto abbiamo pensato insieme ai miei medici ovvero medico curante e psichiatria) e io ho la sensazione di non respirare e questo mi prova un forte attacco di panico praticamente saltavo dalla sedia.
Gli infermieri dicevano che era ok che la gola non era chiusa ma mi iniettano adrenalina, steroidi e mi danno una dose di lorazepam e mi lasciano su un lettino.
torno di corsa dall America e da lì non ho capito più niente, ogni giorno dicevo che stavo morire per qualcosa un aneurisma, la meningite, dopo vari controlli il mio medico mi rassicura e mi dice che è tutto ok e devo stare tranquilla.
Ed è così che cominciano pensieri bruttissimi, immaginavo me suicidarmi, me che facevo male ai miei cari, avevo paura di mangiare a tavola con loro, poi ho cominciato ad avere paura di essere pedofila, poi omosessuale nonostante sia fidanzata da 10 anni.
Non capendo cosa mi stesse succedendo comincio a cercare su internet cose che non avrei mai dovuto leggere e quindi è cominciata la mia paura di impazzire e di essere schizofrenica.
Poi ho avuto momenti in cui piangevo e dicevo e se sono morta in America e me lo sto immaginando.
Comunque sto passando dei momenti davvero brutti.
La diagnosi del mio psichiatria è: disturbo ansioso con sintomi simil dissociativi /derealizzazione.
La terapia è la seguente:
10 gocce di tranquirit Mattina
Efexor 75 mg
10 gocce di tranquirit sera
Gabapentin la sera da 100.

La terapia con il gabapentin l avevo già iniziata con il mio medico curante con cui facevo gabapentin mattina e sera di 100 mg e otto gocce di prazene fin quando non mi sono convinta di andare da uno psichiatria perché avevo scarsi risultati.

Volevo chiedervi semplicemente se questo che sto provando è normale e se riuscirò ad uscire da questo brutto periodo ma sopratutto se concordate con la sua diagnosi!.
Inoltre sto facendo anche psicoterapia

Ho paura che quando mi vengono questi momenti dissociativi io non riesca ad avere la
Forza di rendermi conto che è un momento e che passerà e che possa trasformarsi in qualche disturbo psicotico, è possibile?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
"disturbo ansioso con sintomi simil dissociativi /derealizzazione."

La diagnosi è un po' vaga "disturbo d'ansia"....
La domanda finale è una domanda ossessiva di quelle da cui è afflitta, infatti l'aveva già elencato come "tema" quello della paura di impazzire. Io di dissociativo non vedo granché, a men che non sia un modo per restituirle un sintomo che già Lei ha riferito come tale.
A livello di impressione, perché diagnosi qui non se ne possono formulare, parrebbe un disturbo ossessivo, spesso descritto come dissociativo perché uno si sente preso nelle sue paure ed è come tagliato fuori dal mondo, innaturale, preso a studiare ogni cosa senza viverla più in maniera fluida. Rientrerebbe nella diagnosi generica "ansia con derealizzazione" a, livello descrittivo.
La cura peraltro può andare, essendo comunque i disturbi d'ansia trattati con farmaci simili.
La dose di efexor presumo sia iniziale, e da aumentare in seguito.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Attivo dal 2019 al 2019
Ex utente
Lo psichiatra ha parlato di derealizzazione perché ho riferito che c’è stato un momento molto brutto che poi mi ha spinto ad andare dallo psichiatria in cui mi sentivo come se fossi in una scatola questo mi ha provocato forte ansia e ho cominciato a pensare che stessi impazzendo e che le persone che erano affianco a me erano morte e quindi cominciai a ripetere come era fatto il mondo e come si chiamavano quelle persone e che giorno era. In base alla vostra esperienza in psichiatria riuscirò a superare questo momento con le giuste cure e con la psicoterapia ?? O è qualcosa con cui dovrò convivere per la vita ?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
"riuscirò a superare questo momento con le giuste cure e con la psicoterapia ??"

Non ho capito la domanda. Con le "giuste cure" mi pare una tautologia: se sono giuste, hanno funzionato. E la psicoterapia perché messa a parte ? Non rientra nelle cure ?

Non è utile porsi domande pessimistiche sul futuro, non sono vere domande da discutere.